PATOLOGIA DEL DENTE E DEI TESSUTI PERIDENTI
- INTRODUZIONE
- Obiettivi
II) DISGENESI DENTALE E DISPLASIA
– Anomalie delle dimensioni dei denti
– Anomalie di forma
– Anomalie numeriche
-Disturbi dell’eruzione dentale
-Disturbi della struttura dei denti
– Disturbi della decolorazione dei denti
III) CARIE
– Generale
– Sede della carie
– Anatomia patologia della carie
IV) MALATTIE DELLA POLPA E DEI TESSUTI PERIAPICALI
V) MALATTIE DEL PARODONTALE E DELLA GENGIVA
– Infiammazioni e distrofie
– Patologia del cemento
VI) CONCLUSIONE
- INTRODUZIONE
Le malattie parodontali sono una delle principali patologie che richiedono cure orali e odontoiatriche. Rappresentano dal 30 al 40% delle cause di estrazione dentale, mentre il 50-60% delle avulsioni è dovuto alle conseguenze della carie.
Obiettivi
- Conoscere le anomalie del dente
- Posto dell’anatomia patologica nella patologia della carie e del parodonto.
II) DISGENESI DENTALE E DISPLASIA
Le anomalie dentarie presentano aspetti polimorfici, alcune sono dovute ad un’aberrazione genotipica dell’organo odontogeno oppure ad una lesione diretta dello stesso. Gli altri vengono acquisiti durante la vita intrauterina o dopo la nascita.
1-) Anomalie nelle dimensioni dei denti
La dimensione dei denti è determinata geneticamente e varia da persona a persona.
Solo le variazioni estreme di dimensione sono patologiche:
Macrodontia : aumento del volume di un dente, eccezionalmente diffuso (gigantismo ipofisario).
Microdonzia : riduzione del volume di un dente, raramente generalizzata.
2-) Anomalie di forma
- Variazioni nella forma della corona: dovute a tubercoli soprannumerari.
- Variazioni nella forma e nel numero delle radici:
-radici curve
-le lacerazioni dentali consistono in un’angolazione tra corona e radici
– radici bifide o soprannumerarie.
-le radici concrescenti sono dovute all’unione delle radici di due denti adiacenti mediante cemento dopo il riassorbimento dell’osso alveolare.
3-)Anomalia numerica
Riduzione del numero di denti (anodontia, ipo o oligodontia), causata dall’atrofia o dall’assenza di una o più gemme dentarie e deve essere differenziata dai denti inclusi.
Aumento del numero di denti (denti soprannumerari o iperodontia), legato alla presenza di gemme dentarie soprannumerarie o alla scissione di una gemma in due.
4-) Disturbo dell’eruzione dei denti
- Eruzione prematura di causa sconosciuta
- Eruzione ritardata di eziologia sconosciuta
- Dente singolo incluso
- Denti multipli inclusi
5-) Disturbo della struttura dei denti
* Dentinogenesi imperfecta (dentina opalescente ereditaria): spesso associata alla malattia di Lobstein (osteogenesi imperfecta), è dovuta all’incapacità genetica degli odontoblasti di costruire normali fibre di collagene nella matrice della dentina.
I denti sono marroni e la dentina è morbida, si consuma e si frattura facilmente.
* L’amelogenesi imperfecta (displasia ereditaria dello smalto) si divide in 3 tipologie a seconda del meccanismo del difetto in questione:
-ipoplasia, ovvero la matrice organica secreta dagli ameloblasti è difettosa.
-ipomineralizzazione
-ipo-maturazione
* Ipoplasia acquisita dello smalto.
6-) Disturbo da scolorimento dei denti
Assumendo la tetraciclina, questo antibiotico si incorpora nei tessuti nel processo di mineralizzazione; se somministrato durante il periodo di sviluppo della gemma dentaria, il dente presenta una pigmentazione marrone.
- Melanodonzia: colorazione nera temporanea del dente, di eziologia sconosciuta.
- Dente verde osservato nell’atresia biliare.
- Eritrodonzia nella porfiria congenita con fluorescenza rossa.
III) CARIE
1-) Generalità
Definizione : malattia batterica cronica che distrugge i tessuti duri del dente, demineralizzati e sciolti dagli acidi organici derivanti dalla fermentazione dei carboidrati sotto l’azione dei batteri.
Fattori della cariogenesi : sono stati invocati molteplici fattori:
– alimenti (ruolo dannoso dei carboidrati)
– placca dentale formata da microrganismi e sostanze organiche a pH acido e fissata su una pellicola di mucine salivari disidratate normalmente aderente allo smalto.
2-) Localizzazione della carie:
– carie della corona, la più comune.
– la carie cervicale è prerogativa sia dei soggetti anziani che dei pazienti irradiati per cancro del distretto cervico-facciale.
– la carie del cemento dentale specifica degli anziani è il risultato dell’allentamento dentale (parodontite)
3-) Anatomia patologica della carie
3.1-) Carie dello smalto : ha un aspetto diverso a seconda della sua posizione:
– carie interprossimale: si sviluppa al di sotto del punto di contatto con il dente vicino, è triangolare e scava secondariamente dopo la carie della dentina sottostante.
– carie della superficie occlusale: inizia dal fondo o dai bordi delle fessure anatomiche.
Istologicamente si può distinguere una zona superficiale leggermente demineralizzata e un corpo quasi completamente demineralizzato.
3.2-) Carie dentinale
Inizialmente scavato in una coppa, assume la forma di un cono con l’apice rivolto verso la polpa.
Istologicamente, dalla profondità alla superficie, descriviamo: degenerazione degli odontoblasti, sclerosi della dentina dovuta alla progressiva obliterazione dei tubuli da parte di depositi mineralizzati, demineralizzazione della dentina, invasione batterica della dentina demineralizzata e necrosi della dentina.
3.3 Carie del cemento
Si verifica un ammorbidimento superficiale, seguito dalla formazione di una coppa verso la dentina.
IV) MALATTIE DELLA POLPA E DEI TESSUTI PERIAPICALI
1-) calcificazioni della polpa:
Sono costituiti da dentina secondaria o da materiale calcificato.
2-) pulpite: si sviluppa in modo acuto o cronico:
Pulpite acuta : secondaria alla carie, è caratterizzata dall’associazione di iperemia leucocitaria e diapedesi che può portare alla formazione di uno o più ascessi.
Pulpite cronica : secondaria alle precedenti o insorta immediatamente, costituita da un granuloma infiammatorio incastonato nella sclerosi del collagene.
3-) infiammazione periapicale: qualsiasi pulpite può essere fonte di complicazioni, la più frequente è il granuloma periapicale, che si manifesta con dolore alla pressione sul dente e con una chiara immagine radiografica di osteolisi nell’osso alveolare.
Istologicamente si presenta un granuloma in cui predominano linfociti, plasmacellule e macrofagi con cristalli di colesterolo, alla periferia è presente un involucro fibroso. L’evoluzione è verso una cisti apico-dentale.
4-) ascesso periapicale: complica un granuloma non trattato, in assenza di escissione precoce, porta a varie complicazioni (flemmone e osteomielite).
5-) Complicanze delle lesioni periapicali
– Sinusite cronica in caso di coinvolgimento periapicale dei denti superiori.
– Flemmone pelvico-buccale per i denti inferiori.
– Tromboflebite delle vene facciali che può estendersi verso il seno cavernoso.
– Innesco di varie condizioni remote (endocardite, artrite, patologie renali e altre).
V) MALATTIE DEL PARODONTALE E DELLA GENGIVA
1-) Infiammazioni e distrofie delle gengive e del parodonto:
Malattia parodontale (gengiva, legamento parodontale, cemento e osso alveolare).
– fattori eziologici:
Fattori locali : la placca batterica dentale è l’elemento essenziale, si calcifica e si trasforma in tartaro.
Fattori generali , endocrini, nutrizionali (ipovitaminosi C), ematologici.
1.1-) gengivite cronica: frequente e quasi costante nell’anziano, la gengiva risulta iperplastica.
Istologicamente si osserva iperplasia epiteliale e infiltrato infiammatorio del corion , che può evolvere in parodontite.
1.2-) parodontite: è un’infiammazione, talvolta suppurante, di una tasca parodontale, caratterizzata istologicamente da una importante infiammazione del legamento parodontale con riassorbimento dell’osso alveolare, può complicarsi con un ascesso parodontale.
1.3-) parodontosi o atrofia alveolare diffusa: condizione rara di eziologia sconosciuta.
2-) patologia del cemento
2.1-) Ipercementosi : può essere totale (interessa l’intera radice dentaria) o parziale (interessa solo l’apice).
– L’ipercementosi totale è fisiologica nell’anziano
– L’ipercementosi parziale è reattiva all’infiammazione dentale apicale, alla devitalizzazione o alla riparazione della frattura dentale.
2.2-) altre modificazioni del cemento:
– cementiti: calcificazione dei resti epiteliali.
– cementolisi: riassorbimento del cemento da parte dei cementoblasti, in seguito a trauma dentale (frattura).
– l’anchilosi è legata all’assenza del legamento tra cemento e osso alveolare.
VI) CONCLUSIONE:
La prevenzione attraverso una buona igiene orale rimane il modo migliore per evitare trattamenti intensivi per la malattia parodontale.
Riferimenti bibliografici
- Romieu G, Bertrand C, Panayotov I, Romieu O, Levallois B. Come gestire un’emergenza endodontica. Odonto-Stomatol attuale. Settembre 2012;(259):231‑44
- Bercy P, Tenenbaum H. Parodontologia: dalla diagnosi alla pratica. Dal Libro Superiore. 2017 ; 290
- Scully C, Rosenberg M. Alitosi. Aggiornamento sui denti. Maggio 2003;30(4):205‑10
- https://eurekasante.vidal.fr/maladies/bouche-dents/gengivite-saignement gingivesparodontite.htm
- Voellinger Q. Manuale di igiene orale. 2017.
PATOLOGIA DEL DENTE E DEI TESSUTI PERIDENTI
Se non vengono rimossi, i denti del giudizio possono causare infezioni.
Le corone dentali ripristinano la funzionalità e l’aspetto dei denti danneggiati.
Le gengive gonfie sono spesso il segno di una malattia parodontale.
I trattamenti ortodontici possono essere eseguiti a qualsiasi età.
Le otturazioni composite sono discrete e durevoli.
Le otturazioni composite sono discrete e durevoli.
Gli spazzolini interdentali puliscono efficacemente gli spazi stretti.
Una visita dal dentista ogni sei mesi previene i problemi dentali.