Patologia dei denti temporanei

Patologia dei denti temporanei

La carie dentaria è considerata dall’OMS la terza principale piaga di morbilità a livello mondiale. È una malattia cronica, infettiva e trasmissibile.

La comparsa di queste lesioni nella dentatura temporanea e la velocità del loro sviluppo dipendono da diversi fattori, i principali dei quali sono le caratteristiche istologiche e fisiologiche dei tessuti interessati, la quantità e la frequenza dei carboidrati nella dieta, la presenza di placca batterica legata all’igiene orale, la quantità e la qualità della saliva.

  1. Eziologia e patogenesi della carie:

La carie dentale è una malattia multifattoriale di origine batterica. Si verifica quando la flora orale patogena produce acidi derivanti dalla scomposizione dei carboidrati. Questi acidi organici, in seguito all’abbassamento del pH della placca, diffondono attraverso lo smalto e dissolvono gli elementi minerali. Se il processo di demineralizzazione così avviato non si arresta, si verifica la cavitazione: si tratta di una carie dentale clinicamente osservabile.

Fattori causali della malattia cariosa

  1. Diagnosi della condizione della polpa

La diagnosi delle condizioni della polpa è determinante per la scelta del trattamento appropriato e pertanto, per una buona prognosi, si basa su:

  • L’esame clinico.
  • La storia della sintomatologia
  • La risposta al test diverso.

La difficoltà maggiore nel formulare una diagnosi è che i bambini molto piccoli hanno spesso grandi difficoltà a esprimere ciò che provano a causa della mancanza di vocabolario.

Il dolore espresso dal bambino aiuta l’operatore a interpretare i segni di vitalità o di necrosi. L’esame radiografico permette di valutare lo stadio fisiologico, di visualizzare la morfologia della radice e la vicinanza del germe sottostante e, infine, di oggettivare riassorbimenti interni o danni periapicali o di forcazione.

Le condizioni della polpa dei denti temporanei sono:

⇒ La polpa è sana dopo un’esposizione traumatica o accidentale durante la preparazione della cavità. Può essere mantenuto in vita se trattato correttamente;

⇒ La polpa esposta da una lesione cariosa presenta sempre un’infiammazione cronica parziale o totale o una necrosi;

⇒ La necrosi pulpare parziale o totale può essere il risultato di carie non trattate o di esposizione traumatica della polpa.

⇒ La necrosi pulpare può svilupparsi dopo un trauma da lussazione quando la circolazione pulpare è stata interrotta.

  1. Patologia cariosa del dente provvisorio
    1. Carie attiva e carie arrestata

⇒ La lesione cariosa attiva : è progressiva e progredisce rapidamente verso la polpa:

  • Sede essenziale: superfici prossimali di molari, canini e incisivi.
  • Non è molto diffuso in superficie ma si diffonde in profondità.
  • Porta molto rapidamente alla necrosi della polpa e non è accompagnata dalla formazione di dentina reattiva.
  • All’esame clinico: appare brunastro e facilmente escavabile, con sensibilità della dentina, ma il dente rimane asintomatico fino al collasso delle creste marginali, momento in cui compare la sindrome del setto.

⇒ La lesione cariosa inattiva arrestata :

  • Presente da molto tempo e non mostra alcuna progressione
  • Sede preferita: superfici occlusali dei molari, superfici vestibolari e prossimali degli incisivi e dei canini.
  • È molto diffuso in superficie ma, in genere, non raggiunge la polpa.
  • L’esame clinico rivela la presenza di dentina reattiva dura, liscia, lucida e di colore variabile; giallo, marrone o nero.
  • Non c’è sensibilità della dentina.

Il confine tra carie attiva e ferma è sottile. A seconda dell’equilibrio ecologico del biofilm che ricopre la zona e dell’ambiente orale, possono verificarsi diverse fasi.

  1. Carie diffusa: sono lesioni cariose multiple e attive che si verificano nello stesso paziente e si diffondono a strati. Spesso si trovano su superfici lisce. Hanno terminologie diverse a seconda della loro eziologia.
  • Carie precoce nei bambini piccoli ( ECC )
    • L’ECC è definita come la presenza di più di un dente cariato, mancante (a causa della carie) o otturato in un bambino di età pari o inferiore a 71 mesi.
    • Sono associati al consumo frequente di carboidrati, che avviene con diversi mezzi (biberon zuccherati, latte al cioccolato, farmaci zuccherati, ecc.) e in particolare con

prima di andare a letto, oppure allattamento prolungato (tra 1 e 2 anni) con orari di poppata molto lunghi. Spesso a causa di una scarsa o addirittura inesistente igiene orale.

Si possono descrivere quattro stadi clinici:

⇒ Stadio 1: Lesione iniziale dello smalto

  • Danni iniziali, le lesioni sono reversibili
  • Osservato tra 10 e 20 mesi sui denti mascellari anteriori.
  • È caratterizzata da un’area di demineralizzazione bianca e opaca, localizzata a livello cervicale del dente, più raramente sulle superfici prossimali.
  • Per la diagnosi è necessario asciugare attentamente il dente utilizzando la siringa aria/acqua.
  • Il bambino non lamentava alcun dolore o sensibilità.

⇒ Fase 2:

  • Danni alla dentina.
  • Osservati all’età di 16-24 mesi.
  • È caratterizzata da lesioni cariose più marcate nei denti mascellari anteriori che interessano la dentina, che assume una colorazione giallo-marrone.
  • I bambini cominciano a lamentare una maggiore sensibilità al freddo.
  • I primi molari temporanei mascellari presentano lesioni iniziali nelle aree cervicale e prossimali.

⇒ Fase 3:

  • Ferita profonda.
  • Osservato tra i 20 e i 36 mesi.
  • È caratterizzata da lesioni significative e profonde dei denti mascellari anteriori accompagnate da irritazione della polpa.
  • Il bambino lamenta dolore durante la masticazione, il bere e lo spazzolamento, nonché dolore spontaneo notturno che dura diversi minuti.
  • I primi molari mascellari sono allo stadio 2, mentre lo stadio 1 può essere diagnosticato sia sui primi molari mandibolari che sui canini mascellari.

⇒ Stadio 4: (policarie progressiva)

  • Lesione traumatica.
  • La diagnosi avviene tra i 30 e i 48 mesi.
  • È caratterizzata dalla frattura della corona dei denti mascellari anteriori dovuta alla distruzione dello smalto e della dentina.
  • Nella maggior parte dei casi questi denti sono necrotici.
  • I primi molari mascellari sono allo stadio 3 e causano dolore alla polpa.
  • I secondi molari mascellari e i canini potrebbero essere allo stadio 2, così come i primi molari mandibolari.
  1. Complicanze della patologia cariosa del dente provvisorio: possono essere locali, interessando il dente o il germe sottostante, o generali, che possono compromettere lo sviluppo generale e/o craniofacciale.
    1. Locale:

⇒ Sindrome del setto:

  • Questa patologia, frequente nei bambini, è una complicazione della carie che colpisce le superfici prossimali del primo e del secondo molare temporaneo (carie gemellare). È associato al collasso delle creste marginali.
  • Dolore spontaneo, scandito dai pasti, che è legato alla compattazione del cibo dovuta al collasso delle creste marginali, creando così un punto di contatto difettoso.
  • La papilla gengivale interdentale viene irritata dalla compressione dei residui di cibo.
  • È edematosa, infiammatoria e talvolta si verifica la distruzione dell’osso marginale.
  • La sindrome settale può essere il punto di partenza della parodontite. In questo caso, la polpa dei denti interessati può essere vitale o presentare segni di infiammazione reversibile o irreversibile.
  • Il trattamento consiste nel ripristino dei contatti interprossimali e, se necessario, nell’esecuzione di un appropriato trattamento pulpare.

⇒ Infiammazione reversibile della polpa:

  • Si tratta di un’infiammazione cronica dovuta a un profondo decadimento.
  • L’infiammazione rimane confinata alla camera camerale.
  • La terapia d’elezione è la pulpotomia.
  • Se l’emorragia pulpare è incontrollabile, si tratta di un’infiammazione irreversibile.

⇒ Infiammazione irreversibile della polpa:

  • Il dolore spontaneo, acuto, che sveglia il paziente durante la notte, è il segno patognomonico di una polpa con infiammazione irreversibile.
  • Nella dentizione temporanea è relativamente fugace.
  • Il trattamento consiste nella pulpectomia se il dente temporaneo è in stadio I o II, oppure nell’estrazione se il riassorbimento radicolare è maggiore della metà della radice.

⇒ Necrosi pulpare senza complicazione parodontale:

  • Si tratta della patologia più comune di un dente temporaneo cariato e non curato.
  • Nella maggior parte dei casi è indolore, ma può interessare tutta o parte della polpa radicolare ed essere responsabile di una patologia mista che associa segni di infiammazione della polpa a segni di necrosi.
  • Se non sono presenti segni associati di parodonto e il dente non presenta riassorbimento, è opportuno eseguire una pulpectomia seguita da un restauro coronale impermeabile.

⇒ Necrosi pulpare con complicanze parodontali:

  • Si tratta della complicazione più complessa e grave per le possibili ripercussioni sulle condizioni generali e sul germe sottostante il dente permanente.
  • La forma acuta si osserva più spesso sul dente temporaneo maturo (stadio II). I segni clinici sono gli stessi dei denti permanenti.
  • L’esame radiografico consente di valutare l’entità della distruzione ossea nelle zone interradicolare e periapicale.
  • La forma cronica è più comune quando il dente temporaneo è allo stadio III.
  • Sulla gengiva si possono osservare rossore, gonfiore, un ascesso o una fistola.
  • La presenza di una depressione avvertita alla palpazione del vestibolo è segno di riassorbimento dell’osso alveolare che indica l’estrazione del dente interessato.
  • In caso di lesione parodontale associata di origine endodontica (fistola, ascesso, riassorbimento esterno, radiotrasparenza periapicale o interradicolare) o presenza di riassorbimenti interni, si procede all’estrazione del dente.

⇒  Danni alla forcazione

A causa del basso spessore del pavimento della camera pulpare e della moltitudine di canali pulpo-parodontali, osserviamo un attacco molto frequente della zona interradicolare che è

gradualmente distrutto. Nello stadio avanzato, il segno clinico è la comparsa di un parulio.

⇒ Cellulite:

  • Talvolta la necrosi pulpare può essere complicata dalla cellulite.
  • I secondi molari temporanei sono più frequentemente interessati rispetto ai primi molari.
  • Si rilevano febbre, astenia e presenza di linfoadenopatia.
  1. Complicazioni che coinvolgono il germe dentale sottostante

Le patologie della polpa, se non curate, possono colpire il germe sottostante e causare:

  • Di discromia; ipoplasie;
  • Da un arresto nello sviluppo del dente permanente;
  • Da una cisti follicolare che può causare la fuoriuscita del germe del dente permanente;
  • Pericoronite che può essere responsabile dell’esfoliazione precoce del germe
  1. Complicanze generali : il dolore causato dalle lesioni cariose può essere la causa di
  • Disturbi del sonno.
  • Un deterioramento delle condizioni generali del bambino (febbre, linfonodi ingrossati).
  • È importante monitorare attentamente questa condizione, anche dopo aver eseguito procedure di urgenza e terapia antibiotica. Se l’infezione non guarisce, il paziente deve essere ricoverato in ospedale.

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Conclusione

La lesione cariosa è un processo patologico che porta alla distruzione dei tessuti duri dell’organo dentale mediante demineralizzazione acida. Può complicarsi se non trattata e portare a estrazioni premature nei bambini.

La perdita precoce dei denti nei bambini in crescita provoca una diminuzione del coefficiente masticatorio e può quindi influenzare lo sviluppo craniofacciale .

La prevenzione e il trattamento precoce della carie dentale rappresentano uno degli obiettivi principali per evitare e controllare lo sviluppo di lesioni cariose.

Patologia dei denti temporanei

  Le carie non curate possono dare origine ad ascessi dolorosi.
Le carie non curate possono dare origine ad ascessi dolorosi.
Le faccette dentali mascherano imperfezioni come macchie o spazi.
I denti disallineati possono causare problemi digestivi.
Gli impianti dentali ripristinano la funzione masticatoria e l’estetica del sorriso.
I collutori al fluoro rinforzano lo smalto e prevengono la carie.
I denti da latte cariati possono compromettere la salute dei denti permanenti.
Uno spazzolino con setole morbide protegge lo smalto e le gengive sensibili.
 

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