SEDAZIONE NEGLI ANZIANI

SEDAZIONE NEGLI ANZIANI

SEDAZIONE NEGLI ANZIANI

    Introduzione 

La somministrazione di sedativi aiuta a limitare la comparsa di effetti legati alle patologie generali di questi pazienti, come crisi ipertensive, agitazione o confusione, in particolare nei pazienti che presentano una patologia di demenza legata all’invecchiamento.

   La prescrizione deve essere adeguata ai cambiamenti fisiologici legati all’età, alle patologie presentate dal soggetto anziano

   La sedazione mediante inalazione di una miscela di protossido d’azoto e ossigeno è la soluzione più adatta al contesto geriatrico.

  1. Definizione di sedazione

Si riferisce a tutti i mezzi, medicinali o non medicinali, destinati a garantire il benessere fisico e psicologico del paziente al fine di facilitare le tecniche di cura. Consiste nel ridurre o eliminare l’apprensione, l’ansia e le paure pre-, per- e post-operatorie (Società Francese di Anestesia e Rianimazione).

  1. Livelli di sedazione
  • Cosciente della luce, Minimo: somministrazione farmacologica (ad esempio idrossizina)
  • Moderato: miscela equimolare di ossigeno e protossido di azoto (MEOPA)
  • Profondo: stato di depressione della coscienza indotto dalla somministrazione di un farmaco (il più delle volte midazolam)
  • Anestesia generale
  1. Valutazione del livello di sedazione 

Diverse scale, tra cui la scala Ramsay, permettono di valutare in modo semplice il livello di sedazione di un paziente:

1Paziente ansioso e agitato
2Paziente collaborativo, orientato e calmo 
3Persona malata che risponde agli ordini 
4Paziente addormentato ma con una chiara risposta alla stimolazione della glabella o a rumori forti 
5Paziente addormentato che risponde debolmente agli stimoli sopra menzionati 
6Nessuna risposta agli stimoli nocicettivi

Scheda 1. Punteggio Ramsay (secondo Ramsay et al. 1974)

SEDAZIONE NEGLI ANZIANI

  1. Sedazione cosciente

Tecnica in cui l’uso di uno o più agenti farmacologici determina uno stato di depressione del SNC, mantenendo al contempo le capacità comunicative del paziente e la sua capacità di rispondere agli ordini. (Consiglio generale degli odontoiatri).

L’obiettivo principale della sedazione cosciente → riduzione della paura, dell’ansia e del disagio del paziente.

  1. Diversi interessi della sedazione cosciente 
  • Riduzione della sofferenza psicologica del paziente
  • Motivazione alla consultazione → accesso precoce alle cure che consente l’attuazione di misure di prevenzione e screening
  • Cure precoci → meno invasive e/o di durata più breve → riduzione del numero di sedute → cure meno costose (per il paziente e per la comunità)
  • Miglioramento della qualità dell’assistenza legata alla collaborazione del paziente, che consente al medico di concentrarsi più facilmente sulle azioni da svolgere e limita la necessità di scendere a compromessi nell’assistenza.

6.  Diverse tecniche di sedazione

6.1 Tecniche non farmacologiche : tecniche chiamate di sedazione iatrogena

             Agopuntura, audioanalgesia, ipnosi…

6.2 Tecniche farmacologiche o di farmacosedazione

Più utilizzati per la cura dentale:

  • Via enterale (gastrointestinale) (orale +++, rettale, sublinguale)
  • Via parenterale (non gastrointestinale):

     -Topico: anestetici locali

     -Transdermico: nessun farmaco

    -Sottocutaneo (lento): ipnotici e narcotici

    -MI (15 minuti)

    -IV (da 20 a 30 s): uso extraospedaliero limitato

    -Inalazione: MEOPA

  •    Tecniche miste o sedazione combinata (uso simultaneo di più tecniche).
  1. Sedazione cosciente per inalazione

La sedazione cosciente per inalazione utilizza una miscela equimolare di ossigeno e protossido di azoto (MEOPA), ovvero una concentrazione fissa del 50% di ossigeno e del 50% di protossido di azoto all’interno della bombola. La portata può quindi essere variata solo in base al contenuto dell’uno o dell’altro componente gassoso.

  1. Indicazioni
  • Adulto ansioso o fobico
  • Deficit mentale o demenza negli anziani
  • Paralisi cerebrale
  • Autismo Sindrome di Down
  • Interventi di chirurgia orale complessi (DDS difficili, innesti ossei, ecc.)
  1.   Controindicazioni
Assoluto  : 
  • Ipertensione intracranica (a causa dei suoi effetti vasodilatatori sulla circolazione cerebrale)
  • Pazienti che necessitano di ventilazione con ossigeno puro (rischio di ipossia), stato di coscienza alterato (impedimento alla collaborazione del paziente)
  • Trauma cranico
  • Trauma facciale nella zona di applicazione della mascherina
  • Iniezione recente di aria o esafluoruro di zolfo per il trattamento dei distacchi di retina (minimo tre mesi)
  • Anomalie neurologiche di esordio recente e inspiegabile
  • Anche una temperatura < 5°C è una controindicazione, perché a tale temperatura la miscela rischia di perdere la sua omogeneità a causa della liquefazione del protossido di azoto.

       

      Parenti  : 
  • Sinusite, infezione recente della zona ORL
  • Occlusione nasale
  • Malattia polmonare ostruttiva, bronchite cronica
  • Grave insufficienza respiratoria
  • Pazienti trattati o che sono stati trattati nell’anno precedente con bleomicina
  • Pazienti carenti di vitamina B12 (rischio di danni al sistema nervoso periferico e di insorgenza di polineuropatia periferica )
  • Allergia al lattice (mascherina)
  • Claustrofobia (paziente che rifiuta la mascherina)
  • Pazienti non collaboranti che rifiutano la sedazione e quindi l’applicazione della mascherina
  • Pazienti psicotici perché c’è il rischio di dissociazione mentale
  1. Caratteristiche farmacologiche del MEOPA 

    Gas composto per metà da protossido di azoto e per metà da ossigeno: 

  • Non ha effetto anestetico ma induce uno stato di sedazione cosciente: Paziente rilassato, rilassato con atteggiamento distaccato dall’ambiente
  • Il suo assorbimento e la sua eliminazione per via polmonare sono molto rapidi.
  •   La maggior parte degli studi è stata condotta con le barre Kalinox® 170
  1. Effetti collaterali del MEOPA 

Possono verificarsi durante il trattamento, ma solitamente scompaiono entro pochi minuti dall’interruzione dell’inalazione della miscela:

  • Nausea e vomito sono i più comuni
  • Parestesia, approfondimento della sedazione, modifica delle percezioni sensoriali.
  • Movimenti anomali osservati spesso si verificano nel contesto di iperventilazione
  • Sensazioni vertiginose
  • Agitazione, ansia, euforia, sogni.

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Conclusione

  • La MEOPA presenta numerosi vantaggi nell’esecuzione di trattamenti dolorosi , in particolare quelli odontoiatrici, negli anziani.
  • Tecnica non invasiva, che consente una sedazione cosciente efficace, il più delle volte ben tollerata e facilmente reversibile
  • Vantaggio → Costi contenuti rispetto all’anestesia generale (alternativa per cure odontoiatriche a breve termine)
  • Dovrebbe svilupparsi sia negli ospedali che negli ambulatori, perché le esigenze di cure odontoiatriche tra gli anziani sono numerose e in continuo aumento.
  • Ricordiamo che l’anziano è spesso una persona “fragile”, con molteplici patologie.
  • Rivalutare regolarmente il trattamento prescritto e monitorare il verificarsi di possibili effetti avversi, interrogandosi

       

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Le carie profonde potrebbero richiedere un trattamento canalare.
Gli spazzolini interdentali puliscono efficacemente gli spazi tra i denti.
I denti disallineati possono causare problemi di masticazione.
Le infezioni dentali non curate possono diffondersi ad altre parti del corpo.
Le mascherine sbiancanti vengono utilizzate per ottenere risultati graduali.
I denti rotti possono essere riparati con resine composite.
Una corretta idratazione aiuta a mantenere una bocca sana.
 

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