Screening ed esame clinico delle lesioni orali precancerose:
- Screening:
Lo screening consiste nel rilevare una lesione durante un esame sistematico effettuato su tutti i pazienti, ma in modo ancora più rigoroso sui pazienti con più di 50 anni o sui pazienti a rischio (alcolismo e fumo evidenti).
Se durante questo esame completo della mucosa orale viene rilevata un’anomalia, questa deve essere sottoposta a un’indagine eziologica.
- Anamnesi: punti salienti
- Età e stile di vita
- Circostanze e condizioni di comparsa delle lesioni
- Storia medica
- Circostanze e condizioni di comparsa delle lesioni
- Segni funzionali: dolore, bruciore o pizzicore.
- Un gonfiore
- Un cambiamento nel colore della mucosa
- Una secrezione che può essere sierosa, sanguinolenta o purulenta.
- Un disturbo funzionale come la disfagia, l’ageusia o addirittura la disgeusia.
- L’esame clinico:
- L’ispezione:
L’ispezione extraorale o facciale inizia durante l’interrogatorio e deve essere eseguita metodicamente.
Vengono analizzati successivamente:
- Tegumenti: lesioni cutanee, tumori, eruzioni, cicatrici
- Le deformazioni sottostanti.
- Frontalmente, la regione interessata viene confrontata con il pavimento controlaterale.
- Di lato, l’esame ricerca l’asimmetria
- Palpazione:
Riguarda principalmente i linfonodi cervico-facciali. Esame della lesione: colore, forma, consistenza e rapporto con gli organi limitrofi.
- Esami aggiuntivi:
- Biopsia:
Ciò comporta il prelievo di un campione di una parte della lesione, allo scopo di confermare o confutare la diagnosi clinica o di fornire ulteriori dettagli.
Scegliere un’area rappresentativa dell’intera lesione, preferibilmente a cavallo tra la lesione e la mucosa periferica
Evitare ulcere infiammatorie e zone di necrosi
In caso di lesioni diffuse e multiple, è preferibile prelevare più campioni anziché un campione più grande.
Classicamente si presentano due tipi di incisioni: triangolari o ellittiche.
L’incisione triangolare limita la qualità delle suture al termine della procedura.
L’incisione ellittica detta “quarto d’arancia” ha un asse maggiore lungo 10 mm.
- Fissazione: il frammento campionato viene immerso in un flacone contenente il liquido fissativo recante un’etichetta o una scheda informativa.
- Per le biopsie orali si usa solitamente il liquido di Bouin.
- La formalina al 10% viene utilizzata principalmente per le escissioni di grandi dimensioni.
- Da 10 a 20 volte il volume del campione.
- Immunoistochimica:
L’IHC è un metodo per rilevare gli antigeni utilizzando anticorpi. Viene utilizzato per la diagnosi e/o il monitoraggio dei tumori mediante il rilevamento di cellule cancerose anomale.
- Coloranti vitali:
Le soluzioni vengono applicate localmente.
Interagiscono con i danni ai tessuti in vari modi.
Si osserva una colorazione più intensa o particolare della lesione.
Il blu del Nilo, il blu cresolo o il rosso neutro consentono colorazioni atossiche per poterli studiare dal vivo al microscopio ottico.
- Il test del blu di toluidina:
Un colorante fondamentale e vitale che si lega agli acidi nucleici, il che spiega la sua affinità per: lesioni neoplastiche, ma anche lesioni infiammatorie e traumatiche.
- Un semplice collutorio, le zone patologiche tratterranno il colorante, permettendo di precisare le dimensioni e i limiti della zona sospetta.
- È solo la prima fase di localizzazione di una biopsia o di un campione citologico.
- Citologia esfoliativa:
Ciò comporta il prelievo di campioni da una lesione (cellule epiteliali) mediante raschiamento forzato utilizzando:
- Da una spatola di legno o di metallo in schiuma
- Con un rotolo di cotone
- Oppure con una curette.
Il campione viene poi disposto con cura su un vetrino, quindi essiccato e protetto prima di essere inviato al laboratorio .
- Indicazione: candidosi e non trova indicazione nelle lesioni precancerose , il campione rileverà solo cellule dall’aspetto normale oppure il cancro potrebbe rimanere silente nello striscio.
- Campionamento a pennello:
Risponde alle stesse critiche: troppi falsi negativi e nessuna analisi architettonica dei tessuti.
- Biomarcatori tumorali Fosfoproteina P53:
La sovraespressione del P53 è stata segnalata nell’11-80% dei casi di cancro alla testa e al collo.
- Immunofluorescenza :
Cerco un Ac specifico.
- Reportage fotografico:
Permette di apprezzare l’evoluzione.
Screening ed esame clinico delle lesioni precancerose orali
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