Protesi composita
Introduzione :
La protesi parziale rimovibile con infrastruttura metallica (PAPIM), se ben progettata, può ancora fornire numerosi servizi nel contesto della terapia restaurativa delle arcate parzialmente edentule. Quando le condizioni lo consentono, è preferibile abbinare strutture metalliche ad elementi protesici fissi preparati tramite fresatura, per ottimizzare l’equilibrio protesico.
1. Definizione:
La protesi composita è una protesi cosiddetta mista o ibrida , costituita da una parte fissa e da una parte rimovibile che devono combaciare perfettamente, collegate tra loro mediante attacchi e/o preparazioni di precisione (fresatura). Può trattarsi di una situazione semplice o complessa a seconda del caso clinico.
- Indicazioni: La protesi composita è indicata:
- Nel restauro dei denti cariati rientranti nella terapia della PPA.
- Per migliorare l’estetica e l’equilibrio di un PPA.
- I denti rimanenti hanno una buona prognosi parodontale.
- L’igiene orale è sufficiente o può essere migliorata attraverso la motivazione.
- Controindicazioni:
- Patologie ad alto rischio infettivo ed emorragico.
- Igiene orale insufficiente o addirittura assente.
- Denti fragili rimanenti (passaggio diretto al PAT).
- Prognosi parodontale sfavorevole e instabile.
- Condizioni delle creste sfavorevoli all’inserimento delle protesi (forti sottosquadri).
- Obiettivi della protesi composita:
- Maggiore biocompatibilità e comfort grazie alla migliore distribuzione e qualità del supporto dentale e mucoso.
- Un posizionamento più discreto dei ganci o la loro rimozione a favore di attacchi per migliorare l’estetica.
- Ottenere un migliore equilibrio protesico in relazione all’ottimizzazione della triade di Housset.
- Fresatura : Dispositivi aggiuntivi realizzati in laboratorio, detti anche accessori lavorati meccanicamente per protesi fisse; L’estrema precisione che richiedono richiede l’uso di una fresatrice . Aumentano la stabilizzazione e la ritenzione per attrito delle pareti
predisposti sulla superficie guida ed evitano i vincoli inerenti all’inserimento e alla rimozione della protesi. Si possono distinguere in macinazione primaria e macinazione secondaria.
- Principali fresature:
Vengono utilizzati nei trattamenti con protesi composite “complesse”, cioè con ritenzione tramite attacchi.
- Forniscono gran parte dell’equilibrio protesico.
- Indicato per edentulia terminale.
- Situato mesialmente sull’elemento fisso, a forma di cilindro, a coda di rondine o a omega.
- Consente il bloccaggio tridimensionale.
- Liberare la faccia distale per l’attacco.
Forma “Omega” della fresatura principale
- 2. Fresatura secondaria :
Le fresature secondarie sono rappresentate da preparazioni per barre di supporto, bracci di cuneo e supporti aggiuntivi (stop occlusali)
- Hanno un ruolo secondario.
- Principalmente contrario ai movimenti rotatori della protesi.
- Rafforzare la struttura della protesi irrigidendola
- Si trovano sulle superfici palatali o linguali e devono avere uno spessore minimo di 0,5 mm.
- Deve avere un’altezza pari almeno alla metà della corona clinica sui denti posteriori.
Fresatura secondaria per barra di supporto cingolata
- Vantaggi della fresatura : La fresatura consente:
- Per includere il gancio nella sporgenza linguale o vestibolare dei denti protesici, evitando la creazione di una sporgenza a livello gengivale. Questa sporgenza ostacolerebbe la corretta deviazione del cibo e ne causerebbe la ritenzione.
- Corretta occlusione del dente di appoggio; l’appoggio occlusale scompare nella loggia ricavata nella corona.
- Realizzazione corretta del punto di contatto mediante la creazione di un’area di contatto nell’asse di inserimento del PPAC
- Per integrare il PAP nella morfologia originale del dente di supporto.
- Svantaggi della fresatura:
- La rigidità delle fresature che richiedono l’unione di più elementi dentari.
- L’altezza necessaria per realizzarli impone compromessi a livello delle feritoie.
- Il volume della fresatura provoca una mutilazione significativa dei denti di supporto, indicando molto spesso la perdita della polpa.
- Poiché la ritenzione è assicurata dall’attrito, in caso di usura si verifica una perdita della stessa senza possibilità di correzione; Per questo motivo le fresature vengono utilizzate insieme ad accessori che, nella maggior parte dei casi, possono essere attivati o sostituiti.
- Tecnica di produzione:
La fresatura viene effettuata in laboratorio lungo l’asse di inserimento sui modelli in cera o direttamente sulla corona fusa, fissando preventivamente l’asse di inserimento al parallelizzatore.
Fresatrice da laboratorio
Preformatura di fresature con fresa a cera e rettifica di una fresatura dopo la fusione
- Allegati:
L’accessorio è un sistema meccanico costituito da due parti; maschio e femmina. Questi due elementi sono l’esatto negativo l’uno dell’altro. La parte maschile, detta anche matrice, è solitamente fissata alla protesi fissa, mentre la parte femminile, detta anche matrice, è solitamente fissata alla protesi rimovibile.
In base alla topografia, questi allegati vengono classificati in:
- Attacchi extracoronarici
- Attacchi intracoronari
- Attacchi assiali
- Barra di collegamento o congiunzione
- Piano di trattamento protesico composito :
La riuscita di questo tipo di protesi più o meno complesse presuppone il rispetto assoluto delle fasi di progettazione.
- Esame clinico : per stabilire una diagnosi, formulare ipotesi terapeutiche e quindi prendere una decisione in accordo con il paziente, il medico esegue un esame clinico e raccoglie dati complementari (valutazione radiografica, modelli di studio).
- Tracciare il contorno sul modello di studio : è compito del professionista, progettista della protesi, tracciare il contorno della struttura sul modello di studio. Per questo motivo, i modelli di studio vengono studiati in parallelo per determinare l’asse di inserimento della futura protesi.
- La creazione di un montaggio master:
Nel caso in cui l’attuale schema occlusale venga alterato, è necessario rielaborarlo nell’ambito di un progetto protesico globale utilizzando un gruppo guida .
A seconda dell’entità dei disturbi occlusali e dell’entità dell’edentulia, questo insieme guida può essere rappresentato da cere diagnostiche sui denti residui e/o da modelli dotati di denti protesici che compensano l’edentulia.
Le cere diagnostiche e il master PAP prefigurano il risultato finale atteso. Permettono di visualizzare meglio il progetto e di individuare determinati ostacoli al trattamento pianificato, evidenziando gli interventi coronarici sottrattivi da eseguire.
- Impronta della protesi fissa:
- Preparazione dei denti interessati dalla protesi articolare: lo spazio necessario per la fresatura viene creato mediante preparazioni dentarie più elaborate.
- Impressione delle preparazioni: presa con un silicone di addizione a doppia viscosità
- Colata dell’impronta: l’impronta viene colata due volte in gesso extraduro: il primo modello viene preparato per la produzione degli elementi fissi (taglio, fissaggio nello stampo); il secondo modello per realizzare un modello di occlusione per poter inserire i due modelli in un articolatore. Questo modello può essere trasferito in una situazione identica al modello di protesi articolare funzionante.
- Protesi provvisoria: Si posiziona una protesi fissa provvisoria generalmente ottenuta per autostampaggio da cere diagnostiche.
- Realizzazione delle capsule delle protesi fisse: in questa fase, gli attacchi vengono prima posizionati parallelamente all’asse di inserimento, per poi essere fissati alle protesi fisse.
- Preparazione di precisione (fresatura): la fresatura è orientata lungo l’asse di inserimento e deve essere eseguita in laboratorio.
- Test delle infrastrutture metalliche: vengono testate clinicamente, validate, quindi restituite al laboratorio per lo sviluppo della ceramica.
- Sigillatura degli elementi fissi: A seconda della complessità della protesi fissa finita. Si possono considerare due opzioni
- Nel caso di corone singole senza supporto di attacco, è opportuno sigillarle in modo permanente prima dell’impronta destinata alla PPA (sigillatura immediata).
- Nel caso di corone fisse, con fresature complesse o corone di supporto agli attacchi, è consigliabile inserire questi elementi di protesi fissa nell’impronta secondaria destinata allo sviluppo della struttura. Gli elementi fissati in questo caso saranno sigillati il giorno stesso dell’installazione del PPA (sigillatura differita)
- Realizzazione della protesi parziale rimovibile con struttura metallica:
Verrà quindi effettuata una sovrastampa o stampa di posizione; Questa è una particolarità della protesi composita quando gli elementi della protesi fissa devono essere inseriti nell’impronta secondaria (caso complesso di fresatura e fissaggio).
Questa impronta ha lo scopo di ottenere sul modello di lavoro un posizionamento preciso degli elementi fissi precedentemente realizzati; e non sigillato per poter realizzare il telaio
metallo direttamente su di essi mediante una tecnica di fusione detta sovrafusione, che consiste nel fondere direttamente la struttura della protesi parziale rimovibile sugli elementi della protesi fissa realizzati in una lega della stessa famiglia.
Per la progettazione della piastra del telaio è richiesta una registrazione dell’occlusione; viene fatto utilizzando modelli di occlusione
Dopo la realizzazione della montatura, viene effettuata una seconda registrazione con la piastra della montatura per il montaggio dei denti artificiali.
Notato :
Per le cappette o le corone non sigillate inserite nell’impronta secondaria per la realizzazione della protesi rimovibile; la cottura della ceramica avviene dopo la
fusione della struttura e montaggio in cera dei denti protesici.
Per collegare il sistema di attacco alla protesi rimovibile ci sono due soluzioni:
- Oppure l’attacco è collegato alla resina della protesi.
- Oppure è brasato sul telaio metallico.
Dopo aver eseguito tutti gli accorgimenti necessari riguardanti l’estetica ed il buon adattamento delle protesi finite ; Vengono forniti consigli sull’igiene e sulla manutenzione della protesi, sottolineando la necessità di controlli regolari ogni sei mesi per garantire la longevità del restauro protesico.
Conclusione:
Nonostante l’avvento dell’implantologia, le protesi composite continuano a rappresentare un’alternativa interessante; Tuttavia, la garanzia del suo successo richiede un approccio multidisciplinare sistematico, una metodologia codificata e rigorosa basata sul rispetto della salute dei tessuti, la temporizzazione e la validazione dei risultati estetici e funzionali mediante protesi temporanee fisse e rimovibili, la scelta corretta del contorno della struttura metallica, delle fresature e degli attacchi.
Bibliografia:
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- Fouilloux I, Hurtado S. Begin M. Protesi composita: comunicazione clinico-protesista. Strategia protesica. 2002; Italiano: 2 (1): 15-27.
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- Begin.M, Cheylan.Jm , quali sono le particolarità delle impronte nelle protesi composite, Prosthetic Strategy Febbraio 2005 • vol 5, n° 1
- Cheylan.JM, Fouilloux.I, Creazione di una protesi rimovibile con corone fresate,
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Protesi composita
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