Tecnica linguale

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 1.Introduzione 

Fin dalla loro introduzione, le tecniche multi-bracket hanno continuato a evolversi, consentendo agli ortodontisti di trattare la maggior parte delle malocclusioni. Finora, lo svantaggio principale era l’aspetto antiestetico dei dispositivi, difficile da accettare per i pazienti, soprattutto adulti. 

Questi stessi pazienti sono attualmente coinvolti nella scelta del loro trattamento ortodontico e insistono nel voler avere una buona qualità di vita durante il trattamento. La maggior parte delle persone esegue questo trattamento principalmente per ragioni estetiche e, data l’influenza dell’accettabilità del dispositivo sul giudizio sociale, la scelta ricade su dispositivi non visibili. (Il 33% – 62% degli adulti rifiuta il trattamento con un dispositivo visibile). 

Questa richiesta di “ortodonzia invisibile” ha portato gli ortodontisti a sviluppare un sistema estetico come gli allineatori linguali. 

 2. Definizione 

Tecnica ortodontica multi-bracket basata sull’incollaggio di bracket ortodontici alla superficie interna dei denti.

L’ortodonzia linguale è nata negli anni ’70, sotto l’impulso del dott. FUJITA e del dott. KURTZ.

 3. Storia 

Nel 1976, Fujita e Kurtz depositarono i brevetti per gli attacchi linguali, il primo in Giappone e il secondo negli Stati Uniti. 🡪 Difficoltà: incollare gli elementi di fissaggio, controllare i movimenti.

Nel 1984, il laboratorio Ormco sviluppò una macchina chiamata TARG, che consentiva di ottimizzare il posizionamento degli elementi di fissaggio. Dopo un periodo di euforia, a partire dal 1985, molti praticanti abbandonarono questa tecnica perché troppo imprecisa e non venne più utilizzata se non da pochi irriducibili.

Una delle grandi sfide è stata quella di valutare tutte le flessioni necessarie sulla prua per allineare i punti di contatto. Il primo sviluppo è stato quello di eliminare queste pieghe aggiungendo spessori di colla tra l’intradosso dell’attacco e il dente per compensare i diversi spessori dei denti.

Questo sistema aveva i suoi limiti perché lo spessore, a volte molto significativo, delle pastiglie adesive rendeva gli elementi di fissaggio molto scomodi e ne riduceva la resistenza al distacco.

Il passo successivo fu quello di fare a meno di questo tampone di colla, aggirando così il problema delle curve ad arco molto complicate sulle facce linguali. Per raggiungere questo obiettivo, nel 1999, Dirk Wiechmann sviluppò una tecnica che utilizzava un robot per fabbricare archi personalizzati.

Grazie a questo contributo, propose attacchi molto più vicini ai denti , quindi più comodi e più resistenti al distacco.

 Da quel giorno in poi, le differenze di spessore si rifletterono sul filo sotto forma di deformazione di primo ordine.

L’ultimo punto debole era l’attacco stesso: poco preciso, a volte provocava movimenti indesiderati e le finiture diventavano poi molto difficili da realizzare. 

Per superare quest’ultimo ostacolo, nel 2002 Dirk Wiechmann e il laboratorio Top Service svilupparono un elemento di fissaggio personalizzato con una precisione allora ineguagliata. Questo fissaggio darà vita alla tecnica Incognito® ( sistema di fissaggio linguale personalizzato ).

4. Modalità di trattamento 

4.1. Attacchi linguali: 

  4.1.1. Scelta dell’apparecchio linguale 

I medici prescrittori hanno a disposizione diverse opzioni:

  • Attacchi Ribbonwise (Ribbon VH) in cui il filo viene inserito:
          – verticalmente nella parte anteriore, il che offre grande facilità nella correzione delle rotazioni e migliora il controllo della coppia (Fig.1);
          – orizzontalmente nella zona posteriore, che aumenta il controllo della punta, soprattutto nei casi di estrazioni (Fig.2). Questi elementi di fissaggio vengono utilizzati nel 90% dei casi.
  • Elementi di fissaggio a filo (edgewise) che assumono la forma degli elementi di fissaggio classici.

Come nel caso vestibolare, esistono attacchi convenzionali e attacchi autoleganti.

Fico. 1          Figura. 2

Possiamo dividere gli elementi di fissaggio in due categorie: 

  • Attacchi linguali prefabbricati (fig. 3): Il volume dell’attacco, la sua base e l’adattamento a diversi gruppi di denti si sono evoluti nel tempo.

(figura 3) 

  • Attacchi linguali personalizzati tramite CAD/CAM (fig. 6): l’attacco verrà realizzato individualmente, utilizzando una procedura di laboratorio che si svolge secondo i seguenti passaggi: 
  • L’utilizzo di un modello virtuale (scanner ottico 3D) su cui viene effettuata la progettazione degli attacchi in relazione all’anatomia di ciascun dente (fig. 4);
  • Costruzione digitale del corpo della staffa da una libreria digitale (fig 5);
  • Esportazione di bracket virtuali su un dispositivo di conversione: tramite un sistema CNC (controllo numerico computerizzato), stampante 3D che produce modelli calcinabili. (Questi attacchi “virtuali” saranno materializzati inizialmente
    in attacchi in cera, poi tramite una procedura di fusione a cera persa, in attacchi in oro personalizzati (una lega oro-palladio)
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Il vantaggio di questi attacchi personalizzati è l’adattamento personalizzato di ogni base, che consente di fissare gli attacchi in assoluta tranquillità a denti naturali o protesici, indipendentemente dalla loro forma o dimensione. Questa caratteristica è molto vantaggiosa negli anziani, per i quali non è raro imbattersi in corone molto atipiche. Al contrario, è altrettanto interessante nel trattamento dei bambini, in particolare per adattare le basi ai secondi molari poco sviluppati. In caso di affollamento con denti fortemente ruotati, la superficie linguale risulta talvolta di difficile accesso. La produzione personalizzata consente di incollare tutti i denti, anche quelli difficilmente accessibili, a condizione che la superficie disponibile rappresenti almeno il 50% della superficie totale della superficie palatale.

 4.1.2. Posizionamento degli attacchi linguali 

Il posizionamento diretto degli attacchi in bocca presenta una grande difficoltà, è stato necessario ricorrere alla tecnica indiretta che si esegue in 2 fasi: 

  • Posizionamento delle staffe in laboratorio mediante TARG ;
  • Trasferimento di questi attacchi in bocca mediante un apposito vassoio.

Per la realizzazione della grondaia sono disponibili tre diversi materiali (fig. 7):

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                     (figura 7)

Silicone duro in Lutésil® Mémosil Bioplast Grondaia

  1. Incollaggio degli attacchi linguali:
  • Preparazione delle superfici dentali e allestimento del campo chirurgico  : le superfici palatali vengono sabbiate con ossido di alluminio da 50 µm. Questa operazione è essenziale se si vuole ottenere un collage di qualità.
  • Mordenzare con acido ortofosforico al 37% per 30 secondi, quindi risciacquare e asciugare;
  • Legami indiretti mediante tecniche chimiche o fotopolimerizzabili;
  • Cache estetiche (fig. 8).

 (figura 8)

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 4.2. La scelta degli archi: 

Gli archi sono realizzati da un robot. Grazie al software di produzione degli elementi di fissaggio, il robot conosce esattamente la posizione delle scanalature sulla configurazione. È necessario conoscere il piano orizzontale, la posizione anteroposteriore di ogni slot e la sua posizione nel primo ordine rispetto allo slot precedente. Il robot è in grado di piegare fili di rame-NiTi®, acciaio e TMA.

A seconda della fase del trattamento vengono proposti diversi materiali:

  • Fase di livellamento: Copper-Niti ® .016 poi .016×.022;
  • Fase di lavorazione: fili di acciaio .016×.022 o .016×.024;
  • Fase di finitura: TMA. 
  • .0175×.0175 per le correzioni di primo e secondo ordine, 
  • .0182×.0182 per le correzioni di coppia.
  1. Vantaggi e svantaggi:
  2. Vantaggio: 

Invisibilità del dispositivo.

  1. Svantaggi
  • Difficoltà tecnica;
  • Tempo significativo trascorso sulla sedia;
  • Gene del linguaggio;
  • Igiene difficile;
  • Alimentazione elettrica limitata;
  • Rimozione di una staffa.

 6. Conclusion

L’ortodonzia linguale ha mosso i primi passi trent’anni fa e la richiesta di questo tipo di trattamento continua a crescere. Attualmente, la tecnica linguale è molto apprezzata dai pazienti. Tuttavia, è un dato di fatto che il trattamento linguale è tra i più difficili da eseguire per il professionista. Ecco perché ogni praticante che voglia utilizzarlo deve impegnarsi con rigore per padroneggiarlo e poterne trarre beneficio.

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