Prevenzione in occlusodonzia
- Promemoria sull’occlusione.
- Secondo CHAPUT:
Si tratta di uno stato statico ottenuto dal rapporto di contatto tra le superfici occlusali dei denti antagonisti, qualunque sia la posizione della mandibola.
- Secondo Glikman: il termine occlusione riguarda le relazioni di contatto dei denti derivanti dal controllo neuromuscolare del sistema masticatorio.
- La capacità di adattarsi alle forze occlusali:
Il parodonto necessita di stimoli funzionali, rappresentati dalle forze fisiologiche prodotte durante le diverse funzioni (masticazione, ecc.).
Quando aumentano le richieste funzionali sul parodonto, questo cerca di soddisfare queste richieste; la sua adattabilità varia da individuo a individuo e da momento a momento nello stesso individuo.
L’effetto delle forze occlusali sul parodonto è influenzato dalla loro intensità, direzione, frequenza e durata.
- Intensità delle forze occlusali:
Una forza fisiologica è quella che non supera la soglia di adattamento dei tessuti; questo adattamento può essere rappresentato da un aumento delle fibre desmodontali e da un aumento della densità dell’osso alveolare.
- Direzione delle forze occlusali:
Le forze fisiologiche sono multidirezionali: sia quelle orizzontali, rappresentate dalle fibre derivanti dall’equilibrio del corridoio del castello, sia quelle assiali, ad esempio durante la masticazione.
Si noti che le fibre principali del parodonto sono disposte in modo tale da supportare al meglio le forze occlusali, lungo l’asse longitudinale del dente.
- La durata e la frequenza delle forze:
Una pressione costante sull’osso ne provoca il riassorbimento, mentre una forza intermittente ne favorisce la formazione.
Sembra che l’intervallo di tempo tra le applicazioni di pressione influenzi la risposta ossea.
Le forze ricorrenti a brevi intervalli di tempo hanno essenzialmente la stessa azione di riassorbimento della pressione costante.
Quando le forze superano la soglia di adattamento del parodonto, si verifica una lesione chiamata trauma occlusale.
Se questa situazione persiste, si instaura una disfunzione dell’apparato masticatorio.
- Prevenzione in occlusodonzia:
La prevenzione può essere classificata in:
- Prevenzione primaria: consiste nell’eliminare i fattori eziologici prima che causino danni.
- Prevenzione secondaria: consiste nella soppressione dei sintomi della malattia già manifestati, impedendone così il peggioramento.
- Prevenzione terziaria: si concentra sul mantenimento dei risultati terapeutici attraverso controlli periodici, prevenendo la recidiva della malattia.
Pertanto può essere classificata anche come prevenzione di massa o individuale.
- Terapie preventive:
– Dobbiamo rieducare i pazienti con cattive abitudini.
– Bisogna conservare il maggior numero possibile di denti e sostituire quelli estratti.
– Qualsiasi malattia parodontale deve essere curata precocemente per evitare la perdita ossea.
– I dispositivi conservativi e protesici devono essere progettati in modo tale da non causare squilibri occlusali.
– Trattamento ortodontico per distribuire le forze occlusali lungo gli assi dei denti.
– Macinazione per eliminare prematurità e interferenze a scopo preventivo.
- Trattamento d’urgenza:
Nel caso in cui il paziente presenti segni muscolari e articolari (dolore, spasmo)
- Prescrizione di farmaci: antidolorifici, antinfiammatori e miorilassanti.
- Le placche di rilascio occlusale (splint) consentono il rilascio e la distribuzione proporzionale delle forze occlusali su tutta la dentatura.
- Applicazione del calore secco
- Anestesia locale ad infiltrazione senza vasocostrittore a livello muscolare e corticosteroidi a livello dell’ATM.
- Fisioterapia e massaggi
- Trattamento curativo:
Una volta effettuata la diagnosi, il trattamento dovrà comprendere sia la rimozione delle cause che il trattamento delle lesioni da essa provocate, instaurando un trattamento sintomatico e un trattamento funzionale che consiste nell’equilibratura occlusale mediante:
a- Macinazione selettiva:
Si tratta di una procedura di riorganizzazione dei rapporti dento-dentali effettuata su denti sani e puliti; può essere effettuata in caso di urgenza.
Rappresenta una fase irreversibile molto delicata del trattamento, può essere effettuata dopo il trattamento ortodontico , prima e dopo il trattamento occluso-protesico.
b- Trattamento ortodontico:
Correzione delle malposizioni mediante lo spostamento degli organi dentari senza alterarli.
c- Riabilitazione protesica:
Ripristinando i denti mancanti, danneggiati o disallineati, svolge diverse funzioni:
- Aumentare il coefficiente masticatorio.
- Distribuire i carichi su tutti i denti.
- Ruolo psicoestetico.
d- Trattamento mediante contenzione:
Si tratta di una procedura terapeutica sintomatica che consente di immobilizzare temporaneamente gli organi dentari in attesa del consolidamento definitivo quando la mobilità è divenuta irreversibile.
Permette inoltre di distribuire le forze su tutti i denti.
Esistono diversi tipi di restrizioni:
- Restrizione temporanea
- Ritenzione semipermanente
- Contesa finale
- Conclusione:
In ogni situazione, la prevenzione dovrebbe avere la priorità sulla cura. Infatti, la combinazione dei trattamenti dà i migliori risultati clinici modificando favorevolmente il terreno e armonizzando l’occlusione.
Prevenzione in occlusodonzia
Se non vengono rimossi, i denti del giudizio possono causare infezioni.
Le corone dentali ripristinano la funzionalità e l’aspetto dei denti danneggiati.
Le gengive gonfie sono spesso il segno di una malattia parodontale.
I trattamenti ortodontici possono essere eseguiti a qualsiasi età.
Le otturazioni composite sono discrete e durevoli.
Le otturazioni composite sono discrete e durevoli.
Gli spazzolini interdentali puliscono efficacemente gli spazi stretti.
Una visita dal dentista ogni sei mesi previene i problemi dentali.