Traumi ai denti temporanei e ai denti permanenti immaturi

Traumi ai denti temporanei e ai denti permanenti immaturi

OBIETTIVI FORMATIVI

-Diagnosi dei diversi tipi di traumi che possono colpire i bambini con denti temporanei e permanenti.

– Attuare strategie di trattamento per ogni tipo di trauma dentale.

1- Introduzione

Quasi un bambino su tre subisce un trauma orale prima dei 6 anni. Spesso minimizzati, i traumi ai denti temporanei, insieme alle infezioni, costituiscono vere e proprie emergenze in odontoiatria pediatrica.

2-Epidemiologia

– Più numerosi che nella dentizione permanente ma spesso ignorati 

 – Colpiscono il 51% dei bambini sotto i 6 anni 

Picchi di frequenza: 

  • 1° anno (imparare a camminare) 
  • 3-4 anni (il bambino acquisisce indipendenza nei movimenti) 
  • Predominanza maschile + linea 
  • 95% nella mascella (incluso centrale +++) 
  • Fattori predisponenti: succhiamento del pollice, succhiamento del ciuccio 
  • Incidente in ambito familiare +++ 
  • Lo spostamento dei denti è più comune delle fratture coronali perché:

Plasticità dell’osso alveolare 

Debolezza relativa del legamento parodontale 

Radice più corta 

Forza direzionale del trauma piuttosto verticale nei bambini molto piccoli 

  • Sequele sul germe sottostante:

Diretto: il trauma stesso 

Indiretto: complicazioni del trauma 

3- Eziopatogenesi del trauma    

  • Valutare lo Shock: durezza / dimensione / forma / velocità / forza 
  • Gli oggetti morbidi spesso causano dislocazione, avulsione 
  • Gli oggetti duri (pietre, ecc.) spesso causano fratture dello smalto 
  • Assenza del riflesso di ammortizzamento nei bambini piccoli 
  • Incidente stradale, epilessia 

4- Fattori di rischio

  • Genere: ragazzi > ragazze 
  • Dismorfosi dentofacciale: 

-Spazio labiale (protezione delle labbra) 

-Versione Vestibolo di Inc max > 30° 

– Sporgenza > 6 mm 

– Ventilazione orale: mandibola e ATM fragili in caso di shock a bocca aperta 

  • Sport ad alto rischio 
  • Boxe, arti marziali, rugby, hockey, pallamano, ciclismo, skateboard/pattinaggio a rotelle 
  • Calcio, squash, basket, sci, ginnastica, equitazione 
  • Altri fattori: 

– Intubazione tracheale ed endoscopia in anestesia generale 

– Incidenti neurologici (epilessia, morbo di Parkinson, paralisi cerebrale) 

– Abuso 

– Chiusure multi-anello: ferite 

5- Eziologie

Diverse eziologie ma spesso:

  • Incidente sportivo 
  • Incidente domestico 
  • Incidente scolastico 
  • Incidente stradale pubblico AVP
  • Assalto 

6- Le principali classificazioni

7- Esame clinico del giovane traumatizzato

Aiuto dei genitori : rassicurare, tenere, parlare 

Fornire premedicazione sedativa e/o sedazione cosciente 

Esame esobuccale : ispezione delle ferite, palpazione dei bordi ossei, misurazione dell’ampiezza dell’apertura 

Esame intraorale: ispezione dei tessuti molli, occlusione statica e dinamica , esame della dentatura

ESAME DEL DENTE CAUSALE

I tre test da eseguire sono: Mobilità, Percussione, Sensibilità Termica

*La percussione viene eseguita in direzione verticale e orizzontale utilizzando il manico dello specchio negli adulti e le dita nei bambini. Permette di valutare la sensibilità e il suono.

*La valutazione della sensibilità termica viene effettuata:

-O con diclorofluorometano, applicato sul dente utilizzando un batuffolo di cotone

-Oppure mediante guttaperca riscaldata.

Permettono di valutare lo stato della polpa dopo il trauma. Questi test possono essere integrati da test elettrici

Esame radiologico

  • Intensità di radiazione ridotta di 2/3 rispetto agli adulti 
  • Preferire la pellicola occlusale perché è facilmente accettata dal paziente 
  • Valutare lo spazio desmodontale e l’entità dello spostamento 
  • Cliché retroalveolare   per bambini con porta pellicola 
  • Contusione mascellare : che dà:

posizione dell’apice/germe 

Frattura della placca ossea vestibolare 

  • Raggio parallelo al piano occlusale 

Osservazione clinica e radiografie

  • Dimensioni del dente traumatizzato: 
  • Orientamento simmetrico del germe sottostante rispetto al germe controlaterale 

Trattamento

A seconda della collaborazione del bambino.

Un trattamento endodontico inadeguato può avere conseguenze più dannose sul germe (infiammazione, infezione periapicale) rispetto al trauma stesso. 

8-Diagnosi e idoneità terapeutica dei traumi dentali temporanei:

  1. Fratture coronarie 
  2. Fratture coronarie semplici

Frattura dello smalto: levigatura e/o lucidatura + gel al fluoro 

Frattura smalto-dentina: 

Perdita minima di sostanza: macinazione + applicazione di fluoro 

Perdita significativa di sostanza: stampi compositi trasparenti (Pedo strip crown 3M®, ecc.)

Si sconsiglia di incollare il frammento: tecnica lunga e delicata, adesione difficile.

  1. Fratture coronali con esposizione della polpa

     8-2 Fratture corono-radicolari

A- Non riguarda la polpa:

* Frammento attaccato e mobile.

Test di sensibilità: positivo. 

*Trattamento:

-Estrazione del frammento.

– Ricostruzione coronale sopragengivale.  

B- Per quanto riguarda la polpa:

* Frammento attaccato e mobile

* linea di frattura diagonale che termina nel terzo cervicale della radice con esposizione della polpa. 

*Trattamento:

Fase 1 o 2: pulpotomia e ricostruzione mediante bonding sopragengivale.

Fase 3: Estrazione 

  1. Fratture della radice

A-Fratture trasversali della radice

Evitare l’avulsione di un frammento apicale: rischio di danneggiamento del germe.

Monitorare il suo riassorbimento fisiologico: radiografia ogni 6 mesi.

Contenimento con difficoltà di esecuzione, vedere la sua necessità non clinicamente provata.

      B – Frattura longitudinale : avulsione.

Sono piuttosto rari e si verificano generalmente quando il dente è in stadio II, maturo.

      C – Fratture del terzo apicale e del terzo medio della radice

 Trattamento: se non c’è spostamento o comunicazione con la cavità orale → monitoraggio, altrimenti estrazione del frammento coronarico.

      D – Fratture della radice coronale 1/3

Trattamento: il frammento coronarico è generalmente mobile , o addirittura dislocato → è meglio estrarlo per evitare il rischio di infezione.

Se possibile, estrarre anche il frammento apicale , altrimenti monitorare il riassorbimento fisiologico di tale frammento.

8-4 Lussazioni

Riguardano i denti temporanei in tutte le fasi . Possono essere associate anche fratture ossee, che dovranno essere ridotte.

Bisogna evitare manovre di riduzione dei denti lussati che rischiano di traumatizzare il germe sottostante. 

A seconda del grado di mobilità e maturazione, il dente verrà monitorato o estratto immediatamente.

Il monitoraggio clinico dei denti trattenuti è essenziale a causa del rischio di complicazioni infettive.

  1. Commozione cerebrale 

Definizione: Trauma minore al parodonto, senza spostamento o mobilità del dente.

 Il dente potrebbe essere sensibile al tatto. Nulla da segnalare sull’esame radiografico.

 Trattamento : monitoraggio.

  1. Sublussazione

Definizione: Danno alle strutture parodontali, senza movimento del dente, accompagnato da scarsa mobilità.

Potrebbe esserci sanguinamento lungo il bordo gengivale.

Trattamento : monitoraggio.

  1. Lussazione estrusiva

Definizione: L’estrusione è uno spostamento assiale parziale del dente fuori dall’alveolo.

Il dente appare lungo ed è mobile. È sensibile alla percussione e può interferire con l’occlusione.

 Alla radiografia si nota un ingrossamento del legamento a livello apicale.

 Trattamento : dipende dal grado di spostamento, dallo stadio del dente e dalla rapidità con cui il paziente si presenta in studio.

– se lo spostamento è minore (< 3 mm) e il dente è immaturo: il dente può essere riposizionato delicatamente o lasciato riposizionare spontaneamente.

– se il dente è maturo e/o se lo spostamento è significativo (> 3 mm): viene estratto.

– Se il dente è mantenuto, è necessario un controllo clinico e radiologico regolare a 1 settimana, 1 mese, 2 mesi, 6 mesi e poi ogni 6 mesi.

D- Lussazione laterale

Definizione  : Il dente è spostato dal suo asse, più spesso in direzione palatale o linguale. Di solito il dente è immobile, bloccato nella sua nuova posizione.

Il dente è sensibile alla percussione e può interferire con l’occlusione.

Alla radiografia si nota l’allargamento del legamento (++ immagine occlusale).

 Trattamento :

– Se la lussazione palatale è lieve e non vi è interferenza occlusale, si lascia che il dente si riposizioni spontaneamente; In caso di interferenze, è possibile riposizionare delicatamente il dente, dopo un’anestesia locale, e applicare un apparecchio di contenzione per 1-2 settimane, se necessario (ma può risultare difficile).

-In altri casi, se c’è un danno al germe, uno spostamento grave del dente e/o una frattura alveolare importante: si procede all’estrazione. 

– La scelta del percorso dipenderà molto spesso dal grado di spostamento, dallo stadio di sviluppo del dente, dalla rapidità di arrivo del paziente al centro di cura e dalla collaborazione di quest’ultimo.

-Riposizionare un dente maturo può mettere a rischio i germi sottostanti.

         E- Dislocazione intrusiva

Definizione: L’intrusione è uno spostamento del dente in direzione apicale.

– Il dente appare sepolto nella mucosa e talvolta potrebbe non essere più visibile. 

– Le radiografie sono quindi essenziali per effettuare una diagnosi differenziale con un dente espulso.

– La radiografia visualizzerà la relazione del dente intruso con il germe del dente permanente sottostante .

Trattamento :

-Se l’apice è molto vicino al germe o se il germe è infetto, è necessario estrarlo.

-Se l’apice è vestibolare, lo monitoriamo perché il dente può riposizionarsi naturalmente in 2-3 mesi, il più delle volte entro 3 settimane.

-Se il dente è conservato, è importante stabilire un monitoraggio clinico a 1 mese, 3 mesi e poi ogni 6 mesi.

– Bisogna evitare l’abitudine di succhiare perché potrebbe impedire al dente di riposizionarsi spontaneamente.

F- espulsione (dislocazione totale)

Definizione: Spostamento totale del dente fuori dalla sua sede.

-Dopo l’esame clinico, l’esame radiografico consentirà di effettuare la diagnosi differenziale con un’intrusione se il dente non è stato trovato, di rilevare l’eventuale presenza di un corpo estraneo nell’alveolo e nelle mucose e di valutare se vi sia un attacco al/ai germe/i sottostante/i.

– A causa del rischio di danneggiare i germi sottostanti e della difficoltà di reimpiantarlo in un bambino piccolo, un dente temporaneo espulso non verrà mai reimpiantato .

9- follow-up e complicazioni

Al termine del primo appuntamento, è opportuno fornire ai pazienti dei consigli sulla salute orale, poiché è importante mantenere una buona igiene orale durante un trauma:

– lavarsi i denti con uno spazzolino morbido dopo ogni pasto

– applicazione di clorexidina topica sulla zona interessata due volte al giorno per 1 settimana

-Quando il danno è significativo, a volte si consiglia una dieta o cibi morbidi per 10-15 giorni.

– Se necessario, viene redatta una prescrizione con: un trattamento locale per le ferite (antisettico, Betadine), un analgesico a seconda del dolore (paracetamolo), un antibiotico in caso di lesioni della mucosa intraorale, danni alle ossa e a seconda delle condizioni generali del paziente.

– Dopo un trauma è necessario istituire un monitoraggio clinico.

– Complicazioni come scolorimento, necrosi e infezione possono verificarsi più spesso nei denti temporanei colpiti da traumi.

– Rivedremo quindi il bambino dopo 2 settimane, 1 mese, 3 mesi e poi ogni 6 mesi.

– Nel caso di denti temporanei estratti, sarà necessario valutare l’installazione di un mantenitore di spazio in base all’età del bambino, alla sua motivazione e collaborazione, ma anche in base a questa esigenza (armonia delle arcate, spazio disponibile, sviluppo del palato, ecc.).

– Le macchie post-traumatiche sono comuni, ma non sempre sono segno di necrosi del dente traumatizzato.

10-Diagnosi e idoneità terapeutica dei traumi dei denti permanenti:

-Il concetto di età dentale (dente maturo/immaturo) è essenziale e influenza la nostra terapia.

– Le lussazioni e le espulsioni saranno i traumi più frequenti per i denti permanenti immaturi, mentre le fratture saranno la maggioranza per i denti permanenti maturi.

– L’obiettivo è quello di preservare il dente traumatizzato nel miglior modo possibile, o almeno di mantenere le condizioni ottimali per una valida riabilitazione protesica. 

– Possono essere interessate tutte le strutture dentali e parodontali. 

-I denti del settore anteriore sono i più colpiti.

  1. Fratture coronarie 
  2. Fratture coronarie semplici

La frattura smalto-dentina rappresenta il trauma più frequente degli incisivi permanenti. I sintomi includono dolore associato a sbalzi di temperatura, masticazione e possibile mobilità se è interessato il legamento.

I test di sensibilità della polpa sono generalmente positivi, a volte inizialmente negativi.

Trattamento: A seconda dell’estensione della lesione, verrà effettuato il seguente trattamento:

● un intervento chirurgico coronarico

● un collage del pezzo fratturato. (se è stato conservato nel latte o nel siero fisiologico) al composto fluido

● una ricostruzione composita

Successivamente stabiliremo un monitoraggio clinico dopo 3-4 settimane.

  1. Fratture coronali complicate: smalto-dentina con invasione pulpare

Il trattamento dipende dallo stadio di sviluppo della radice, dall’entità dell’esposizione e dal tempo trascorso tra il trauma e la visita ambulatoriale.

*Dente maturo

– esposizione minima e recente: → capping diretto → pulpotomia parziale + CaOH2 o MTA

 Ricostruzione composita o incollaggio del pezzo fratturato.

Prognosi riservata e monitoraggio essenziale (test di vitalità, radiografie)

– esposizione significativa o vecchia: → pulpectomia totale quindi otturazione con guttaperca (+ seduta di CaOH2 per la pulizia)

* Apexogenesi dei denti immaturi

● a seconda del tempo di esposizione → styling diretto → pulpotomia

*Dente immaturo , Apexificazione: quando il trauma è vecchio

 All’esame clinico, il dente non risponde ai test di vitalità e potrebbe essere presente un ascesso o una fistola.

  1. Fratture corono-radicolari

 sono rari.

– Complicate da danni al tessuto pulpare, colpiscono i denti anteriori, ma anche quelli posteriori attraverso un impatto indiretto. Anche i tessuti parodontali sono interessati. 

– Nella maggior parte dei casi, la linea di frattura è obliqua e va dal bordo incisale vestibolare al bordo cervicale palatale o linguale. A volte è verticale, può essere multiplo.

– Il dolore è legato principalmente alla masticazione. 

– L’esposizione della polpa è comune.

-Alla radio è necessario utilizzare immagini riprese da diverse angolazioni per visualizzarle bene.

Trattamento

-Nel caso di fratture corono-radicolari semplici: senza esposizione della polpa

-A seconda della profondità sottogengivale della linea di frattura, si estrae il pezzo fratturato; quindi il dente viene ricostruito (dopo resezione gengivale, se necessario).

-In caso di fratture corono-radicolari complicate: con coinvolgimento della polpa

– Se la linea di frattura si estende troppo in basso e dopo l’estrusione il rapporto clinico radice/corona non è favorevole → viene estratta.

-In caso contrario, estrazione del pezzo fratturato, quindi a seconda dei casi:

● dente maturo → pulpectomia totale poi estrusione mediante trazione ortodontica  

● dente immaturo → Trattamento di apexogenesi (cappucciamento o pulpotomia) quindi estrusione mediante trazione ortodontica ( forze leggere e continue)

  1. Fratture della radice

-I denti più frequentemente colpiti sono gli incisivi centrali mascellari, e sono il più delle volte maturi (denti immaturi: più frequentemente lussati ed espulsi).

– Più frequentemente lo shock è orizzontale e provoca una frattura della radice a livello del terzo medio.

-All’esame clinico, il frammento coronarico può essere spostato e la mobilità dipende dalla posizione della linea di frattura.

– I test di vitalità vengono effettuati a caso subito dopo il trauma e devono essere ripetuti dopo 3 settimane.

– Il dente può anche essere molto sensibile alle percussioni e può comparire rapidamente una colorazione rosa o grigia transitoria.

-L’esame radiografico richiede diverse immagini: occlusale, retro-alveolare con diverse incidenze.

  1. Dislocazioni

         A- Commozione cerebrale e sublussazione

● Commozione cerebrale : il dente è sensibile al tatto e alla percussione, i test della polpa sono positivi, ma il dente non è né spostato né mobile → monitoraggio

● Sublussazione : il dente è sensibile al tatto e alla percussione, leggermente mobile ma non spostato; si può osservare un leggero sanguinamento gengivale e i test pulpari risultano positivi.

→ ritenzione in base alla mobilità, e il paziente non deve usare il dente per una settimana.

Il follow-up è stabilito perché le possibili complicazioni sono: obliterazione e necrosi della polpa .

        B-Lussazione estrusiva

-Dopo un impatto obliquo, il dente è mobile, spesso estruso sul lato linguale/palatale, l’apice è spinto verso la parete alveolare vestibolare ma la frattura è rara. A volte parliamo di un dente lungo.

-I test pulpari immediati sono spesso negativi.

-Trattamento: → delicato riposizionamento manuale e contenimento

– Viene istituito un monitoraggio regolare: il DPI spesso si rivascolarizza, i denti maturano più raramente (verrà quindi effettuato un trattamento endodontico)

       C- Lussazione laterale

-Colpisce tutti i tessuti dentali, parodontali e ossei. 

– Provoca lo spostamento laterale del dente, vestibolare o più spesso palatale/linguale, spesso con una frattura alveolare associata. 

– Spesso il dente rimane immobile nella nuova posizione perché bloccato, da qui il suono metallico prodotto quando viene colpito. 

-L’occlusione potrebbe essere disturbata.

-Trattamento: → riposizionamento del dente nel suo alveolo (manualmente, più o meno con una pinza) e ritenzione

Se il paziente consulta dopo più di 48 ore dallo shock → riposizionamento ortodontico

È stato istituito un monitoraggio regolare, soprattutto perché è possibile la rivascolarizzazione per DPI.

         D – Lussazione intrusiva

-La forza dell’urto è tale da provocare uno spostamento assiale del dente, che rimane sepolto e immobile nella nuova posizione, con un suono metallico alla percussione.

-I test di sensibilità sono spesso negativi.

*DENTE MATURO (raro)

● spostamento minimo (< 3 mm) → possibile rieruzione naturale – Follow-up necessario a causa del rischio significativo di necrosi

● spostamento significativo → estrusione chirurgica o ortodontica – Trattamento di ritenzione ed endodontico

– Rischio significativo di anchilosi

*Dente immaturo

● Possibile rieruzione spontanea entro poche settimane

● se dopo 4 settimane non è disceso → estrusione mediante trazione ortodontica (forze leggere).

      E- ESPULSIONE (DISLOCAZIONE TOTALE)

L’espulsione dei denti permanenti riguarda principalmente i denti immaturi a causa della radice corta e della lassità legamentosa.

 La prognosi dipende da:

● tempo extra-alveolare prima del reimpianto (++ reimpianto immediato),

● lo stadio di sviluppo della radice (prognosi più favorevole per i denti immaturi),

● il mezzo di trasporto del dente, se non viene reimpiantato immediatamente.

Quando un dente permanente viene espulso, si verifica la rottura del legamento parodontale e del fascio neurovascolare pulpare, ma le cellule del legamento rimangono sulla superficie della radice. `

L’obiettivo dei trattamenti è quindi quello di preservare la vitalità di queste cellule per avere un nuovo attacco legamentoso e di limitare la contaminazione pulpare nella speranza di una rivascolarizzazione pulpare nel caso di denti permanenti immaturi (IPD).

Azione da intraprendere

● recuperare il dente, non toccare la radice, tenerlo per la corona

● chiedere se è possibile il reimpianto immediato del dente permanente 

● in caso contrario, conservarlo nel latte (meglio se freddo) o nel siero fisiologico (+ nella saliva / si sconsiglia il trasporto in acqua) e recarsi il prima possibile allo studio dentistico (prognosi più favorevole se il tempo extra-alveolare è inferiore a 60 minuti).

Seguito

Il vincolo è posto:

● Da 1 a 2 settimane, a seconda della mobilità del dente

● in caso di frattura ossea: da 3 settimane a 3 mesi, a seconda della mobilità delle ossa.

-È necessario prescrivere antibiotici per almeno 7 giorni (amoxicillina), antidolorifici e collutori; e dare qualche consiglio post-operatorio

– dieta morbida per 2 settimane

– lavarsi i denti con uno spazzolino morbido dopo ogni pasto

– collutorio 2 volte al giorno per 1 settimana clorexidina (0,1%)

Conclusione

Il dentista deve considerare qualsiasi trauma come un’emergenza. Le loro forme cliniche sono varie e ciascuna richiede un trattamento rapido e specifico. La collaborazione del bambino, lo stadio fisiologico del dente provvisorio, la natura del trauma e lo stadio di sviluppo del dente permanente guideranno la decisione terapeutica, ma la priorità sarà sempre data alla conservazione del germe.

Bibliografie

  1. Di Sarah Chopineaux. Gestione dei traumi nella dentizione primaria: dal trattamento d’urgenza alla gestione delle complicazioni. Scienze della vita [q-bio]. 2019. ffhal-03297991f
  2. Avigail Saada. L’impatto del trauma ai denti temporanei sui denti permanenti e sulla loro gestione. Scienze della vita [q-bio]. 2020. ffdumas-02903023
  3. K. VALLAEYS, V. CHEVALIER, R. ARBAB-CHIRANI; Trauma dentale; emergenza 2013.

Traumi ai denti temporanei e ai denti permanenti immaturi

  I denti del giudizio possono causare infezioni se non vengono rimossi in tempo.
Le corone dentali proteggono i denti indeboliti da carie o fratture.
Le gengive infiammate possono essere il segno di gengivite o parodontite.
Gli allineatori trasparenti correggono i denti in modo discreto e confortevole.
Le otturazioni dentali moderne utilizzano materiali biocompatibili ed estetici.
Gli spazzolini interdentali rimuovono i residui di cibo tra i denti.
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Traumi ai denti temporanei e ai denti permanenti immaturi

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