ODONTOIATRIA MEDICO-LEGALE

ODONTOIATRIA MEDICO-LEGALE

ODONTOIATRIA MEDICO-LEGALE

I/ Definizione:

L’odontoiatria forense è una branca della medicina legale che si occupa dello studio dei denti e delle mascelle.
L’esperto odontoiatrico è un ausiliario della giustizia. 

Partecipa all’identificazione dei soggetti trovati morti e di cui non si conosce l’identità, oppure di cui è impossibile l’identificazione tramite i familiari o tramite le impronte digitali. 

Può anche rispondere a una missione riguardante lo studio dei segni di morsi lasciati da una vittima, viva o deceduta, in casi di aggressione o abuso su minori.

II – STORIA:

AMODEO con il suo “Arte odontoiatrica in medicina legale” pubblicato nel 1898 è considerato il fondatore dell’odontostomatologia legale.

Nel 1477: identificazione di Carlo il Temerario (per l’assenza degli incisivi inferiori persi in seguito a una caduta da cavallo).

Nel 1880, i resti del figlio di Napoleone III, ucciso nello Zululand, poterono essere identificati solo dal suo dentista.
Gli incendi del Ringtheater di Vienna del 1878, dell’Opéra-Comique del 1887 e del Bazar de la Charité del 4 maggio 1897 avrebbero segnato l’origine delle tecniche di identificazione.

DAVENPORT, in particolare, identifica la duchessa di Alençon, vittima dell’incendio del Charity Bazaar.

III – IL DENTE: UNO STRUMENTO INTERESSANTE PER IL DENTISTA FORENSE:
🡺Il dente ha delle qualità di estrema resistenza:

  • Lo smalto è il tessuto più duro del corpo. 
  • Il dente resiste alla carbonizzazione, all’immersione, alla putrefazione, ai traumi causati da agenti fisici o chimici.

🡺Il dente è un marcatore individuale:

Mantiene (a differenza delle ossa che subiscono un rimodellamento) le sue caratteristiche individuali per tutta la vita.
Lo studio dei tessuti dentali permette di stabilire se frammenti isolati provengono dallo stesso individuo.

🡺Il dente è una fonte di DNA:

Può essere utilizzato nell’impronta genetica.

IV – RUOLO DELL’ODONTOIATRA NEL TEAM MEDICO-LEGALE:

1 / Partecipazione alle identificazioni:

– Individuale;

– In caso di catastrofe di massa.

2 / Determinazione dell’età dentaria:

  • nel vivo
  • nel cadavere

3 / Studio dei morsi:

  • umano o animale.
  • registrazione dei segni dei morsi e analisi.
  • studio comparativo con i denti di un sospettato.

V- METODOLOGIA DI IDENTIFICAZIONE DENTALE:

-Osservazioni sul cadavere

-Cartella odontoiatrica post mortem:
– fotografie.
– Raggi X.
– prelievo di campioni dalle mascelle.

– Identificazione ricostruttiva per orientare la ricerca: ricerca delle cartelle dentarie ante mortem.

-Cartella odontoiatrica:
– radiografie dentali.
– radiografie craniche.

-Analisi del fascicolo ante mortem.

-Studio comparativo post mortem/ante mortem:

  • Esclusione.
  •  Probabilità.
  • Identificazione positiva.
  1. IDENTIFICAZIONE DENTALE: STUDIO POST-MORTEM:

1° ==> Orario autopsia:
* fotografie con pennarello graduato
* radiografie
* campioni dalle mascelle

2° ===> Redazione della cartella clinica odontoiatrica post-mortem:
Per ogni dente annotare:
* presenza o assenza
* anomalie di forma, posizione, colore, grado di usura
* fratture, crepe, stato del parodonto
* caratteristiche etniche o professionali
* stato del restauro (amalgame, compositi, resine, ecc.)

* protesi.

B- IDENTIFICAZIONE DENTALE: STUDIO ANTE-MORTEM :

Analisi dei documenti ante mortem raccolti dagli investigatori da:

– cartelle cliniche dentali (manoscritte o computerizzate)
– radiografie dentali
* retroalveolari
* panoramiche dentali
– radiografie craniche.

Indicazioni di “ritratto parlato” riferite dai familiari di caratteristiche quali:
* diastema
* agenesia
* assenza di un dente anteriore
* displasia dello smalto o altra patologia
* protesi.
+ Fotografie
 
+ calchi dentali
            🡺 Creazione della cartella clinica odontoiatrica ante mortem.

VI – IDENTIFICAZIONE DENTALE: STUDIO COMPARATIVO:

Confronto tra elementi dentari post-mortem e ante-mortem per determinare:
  * punti di concordanza.
* punti di disaccordo.
* punti di esclusione.
1) Studio comparativo delle indagini post-mortem e ante-mortem
 
2) Studio comparativo delle immagini radiografiche post-mortem e ante-mortem
Conclusione 

===> 4 gruppi
* corrispondenza perfetta.
* accordo parziale.

* possibile concordanza ma numero (o qualità) insufficiente degli elementi confrontati per confermare l’identificazione.
 * esclusione.

VII – DETERMINAZIONE DELL’ETÀ DENTALE NELLE PERSONE VIVENTI:

Studio dell’eruzione dentaria:
– valutazione mediante radiografia panoramica dentale
– confronto con tavole di riferimento (tavola di Fortier)
 Limitazioni:
Dopo 12 anni è spuntato l’ultimo dente permanente e diventa difficile valutare l’età dentaria (il dente del giudizio presenta un elevato grado di variabilità).
1- NEI BAMBINI:

  1. Studio dell’eruzione dentale in generale:

-Da 6 mesi a 2 anni e mezzo: eruzione dei denti provvisori.

– Tra 2 anni e mezzo e 6 anni: periodo senza eruzioni o perdite.

-Dai 6 ai 12 anni: perdita dei denti temporanei ed eruzione dei denti permanenti .

-A 12 anni sono presenti tutti i denti tranne il dente del giudizio.

      B- Studio della calcificazione dentale:

Le tabelle di riferimento indicano cronologicamente:

– l’inizio della mineralizzazione.

– l’eruzione.

– la formazione completa della corona.

– formazione completa della radice.

      C- Studio istologico: Su sezione sottile del dente (150 µ): ricerca della linea di Orban neonatale e misurazione dello spessore del tessuto (lato polpa).

2- NEGLI ADULTI:

A-Istologia: studio dei criteri istologici su sezioni sottili di denti.

B-Biologia:

  • Studio della velocità dell’acido aspartico.
  • Poco utilizzato nella pratica.

METODO C- GUSTAFSON: stabilito nel 1947, basato sullo studio di 6 criteri istologici

* usura delle superfici occlusali

* condizione del parodonto

* apposizione di dentina secondaria nella cavità pulpare

* apposizione di cemento

* riassorbimento radicolare

* trasparenza della radice

– ogni fattore riceve un coefficiente da 0 a 3

– realizziamo la somma dei coefficienti

   ETÀ = 4,56 (somma degli indici) + 11,43

ODONTOIATRIA MEDICO-LEGALE

D- METODO LAMENDINA:

Basato sullo studio di soli 2 criteri:

* altezza della parodontite

* trasparenza della radice misurata dall’apice

ETÀ = (0,18 P + 0,42 T) + 25,53

P = altezza parodontale x 100

altezza della radice

T = traslucenza x 100

       altezza della radice

 Realizzazione:

– osservazione diretta del dente (o studio di un radionegativo).

– misurazioni con calibro a corsoio.

Vantaggio:

Metodo semplice, veloce e non distruttivo.

ODONTOIATRIA MEDICO-LEGALE

  I denti da latte devono essere curati per evitare problemi futuri.
La malattia parodontale può causare l’allentamento dei denti.
Le protesi dentarie rimovibili ripristinano la funzione masticatoria.
Il fluoro applicato in studio rafforza lo smalto dei denti.
I denti gialli possono essere trattati con lo sbiancamento professionale.
Gli ascessi dentali spesso richiedono un trattamento antibiotico.
Uno spazzolino elettrico pulisce in modo più efficace di uno spazzolino manuale.
 

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