Protesi composita Protesi composita
Introduzione
La protesi composita è una delle tante possibilità terapeutiche che si possono prendere in considerazione per compensare la perdita dei denti garantendo un risultato estetico soddisfacente nelle migliori condizioni di equilibrio possibili.
Questa disciplina terapeutica, combinando queste due forme, consente ai pazienti molteplici soluzioni, sia funzionali che estetiche.
1. Definizione:
Con il termine protesi composita (Fig. 1) o protesi combinata si intendono tutti i casi clinici che associano elementi fissi e protesi parziali rimovibili secondo Gérard Jourda.
È quindi costituito da una parte fissa e da una parte rimovibile che devono combaciare perfettamente.
I dispositivi utilizzati per collegare queste due configurazioni (giunta e rimovibile) combinano elementi di fissaggio con preparazioni di precisione.

Fico. 1: Protesi composita
”Combinare sullo stesso arco una protesi fissa con una protesi rimovibile con struttura metallica”
2. Indicazioni per protesi composita:
La protesi composita è indicata:
– In presenza di denti degradati si entra nella terapia della protesi parziale rimovibile ”PPA”
-Migliorare l’estetica e l’equilibrio di un PPA
– Fissare i denti di supporto prima di posizionare gli attacchi
– Quando i denti rimanenti hanno una buona prognosi parodontale
– Ripristinare il piano occlusale protesico
-Garantire una perfetta tenuta estetica grazie alla fresatura
3. Vantaggi della protesi composita:
– Elevata stabilità funzionale
– Migliore tenuta della protesi, soprattutto nella mandibola
– Maggiore efficienza masticatoria grazie a una migliore stabilità e ritenzione
– Minore estensione della connessione principale con la mascella
– Adattamento più facile della protesi e sua integrazione.
Principio di base generale:
-La protesi parziale è la guida alla protesi articolare
– Gli elementi fissi devono essere progettati e realizzati in funzione della protesi parziale e non viceversa.
-A partire dalle dimensioni dei monconi, si devono pianificare la posizione e il volume dei futuri elementi del telaio (supporti occlusali, bracci di cuneo, ganci, ecc.).
Protesi composita
Metodologia:
-La protesi composita soddisfa una serie di requisiti costruttivi e produttivi:
-Convalidare il piano di trattamento e disegnare il telaio Fig2

Fig. 2. Schema del telaio della protesi composita
– Progettare gli elementi fissi secondo il disegno del “principio di preparazione” della protesi articolare: quando vengono posizionati più elementi unitari, il loro parallelismo deve essere perfetto.
– Procedere con un montaggio protesico dei denti rispettando (VD, occlusione, scelta della tonalità dei denti, forma, posizione)
4. Protesi composita semplice:
La protesi composita semplice è una protesi mista la cui parte articolare presenta delle fresature (smerigliatura);
Le fresature sono dispositivi aggiuntivi realizzati in laboratorio, detti anche accessori lavorati meccanicamente per protesi fisse. L’estrema precisione richiesta richiede l’utilizzo di una fresatrice.(Fig.3)

(Fig.3) a. Fresatura sulla corona
La fresatura principale garantisce in gran parte l’equilibrio della protesi parziale e riguarda essenzialmente gli appoggi occlusali dell’elemento fisso.
Queste fresature principali vengono eseguite in laboratorio mediante fresatrice sull’elemento fisso e necessitano di un’altezza sufficiente
B. Fresatura secondaria:
Le fresature secondarie sono rappresentate da preparazioni per barre cingolate, bracci di cuneo, barre cingolate corono e supporti aggiuntivi.
Riguarda principalmente le superfici palatali o linguali, deve avere uno spessore di almeno 0,5 mm e un’altezza che superi la metà della corona clinica dei denti posteriori.
Hanno un ruolo accessorio che si oppone principalmente ai movimenti rotazionali
La fresatura presenta degli svantaggi:
L’altezza richiesta per la loro realizzazione richiede in determinate situazioni cliniche la pratica di allungamenti coronali per garantire una buona igiene a livello delle feritoie (fresatura principale)
L’elevato volume di fresatura provoca una mutilazione significativa dei denti di supporto, indicando molto spesso la loro devitalizzazione.
La ritenzione è assicurata principalmente “durante la protesi composita semplice ” dall’attrito delle fresature, in caso di usura si verifica la perdita della stessa senza possibilità di correzione; Per questo motivo, la fresatura viene utilizzata insieme agli elementi di fissaggio.
C. Tecniche di fresatura:
L’esecuzione della fresatura in laboratorio richiede un protocollo rigoroso ;
Ha tre fasi:
Realizzazione fresatura su modello in cera dell’elemento fisso:
Viene realizzato il modello in cera della protesi articolare e vengono eseguite le fresature.
Ciò avviene utilizzando una fresatrice che lavora lungo l’ asse di inserimento del futuro PPA.
Dopo la fusione della parte protesica, le fresature vengono eseguite sulla fresatrice con strumenti rotanti.
Rettifica della fresatura dopo la fusione della parte protesica.
Protesi composita
ha. Definizione di attaccamento:
Gli attacchi sono dispositivi prefabbricati o realizzati in tutto o in parte a partire da preforme nel laboratorio protesico.
Hanno lo scopo di garantire la giunzione tra la protesi fissa e quella rimovibile.
Sono sempre composti da una parte fissata alla protesi articolare e da un’altra fissata alla protesi rimovibile.
B. Classificazione degli elementi di fissaggio:
Esistono diverse classificazioni di elementi di fissaggio, noi abbiamo scelto per
semplificare la comprensione di questi dispositivi tre tipi di classificazione; 1) Classificazione topografica:
✓ Attacchi coronarici periferici (extra coronarici, intra coronarici),
✓ Attacchi assiali (sovra radicolari, intra radicolari)
✓ Barra di congiunzione
Attacchi coronali periferici: sono attacchi disposti a livello
all’interno di una corona o di una capsula protesica , oppure su una faccia prossimale. Quando l’attacco è in posizione esterna al copricapo, è un
attacco extracoronarico. Quando l’attacco viene posizionato all’interno dell’elemento protesico,
Si tratta di un attacco intracoronarico.
Attacchi assiali: sono disposti su una radice naturale per migliorare
conservazione di una protesi rimovibile.
-Sopra la radice si trovano gli attacchi assiali sopraradicolari.
– All’interno della radice sono presenti attacchi assiali intraradicolari.
– Barra di congiunzione: sono barre che uniscono due o più
elementi dentari garantendo al contempo la ritenzione della protesi rimovibile.
2) Classificazione funzionale:
✓ Elementi di fissaggio rigidi ✓ Elementi di fissaggio a rottura forzata o a interruzione di circuito
3) Classificazione in base al metodo di fabbricazione:
✓ Elementi di fissaggio prefabbricati
✓ Elementi di fissaggio bruciabili
. Contributo dell’implantologia nella protesi composita:
La predisposizione di punti di supporto implantare su un’arcata che presenta un’asimmetria dell’edentulia favorisce l’equilibrio protesico, gli attacchi sugli impianti rinforzano efficacemente i mezzi convenzionali di ritenzione sui denti naturali e garantiscono un miglioramento dell’estetica sostituendo i ganci.
Gli impianti e il PAP possono essere combinati e si tratta di una protesi rimovibile stabilizzata da impianto .
Questa protesi rimovibile stabilizzata da impianto deve soddisfare questi due requisiti:
– Temporizzazione: la connessione tra gli impianti e il PPAM può essere effettuata solo dopo un periodo di osteointegrazione necessario alla stabilità di questa terapia mista.
– L’asse di inserimento del progetto protesico deve essere studiato fin dalla fase pre-chirurgica, per evitare divergenze tra gli impianti stessi e tra gli impianti e i denti rimanenti in arcata.
Conclusione:
Tali procedure richiedono uno studio preliminare rigoroso , effettuato mediante calchi diagnostici. Questa analisi consente in particolare di valutare le dimensioni dei dispositivi di ritenzione, elementi essenziali nella decisione e nell’indicazione protesica.
La protesi composita è una soluzione protesica ottimale che richiede
grande rigore, rispetto e padronanza della filiera dello sviluppo tecnologico.