Strumentazione in Endodonzia
Introduzione
Nella maggior parte dei casi la terapia endodontica consiste nell’eliminazione del contenuto intracanalare, nella disinfezione ottimale della rete endodontica e nella sua successiva sigillatura tridimensionale, impermeabile e duratura.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario l’uso manuale o meccanico di vari strumenti.
Classificazione degli strumenti endodontici
1. Strumenti per l’esplorazione e la diagnosi in endodonzia
2. Strumenti per l’isolamento dentale (campo operatorio)
3. Strumenti necessari per la cavità di accesso endodontico
4. Strumenti per la sagomatura dei canali radicolari
5. Strumenti per l’otturazione canalare
1. Strumenti per l’esplorazione e la diagnosi in endodonzia
2. Strumenti per l’isolamento dentale (campo operatorio)
3. Strumenti necessari per la cavità di accesso endodontico
• Una fresa a sfera diamantata da 016 di diametro. La sua azione abrasiva facilita la rimozione di smalto o ceramica su coping in ceramica-metallo o ceramica-ceramica;
• Una fresa transmetallica che può passare attraverso una corona metallica o l’infrastruttura di corone in ceramica-metallo;
• Due frese a testa sferica in carburo di tungsteno a collo lungo. Il collo lungo consente una visione chiara del campo operatorio con ausilio ottico (microscopio operatorio o lenti di ingrandimento):
– quello con diametro 010 viene utilizzato per gli incisivi mandibolari
– quello con diametro 014 è per tutti gli altri denti;
• Fresa diamantata rotonda 016 (Set Cavity Access®): la sua granulometria consente di allargare la cavità e di ottenere pareti lisce durante la finitura. La sua punta è attiva e non deve agire sul fondo della cavità;
• Una fresa Zekrya Endo (Cavity Access® Z Set). Grazie alla lama attiva, consente di allargare e rifinire la cavità evitando azioni iatrogene con la sua punta smussata;
• Un trapano e uno strumento X-Gates consentono di marcare gli orifizi coronali indicando l’ingresso del canale ed eseguendo un movimento di spazzolatura durante l’estrazione contro la parete. Questa fresa corrisponde alla combinazione delle frese Gates convenzionali n. 1, 2, 3 e 4. Non deve essere utilizzata come strumento di sagomatura intracanalare.
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•Strumenti ad ultrasuoni: sono indicati per la scoperta di orifizi canalari nascosti e per la rifinitura delle pareti della cavità eliminando eventuali sporgenze presenti.
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• Endoflare, strumento in nichel-titanio per la rimozione delle sporgenze dentinali all’ingresso dei canali e la preparazione del terzo coronale dei canali.
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•Gli strumenti manuali vengono utilizzati per individuare sporgenze coronali, rimuovere la polpa camerale, individuare gli ingressi del canale
Escavatori per la rimozione della polpa camerale.
Sonde esplorative con un piccolo gancio per la localizzazione degli strapiombi (sonda n. 17)
Sonde endodontiche dritte più lunghe delle sonde convenzionali per individuare gli ingressi dei canali (ad esempio sonda Rhein)
4. Strumenti per la sagomatura dei canali radicolari
4.1. Condizionamento degli strumenti:
- Scatola endodontica
Permette di archiviare e disporre tutta la strumentazione necessaria per le procedure endodontiche e di preparare una sequenza strumentale
- Scatola per pulpectomia
Realizzato in alluminio, con scomparti interni rettangolari che consentono la sterilizzazione e lo stoccaggio degli strumenti endodontici
- Endoscatola
Piccola scatola metallica per conservare e sterilizzare le punte endocanalari e gli strumenti canalari
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- Spugna di trasferimento :
Facilita il lavoro endodontico ed evita le iniezioni
4.2. Leghe utilizzate nella fabbricazione di strumenti endodontici
– Gli strumenti endodontici sono realizzati:
- In acciaio inox,
- Sia in lega a memoria di forma a base di nichel che di titanio.
- Acciai inossidabili
– Gli acciai inossidabili sono gruppi di metalli a base di ferro con almeno il 10% di cromo.
– Quelli utilizzati per gli strumenti endodontici contengono il 18% di cromo. Il cromo aiuta a proteggere il ferro dall’ossidazione, da cui il nome acciaio “inossidabile”. - Lega nichel-titanio (Ni-Ti)
: queste leghe sono composte per il 50% da nichel e per il 50% da titanio.
– Il vantaggio di questa lega è la sua proprietà superelastica: la lega ha un comportamento elastico che le consente di avere una deformazione reversibile fino all’8%.
– Il Ni-Ti è quindi una delle leghe a memoria di forma (SMA).
– È questa proprietà superelastica, insieme alle buone proprietà meccaniche, che rende questa lega così interessante per la progettazione di strumenti dentali, in particolare quelli endodontici.
4.3. Strumenti manuali in acciaio inox per la preparazione dei canali radicolari
4.3.1. Descrizione generale di uno strumento
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4.3.2. Caratteristiche degli strumenti manuali per la preparazione del canale radicolare in acciaio inossidabile standard ISO
ha. Lunghezza strumentale
La lama attiva ha una lunghezza fissa di 16 mm, inoltre la lunghezza totale dello strumento è disponibile in 5 misure: 19, 21, 25, 27 e 31 mm. Più uno strumento è lungo, più è flessibile (con diametri e conicità identiche).
B. Diametri degli strumenti e codifica dei colori
Possiamo definire 2 diametri di riferimento per lo strumento: D0 e D16. Questi diametri sono espressi in centesimi di millimetro.
D0: dimensione della sezione dello strumento a 1 mm dalla punta della lama attiva. È questo diametro che corrisponde al numero dello strumento e quindi al suo colore.
D16: dimensione della sezione dello strumento all’altra estremità della lama attiva, cioè a 16 mm da D0.
Codice colore e standard ISO (International Standard Organization).
- Dal n°10 al n°60 l’aumento del diametro avviene di 5/100 mm
- Dal n°60 al n°140 l’aumento del diametro avviene di 10/100 mm
C. Conicità
La conicità corrisponde all’aumento del diametro per millimetro, lungo uno strumento o un canale. Gli strumenti possono avere lo stesso diametro della punta ma conicità diverse. Per un diametro di 30/100 alla punta, lo strumento con conicità del 2% vede il suo diametro aumentare di 0,02 mm (2/100 di mm) per ogni millimetro di lunghezza; a 1 mm dalla punta, il suo diametro sarà di 0,32 mm (32/100). Sullo strumento con conicità del 6% il diametro sarà di 0,36 mm (36/100) a 1 mm dalla punta.
Conicità e diametro apicale per tutti gli strumenti manuali in acciaio inossidabile per la preparazione canalare conformi alla norma ISO, la conicità è del 2%
D. Processo di fabbricazione
– Gli strumenti per la preparazione del canale radicolare in acciaio inossidabile possono essere lavorati o ritorti
e. Sezione strumentale
- Esistono 3 tipi di sezioni strumentali per gli strumenti manuali in acciaio inossidabile per la preparazione canalare: quadrate, triangolari o rotonde.
- La sezione strumentale influenzerà la forza, la flessibilità e la centratura dello strumento nel canale.
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F. Angolo dell’elica
L’angolo dell’elica è l’angolo formato tra l’asse dello strumento e l’asse delle spire. Influisce in modo più o meno pronunciato sull’evacuazione coronale dei detriti e sull’effetto di avvitamento dello strumento nel canale.
Per gli strumenti standard ISO, l’angolo dell’elica può essere in genere di 20° per le brocce, di 40° per le lime K o di 60° per le lime H.
Quanto più questo angolo è chiuso, tanto più lo strumento è attivo nella rotazione; più l’angolo è aperto, più efficace è lo strumento nella trazione.
Angoli dell’elica di una lima H e di una lima K
G. L’angolo di taglio
L’angolazione con cui le pale si avvicinano alle pareti del canale. È direttamente correlato all’efficienza di taglio degli strumenti.
Questo angolo, detto anche angolo di attacco, può essere: – Positivo, il taglio è attivo. – Neutro, il taglio è perpendicolare alla parete del canale. – Negativo, il taglio è passivo, lo strumento agisce per levigatura.
H. Angolo del punto
L’angolo di punta è formato dall’intersezione delle lame all’estremità dello strumento.
Secondo la norma ISO varia da 60 a 90°.
L’angolazione della punta può essere passiva, cioè non lavorativa: è il caso della maggior parte degli strumenti endodontici Ni-Ti, che consente di guidare lo strumento in modo sicuro nel canale.
Può anche trattarsi di un ritrattamento attivo del canale radicolare
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Diagramma dell’angolo della punta (Dentalespace)
- Nessuna elica
Il passo dell’elica si riferisce alla distanza tra due spire consecutive. Per due strumenti dello stesso diametro, sezione, lega e conicità, ciò influirà sulla flessibilità dello strumento e sul suo effetto di avvitamento quando utilizzato in rotazione.
4.3.3. Principali strumenti manuali in acciaio inossidabile di riferimento
ha. Tiratore di nervi
Costituito da un corpo parallelo in cui sono praticate delle tacche per creare delle punte, l’estrattore di nervi può essere utilizzato occasionalmente per rimuovere la polpa in un unico pezzo prima della sagomatura del canale radicolare. Può essere utilizzato anche per agganciare e staccare, ad esempio, punte di carta o batuffoli di cotone.
B. I lime
- File K (Kerr)
I file K sono strumenti ricavati da un pezzo quadrato
Il simbolo identificativo è un quadrato.
Ci sono più spire che perni (da 1,5 a 2,5 spire per mm), quindi un angolo dell’elica maggiore, in media di 40°.
L’utilizzo di questi file avviene principalmente in trazione e/o rotazione/trazione
Le lime restano strumenti più rigidi dei perni e quindi più efficaci nella penetrazione iniziale.
Utilizzato anche nelle fasi di individuazione, permeabilizzazione (o ricapitolazione) e allargamento.
- Flessofilizzatore
Derivato dal file K
Diametri da 8/100 →80/100 mm,
Lunghezze (mm): 21, 25, 31,
Sezione triangolare ritorta, utilizzata in rotazione/trazione,
Grande flessibilità,
Utilizzato durante il cateterismo.
- Il K.Flex
Ritorto da una matrice a sezione trasversale a forma di diamante, ingombro ridotto, utilizzato nel movimento rotatorio/di trazione che consente una migliore rimozione dei detriti,
Ha una buona resistenza alla frattura, è più flessibile e meno ingombrante della lima K.
- MMC (micro-mega catetere)
- Ottenuto dal taglio di una matrice cilindrica, – La sua sezione: esagonale, – Strumento intermedio tra una lima K e una sonda endodontica,
- Strumento compatto, esiste solo nei numeri più fini: 06, 08, 10 e 15,
- Permette la prima esplorazione del canale
- Fornisce informazioni sull’anatomia del canale. Il grado di mineralizzazione del lume canalare ed il grado di curvatura determinano la difficoltà del trattamento e quindi la scelta della sequenza più adatta al caso clinico.
- Raschietti o lima H (Hedström)
- Strumento molto affilato, ricavato da un pezzo tondo a forma di cappello cinese rovesciato,
- Il simbolo identificativo è un cerchio,
- La loro nitidezza è legata all’elevato angolo di attacco (90°). Il loro angolo dell’elica è di 60°.
- Il loro passo è breve e costante,
- Il loro ruolo è quello di ampliare la preparazione, portando in superficie detriti minerali e organici.
- Strumento molto fragile, utilizzato solo per la trazione; si deve evitare qualsiasi movimento rotatorio.
- MME (micro-mega espansore):
- Assomiglia alla lima H, ma l’angolo di attacco e l’ampiezza delle sue pale sono moderati,
- Si tratta di uno strumento in espansione di n.: 08,10,15,
- Un movimento di trazione in direzione coronale,
- Utilizziamo l’MMC e poi l’MME dal n. 8 al n. 15.
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C. Alesatori
- Si tratta di uno strumento standardizzato che può essere prodotto mediante la torsione di un pezzo grezzo a sezione triangolare oppure, al giorno d’oggi, direttamente lavorato a macchina.
- Il simbolo identificativo è un triangolo.
- Ha un passo lungo, quindi un basso numero di spire (da 0,5 a 1 giro/mm) con un angolo d’elica medio di 20°.
- Il perno verrà utilizzato ruotandolo di un quarto di giro in senso orario e poi estraendolo.
4.4. Strumenti manuali Ni-Ti
– Hanno il vantaggio di essere da 6 a 8 volte più flessibili degli strumenti tradizionali in acciaio
– Questi strumenti riescono a rispettare l’anatomia e a seguire il percorso iniziale del canale senza la necessità di una precurvatura preventiva.
– Tuttavia, gli strumenti manuali Ni-Ti presentano lo svantaggio di una minore efficienza di taglio rispetto a quelli realizzati in acciaio inossidabile.
– Gli strumenti manuali Ni-Ti oggi commercializzati hanno spesso una lama attiva che è esattamente la stessa di quella degli strumenti destinati alla rotazione continua. Cambia solo l’impugnatura per la presa manuale.
– Non sono conformi alla norma ISO e presentano conicità differenti superiori al 2%.
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1.5. Strumenti rotanti NiTi
ha. Caratteristiche metallurgiche:
– Super elasticità
– Flessibilità
– Efficienza di taglio
– Resistenza alla corrosione superiore rispetto agli strumenti convenzionali.
– Resistenza alla sterilizzazione: la sterilizzazione non influisce sulle proprietà del NiTi.
- Gli strumenti portatili NiTi hanno prestazioni inferiori rispetto a quelli in acciaio. Studi hanno dimostrato che l’utilizzo di questi strumenti in rotazione continua determina un’efficienza di taglio notevolmente più elevata.
- Caratteristiche morfologiche:
- La parte attiva:
- Varia a seconda che si tratti di uno strumento passivo o attivo.
- Negli strumenti cosiddetti passivi o non taglienti, la parte attiva è dotata di una superficie radiale piatta.
- Per i cosiddetti strumenti attivi o da taglio: la parte attiva non ha una superficie piana radiale
Strumenti passivi o non taglienti Strumenti attivi o taglienti
- La punta : è smussata e non attiva e servirà da guida per la progressione dello strumento.
- La sezione : più complessa di quella degli strumenti in acciaio.
- L’angolo di attacco : può essere: – zero – positivo – molto positivo.
- Conicità : 4% o 6% può raggiungere il 12%
- Vantaggi degli strumenti NiTi: Questi strumenti hanno consentito:
- Un miglioramento della qualità dei preparativi
- Approccio semplice ai casi complessi,
- Una migliore evacuazione coronale e una minore estrusione a livello apicale contribuiscono a ridurre al minimo i rischi pre e post operatori.
- Preparazione ergonomica e meno faticosa grazie a:
- Sequenze ben consolidate
- Sulla meccanizzazione della tecnologia
- Dalla velocità del gesto.
- Limitazioni all’uso degli strumenti NiTi
- Allergia al NiTi;
- L’accesso orale è limitato a queste tecniche, per ovviare a questo problema alcuni produttori hanno sviluppato strumenti rotanti specifici (contrangolo + strumentario) poco ingombranti (sistema InGet);
- Forti curvature del canale (rischio di fratture controverso)
- Strumenti in nichel-titanio per l’apertura della traiettoria canalare o pre-allargamento
- Nella fase di sagomatura del canale si presentano ricorrentemente due problemi clinici:
– ostruzione precoce dei canali fini e curvi mediante creazione di tappi o stop durante la cateterizzazione con l’uso successivo avanti e indietro delle lime manuali in acciaio 08, 10 e 15;
– frattura della punta degli strumenti rotanti in nichel-titanio.
– Per ovviare a questi problemi, alcuni produttori propongono, oltre alle sequenze di sagomatura, strumenti rotanti in nichel-titanio destinati all’allargamento precoce del canale.
– Questi file NiTi, con conicità al 2% (Pathfile®, Dentsply Maillefer; Scout-RaCe®, FKG) o conicità inversa (S-ApeX®, FKG), combinano il movimento rotatorio (che consente ai detriti di risalire e previene gli intasamenti) con la flessibilità del nichel-titanio a bassa conicità (che previene gli arresti).
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Strumenti PathFiles® Pre-Expander, diametri 13 (viola), 16 (bianco) e 19 (giallo) con conicità del 2%. Questi strumenti permettono, dopo il passaggio di una lima manuale di piccolo diametro (08 o 10), di aprire e fissare rapidamente la traiettoria del canale senza il rischio di stop o di tappo apicale.
- Vari sistemi meccanizzati
Sono disponibili numerosi sistemi meccanizzati Ni-Ti per la preparazione dei canali radicolari. Esistono alcune classificazioni che li riguardano. Tuttavia, nessuna di esse può idealmente includere tutte le tecniche proposte, poiché sono numerose, varie e in continua evoluzione negli ultimi quindici anni. Questi sistemi possono essere descritti attraverso le loro indicazioni, i loro processi di fabbricazione, le loro caratteristiche geometriche e infine attraverso i trattamenti superficiali a cui possono essere sottoposti.
Elenco non esaustivo degli strumenti in nichel-titanio presenti sul mercato francese e caratteristiche principali
AS1, AS2 e AS3 hanno una conicità del 6% sui 5 mm apicali e dello 0% sul resto della lama.
** I Twisted Files® sono gli unici strumenti in nichel-titanio ritorti (non lavorati a macchina)
Gli strumenti in nichel-titanio forniscono risultati affidabili e riproducibili se vengono rispettati scrupolosamente i seguenti principi fondamentali:
– è necessario rispettare la velocità di rotazione consigliata dal costruttore utilizzando contrangoli o motori specifici;
– una lima rotante in nichel-titanio non deve mai essere inserita direttamente in un canale a meno che la sua pervietà non sia stata verificata con una lima manuale in acciaio e non sia stata pre-allargata;
– la pressione sul contrangolo deve essere bassa e accompagnata da un movimento avanti e indietro in direzione verticale, che consenta allo strumento di avanzare nel canale;
– dopo alcuni secondi di lavoro, gli strumenti devono essere rimossi e puliti per evitare l’intasamento delle spirali e il canale deve essere irrigato per rimuovere i detriti sospesi;
– gli strumenti non devono mai essere tenuti in rotazione alla stessa lunghezza nel canale senza un movimento verticale avanti e indietro. L’immobilità in direzione verticale può portare alla frattura dello strumento per fatica ciclica o allo spostamento della traiettoria del canale con la comparsa di un arresto.
– gli strumenti devono essere controllati dopo ogni passaggio per rilevare ogni possibile difetto, precursore di frattura per torsione
- Materiale
La comparsa degli strumenti in nichel-titanio ha richiesto la commercializzazione e lo sviluppo di attrezzature idonee che ne consentissero l’utilizzo alla velocità appropriata.
Attualmente sono disponibili diversi tipi di materiali dinamici adatti all’impiego di strumenti rotanti in nichel-titanio.
1 – Contrangoli riduttori montati direttamente sulla poltrona
- I contrangoli riservati agli strumenti in nichel-titanio presentano fattori di riduzione significativi (da 1/75 a 1/128). Alcuni di essi offrono solo una riduzione, mentre altri la abbinano a una funzione di controllo della coppia con disinnesto automatico, provocando l’arresto dello strumento se la pressione esercitata durante il lavoro è eccessiva (NiTi Control®, Anthogyr; SiroNiTi®, Sirona).
- La frizione dovrebbe ridurre il rischio di frattura torsionale.
La maggior parte di questi contrangoli ha testine più piccole rispetto ai classici contrangoli blu.
2 – Motori
I motori più recenti sono compatti e funzionano con batterie ricaricabili. Hanno possibilità di regolazione della coppia con frizione e funzione di inversione automatica (auto-reverse). Offrono un doppio vantaggio: velocità precisa, controllata elettronicamente e assenza di vibrazioni, rumore e riscaldamento. Tuttavia, costituiscono una periferica aggiuntiva.
3 – Contrangolo con motore senza fili
- Alcuni di questi motori si presentano sotto forma di contrangoli, con il motore miniaturizzato alloggiato nell’impugnatura. Hanno tutte le funzioni di regolazione della velocità e della coppia con funzione di inversione automatica. Funzionano con batterie ricaricabili e offrono l’innegabile vantaggio di essere senza fili, anche se la coppia massima consentita a volte risulta un po’ bassa. Rappresentano comunque la soluzione di riscaldamento preferita.
4 – Motori accoppiati ad un localizzatore di apice
- Alcuni produttori offrono la combinazione di un motore endodontico con un localizzatore apicale elettronico integrato e una funzione di inversione automatica.
- Quando il localizzatore d’apice rileva la lunghezza di lavoro, il contrangolo si disinnesta automaticamente e inizia a ruotare in senso antiorario. Sebbene a prima vista questi sistemi possano sembrare ergonomicamente accattivanti, bisogna tenere presente che un localizzatore apicale non è mai affidabile al 100%.
- Reciprocità
- Consiste nell’animare uno strumento rotante in NiTi con un movimento reciproco, cioè alternando il senso di rotazione antiorario e orario con diversi angoli di rotazione, in modo da eliminare il rischio di avvitamento dello strumento nel canale causato dalla rotazione continua.
- Lo strumento prima taglia in senso antiorario e poi si disinnesta in senso orario
- La rotazione antioraria è maggiore della rotazione oraria: lo strumento avanza verso l’apice
- Il sistema Wave One
- Il sistema Reciproc
Il sistema Wave One
Il sistema Reciproc
- Sistema Self Adjusting File (SAF) = il file autoregolante: un file cavo, comprimibile, flessibile e deformabile
– La lima si adatta alla forma del canale
– È abbinato ad un sistema di irrigazione.
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4.6. Strumenti sonici e ultrasonici
– I produttori offrono diverse strumentazioni.
– Si tratta solitamente di inserti endodontici montati su generatori ad ultrasuoni.
– Questi sistemi costituiscono il miglior mezzo di irrigazione e sanificazione della cavità endodontica, permettono l’attivazione dell’irrigazione per una migliore preparazione chemiomeccanica e l’eliminazione ottimale dello sbavamento dentinale.
– Con questa tecnica è possibile recuperare gli strumenti rotti.
5. Strumenti per l’otturazione canalare
5.1. Strumenti manuali per l’otturazione canalare
- “Spreaders” costipatori manuali per condensazione laterale
Si tratta di costipatori a canale con estremità appuntita.
Hanno lo scopo di condensare lateralmente la guttaperca fredda.
- “Pluggers” otturatori manuali per condensazione verticale
- Si tratta di bacchette coniche con estremità piatte, utilizzate per pressare verticalmente la guttaperca calda.
- Sono disponibili in 2 forme: Manico lungo; Manico corto (divaricatore dita, tappatore dita)
- Strumenti manuali per il riscaldamento della guttaperca:
I “Portatori di Calore”:
- Sono strumenti appuntiti che ricordano una sonda di tipo Rhein.
- Vengono riscaldati fino a raggiungere il colore rosso e trasportati nel canale per ammorbidire la gutta (che verrà secondariamente condensata con i otturatori).
5.2. Strumenti meccanizzati per l’otturazione canalare
- Tagliapasta rotanti
- Sono del tipo LENTULO® (Dentsply Maillefer) o PASTINJECT® (Micro-Mega).
- Il LENTULO®:
- Ottenuto torcendo un filo metallico ottenendo una vite molto regolare, sottile e flessibile,
- Utilizzato in senso orario su un contrangolo a bassa velocità,
- PASTINJECT®:
- Stesso profilo del lentulo, ma il cui contorno è una lama piatta e ritorta e non più un filo
- Strumento molto efficace, richiede un ottimo arresto apicale altrimenti si verificano frequenti superamenti.
– I riempitivi in pasta vengono utilizzati per effettuare il posizionamento intracanalare:
- Paste otturatorie (nelle vecchie tecniche di otturazione basate sul principio della sola pasta o della pasta associata ad un singolo cono di guttaperca ),
- Paste all’idrossido di calcio (nelle otturazioni interseduta dei trattamenti endodontici, nel trattamento dei denti necrotici – balsami di categoria IV).
Compattatori termomeccanici di guttaperca
- Compattatore Mac Spadden:
- Si tratta di uno strumento standardizzato, utilizzato su un contrangolo per l’otturazione dei canali radicolari mediante condensazione termomeccanica della guttaperca,
- È realizzato in acciaio inossidabile e ha una forma simile a quella di una lima a H rovesciata.
- Il loro utilizzo richiede formazione e una certa padronanza.
- È limitato alle porzioni rettilinee del canale
- Di recente Mac Spadden ha introdotto sul mercato i compattatori NiTi, che consentono la sigillatura termomeccanica dei canali curvi.
CONCLUSIONE
I nuovi strumenti endodontici sono tutti accuratamente progettati e per fornire le migliori prestazioni devono essere utilizzati in modo rigoroso e integrati in un metodo. Il professionista non deve utilizzare indifferentemente l’uno o l’altro di questi strumenti, rischiando di incorrere in un fallimento sistematico, ma sceglierli in base a un problema operativo, secondo una sequenza logica.
I denti rotti possono essere curati con tecniche moderne.
Le malattie gengivali possono essere prevenute spazzolando correttamente i denti.
Gli impianti dentali si integrano con l’osso per una soluzione duratura.
I denti gialli possono essere sbiancati professionalmente.
Le radiografie dentali rivelano problemi invisibili a occhio nudo.
I denti sensibili traggono beneficio dall’uso di dentifrici specifici.
Una dieta povera di zuccheri protegge dalla carie.