Otturazione canalare
Definizione generale del concetto:
La sigillatura del sistema dei canali radicolari consiste nell’isolare il canale radicolare e i suoi collaterali secondari o accessori dal resto del corpo per mantenere il risultato ottenuto dalla preparazione canalare.
L’otturazione canalare rappresenta quindi la fase finale dell’intervento endodontico ed è paragonabile ad un’unità di sostituzione biocompatibile, la cui ermeticità è l’unica in grado di garantire la durata del trattamento, la prevenzione della comparsa di lesioni periapicali o delle loro recidive nonché la prevenzione di possibili sciami microbici a distanza.
L’otturazione dell’endodonto deve letteralmente sequestrare il sistema canalare dal suo ambiente parodontale, lasciando a contatto con quest’ultimo solo il cemento, unico elemento vivo in grado di ripararsi nella zona periapicale.
2) Obiettivi:
2-1-Obiettivo tecnico:
L’obiettivo tecnico è quello di riempire il più possibile l’intero sistema canalare con una massa di otturazione in grado di sigillare i canali principali, laterali e accessori, garantendo una perfetta tenuta a livello dei forami principali e accessori.
2-2-Obiettivo biologico:
Il mantenimento del risultato endodontico dipende dalla qualità dell’otturazione canalare, che deve impedire qualsiasi modifica secondaria dell’ambiente periapicale da parte di elementi batterici o tossici, che potrebbero raggiungere questa regione attraverso una sigillatura insufficiente o canali accessori non ostruiti.
Alcune definizioni:
Con il termine generico di sforamenti vengono classificate diverse situazioni che di fatto non sono paragonabili.
Sovra-otturazione : è un eccesso di pasta estrusa in massa nel periapice, il canale viene otturato in modo denso e omogeneo.
Sovraestensione : è l’eccesso di una quantità minima di pasta non arrotondata che indica generalmente un’insufficienza del riempimento in cui permangono dei vuoti.
Riempimento insufficiente : si tratta di un riempimento incompleto del sistema canalare con presenza di vuoti.
4) Condizioni tecniche dell’otturazione canalare:
Prima di procedere all’otturazione canalare, è necessario che siano soddisfatte alcune condizioni e rispettate alcune regole:
Il dente deve essere perfettamente asintomatico
Il dente dovrebbe rispondere negativamente alla percussione.
La medicazione temporanea: deve essere intatta prima della sigillatura; In caso di distruzione parziale o di infiltrazione evidente dovuta al mancato adattamento dei bordi, il trattamento deve essere ripetuto prima di sigillare il canale.
Dal canale non devono fuoriuscire sanguinamenti, suppurazioni o cattivi odori e il canale deve essere asciugato perfettamente con punte di carta assorbente sterile di diametro adeguato.
Assenza di fistola
Nessun gonfiore nella zona apicale.
Materiali per otturazioni canalari:
- Cementi canalari
- Guttaperca
Sono disponibili diverse famiglie di cemento sigillante:
Base di eugenolo di ossido di zinco: presentata in polvere e in forma liquida, la polvere è costituita essenzialmente da ossido di zinco con vari altri costituenti come argento e diiodotimolo, da miscelare con un liquido costituito da eugenolo
A base di resina epossidica
A base di idrossido di calcio
Basato sulla bioceramica
Otturazione canalare
Vista SEM di una sezione trasversale di un canale otturato. Possiamo osservare un perfetto adattamento alla scala micrometrica del cemento bioceramico (BC) alle interfacce con la dentina (DE) e con la guttaperca (GP).
Guttaperca:
Otturazione canalare
Viene utilizzato in endodonzia sotto forma di coni standardizzati o non standardizzati. Questi coni sono composti in gran parte da ossido di zinco, mentre la guttaperca rappresenta meno del 20% della composizione totale. di un colorante e di un materiale radiopaco di cera e di un ossidante.
Non assorbibile e biocompatibile
Guttaperca Malleabile e plastica.
Deformabile a freddo.
Si modella ma non aderisce.
Otturazione canalare
Vista al microscopio elettronico a scansione (SEM). È possibile distinguere gli spazi vuoti tra cemento classico (SE), guttaperca (GP) e dentina (DE).
Tempi operatori per l’otturazione canalare :
Campo chirurgico : verrà posizionato nelle consuete condizioni prima di rimuovere la medicazione temporanea.
Controllo della preparazione del canale: il suo scopo è quello di verificare eventualmente la qualità della preparazione del canale.
.Test del cono master:
Ispezione visiva: penetra LOT -1mm
Controllo touch: resistenza al tiro
Controllo radiografico: verifica della corretta posizione del cono di gutta in sede
Irrigazione : per eliminare eventuali detriti organici e soprattutto l’essudazione sierosa che può aver invaso gli ultimi millimetri apicali del canale.
Asciugatura : questa operazione verrà eseguita con punte assorbenti sterili, finché non usciranno dal canale asciutte e senza macchie.
Otturazione canalare
Controllo post-operatorio immediato : è la classica radiografia di controllo effettuata al termine dell’intervento; dovrà essere sviluppato rapidamente.
Tecniche di otturazione canalare:
Tecnica con solo impasto:
Questa tecnica consiste nel sigillare il sistema dei canali con una pasta.
Sono stati proposti diversi approcci per inserire l’impasto:
=> Iniezione della pasta nel canale.
=> La sua installazione tramite lentulo
Tecnica:
• scelta oculata del Lentulo;
• La velocità di rotazione è impostata (lenta)
• Il senso di rotazione è antiorario
• Il lentulo viene ricoperto di pasta e introdotto nel canale
• Togliere il lentulo da 1 mm e avviare il contrangolo
• Rimuovere gradualmente il lentulo dal canale
• L’operazione viene ripetuta tante volte quanto necessario fino a quando il canale non si ostruisce.
• Viene rimossa l’eccesso e viene eseguita una radiografia di controllo.
Otturazione a cono singolo (mista):
Si tratta di un’otturazione con una pasta canalare inserita mediante un apposito tampone e l’inserimento di coni di guttaperca che fungono da cunei. Si tratta di una tecnica di otturazione che può essere utilizzata indipendentemente dalla tecnica di preparazione scelta.
Otturazione canalare
Tecnica di condensazione laterale fredda della guttaperca:
Materiali e attrezzature:
– Coni di gutta standardizzati e non standardizzati.
– Spargitore .
– Fonte di calore.
– Cemento per sigillatura dei canali radicolari.
– Righello endodontico.
– Costipatore verticale.
Tecnica chirurgica:
Scelta del cono principale
Prova del cono master
Scelta e prova del costipatore:
Divaricatore a dita: costipatore laterale
Diametro Corrispondente al diametro del LAM Stop al LOT -2 mm.
Sigillatura e compattazione :
Canale asciutto (punta di carta sterile al diametro apicale). Le pareti del canale sono leggermente rivestite con cemento sigillante per canale. L’estremità del cono è essa stessa rivestita con cemento e il cono viene introdotto nel canale fino al limite della preparazione apicale.
Introduzione del compattatore selezionato lungo il cono maestro con una spinta apicale e laterale, quindi rimozione eseguendo movimenti alternati di un quarto di giro verso destra e verso sinistra, di bassa ampiezza.
Spazio di apertura per un cono accessorio
Riempimento coronale del canale e compattazione:
In questo spazio viene poi introdotto un cono accessorio rivestito di cemento. Questo cono viene imballato seguendo le stesse operazioni effettuate in precedenza con i condensatori. Si continuano ad aggiungere coni accessori finché il condensatore non penetra nel canale per soli 3 o 4 mm: si inserisce quindi un cono finale e si sezionano tutte le estremità dei coni utilizzando uno strumento rovente.
Otturazione canalare
Compattazione termomeccanica descritta nel 1978 da JT Mc Spadden:
Materiali sterili e materiali specifici:
Coni di guttaperca
Frantoi o tamponi a compattazione verticale
Compresse sterili
Contrangolo ad anello blu
Condensatore Gutta in diametro da 25 a 80
Sigillatura del cemento
Selezione del compattatore:
Stesse dimensioni di LAM
Prova: nessun blocco
Scelta del cono master (diametro adattato a quello del canale e lunghezza di lavoro meno 1 mm)
Spazzolatura delle pareti del canale con cemento sigillante, la compattazione si basa su 5 fasi operative:
Inserire il compattatore su tutta la lunghezza del lavoro meno 2-3 mm
Rotazione del compattatore a 8000…10.000 giri/min senza alcuna pressione apicale durante il 1° sec.
Non appena il calore da attrito ha plastificato la gutta e si avverte una diminuzione della resistenza, il compattatore viene spinto in direzione apicale a 1,5 mm dalla lunghezza di lavoro.
-a questa lunghezza, mantenere lo strumento in rotazione in posizione per circa 4-10 secondi, quindi rimuoverlo mentre continua a ruotare.
L’otturazione viene completata nel terzo coronale mediante compattazione verticale manuale
Sistema Thermafil:
Questo sistema originale fu proposto da B. Johnson nel 1978. Da allora ha subito molti miglioramenti, è apparso in Francia solo nel 1992, commercializzato da Septodont.
Materiale:
•controllare: oppure calibri in resina corrispondenti per diametro alle norme ISO per la numerazione degli strumenti endodontici utilizzati per poter scegliere il calibro di thermafil da utilizzare.
Otturatore : composto da un sottile tutore in materiale plastico biocompatibile rivestito di guttaperca la cui conicità varia con quella del canale da otturare
Dispositivo di riscaldamento : preciso (forno speciale) per ammorbidire la gutta (a circa 130°C) e consentire l’inserimento dell’otturatore Thermafil nel canale.
Tecnico:
• Provando il calibro corrispondente al diametro della lima apicale master, si deve raggiungere la lunghezza di lavoro.
• Riscaldare l’otturatore nell’apposito dispositivo. (L’otturatore selezionato è dello stesso calibro di quello controllato). Il tempo di riscaldamento varia a seconda del diametro dell’otturatore scelto. (Un segnale acustico segnala che il thermafil è pronto per l’uso).
• Durante questo periodo si possono effettuare le manovre di asciugatura e il posizionamento del cemento di allentamento del canale. A livello apicale si deve applicare solo una piccolissima quantità di cemento, utilizzando un perno ruotato in senso antiorario.
• L’otturatore riscaldato viene quindi introdotto nel canale, lentamente e con una pressione decisa, fino al limite apicale.
• Dopo 1 minuto, la maniglia della saracinesca e l’asta sporgente dall’ingresso del canale vengono tagliate utilizzando una fresa montata sulla turbina.
Il sistema Obtura II:
Questo sistema, giunto ormai alla terza generazione, presenta la guttaperca sotto forma di “estremità” inserite in una pistola otturatrice e mantenute allo stato ammorbidito ad una temperatura preimpostata. L’operatore preme quindi la pistola in modo che quest’ultima fuoriesca attraverso un ago dal diametro precedentemente definito.
Una volta posizionata la guttaperca, l’operatore può compattarla utilizzando un normale costipatore.
Sistema B:
Compattazione verticale centrata su onda singola del sistema B di Buchanan
Riscaldamento e compattazione con lo stesso strumento
Materiali sterili e materiali specifici :
Coni di guttaperca non standardizzati
Dispositivo di sistema B
Costipatori riscaldanti Buchanan:
Fine, fine medio, medio, medio largo
Fase discendente:
1. Selezione e montaggio del cono principale:
Adattamento del cono master al LOT –1mm
Controllo visivo, tattile e radiografico
Il secondo passaggio consiste nel selezionare il plugger appropriato, in grado di penetrare fino a 5 mm della lunghezza di lavoro e dotato di un tappo in silicone per evitare il contatto con le pareti del canale.
La terza fase corrisponde alla fase di discesa, la temperatura è impostata a 200°C, la potenza a 10, la fonte di calore è attivata
Tagliare il cono all’ingresso del canale con il pestello precedentemente riscaldato
Il pistone riscaldato (premuto dal contattore) viene abbassato nel canale fino a 2-3 mm dal suo limite operativo. Il riscaldamento viene quindi disattivato (il contattore viene rilasciato, il costipatore si raffredda in 2-3 secondi) e il costipatore viene mantenuto mentre si applica pressione per portarlo al limite di profondità.
Una volta formato il tappo apicale, è possibile effettuare una radiografia per verificarne la qualità; e si procede all’otturazione dei 2/3 coronali del canale.
Fase di recupero:
Per questo possiamo utilizzare 2 tecniche diverse:
2° cono riscaldato e condensato
3° cono condensato se necessario
Per termocompattazione o iniezione di gutta calda
Criteri per il successo del trattamento endodontico:
I criteri per il successo clinico sono:
– la funzionalità del dente sull’arcata.
– l’assenza di qualsiasi segno di infezione (fistola, gonfiore, ecc.).
– l’assenza di segni clinici di fallimento (mobilità, sensibilità alla percussione/palpazione, ecc.).
– mobilità fisiologica,
– l’assenza di segni soggettivi di disagio,
-Nessun sintomo
I criteri per il successo radiografico sono:
– la scomparsa o la non comparsa della rarefazione ossea,
– una densa otturazione, senza apparente mancanza, dell’intera rete canalare,
– l’assenza di desmododontite (spazio desmodentale inferiore a 1 mm),
– mancanza di riassorbimento.
– una lamina dura normale simile a quella del dente adiacente
Continuum endoprotesico:
È ormai accertato che la sola otturazione canalare non costituisce una barriera sufficiente contro i batteri presenti nel cavo orale. Il restauro coronale è un complemento essenziale all’otturazione canalare per la sigillatura e la durata del trattamento. Il restauro coronale deve essere eseguito il prima possibile dopo il completamento del trattamento canalare.
Conclusione:
Il successo del trattamento endodontico dipende direttamente dalla capacità dell’operatore di sigillare ermeticamente e stabilmente tutte le comunicazioni endo-parodontali. Ogni tecnica è ben codificata. Seguire le regole di ognuno di essi solitamente porta al successo. Ma l’abilità e l’esperienza sono due fattori che possono modulare i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna tecnica. Per quanto riguarda la scelta della tecnica migliore, per il medico di medicina generale è quella con cui ottiene risultati affidabili e riproducibili .
Otturazione canalare
Se non vengono rimossi, i denti del giudizio possono causare infezioni.
Le corone dentali ripristinano la funzionalità e l’aspetto dei denti danneggiati.
Le gengive gonfie sono spesso il segno di una malattia parodontale.
I trattamenti ortodontici possono essere eseguiti a qualsiasi età.
Le otturazioni composite sono discrete e durevoli.
Le otturazioni composite sono discrete e durevoli.
Gli spazzolini interdentali puliscono efficacemente gli spazi stretti.
Una visita dal dentista ogni sei mesi previene i problemi dentali.