ORTODONZIA E DISFUNZIONI DELL’APPARATO MUSCOLARE
INTRODUZIONE
L’apparato masticatorio è sede di numerose funzioni (vitali o sociali), tra cui: l’apparato dentale, le basi ossee, i muscoli e l’articolazione temporo-mandibolare o ATM. Durante queste diverse funzioni, si possono osservare delle alterazioni a livello di questo apparato; alterazioni che hanno assunto diversi nomi.
Queste alterazioni chiamate disfunzioni dell’apparato masticatorio sono patologie complesse ad eziologia multifattoriale e con molteplici manifestazioni che ne rendono complicata la diagnosi.
L’ortodonzia aiuta a raggiungere una funzione occlusale ottimale (centraggio, incuneamento e guida della mandibola), promuove le funzioni masticatorie, migliora l’estetica facciale e dentale e contribuisce quindi alla longevità dell’apparato masticatorio. A monte, diagnosticando precocemente le diverse anomalie che potrebbero predisporre a disordini temporo-mandibolari, a valle, eliminando tali anomalie ed infine effettuando il bilanciamento occlusale, perpetuiamo la stabilità delle correzioni e quindi la buona salute dell’apparato masticatorio.
Le patologie osservate a livello dell’ATM sono state oggetto di diverse denominazioni, la più nota delle quali è:
- Sindrome di Costen
- Sindrome algo-disfunzionale dell’apparato masticatorio (Rozeicweig 1970)
- -disturbi cranio-mandibolari (Farrar, Mc Carty 1983)
- Dolore e disfunzione dell’apparato masticatorio (ADAM Rozeicweig 1995)
- Disfunzioni dell’apparato masticatorio (CNO2001)
- -disturbi temporomandibolari
- Disfunzione temporomandibolare
- Promemoria anatomico
L’apparato masticatorio è costituito dai muscoli, dall’apparato dentale e infine dall’ATM che rappresenta l’elemento centrale di questo sistema. Anche la componente psicosomatica ne fa parte.
fig1 L’articolazione temporo-mandibolare
Figura 2: Il condilo
- DISFUNZIONE DEL SISTEMA OBBLIGATORIO
- Definizione
Si tratta dell’espressione di una mioartropatia dell’apparato masticatorio secondo la definizione adottata dal National College of Occlusodontics (CNO) o di dolori e disturbi funzionali correlati ad un’anomalia muscolo-scheletrica dell’apparato masticatorio secondo la definizione proposta da Orthlieb e colleghi.
Per De Boever, queste disfunzioni rappresentano un gruppo di disturbi muscoloscheletrici e articolari della sfera orofacciale.
Per Chalon, i disturbi temporomandibolari (DTM) raggruppano, sotto questo termine, un insieme di dolori e disfunzioni muscolari o articolari.
3. 2. CLASSIFICAZIONE DELLE DIGHE
Sono state proposte diverse classificazioni;
Uno si basa sugli elementi della diagnosi differenziale
-DAM muscolare
-DAM parafunzionale
-DAM muscolo-articolare
Il 2° basato sull’osservazione clinica:
-DAM traumatica
-DAM parafunzionale
-DAM psicogeno
Secondo l’eziologia di Orthlieb (1988):
– DAM primitivi
– DAM secondari
-La disfunzione dell’apparato masticatorio può manifestarsi attraverso:
-Dolore craniofacciale,
– rumori articolari (scricchiolii, scoppiettii)
– Disturbi della mobilità mandibolare (orizzontale o verticale)
- alterazioni dentali o parodontali
- mal di testa da tensione
- tinnito
- EZIOLOGIE DELLA DAM
Se negli anni precedenti al 1985 era l’occlusione ad essere incriminata nella DAM, attualmente sembra accettato che queste patologie siano polimorfiche con eziologie numerose e multifattoriali.
Per Okeson diversi fattori contribuiscono: c’è l’istituzione di DAM
-Fattori predisponenti; che aumentano il rischio di sviluppare DAM
-Fattori scatenanti; responsabile della comparsa di DAM
-Fattori aggravanti; che ne mantengono il progresso.
fattori predisponenti fattori scatenanti
Segnali e sintomi dell’adattamento DAM
strutturale e funzionale
Adattamento strutturale e funzionale
DIGA
(Lokeson1996)
4. 1. Fattori predisponenti
Si tratta di anomalie scheletriche dell’apparato masticatorio e della funzione occlusale.
Pullinger, et al. ciononostante è riuscito ad isolare cinque “fattori di rischio occlusali” 3
morso aperto anteriore – overjet incisale > 6-7 mm – morso incrociato molare unilaterale – disallineamento ORC/OIM > 2 mm – edentulia posteriore (> 5 denti)
Vengono segnalati anche fattori generali quali malattie degenerative, neoplastiche, neurologiche ecc.
In questo contesto viene citata anche la lassità degli ATM
4. 2. Fattori di manutenzione
Nell’aggravamento di questa patologia avrebbero un ruolo le parafunzioni (bruxismo, mordicchiamento delle unghie, delle labbra, ecc.)
Lo stress contribuisce in modo significativo al mantenimento o al peggioramento di questa disfunzione.
Per Guyot e colleghi, anche l’ostruzione nasale potrebbe rappresentare un fattore aggravante.
4. 3. Fattori scatenanti
macrotraumi quali la frattura del condilo o l’applicazione ripetuta di forze di bassa intensità su strutture (denti, menischi, muscoli).
- Segnali di DAM
- Segnali congiunti
Inizialmente, si verifica un suono di clic quando si apre e si chiude la bocca. Dopo un certo periodo, si può osservare una fase acuta, che si manifesta come dolore acuto nell’ATM e nel trisma.
Nei casi favorevoli la funzionalità articolare torna buona (formazione di un neodisco), mentre in altri casi sfavorevoli compaiono rumori articolari (scricchiolii, sfregamenti) associati a dolore e persino limitazione dell’ampiezza dell’apertura della bocca.
5. 2. Segnali muscolari
Si possono osservare spasmi muscolari che causano dolore e trisma. Il dolore è localizzato a livello giugale in relazione a uno spasmo del massetere, opposto all’ATM. Questo dolore può essere diffuso e causare mal di testa, mal d’orecchi e può anche colpire il collo. La sensazione di squilibrio può manifestarsi anche attraverso disturbi posturali craniospinali.
5. 3. Esami aggiuntivi
Radiografia panoramica
Attualmente la risonanza magnetica è l’esame di scelta per rilevare lesioni articolari o discali.
- Malocclusioni e DAM
Attualmente è opinione diffusa che le malocclusioni da sole non costituiscano l’eziologia della DAM, tuttavia rappresentano una delle
fattori predisponenti. Per alcuni autori, il morso crociato unilaterale e il morso aperto anteriore sono quelli che risultano più problematici.
- Terapia DAM
Il trattamento è sintomatico ma deve essere anche eziopatogeno. 7.1.Sintomatico
Analgesici; farmaci antinfiammatori non steroidei e miorilassanti (miolastanti). Tale trattamento deve essere occasionale durante la fase acuta e non continuativo.
7.2. Educazione del paziente e regole igieniche e dietetiche
-Evitare di masticare gomme e cattive abitudini come mangiarsi le unghie
-Evitare cibi duri
-Limitare l’apertura della bocca (sbadigliare, ecc.)
-Automassaggio dei muscoli masticatori
– Mettere frequentemente la mandibola in posizione di riposo
- 3. Terapia fisica
Fisioterapia-riabilitazione con esercizi passivi e stretching dei muscoli masticatori
Agopuntura
7. 4. Realizzazione di una stecca occlusale
Il suo obiettivo è quello di ristabilire l’unione disco-condiloidea, creando le condizioni favorevoli alla formazione del neodisco.
Utilizzo di una stecca occlusale che consente la stabilizzazione della mandibola durante la sua chiusura, il ricondizionamento muscolare, il rilassamento dei muscoli masticatori e il ricentramento articolare
7.5. Trattamenti adiuvanti
Molatura, trattamento ortodontico, protesi
7.6. Altri trattamenti
-Rimozione delle parafunzioni
-Ripristino della ventilazione nasale
Ripristino di una postura armonica a riposo e in funzione
CONCLUSIONE
L’ortodontista può trovarsi in qualsiasi momento di fronte a DAM per i quali deve effettuare almeno uno screening se non una diagnosi . Ciò è tanto più importante in quanto l’ortodontista esegue riabilitazioni occlusali globali , che richiedono una posizione di riferimento mandibolare valida (relazione centrica) in base allo stato muscolo-scheletrico. L’individuazione precoce di disfunzioni o fattori di rischio esistenti consente una gestione e una modulazione appropriate dei trattamenti ortodontici a vantaggio del paziente.
L’ortodontista deve quindi essere vigile, occluso-cosciente e occluso-attivo, senza dimenticare la necessità di effettuare una diagnosi differenziale per escludere patologie.
“non-DAM” che potrebbe rivelarsi molto più dannoso.
Bibliografia
- Breton-Torres I, Manon Serre M, Patrick Jammet P e Yachouh J. Disfunzione dell’apparato masticatorio: contributo della gestione riabilitativa. Ortodosso Fr 2016;87:329–339
- Manière-Ezvan A. Ortodonzia e disfunzioni dell’apparato masticatorio. Informazioni odontoiatriche 2010; 33:51-63
ORTODONZIA E DISFUNZIONI DELL’APPARATO MUSCOLARE
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