Trattamento della disarmonia dento-mascellare

Trattamento della disarmonia dento-mascellare

Trattamento della disarmonia dento-mascellare

  1. Definizione :

La disarmonia dentomascellare corrisponde a una sproporzione tra la dimensione dei denti e quella delle mascelle, non essendo più garantita la continuità delle arcate.

Effettuiamo diagnosi:

  -DDM per impostazione predefinita quando c’è una vera microdontia o una microdontia relativa 

  -DDM dovuto a eccesso dentario quando si è affetti da macrodontia vera o relativa.

II. finalità e principi del trattamento:

  • Obiettivi del trattamento DDM:
  • Trova contatti prossimali soddisfacenti.
  • Favorire la crescita normale delle mascelle
  •  Ricostruire un’occlusione bilanciata, tenendo conto del profilo facciale e delle condizioni parodontali iniziali.
  • Principi del trattamento:
  • Valutazione del deficit spaziale complessivo . 
  • Il risultato di questa analisi è la misurazione numerica di un deficit spaziale in base alle possibilità terapeutiche e all’ambiente muscolare e parodontale. 
  • Sulla base di questa valutazione, si deciderà se procedere con un trattamento estrattivo o non estrattivo e se procedere precocemente o tardivamente.
  • Nei denti permanenti è essenziale una tecnica fissa multi-attacco.
  1. Prevenzione del DDM:
  • Promuovere una dieta equilibrata e ricca di fibre fin dalla comparsa dei denti;
  • Eliminare tutte le abitudini dannose che contribuiscono alla deformazione degli archi;
  • Riabilitazione delle diverse funzioni;
  • Eliminazione di qualsiasi ostacolo che impedisca l’eruzione dei denti;
  • Diagnosi precoce e cura della carie;
  • Mantiene lo spazio dopo la perdita prematura dei denti primari.
  1. Intercettazione DDM:
  2. DDM per eccesso dentale:

Il trattamento intercettivo del DDM dovuto ad eccesso dentale consiste in 

  • Aumento dello spazio disponibile
  • Riduzione dello spazio necessario
  1. Trattamenti senza estrazioni:
  • Indicazioni  :

    -DDM inferiore a 7 mm

    – Profilo dritto o concavo, labbra sottili o lunghe, tono delle labbra medio

    – Crescita mandibolare anteriore

    -Parodonto di buona qualità

  • Significa :

1.1.1. DDM basso o transitorio con volume fino a 4 mm.

a) conservazione dello spazio di deriva mesiale (ancoraggio) 

  • L’obiettivo è garantire che non venga perso spazio sull’arco. È necessario effettuare cure conservative (otturazioni, ricostruzione del molare da latte danneggiato, ecc.).
  • Le estrazioni sono controindicate.
  • Lo spazio di deriva mesiale (circa 4 mm) può essere preservato per risolvere l’affollamento.
  •  Per conservarlo si consiglia di utilizzare dei mantenitori di spazio 
  • nella mandibola: arco linguale, lipbumper…
  • -nella mascella: arco di Nance, barra transpalatale, ecc.

b) Guida dell’eruzione mediante l’applicazione delle facce prossimali (stripping) di alcuni denti provvisori:

 Seguito o meno da un semplice trattamento ortodontico con lo scopo di favorire l’insediamento dei denti permanenti

  • Sequenze:
  •    Situazione di affollamento incisale, abbassare, molare mesialmente il canino del bambino Per correggere l’affollamento incisale
  • Limare il bordo mesiale del primo molare deciduo prima dell’eruzione del canino per consentire l’eruzione distale di quest’ultimo;
  • Limare mesialmente il secondo molare da latte per consentire l’eruzione distale del primo premolare 
  • L’eruzione del secondo premolare avviene occupando lo spazio derivativo mesiale del molare.

c) Correzione della rotazione mesiopalata dei molari 

  • Il primo molare in rotazione occupa in media uno spazio di 12 mm, mentre quando è raddrizzato occupa solo 10 mm di lunghezza dell’arcata.
  • Questa correzione libera quindi teoricamente 2 mm per lato e può essere ottenuta utilizzando una barra transpalatale, un quadhelix, un lipbumper, un FEO, ecc.

1.1.2. DDM tra 4 e 7 mm.

Un attento esame clinico con particolare attenzione alla matrice funzionale, uno studio cefalometrico, una valutazione dei calchi, per verificare la possibilità:

        – realizzare un ampliamento trasversale per recuperare il perimetro del porticato,

        – per raddrizzare il molare (distalizzazione).

– spostare gli incisivi in ​​avanti

a) Espansione:

  •  nell’arcata superiore: un quadhelix (, un quadhelix-crozat, un dispositivo di espansione rimovibile.;
  • sull’arcata inferiore: un bihelix, un bihelix-crozat se è necessario avanzare gli incisivi
  • da un Frankel. Questo dispositivo utilizza degli schermi per allontanare le forze centripete dalle labbra e dalle guance e consente alla lingua di esprimere tutta la sua azione conformante con un’espansione spontanea di 4-5 mm sull’arcata alveolodentale;
  • da un frangente mascellare). Questo dispositivo è in grado di raggiungere fino a 11 mm di espansione nella mascella, 

) distalizzazione dei molari:

Indicato quando non è presente DDM posteriore, spazio sufficiente tra il 6° e i germi del 2° e 3° molare .

Significa:

Piatto di Cetlin,

Paracolpi per labbra;

Forza orale extra

Pendolo

Minivis

  1. Trattamento con estrazioni:
  • Se, dopo aver esaminato tutti i mezzi per recuperare lo spazio necessario a correggere la congestione, risulta impossibile trattare il caso senza estrazione, si possono prendere due opzioni:

• astenersi dal trattamento in dentizione mista; curare i denti permanenti mediante estrazioni di denti permanenti e soprattutto: evitare di voler creare spazio a tutti i costi mediante espansioni.

• praticare, come alcuni consigliano, il metodo delle estrazioni “programmate” o “seriali”.

  • Estrazioni controllate: (programmate, seriali, ecc.)

Procedimento che mira ad adattare un’apparecchiatura odontoiatrica non corrispondente al suo supporto osseo, mediante l’estrazione successiva di denti provvisori e poi permanenti, secondo una sequenza prestabilita.

PRINCIPI:

  • l’avulsione di un dente provvisorio, la cui radice sta appena iniziando a riassorbirsi, provoca un ritardo nell’eruzione del dente permanente sottostante;
  • – l’avulsione di un dente provvisorio la cui radice è riassorbita per più della metà consente un’eruzione più precoce del dente sottostante;
  • – l’obiettivo è sviluppare i primi premolari prima dei canini;
  • – dopo che tutti i denti permanenti sono erotti, il trattamento ortodontico finalizzerà l’occlusione.
  • L’estrazione dei canini da latte deve essere effettuata contemporaneamente, per evitare uno spostamento degli incisivi mediani.

Indicazioni:

  • Classe scheletrica I con massa significativa;
  • dentizione mista con piano terminale con gradino mesiale che evolverà in Classe I;
  • poca sporgenza e sovrapposizione;
  •  tipologia mesofacciale e dolicofacciale;
  •  età circa 8 anni.

Controindicazioni:

  • Classe scheletrica II;
  • Classe scheletrica III;
  • tipologia brachifacciale;
  • DDM basso o transitorio;
  •  agenesia;
  • biretroalveolia (peggioramento del profilo);
  • morso profondo;

In caso di dubbi, non estrarre, poiché si tratta di un processo irreversibile.

  • Metodo HOTZ:
    • sequenza:

  .Estrazione di 53,63,73,83, quando le radici sono poco riassorbite, (a 1/3) intorno agli 8 anni.

  .Estrazione di 54,64,74,84 circa 6 mesi dopo

  .Estrazione di 14,24,34,44 quando è visibile 1/3 della corona 

METODO TWEED:

  • Sequenze: 

.Estrazione IV intorno agli 8 anni di età odontoiatrica

.Estrazione dei PM1 non appena compaiono sull’arcata ed estrazione contemporanea dei 4 III dopo 4-10 mesi. 

  • Indicazioni:

      .Disordine moderato in classe I;

      .Canini presenti e stabili;

      .Nessuna denudazione incisiva;

      .Leggera tendenza al morso profondo;

      Profilo dritto. 

  • Svantaggi: 

   Ha scarso effetto sull’affollamento incisale e sullo sviluppo canino e favorisce lo spostamento mesiale dei molari.

  1. Trattamento tardivo del DDM dovuto a crescita eccessiva dei denti:

Molti autori preferiscono effettuare il trattamento del DDM nella dentizione permanente. Il trattamento viene effettuato con dispositivi multi-attacco.

  1. Trattamento senza estrazioni:

Espansione sagittale anteriore: riposizionamento degli incisivi vestibolari nella misura in cui l’estetica e il parodonto lo consentono.

Distalizzazione; una distalizzazione significativa può creare affollamento posteriore, con rischio di inclusione del secondo e terzo molare.

Espansione trasversale : la disgiunzione trova indicazioni limitate all’età adulta, la quadrielica deve essere associata ad un dispositivo multiattacco (controllo di coppia).

Stripping: la tecnica di levigatura dello smalto interprossimale interessa entrambe le arcate.

Si tratta di una procedura terapeutica a sé stante che, secondo il suo autore, consente di risolvere DDM  da 4 a 8 millimetri senza estrazione o espansione.

Con SHERIDAN è possibile rimuovere in tutta sicurezza uno spessore di smalto pari a 0,8 mm dai denti posteriori e 0,25 mm dai denti anteriori.

Segue lucidatura e applicazione di vernice al fluoro

  • 2. trattamento con estrazioni:

Il trattamento estrattivo consentirà una notevole riduzione dello spazio necessario (circa 15 mm nel caso di estrazione di due premolari inferiori).

È quindi rivolto ai pazienti con DDM significativo.

La scelta dei denti da estrarre verrà effettuata

Trattamento delle disarmonie dento-mascellari in base al valore e alla localizzazione del DDM ma anche secondo criteri estetici, occlusali, parodontali ed endodontici.

  1. Trattamento del DDM mediante microdonzia relativa:
  • Il trattamento viene intrapreso tardivamente, dopo l’eruzione di tutti i denti permanenti, consigliando un possibile restauro protesico per mantenere i risultati.
  • Potrebbe essere necessaria la normalizzazione della posizione della lingua, 
  • Frenulumectomia

Conclusione:

Il DDM è un’anomalia che molto spesso presenta danni estetici , occlusali, cariosi o parodontali e una diagnosi precisa di questa anomalia sarà la migliore risorsa nella scelta dei mezzi e della data del trattamento per raggiungere il miglior equilibrio estetico, occlusale e funzionale garantendo la stabilità dei risultati.

Trattamento della disarmonia dento-mascellare

Le carie non curate possono danneggiare la polpa.
L’ortodonzia allinea denti e mascelle.
Gli impianti sostituiscono definitivamente i denti mancanti.
Il filo interdentale rimuove i detriti tra i denti.
Si consiglia di visitare il dentista ogni 6 mesi.
I ponti fissi sostituiscono uno o più denti mancanti.
 

Trattamento della disarmonia dento-mascellare

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