Tecniche di impronta in protesi fissa
Introduzione
Le impronte rappresentano il collegamento tra la terapia protesica elaborata dal medico nel cavo orale e la realizzazione della parte protesica in laboratorio, attraverso la registrazione ottimale degli elementi della preparazione e degli elementi circostanti.
II/Definizione dell’impronta
1/Secondo E. BATAREC:
Un’impronta è un calco negativo di tutta o parte dell’arcata e dei tessuti circostanti, per ottenere un modello positivo, una replica fedele dei tessuti registrati.
III/Qualità richieste per le impronte digitali:
- Precisione dimensionale.
- Precisione con potere di definizione dei dettagli.
- Registrazione di tutti gli elementi necessari per mettere in relazione il modello con l’antagonista.
- Realizzato con un materiale compatibile con il materiale di replica e con il metodo di elaborazione dell’impronta.
- Stabilità dimensionale (trascinamento-frenata).
Scelta del portaimpronta
- Il portaimpronta deve essere rigido, ritentivo e perforato.
- Dimensioni perfette per adattarsi alla bocca del paziente
consentendo un disinserimento breve e assiale.
- Lo spazio tra il portaimpronta e la zona da registrare deve essere regolare.
IMPRONTA GLOBALE SENZA GUIDA
L’impronta viene presa utilizzando un portaimpronta standard o un PEI, in una sola volta o ribasata, lasciando libero il limite cervicale mediante flessione o evacuazione gengivale, consentendo così al materiale da impronta di superare il limite cervicale.
- TECNICA DI LAVAGGIO
La tecnica wash prevede la presa delle impronte in due fasi e l’utilizzo successivo di due materiali con viscosità diverse.
- Per situazioni cliniche adiacenti a regioni con scarsa distanza che inducono un trascinamento minimo al momento della disinserimento (escludere denti mal posizionati, radici esposte, carie non otturate, ecc.)
- Per preparazioni corono-radicolari.
Problemi sollevati:
In sostanza, daranno luogo alle deformazioni successive che la stampa potrà subire ,
Sono praticamente legati alla compressione stessa che subirà l’elastomero fluido.
Queste deformazioni, che riflettono il comportamento elastico dei materiali sotto tensione , provocheranno immediatamente, al momento dell’estrazione, un effetto di rilassamento .
2) Tecnica elastomero iniettato / doppia miscela
PRINCIPIO
01 tempo 02 viscosità
L’impronta viene realizzata in un unico passaggio utilizzando elastomeri PEI , 02 della stessa famiglia ma di diversa viscosità (bassa e media) e che presentino lo stesso stato di plasticità al momento della presa dell’impronta; polimerizzando insieme e contemporaneamente.
L’interesse maggiore del procedimento, oltre alla sua semplicità, risiede soprattutto nelle sue intenzioni: evitare il marcato effetto di rilassamento secondario legato e indotto dalla Tecnica del Wash.
TECNICO
- Il portaimpronta è rivestito di adesivo.
- La separazione gengivale si ottiene mediante un doppio filo o materiale distanziatore .
- Il portaimpronta è riempito con una viscosità media.
- La pistola o la siringa automiscelante viene caricata con una bassa viscosità.
- Viene depositato il secondo filo retrattore o materiale distanziatore.
- assenza di bolle I preparati vengono ricoperti con materiale a bassa viscosità.
- Il materiale a bassa viscosità in eccesso viene distribuito sul portaimpronta.
- Il portaimpronta viene inserito e mantenuto fino all’indurimento del materiale.
- Disinserisci e controlla il record, verifica.
Indicazioni
- Preparazione coronale semplice con limite cervicale sopra o giustagengivale .
- Preparazione corono-radicolare
Svantaggi
Tuttavia, presenta alcuni pericoli perché
di compressione piuttosto bassa.
penetrazione sottogengivale limitata.
il materiale del portaimpronta potrebbe far fuoriuscire il materiale iniettato.
Conclusione
- La risoluzione dei casi prevede approcci, tecniche, materiali e in genere progetti diversi, ma tutti hanno lo stesso obiettivo: ottenere i migliori risultati possibili.
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