Patologie dei denti temporanei

Patologie dei denti temporanei

Patologie dei denti temporanei

1. Patologie non cariose e non traumatiche:

 1-1. Anomalie dell’eruzione

1.1.1. Eruzione precoce

Alla nascita possono essere presenti uno o due incisivi. 

                           1.1. 2. Eruzione ritardata

 Parleremo di “eruzione ritardata” solo se si verifica un ritardo superiore ai 12 mesi rispetto alla normale data di sviluppo.

1-2. Incidenti da dentizione: Esistono 3 tipi: locali, regionali, generali

  • Incidenti locali : prurito gengivo-dentale. Se c’è suppurazione, si tratta di pericoronite, che è dolorosa.  
  • Incidenti regionali : idrorrea nasale, eritrosi giugale, lacrimazione, ipersalivazione sono dovuti all’irritazione trigemino-simpatica.  
  • Incidenti generali: Gli incidenti sono del seguente tipo:
    •  ipertermia per 3 giorni; 
    •  bronchite dentale; 
    •  vari disturbi digestivi.

1-3. Anomalie numeriche e morfologiche  :

  • anomalia numerica:
  • Anodontia totale: è dovuta a un fattore ereditario, che impedisce la formazione di germi dentali
  • Ipodontia . Oligodonzia
  • Si tratta dell’assenza parziale di gruppi di denti. 

          Iperdontia :  spesso si osservano denti soprannumerari al centro,  

1.4/anomalia di forma e struttura  :


1.4.1. Anomalie di volume:

macrodonzia exp IC)  

Microdonzia È comune nella sindrome di Down.

1.4.2. Anomalie conformazionali:

Lacerazione coronale della radice: caratterizzata dal mancato allineamento della radice rispetto all’asse della corona. 

  • Geminazione: è il tentativo di un germe di suddividersi.

1.5. Anomalie posizionali:

  • 1. malposizioni e migrazioni: sono molto rare nei denti primari; 

1.6. anomalie del colore o discromie:

  • Queste discromie saranno di origine genetica o acquisita.
    A/ Discromie di origine genetica


    * Ittero neonatale. 
  • B/ Discromie acquisite:     B-1) Discromie patologiche: sono causate da carie dentali, trattamenti, perdita di polpa o necrosi pulpare. B-2) Discromie traumatiche (anche patologiche)



       
Patologie dei denti temporanei

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  •     B -3 Discromie indotte da farmaci:
    * le tetracicline somministrate alle donne in gravidanza (a partire dal 4° mese di gestazione) e ai bambini piccoli fino all’età di 8 anni causano antiestetiche e indelebili discromie.
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  • * Fluorosi : lo smalto è opaco, spento, senza lucentezza, con macchie biancastre irregolari sulla superficie. Lo strato più esterno dello smalto è ipermineralizzato. 

1-7. Anomalie strutturali:

  • Melanodonzia infantile di Beltrami.
  • Amelogenesi imperfetta.
  • Displasia di Cap de Pont.
  • Dentinogenesi imperfetta.
  • Ipoplasia bruna ereditaria.

Distinguiamo quelli che raggiungono lo smalto e altri la dentina.

1.7.1. A livello dello smalto: le anomalie strutturali dello smalto possono avere origine acquisita o ereditaria.

  • Acquisito
    •  Ipoplasia parziale dello smalto: molto comune, i denti temporanei sono meno frequentemente colpiti rispetto ai denti permanenti.
  •  Fluorosi: lo smalto è opaco con macchie gessose. I denti possono essere biancastri e, a seconda del livello di fluoro assorbito, il loro colore può variare dal giallo al marrone scuro. 
  • Ereditario
    • La melanodonzia infantile di Beltrami Romieu
  • Alterazione dello smalto del dente provvisorio che si riscontra nei bambini a partire dai dodici mesi.
  • Si tratta di una displasia (anomalia di formazione) dello smalto ereditaria. Provoca la scomparsa dello smalto (che si dissolve o si stacca a chiazze). Da quel momento in poi i denti non sono più protetti e inizia un processo di distruzione. I primi denti interessati (a volte gli unici) sono gli incisivi superiori.
  • Piccole chiazze di smalto si stanno staccando. Diventano gradualmente neri, poi si autodistruggono, lasciando solo i monconi.
  • Amelogenesi imperfecta : è una malattia ereditaria. Interessa tutti i denti. Può presentare diverse forme cliniche.
    •  Ipoplasia ereditaria dello smalto : corrisponde a un disturbo della matrice adamantina durante l’amelogenesi. 
    •  Ipomineralizzazione dello smalto : lo smalto è morbido e friabile. C’è un disturbo della mineralizzazione. 
    •  Rachitismo : può causare danni significativi allo smalto. 
    •  Labbro leporino e palatoschisi : molto spesso lo smalto dei bambini che ne sono affetti è interessato da anomalie strutturali.

1.7.2. A livello della dentina

  • Dentinogenesi imperfetta o displasia di Cap de Pont: è una malattia ereditaria. Sono interessate entrambe le serie di denti. I denti sono del colore dello zucchero d’orzo arancione, traslucidi, opalescenti. Questi denti sono privi di smalto, di cui rimangono solo delle isole molto sottili. L’usura di tutte le corone è eccessivamente rapida. L’immagine radiologica è quella di un “batacchio di campana”: la corona appare globosa per stenosi coronoradicolare, la radice è sottile per ipoplasia della dentina. 

2. Patologie cariose dei denti temporanei:

  1. Particolarità dei denti temporanei in relazione alla carie: C:\Utenti\Lina Info\Desktop\BOUC-YAS\bbbbbbb\milchzahn-fr.jpg

Nei bambini, se l’eziologia della carie è dovuta essenzialmente, come negli adulti, alle interazioni tra batteri cariogeni, dieta ricca di carboidrati e suscettibilità dell’ospite, altri fattori aumentano ulteriormente il rischio di carie. Infatti, nei bambini piccoli la concentrazione salivare dei fattori di difesa è più bassa e anche il flusso salivare è più debole. Insieme a questa diminuzione del flusso salivare, si verifica anche una diminuzione dell’eliminazione orale degli zuccheri alimentari. D’altro canto, i denti temporanei presentano caratteristiche morfologiche e fisiologiche che influenzano i segni clinici della carie.

  • Tali caratteristiche sono rappresentate, per i denti temporanei, da:
    •  uno strato più sottile di smalto e dentina. Lo smalto, molto sottile, ha un grado di mineralizzazione inferiore a quello del dente permanente, per questo motivo la sua demineralizzazione sarà rapida, così come il danneggiamento della polpa; 
    • una grande camera pulpare che spiega la rapidità del danno pulpare durante patologie e anche trattamenti terapeutici 
    • l’esistenza di canali pulpo-parodontali che collegano il sottile pavimento pulpare dei molari con la zona interradicolare
  • un complesso dentino-polpa caratterizzato da una maggiore larghezza dei tubuli dentinali, una maggiore vascolarizzazione della polpa, un basso spessore della dentina e una fisiologia pulpare variabile a seconda dello stadio fisiologico del dente provvisorio. 
  • Questa polpa è anche meno sensibile agli stimoli dolorosi, probabilmente a causa di una minore densità di fibre nervose.
  1. Manifestazioni cliniche:
  • I denti più frequentemente colpiti sono i molari e gli incisivi mascellari, mentre i canini e i denti mandibolari, ad eccezione dei molari, sono molto spesso esenti da carie. 
  • Prima dei 5 anni di età, la localizzazione più frequente è la superficie occlusale dei molari. I molari mandibolari sono più colpiti di quelli mascellari e i secondi molari mascellari e mandibolari sono più predisposti alla carie. Durante questo periodo non ci sono ancora contatti prossimali e le superfici prossimali dei molari generalmente non sono cariate.
  • D’altra parte, durante la crescita si stabiliscono contatti prossimali e la frequenza della carie sulle facce prossimali dei molari temporanei è maggiore quando la carie è presente sulla faccia occlusale. La superficie distale del secondo molare primario diventa più suscettibile alla carie a seguito dell’eruzione del primo molare permanente. 
C:\Utenti\Lina Info\Desktop\BOUC-YAS\bbbbbbb\tissue lesion\eruption_diagram-orthodontie-sherbrooke-sm21.jpg Patologie dei denti temporanei

Patologie dei denti temporanei

  • Le carie nelle fossette e nelle fessure osservate nei molari sono dovute principalmente alla difficoltà di pulire adeguatamente queste aree ad alta ritenzione di placca. Il danno iniziale spesso provoca la decolorazione del fondo delle scanalature.
  • Le manifestazioni cliniche della carie nei denti primari sono rappresentate da:
    •  carie progressiva; 
    •  la carie si è fermata; 
    •  policarie o forme complesse.
  1. Forma clinica della carie secondo l’evoluzione:
  • Nella dentizione temporanea è particolarmente importante effettuare una diagnosi differenziale tra le due forme più comuni, la carie progressiva e la carie arrestata, basandosi su 6 criteri che saranno sia clinici che radiologici:
  • La posizione della carie.
  • L’entità della perdita di sostanza.
  • Colorazione dei tessuti duri.
  • Texture dei tessuti.
  • Presenza o assenza di dentina reattiva.
  • Sensibilità.
  1. carie progressiva:
  • carie progressiva, con rapida progressione verso il complesso pulpare, localizzata principalmente sulle superfici prossimali di molari, canini e incisivi. provoca rapidamente necrosi pulpare e non è accompagnata dalla formazione di dentina di reazione. L’esame con sonda evidenzia, una volta scomparso lo smalto, la presenza di dentina ammorbidita; Carie distale EXP del 1° molare e carie mesiale del 2° molare temporaneo . Si sviluppa in modo asintomatico, questa doppia lesione diventa dolorosa solo quando una delle creste marginali crolla, a causa della compressione della papilla interdentale da parte dei denti.
  • il bambino lamenta un dolore acuto, più intenso dopo i pasti “sindrome del setto” che, se esteriorizzato, può suggerire un danno alla polpa.
  • Nella maggior parte dei casi la progressione è verso la necrosi, 
  1. carie arrestata , localizzata a livello delle superfici occlusali dei molari e sulle superfici vestibolari e prossimali degli incisivi e dei canini. A differenza della lesione precedente, l’esame clinico rivela la presenza di dentina reattiva , dura, liscia, lucida, di colore variabile dal giallo, al marrone o al nero. Questi denti sono caratterizzati da una scarsa sensibilità a diversi stimoli: freddo, caldo, esame della sonda
  2. policarie o forme complesse  : C:\Utenti\Lina Info\Desktop\4° anno\carie-biberon01.png
  • carie da biberon o sindrome del biberon; Questo tipo di patologia si osserva generalmente nei bambini di età superiore ai 12 mesi. Con questo termine si indicano le carie diffuse la cui eziologia è complessa. Queste cavità sono dovute a:
    •  consumo eccessivo e ripetuto di carboidrati prima di coricarsi o durante il riposino (ciucciuolo con tettarella immersa nel miele, succhiare una caramella o un pezzetto di cioccolato), consumo significativo di sciroppi medicati pediatrici; 
    •  infezione da streptococco mutans; e/o continuare l’allattamento con il biberon. Quest’ultimo contiene latte zuccherato o acqua zuccherata o succo di frutta.
  • Questa patologia è caratterizzata da un attacco iniziale alle superfici vestibolari e palatine degli incisivi superiori, che comporta una distruzione molto rapida della corona e si accompagna all’esposizione, il più delle volte indolore, della dentina. Anche gli altri denti sono interessati dallo stesso processo. 
  • Questo processo avviene in tre fasi:
    •  colonizzazione da parte di streptococchi mutans. 
    •  un’intensa moltiplicazione e accumulo di questi streptococchi a seguito del consumo eccessivo e frequente di substrati cariogeni; 
    •  rapida demineralizzazione e cavitazione dello smalto, che clinicamente provoca una carie dilagante.

Si possono descrivere quattro stadi clinici:

Fase 1 : danno iniziale. Si tratta di uno stadio in cui le lesioni sono reversibili e si osservano tra i 10 e i 20 mesi sui denti mascellari anteriori. lo smalto è caratterizzato da una zona di demineralizzazione bianca e opaca situata a livello cervicale del dente, più raramente sulle facce prossimali. 

Stadio 2 : danno alla dentina. Si osserva tra i 16 e i 24 mesi di età ed è caratterizzata da lesioni cariose più marcate nei denti mascellari anteriori che interessano la dentina che assume una colorazione giallo-marrone. Queste lesioni, in questa fase, preoccupano i genitori e i bambini cominciano a lamentare una maggiore sensibilità al freddo. I primi molari temporanei mascellari presentano lesioni iniziali nelle aree cervicale e prossimale.

Fase 3 : danno profondo. Si osserva tra i 20 e i 36 mesi ed è caratterizzata da lesioni significative e profonde dei denti mascellari anteriori accompagnate da irritazione della polpa. Il bambino lamenta dolore causato dalla masticazione, dal bere e dallo spazzolamento, nonché dolore spontaneo notturno che dura diversi minuti. I primi molari mascellari sono allo stadio 2, mentre lo stadio 1 può essere diagnosticato sui primi molari mandibolari e sui canini mascellari.

Fase 4 : 

lesione traumatica. Viene diagnosticata tra i 30 e i 48 mesi di età ed è caratterizzata dalla frattura della corona dei denti mascellari anteriori dovuta alla distruzione dello smalto e della dentina. Nella maggior parte dei casi questi denti sono necrotici. I primi molari mascellari sono allo stadio 3 e causano dolore alla polpa. Anche i secondi molari mascellari e i canini potrebbero trovarsi allo stadio 2, così come i primi molari mandibolari.

  • Questo tipo di lesione deve essere differenziato dalla melanodonzia infantile di Beltrami, che si osserva anch’essa nei denti temporanei. È caratterizzato da:
    •  dalla comparsa di macchie brunastre sulla superficie vestibolare degli incisivi mascellari che si estenderanno in profondità, distruggendo progressivamente la corona dentaria; 
    •  e da una colorazione nera dei monconi di dentina.
  • Queste lesioni interessano tutti i denti temporanei (ad eccezione degli incisivi mandibolari).
  1. Complicanze della carie:

Le complicanze locali e locoregionali della carie nei denti decidui sono rappresentate principalmente da:

  1. sindrome del setto: è una forma particolare che colpisce il setto interdentale. Irritazione locale, sotto forma di punto interdentale difettoso.

Segni soggettivi: durante l’interrogatorio il bambino lamenta un dolore acuto, generalmente esacerbato dai pasti, localizzabile, gli analgesici classici ne permettono la regressione

        Segni clinici: I denti sono affetti da carie prossimale, la localizzazione preferenziale di questa lesione è a livello del secondo molare , l’interessamento carioso potrà essere di basso spessore e sarà di tipo progressivo.

  • La papilla interdentale è infiammata e congestionata.
    • L’applicazione di test clinici, test termici o di percussione, non fornisce informazioni significative.

Diagnosi differenziale: deve essere fatta:

  •  Infiammazione della polpa causata da carie prossimale progressiva.
  •  la lesione parulica indica un danno osseo correlato alla necrosi pulpare; questa lesione è generalmente localizzata a distanza dall’attacco epiteliale opposto al dente interessato. 

Segni radiologici:  confermare 

  • cavitazioni cariose prossimali.
  • Possibile leggero ispessimento dei legamenti.
  • Indipendentemente dal fatto che le zone alveolari e ossee siano intatte o meno, la sindrome del setto sarà sempre sospettata a livello della carie prossimale, qualunque sia la patologia pulpare.
  1. Coinvolgimento della forcazione  :

La forcazione è una zona di complicazioni infettive molto frequenti, con il dente permanente in via di formazione.

La patologia della forcazione costituisce una vera e propria difficoltà nella scelta della terapia; resta una delle principali cause di estrazione dei molari temporanei.

Esame clinico: l’esame clinico ci permette di osservare un ascesso gengivale in prossimità dell’attacco epiteliale, questa patologia parodontale può essere indipendente da una patologia pulpare, questo è il caso più frequente di errore diagnostico, questo metterà in evidenza:

  • Lo stato della polpa, vitalità o necrosi.
  • Presenza della sindrome settale.
  • Stato parodontale rispetto allo stadio fisiologico di riassorbimento.
  • Diagnosi radiologica

È facile che si verifichi la completa scomparsa dell’architettura dell’osso interradicolare.05-08

  1. Complicazioni che coinvolgono il germe sottostante:

Le patologie della polpa possono, se non curate, causare pericoronite, ipoplasia, discromie e persino un ritardo nello sviluppo del dente sostitutivo. Anche queste patologie possono essere causa di una cisti follicolare. 

  1. Patologie della polpa:  Pulpopatie:

Il dolore associato alla pulpite è di breve durata nel dente provvisorio e risponde ai normali antidolorifici, per cui il bambino non si reca quasi mai dal medico per questa condizione. 

Un dolore acuto e pulsante è spesso espressione della sindrome settale. 

I segni clinici: sono quelli delle lesioni cariose. 

 Esami radiologici : confermano la vicinanza della polpa ed evidenziano l’assenza di coinvolgimento osseo peridentale o interdentale. 

  1. Forme cliniche e classificazione:
  • Il dolore tipico della pulpite descritto negli adulti non si riscontra nei bambini, che manifestano sintomi quali fastidio o dolore durante la masticazione.
  • Kunzel propone la seguente classificazione clinica

     1- pulpite sierosa ; cavità profonda, camera pulpare chiusa e dolore transitorio causato da “pressione e zucchero”; il bambino può indicare il dente causale 

    2- pulpite purulenta : cavità profonda con dentina ammorbidita fino alla camera pulpare, dolore spontaneo; localizzato o irradiato, significativo di notte; l’apertura della camera pulpare allevia il paziente 

    3- pulpite ulcerosa cronica : comunicazione della cavità cariosa con la camera pulpare; l’esplorazione con sonda rivela dolore e dolore durante la masticazione

    4- pulpite granulomatosa cronica : distruzione importante della corona con proliferazioni iperplastiche del tessuto connettivo pulpare di varie dimensioni o un singolo polipo pulpare che può riempire la camera pulpare con sintomi scadenti e dolore alla masticazione 

  1. Necrosi della polpa:
  • Questa è la patologia più comune di un dente temporaneo cariato non curato . Questa necrosi, il più delle volte indolore, è conseguente a un danno alla polpa. Nei denti pluriradicolati può interessare tutta o parte della polpa radicolare ed essere quindi responsabile di una patologia mista che associa segni di necrosi e segni di infiammazione pulpare.  
  1. Patologie periapicali: Parodontite apicale: Si osservano comunemente due forme cliniche:
    1. la forma acuta: 

Segni clinici  : sono importanti, c’è una storia di dolore spontaneo , pulsante e acuto che, a differenza della sindrome del setto o della pulpite, può recidivare. Frequente l’adenopatia e alterazione delle condizioni generali , iperemia , astenia , la palpazione permette di evidenziare la mobilità dentaria  .

Segni radiologici  questa parodontite si osserva più frequentemente a livello dei molari temporanei allo stadio II , 

Per una decisione terapeutica, la conservazione del dente provvisorio mediante trattamento e otturazione canalare dovrebbe essere scelta se sono soddisfatti i seguenti criteri: 

  • Il bambino è in buone condizioni generali.
  • Pulire la cavità orale.
  • È possibile una ricostruzione coronarica duratura.
  1. Forma cronica: 

 Più frequente a livello del dente provvisorio allo stadio III, il dente rappresenta in questo periodo un’entità ampiamente aperta, autorizzando numerosi scambi pulpo-parodontali. 

Segni soggettivi  : sono paragonabili a quelli della sindrome del setto 

Segni clinici: la distruzione coronarica è spesso significativa. 

Papille interdentali congestionate e iperplastiche 

La parulide, se presente, è distante dall’attacco epiteliale. 

Gli esami clinici sono inutili, la mobilità dei denti non è costante. 

La palpazione vestibolare permette di sospettare la scomparsa dell’osso alveolare. 

Patologie dei denti temporanei

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  • Segni radiologici  : permettono di stabilire la diagnosi, l’assenza di radiopacità dell’osso alveolare interradicolare e interdentale indica l’estensione della lesione. 
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  1. Patologie traumatiche: Trauma .
  1. Le crepe.
  2. Fratture semplici .
  3. Fratture complesse.
  4. Fratture della radice coronale
  5. Fratture delle radici.
  6. Intrusione/lussazione laterale.
  7. Commozione cerebrale/sublussazione
  8. Espulsione
C:\Utenti\Lina Info\Desktop\BOUC-YAS\bbbbbbb\immagini (42).jpg

4. Conclusione:

  • il bambino deve seguire visite di controllo con un odontoiatra pediatrico per intercettare eventuali patologie ed evitare complicazioni, tuttavia la cura dei bambini piccoli pone difficoltà nella cooperazione e spesso nella  decisione terapeutica , è per questo motivo che il professionista deve avere le competenze adeguate in termini di materiale e competenza .
  • L’assistenza ai bambini resta un’attività difficile perché richiede molto più della semplice conoscenza della fisiologia e patologia dentale e delle tecniche restaurative; 
  • Il professionista deve essere in grado di dimostrare psicologia e pazienza
  • L’avvento di nuove tecniche e materiali ha ampliato le nostre possibilità terapeutiche
  • L’odontoiatria adesiva svolge un ruolo sempre più importante in queste tecniche restaurative.

Patologie dei denti temporanei

  I denti sensibili reagiscono alle cose calde, fredde o dolci.
I denti sensibili reagiscono alle cose calde, fredde o dolci.
Le corone in ceramica imitano perfettamente l’aspetto dei denti naturali.
Una regolare cura dentale riduce il rischio di problemi gravi.
I denti inclusi possono causare dolore e richiedere un intervento.
I collutori antisettici aiutano a ridurre la placca.
I denti fratturati possono essere riparati con tecniche moderne.
Una dieta equilibrata favorisce la salute di denti e gengive.
 

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