Trattamento pre-protesico in PTA

Trattamento pre-protesico in PTA

 Introduzione :

   Quando un paziente si presenta alla nostra consulenza con l’obiettivo di ricevere una protesi completa rimovibile, è raro che sia pronto, psicologicamente e fisiologicamente, a sottoporsi a tutte le fasi di costruzione di una protesi e ad adattarsi ad essa senza difficoltà. 

   Il trattamento preprotesico consiste nel far precedere il trattamento protesico da un condizionamento , da una protesi transitoria e, in alcuni casi in cui è consigliato, da un intervento chirurgico preprotesico.

Definizione di trattamento preprotesico: 

Corrisponde a tutte le terapie preliminari volte a correggere determinate anomalie o alterazioni delle ossa e delle mucose delle superfici di appoggio, ma anche a risolvere problemi occlusali, estetici, fonetici, spostamenti della base ossea e alla gestione di problemi psicologici.

Quando eseguire il trattamento pre-protesico:

  • Paziente nervoso, aggressivo, arrabbiato, emotivo, pessimista.
  • Paziente che ha già avuto esperienze protesiche spiacevoli.
  • Superfici di supporto inesistenti.
  • Linea di riflessione mucosa poco profonda e leggermente depressa.
  • Inserzioni muscolari o legamentose troppo vicine alla cresta.
  • La linea di cresta è dolorosa anche al minimo tocco.
  • Lingua stretta e agitata, in posizione alta o retratta.
  • Tessuti di supporto traumatizzati.
  • Riflesso faringeo.

Fattori aggravanti:

  • L’impatto del malcontento generale.
  • Trattamenti farmacologici.
  • Effetti collaterali di alcune azioni terapeutiche.
  • Mancanza di igiene nella vita.

La fase del trattamento preprotesico può essere chirurgica o non chirurgica, più in particolare quella del condizionamento.

Definizione :

 Il condizionamento è l’insieme delle preparazioni e delle terapie volte a mettere il paziente nelle condizioni psicofisiche ideali per ricevere una protesi. 

Indicazioni:

  • tessuto ammaccato o spostato a causa di una base protesica troppo stretta e troppo piccola.
  • Una sottostima della dimensione verticale dell’occlusione. La modifica della posizione della lingua e del cingolo orbicolo-buccinatore provoca il prolasso mandibolare; per compensare ciò, la mandibola occuperà una posizione più alta e avanzata del normale.
  • Una sovrastima della dimensione verticale dell’occlusione. con conseguente compressione anomala dei tessuti di sostegno, per compensare ciò la mandibola occuperà una posizione più bassa e arretrata che porta a disturbi a livello dell’ATM 

I diversi aspetti del condizionamento

A. Aspetto psichico del MEC

– Approccio generale: la MEC psichica assumerà preferibilmente la forma di una conversazione cordiale.

Anamnesi: stato d’animo del paziente

La cooperazione è spesso espressione del senso di sicurezza del paziente. 

– Approccio specifico: basato su tre punti: 

Rilassamento: (assenza di tensione muscolare, nervosa, mentale), rilassamento,……….

Psicoanalisi: è un metodo di indagine psicologica volto a chiarire le cause del rifiuto a farsi dotare di un dispositivo. 

Sofrologia: è una tecnica di rilassamento basata sull’ipnosi. 

B. Aspetto tissutale del condizionamento:

Indicato nel caso di:

  • Cresta molto riassorbita.
  • Cresta galleggiante inutilizzabile.
  • Schiacciamento dei tubercoli o delle tuberosità.
  • Tessuti iperemici e sensibili, lesionati da una protesi mal progettata.
  • Paziente senza denti a cui non è mai stato applicato alcun dispositivo.
  • Protesi attuale dalle dimensioni ridotte.
  • Dopo l’intervento chirurgico.

Obiettivi :

  • Ripristinare il comportamento naturale di tutti i tessuti.
  • Aumentare l’estensione delle superfici di appoggio.
  • Ridurre gli errori di occlusione.
  • Partecipare all’integrazione organica delle protesi.

Tecnica di condizionamento dei tessuti: utilizzata in situazioni pre-protesiche e post-protesiche

Approccio generale: sequestro delle protesi mal progettate, medicazione, massaggio della superficie di appoggio, utilizzo della protesi, dieta speciale.

Approccio con i condizionatori:

Un condizionatore è un materiale per il condizionamento dei tessuti. Qualsiasi materiale plastico o elastico applicato temporaneamente all’intradosso, ai bordi o all’estradosso di una protesi allo scopo di consentire ai tessuti a contatto con essa di riacquistare caratteristiche istologiche, anatomiche e fisiologiche il più possibile vicine alla normalità.

Composto da :

 Polvere: polimetilmetacrilato o polietilmetacrilato.

Liquido: etanolo + esteri aromatici (plastificanti).

La sua reazione chimica attraversa 4 fasi: viscosa, plastica attiva, elastica e disidratazione granulare

Qualità richieste ad un materiale ideale

  • Elevata scorrevolezza iniziale per adattarsi delicatamente ai tessuti mucosi.
  • Deformarsi per adattarsi ai cambiamenti nei tessuti.
  • Assorbono le pressioni funzionali e le distribuiscono sulla superficie di appoggio.

Azioni:

 Direttamente sulla mucosa

  • Eliminazione della stomatite protesica o di altre lesioni.
  •  Permette al corpo di rigenerare questi tessuti. 
  •  Ottenimento di una mucosa clinicamente sana.

Indirettamente sull’osso

  • Contribuisce a creare un’organizzazione ossea strutturalmente in grado di rispondere efficacemente ai carichi occlusali. 
  • Conservare l’osso dopo l’estrazione.
Trattamento pre-protesico in PTA

Trattamento pre-protesico in PTA

Consigli da dare al paziente:

  • Non mangiare cibi che lasciano granelli che potrebbero attaccarsi alla resina ritardata (lamponi, fichi, fragole, ecc.).
  • Pulire l’apparecchio passandolo sotto l’acqua corrente.
  • Non utilizzare uno spazzolino per protesi dentarie.
  • Non utilizzare prodotti per la pulizia che possano danneggiare le resine ritardanti.
  • Non appoggiare l’apparecchio su carta tipo Kleenex.

2a   sessione :

  • Tenendo conto dei reclami del paziente.
  • Esame dei bordi, dell’intradosso e dell’occlusione.
  • Correzioni e aggiunte di resina a presa ritardata.

3a   sessione :

  • Tenendo conto dei reclami del paziente.
  • Esame dei bordi, dell’intradosso e dell’occlusione.
  • Correzioni e aggiunte di resina a presa ritardata.

Prima dell’ultima sessione:

Impressione di ristrutturazione realizzata utilizzando la luce Permlastic a livello dell’intradosso.

Condizionamento post-protesico:

  • Si consiglia di rimuovere la protesi il più spesso possibile
  • Si consiglia di usare collutori e di lavarsi i denti. 

C. Condizionamento neuromuscolare e neuroarticolare:

  • Problemi muscolari: dolore, trisma.
  • Problemi alle articolazioni: dolore, rumore, trisma.
  • In presenza di una laterodeviazione.
  • Blocco o dolore durante la propulsione e i movimenti laterali.
  • Progressione mandibolare.

Obiettivi :

  • Dimenticare una posizione mandibolare acquisita in modo errato.
  • Recuperare le normali tensioni muscolari.
  • Riportare la lingua in una posizione bassa e bilanciata.
  • Riorientare il POP e ripristinare il DV.
  • Facilitare la registrazione di una RC prossima a quella esistente prima della perdita degli organi dentari.
  • Correzioni delle traiettorie condilari. 

  Trattamento : 

a- Il ruolo della lingua nella posizione della mandibola e nell’instabilità delle protesi inferiori è preponderante.

             Si cerca di abbassare la posizione della lingua: esercizi muscolari.

  • protrazione-retrazione nella sua posizione più bassa 
  • Ruota la bocca spalancata
  • Rugosità a livello dell’estradosso della protesi inferiore in regione retroincisale.

        Per ripristinare l’equilibrio facciale sarà necessario prendere in considerazione i muscoli dell’espressione facciale:

  • Esercizi davanti allo specchio
  • Massaggi facciali.

b-Protesi di transizione:

Permette di modificare gradualmente l’altezza della protesi indossata dal paziente.

  •  DV sottostimato: il RIM fisiologico può essere gradualmente trovato aggiungendo
  •  DV sopravvalutato: i rilievi delle cuspidi saranno scaricati (rasati) e sostituiti da piani orizzontali.  

D. Condizionamento estetico:

Condotto contemporaneamente ad altri aspetti del MEC.

I documenti pre-estrazione sono alleati preziosi.

Indicazioni:

  •  le protesi attuali non hanno sostituito la parete alveolo-dentale nella sua situazione originaria.
  • Denti anteriori troppo piccoli e troppo chiari, conferiscono al sorriso un aspetto artificiale 
Trattamento pre-protesico in PTA

Trattamento pre-protesico in PTA

E. Condizionamento fonetico:

  • L’obiettivo è riportare la lingua e gli organi che svolgono un ruolo nella fonazione in una posizione fisiologica.
  • La protesi condizionante facilita l’adattamento della lingua ai nuovi limiti. 

Trattamento pre-protesico in PTA

  I denti rotti possono essere curati con tecniche moderne.
Le malattie gengivali possono essere prevenute spazzolando correttamente i denti.
Gli impianti dentali si integrano con l’osso per una soluzione duratura.
I denti gialli possono essere sbiancati professionalmente.
Le radiografie dentali rivelano problemi invisibili a occhio nudo.
I denti sensibili traggono beneficio dall’uso di dentifrici specifici.
Una dieta povera di zuccheri protegge dalla carie.
 

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