Strutture anatomiche relative alla protesi parziale metallica rimovibile

Strutture anatomiche relative alla protesi parziale metallica rimovibile

1-Introduzione:

Nella PPAC devono essere presi in considerazione tutti i tessuti di supporto, poiché tale protesi si adatta ai denti naturali e poggia sui tessuti osteo-mucosi delle creste e del palato.

L’azione delle pressioni è diversa per intensità a seconda che i contatti siano diretti o indiretti attraverso un primo tessuto che svolge la funzione di ammortizzatore.

2-Elementi anatomici relativi alla protesi parziale rimovibile con struttura metallica 

A – Tessuti direttamente interessati dalla protesi parziale rimovibile con struttura metallica:

Smalto La qualità dello smalto deve essere sempre valutata durante l’esame clinico dei pazienti parzialmente edentuli, in particolare sui denti con ganci; Uno smalto altamente mineralizzato resiste quindi a qualsiasi azione dannosa dell’unghia, quest’ultima può causare graffi e crepe, che nel tempo possono dare origine ad attacchi batterici che causano carie, e possono arrivare fino alla distruzione della corona.

Rapporti con la protesi 

– Mezzi di ritenzione e stabilizzazione
– Denti artificiali 

La mucosa orale Riveste l’intera cavità orale (piano buccale, vestibolo, creste alveolari, volta palatina, superficie interna delle guance e delle labbra, ecc.) ed è a diretto contatto con l’intradosso, l’estradosso e i bordi della protesi.

Strutture periferiche Nella mascella  
 

  • Con i bordi della protesi

L’inserimento delle fibre muscolari o legamentose costituisce il limite estremo dei contorni della protesi. Dalla parte media e anteriore a quella posteriore abbiamo:
– Il frenulo del labbro superiore, che si inserisce sulla fibromucosa e si estende più o meno a ventaglio nella faccia interna del labbro superiore;

– Le inserzioni del mirtiforme e dei canini ;
– Le inserzioni del muscolo buccinatore ;


– Il solco pterigomascellare situato tra la tuberosità e il processo piramidale del palatino, da un lato, e l’uncino dell’ala interna del processo pterigoideo dall’altro.
– Il palato molle , la cui posizione al limite posteriore della protesi gli conferisce un ruolo di estrema importanza nella ritenzione della protesi superiore. 

  • Con l’estradosso della protesi)
    – il labbro: nella regione vestibolare anteriore, la protesi è in rapporto con i muscoli del labbro superiore. La convessità dell’orbicolare in funzione è bassa, ciò consente un ripristino armonioso dei contorni del labbro superiore senza alcun rischio di interferenza.

– Guance : nella regione media del vestibolo giugale, lo spazio passivo utile tra l’arcata edentula e la faccia interna della guancia è sufficiente e, nei casi di riassorbimento importante, la direzione orizzontale delle fibre muscolari del buccinatore consente l’ispessimento dei bordi della base e l’assemblaggio dei premolari e dei molari all’esterno della cresta.                 
– La lingua : l’estradosso della regione palatale della protesi è in rapporto alla lingua; serve da punto di appoggio per la punta della lingua o la sua superficie dorsale durante la fonazione e la deglutizione;

– Regione paratuberosa : in questa regione, la disposizione incrociata delle fibre muscolari massetere e buccinatore, e il riassorbimento centripeto del bordo alveolare, creano una vera e propria tasca, o zona ampollare, descritta da Eisenring, il bordo della protesi a questo livello deve occupare la totalità di questo spazio.  

Nella mandibola  

Nella regione vestibolare anteriore 

I bordi della protesi inferiore sono collegati ai muscoli mentali, all’orbicolare della bocca e al muscolo incisivo del labbro inferiore. 

L’orientamento dei diversi piani che costituiscono la superficie lucidata deve essere tale che in ogni punto gli organi periferici tendano ad appoggiare su di essi e contribuiscano così alla stabilità del restauro protesico.

Nella regione dei premolari: di fronte ai primi premolari, si nota un ispessimento muscolare. Corrisponde all’intersezione di tutti i muscoli del 

l’espressione. Questo punto è chiamato modiolo perché si trova al centro delle fibre muscolari dei muscoli orbicolare, buccinatore, zigomatico, canino e triangolare. Ciò richiede uno svuotamento della superficie lucidata a livello e spesso anche una posizione più linguale del primo premolare. 

B – Tessuti influenzati solo indirettamente dalla protesi parziale rimovibile con struttura metallica:

Dentina e polpa Il complesso dentina-polpa è influenzato indirettamente dalla protesi 

 Tessuto osseo
Il riassorbimento osseo dopo l’avulsione è un fenomeno naturale e inevitabile e avviene secondo uno schema ben definito. Il riassorbimento è maggiore in larghezza che in altezza e più marcato in direzione vestibolo-linguale che mesio-distale.

L’osso spugnoso si riassorbe di più rispetto all’osso corticale. Sebbene il rimodellamento osseo sia maggiore nel primo mese successivo all’avulsione, la perdita ossea continua per tutta la vita.

3. Il parodonto  La gengiva Si distinguono: – la gengiva libera che è la parte marginale che circonda il dente e forma il solco o solco gengivo-dentale, con una profondità massima di 2 mm in condizioni normali, – la gengiva aderente ai tessuti sottostanti e che si estende dalla gengiva libera fino alla linea muco-gengivale. Per preservare la salute parodontale è necessaria un’altezza minima di 2 mm. Costituisce la superficie di appoggio della protesi. – La papilla interdentale alloggiata nell’apertura formata dai denti contigui e protetta dal punto di contatto. 



Cemento 
È lo strato di tessuto calcificato che ricopre la superficie radicolare dei denti, si estende dal colletto del dente fino all’apice

La protesi rimovibile avrà poca influenza su questo tessuto e l’influenza della protesi è, come per lo smalto, di natura meccanica (braccio del gancio).
Il desmodonto
È un tessuto connettivo denso che circonda le radici dentarie e collega il dente al suo alveolo grazie alle fibre desmodontali; infatti l’osso alveolare riceve, attraverso il desmodonte, tutte le forze utili o dannose trasmesse al livello del dente; Queste forze influenzeranno il comportamento del legamento parodontale, provocando immediatamente modifiche nella struttura dell’osso alveolare.

Osso alveolare
Elemento osseo che costituisce il collegamento tra l’organo dentale e l’osso basale mascellare, garantendone la continuità. Si divide in:
– la corteccia esterna che prolunga la corteccia dell’osso basale,
– la corteccia interna (lamina dura o lamina cribrosa), forata da orifizi che assicurano il passaggio dei vasi, costituisce la parete interna dell’alveolo.
– Osso spugnoso costituito da spazi lacunari separati da trabecole ossee .
L’osso alveolare viene costantemente rimodellato per garantire la coerenza dei suoi rapporti anatomici con i denti. Qualsiasi irritazione (infiammazione, trauma occlusale) può portare a una distruzione irreversibile. 

Strutture anatomiche relative alla protesi parziale metallica rimovibile

  Le carie profonde potrebbero richiedere un trattamento canalare.
Le faccette dentali correggono i denti scheggiati o scoloriti.
I denti disallineati possono causare un’usura non uniforme.
Gli impianti dentali preservano la struttura ossea della mascella.
I collutori al fluoro aiutano a prevenire la carie.
I denti da latte cariati possono compromettere la posizione dei denti permanenti.
Uno spazzolino elettrico pulisce in modo più efficace le zone difficili da raggiungere.

Strutture anatomiche relative alla protesi parziale metallica rimovibile

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