POLIMERIZZAZIONE DELLE PROTESI

 POLIMERIZZAZIONE DELLE PROTESI

Il test funzionale è stato eseguito in modo soddisfacente, i modelli sono stabili, reattivi, ripristinano contemporaneamente l’estetica e le funzioni 

L’ultima sequenza in laboratorio “polimerizzazione” può essere affrontata 

La trasformazione del modello in cera in una protesi in resina è una fase fondamentale nella costruzione protesica.

È quindi necessario definire chiaramente gli obiettivi:

  • conformità con la cartella clinica,
  • ricerca sulle qualità meccaniche, estetiche e biologiche ottimali delle resine.

Attualmente sono numerosi i processi di fusione e polimerizzazione della resina, per lo più basati sul metilmetacrilato, che soddisfano questi criteri.

Ogni processo viene brevemente presentato per evidenziarne vantaggi e svantaggi. 

)-Preparazione dei MODELLI:

  • Allargamento del bordo:
  • Miglioramento della tenuta sublinguale e retromolare
  • Materializzazione delle discariche.

3)-Riabilitazione delle cere:

  • Controllo dello spessore di ogni modello: deve essere uniforme in tutti i punti: 1,5 mm al centro e 2,5 mm in periferia.
  • Fissare i modelli: colare la cera su tutto il perimetro della superficie di appoggio, realizzando così una tenuta impeccabile.
  • Rifinitura in cera: per ridurre notevolmente i tempi di permanenza in laboratorio dopo la polimerizzazione e soprattutto per evitare di dover ritoccare la superficie dell’estradosso della protesi, il cui strato superficiale è il più compresso, il più omogeneo e il meglio polimerizzato .

4) DIVERSI METODI DI POLIMERIZZAZIONE:

1. Metodo “convenzionale” o classico:

Il protocollo è generalmente simile alla polimerizzazione della protesi parziale rimovibile. 

Proponiamo di illustrare le sequenze della tecnica 

Il guanto

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  • Dopo aver pulito i denti artificiali, rifinito la cera, isolato la base del modello con vernice e lubrificato la base della muffola; il modello viene provato nella parte della muffola in modo tale che le pareti di quest’ultima si trovino ad almeno 1 cm dalle facce vestibolari dei denti 
  • La parte della muffola viene riempita di gesso e su di essa vengono posizionati il ​​modello, il telaio e il supporto in cera. L’intonaco viene lisciato in modo da riempire tutti i sottosquadri periferici.msotw9_temp0 

Nota : al posto del gesso è possibile utilizzare un elastomero (silicone), posizionandolo sui denti protesici e avendo cura di liberare le superfici occlusali per consentire un contatto intimo tra queste e il gesso della controparte della muffola.

Ciò consentirà una più facile separazione delle due parti della muffola, una minore reazione gesso-resina e una riproduzione fedele delle gengive finte, garantendo al contempo una buona immobilizzazione dei denti protesici durante la pressatura della resina.msotw9_temp0

  • Infine si chiude la muffola e si riempie la controparte con il gesso. 
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Scottatura

Dopo che il gesso si è completamente indurito, la muffola viene immersa in acqua bollente per 5 minuti, quindi aperta con attenzione in verticale. La cera ammorbidita viene rimossa con una spatola e si completa passando velocemente le parti della muffola in acqua bollente e pulendo la cera e i denti protesici con uno spazzolino. 

POLIMERIZZAZIONE DELLE PROTESI

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Preparazione e riempimento della resina

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Quando i denti sono realizzati in resina, la loro ritenzione viene migliorata mediante una fresatura effettuata sui talloni dei denti protesici in resina. Poi si stende delicatamente una vernice attorno ai denti artificiali 

La preparazione della resina vera e propria avviene mescolando il liquido e la polvere della resina in un contenitore di vetro, seguendo le istruzioni del produttore. Quando la resina raggiunge la fase plastica, una quantità viene applicata alle feci tramite pressione digitale e un’altra quantità ai denti 

La muffola viene chiusa e poi posta sotto pressione, aumentando gradualmente, fino a quando la resina in eccesso si riduce al massimo e la muffola è completamente chiusa. Questo protocollo aiuta a ridurre i rischi successivi di aumento della dimensione verticale

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La muffola viene pressata a 1,4 bar per 20 minuti, quindi immersa in acqua per la polimerizzazione.

Sformatura e finitura della resina 

Dopo il graduale raffreddamento della muffola si procede alla sformatura.

La protesi viene separata dal modello rotto, la resina in eccesso che è colata verso la periferia viene rimossa, quindi l’estradosso viene lucidato con cura. L’intradosso viene esaminato e, a differenza dell’estradosso, non viene lucidato; solo gli spigoli vivi vengono ammorbiditi.

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2- METODO DI POLIMERIZZAZIONE A MICROONDE

EXP; Acron Mc®  : si tratta di un sistema di stampaggio a “pressa” e polimerizzazione indotta da microonde. 

Si tratta di un metodo di resina pressata la cui polimerizzazione avviene in un forno a microonde, anziché in un bagno termostatico. Il protocollo di polimerizzazione è sostanzialmente identico a quello del metodo classico. Il materiale necessario è:

  • Una muffola permeabile al microonde con viti per la chiusura  
  • Un forno a microonde con piatto girevole; (un forno continentale AW-42 R con frequenza di 2.450 Hz e potenza di 900 W).
  • Una speciale resina termopolimerizzabile per la polimerizzazione tramite microonde e un cerotto compatibile con il microonde.

L’applicazione dei guanti avviene nel modo classico. Per iniziare il processo di rimozione della cera, mettere nel microonde alla massima potenza per un minuto. Poi eliminiamo la cera e lasciamo raffreddare la superficie del gesso per circa 5 minuti. Ciò consente la fuoriuscita del vapore.

Dopo la preparazione e il posizionamento della resina, la speciale muffola a microonde viene chiusa.

Le prove di chiusura vengono ripetute due o tre volte di seguito per eliminare la resina in eccesso. Per chiudere la muffola, le viti (fornite dal produttore) vengono inserite nei fori, si esercita pressione con la pressa per muffole e le viti vengono serrate a pressione costante utilizzando una chiave (anch’essa fornita dal produttore).

Successivamente la resina polimerizza nel forno applicando il ciclo di cottura e raffreddamento Compatibile.

La sformatura e la lucidatura vengono eseguite nel modo convenzionale.

Benefici 

  • – consente un ciclo breve,
  • – richiede poca attrezzatura,
  • – fornisce una resina chimicamente molto stabile,
  • – fornisce una resina con un’eccellente condizione superficiale. 
  • Svantaggi 
  • – induce, come ogni metodo di “pressatura”, leggere modifiche occlusali,
  • – induce, come ogni protocollo “ad alta temperatura”, fenomeni di restringimento,
  • – non consente colorazioni intense. 

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3- METODO DI COLATA DELLA RESINA

Exp; Sistema SR-Ivocap®: si tratta di un sistema di stampaggio a iniezione di resina e si verifica una polimerizzazione ad alta temperatura. La resina (presentata sotto forma di cartucce predosate) viene iniettata nella muffola a una pressione di 6 bar tramite un pistone pneumatico. Il tutto viene messo in acqua bollente per 30 minuti poi in acqua fredda, mantenendo la pressione

Benefici 

  • consente un ciclo breve,
  • induce, come ogni sistema di iniezione, pochi disturbi occlusali,
  • ha un confezionamento e una preparazione della resina che evita qualsiasi dosaggio approssimativo e qualsiasi manipolazione intempestiva,
  • fornisce una resina chimicamente stabile con un’eccellente finitura superficiale. 

Svantaggi 

  • richiede un investimento significativo,
  • induce, come ogni protocollo ad “alta temperatura”, fenomeni di restringimento,
  • non consente colorazioni intense. 
  • *
  • 8)-Errori di manipolazione:

– Orientamento errato del modello e del suo mock-up nella muffola

– Presenza di tracce di umidità prima dell’imbottitura o scarsa qualità dell’isolamento,

– Mancato rispetto del rapporto polvere/liquido,

-La presenza di impurità,

-Assorbimento di acqua e liquidi = variazioni dimensionali,

– Aumento troppo rapido o troppo improvviso della temperatura durante la polimerizzazione e raffreddamento rapido dopo la polimerizzazione,

-Apertura della muffola prima del raffreddamento,

Questi errori sono la causa di deformazioni della protesi o di porosità.

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  Se non vengono rimossi, i denti del giudizio possono causare infezioni.
Le corone dentali ripristinano la funzionalità e l’aspetto dei denti danneggiati.
Le gengive gonfie sono spesso il segno di una malattia parodontale.
I trattamenti ortodontici possono essere eseguiti a qualsiasi età.
Le otturazioni composite sono discrete e durevoli.
Le otturazioni composite sono discrete e durevoli.
Gli spazzolini interdentali puliscono efficacemente gli spazi stretti.
Una visita dal dentista ogni sei mesi previene i problemi dentali.
 

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