NOZIONI GENERALI SULLA CANCEROLOGIA

NOZIONI GENERALI SULLA CANCEROLOGIA

NOZIONI GENERALI SULLA CANCEROLOGIA

Piano: 

INTRODUZIONE 

  1. GENERALITÀ
  2. DEFINIZIONE 
  3. CARATTERISTICHE DEI TUMORI BENIGNI E MALIGNI
  4. FORMAZIONE DELLE CELLULE CANCROSE  
  5. FATTORI DI RISCHIO
  6. CARCINOGENESI
  7. LA CLASSIFICAZIONE TNM 
  8. DIAGNOSI DEI TUMORI DELLA REGIONE CERVICO-FACCIALE 

CONCLUSIONE 

2023/2024

NOZIONI GENERALI SULLA CANCEROLOGIA

Obiettivo principale

Identificare il cancro

Obiettivi secondari

  • Definisci cancro
  • Distinguere tra un tumore benigno e un tumore maligno (cancro)
  • Elencare e riconoscere i segni clinici della malignità 
  • Elencare i segni istologici di malignità
  • Identificare i fattori di rischio per il cancro
  • Definire le diverse fasi della cancerogenesi

INTRODUZIONE :

La cancerologia, oncologia o carcinologia è una specializzazione medica che consente lo studio, la diagnosi e il trattamento dei tumori (Kc). 

È una malattia che progredisce rapidamente e colpisce tutte le parti del corpo. 

A livello della mucosa orale, carcinoma squamocellulare: il più frequente. 

1-INFORMAZIONI GENERALI

   Il termine cancro si riferisce a un tumore maligno. La parola “tumore” non è specifica del cancro. Il termine tumore deriva dal latino “tumor” che significa gonfiore. 

Tumore è sinonimo di neoplasia o neoplasma, nome generico che designa una neoformazione tissutale patologica diversa dall’infiammazione. Il tumore può essere “benigno” o “maligno”. Tumore benigno detto anche neoplasia benigna. Tumore maligno, detto anche neoplasia maligna o cancro. 

2-DEFINIZIONE 

Il termine cancro deriva dal latino “granchio” perché le estensioni delle cellule cancerose che invadono i tessuti sani assomigliano alle chele di granchio. Kc è il risultato di una proliferazione incontrollata di cellule “maligne” perché hanno acquisito alcune caratteristiche anomale. 

Tumore maligno: è una proliferazione anarchica di cellule anomale. Crescita rapida, scarsamente limitata, invade i tessuti vicini. Presenta ADP, condizioni generali alterate, presenta metastasi. Il tumore può recidivare dopo il trattamento. 

A seconda del tessuto di origine si distinguono: tumori maligni di origine epiteliale (carcinoma) e tumori di origine connettiva (sarcoma). 

– Metastasi: legate alla capacità delle cellule tumorali di staccarsi dal tumore primario e migrare lontano, creando focolai tumorali indipendenti. Le sedi principali sono i linfonodi regionali (metastasi primarie), poi i polmoni, il fegato, le ossa e il midollo.

3- CARATTERISTICHE DEI TUMORI BENIGNI E MALIGNI: 

Tumori benigni: Tumori maligni: 
Si sviluppano localmente e rimangono confinati al tessuto in cui hanno avuto origine. La loro crescita è lenta. Tuttavia, possono raggiungere un volume e un peso significativi. Non si ripresentano dopo la rimozione chirurgica, a condizione che l’escissione sia completa. Questi tumori non danno mai metastasi. La loro evoluzione è generalmente favorevole.Di solito hanno una crescita rapida. Danno origine alla disseminazione del tumore a distanza (soprattutto attraverso le vie linfatiche e ematiche) con l’insorgenza e lo sviluppo di tumori secondari in altri visceri chiamati metastasi. I tumori maligni tendono a recidivare dopo l’eradicazione locale. In assenza di trattamento, la progressione è spontanea verso la morte.

4- Formazione delle cellule cancerose: 

4.1 La cellula cancerosa: 

La cellula cancerosa presenta le seguenti caratteristiche fenotipiche 

  • Perdita di inibizione del contatto 
  • Indipendenza dai fattori di crescita 
  • Immortalità 
  • Tumoregenicità 

4.2 Caratteristiche generali della cellula cancerosa:

La cellula conserva un certo grado di differenziazione caratteristico del tessuto originale 

4.3 Caratteristiche morfologiche acquisite: 

  • Anomalie del nucleo: nucleoli grandi, multipli, visibili, iperploidia 
  • Anomalie delle dimensioni delle cellule: eterogenee 
  • Anomalie citoplasmatiche: aumento del rapporto cito-nucleare
  • Anomalie della membrana citoplasmatica: perdita dell’inibizione del contatto, alterazione dell’adesività, cambiamenti negli antigeni di superficie

4.4 Caratteri dinamici acquisiti: 

  • Tasso elevato, autonomo, anarchico e indefinito di mitosi 
  • Morte cellulare dovuta all’ipossia 

5-FATTORI DI RISCHIO

5.1- Il tabacco è la causa diretta o un fattore che contribuisce a molti tipi di cancro. È responsabile di oltre 8 tumori polmonari su 10, di quasi il 70% dei tumori delle vie aerodigestive superiori (bocca, laringe, faringe, esofago) e del 50% dei tumori della vescica. 

5.2- L’alcol è classificato come cancerogeno per l’uomo dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). L’etanolo contenuto nelle bevande alcoliche si trasforma nell’organismo in composti che favoriscono lo sviluppo del cancro. 

L’alcol aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori come: tumori del cavo orale, della laringe e della faringe; cancro esofageo…

5.3-Fattori nutrizionali: Molti studi hanno evidenziato l’influenza dei fattori nutrizionali sul rischio di sviluppare il cancro, anche se permane incertezza sul ruolo esatto di alcuni di essi. Pertanto, una dieta equilibrata e varia, che privilegi fibre, frutta e verdura, può ridurre il rischio di sviluppare il cancro.

5.4- Lesioni croniche: qualsiasi lesione cronica non trattata è un fattore di rischio, soprattutto se ne sono associate altre (traumi, candidosi cronica, lichen planus, ecc.). 

5.5- Virus: I virus oncogeni sono virus che hanno la capacità di rendere cancerosa la cellula che infettano. Es: -Papillomavirus (HPV 16 e HPV18), Epstein Barr, virus dell’epatite B o C. 

5.6- Radiazioni ionizzanti: l’esposizione ai raggi ultravioletti, siano essi naturali (sole) o artificiali (cabine abbronzanti UV), è la causa della stragrande maggioranza dei tumori della pelle, delle labbra, ecc.

5.7 – Predisposizione genetica. :

Il cancro si sviluppa a causa della mutazione di uno o più geni.

5.8 – Età: Con l’età, l’aumento del numero di divisioni cellulari moltiplica i rischi di mutazioni e di conseguenza il rischio di tumori.

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6-CANCEROGENESI

– Carcinogenesi: il cancro si forma a seguito di una divisione cellulare anarchica. 

In condizioni normali, la divisione cellulare si basa sulla replicazione identica delle due catene di DNA. L’equilibrio tra mitosi e apoptosi conferisce la normalità a un tessuto o a un organo ed è controllato dai geni. La proteina P53 controlla questo equilibrio ed è un anti-oncogene (inibisce la divisione delle cellule mutate anomale). I pro-oncogeni stimolano la divisione cellulare. 

Ogni rottura di questo equilibrio provoca il cancro. 

La cancerogenesi avviene attraverso: 

  1. Iniziazione: che non ha traduzione clinica, mediante la quale una lesione irreversibile del DNA viene trasmessa alle cellule figlie, dette iniziate. Gli agenti scatenanti possono essere di natura chimica, virale o fisica. 
  2. Promozione: Proliferazione di cellule alterate e trasformate all’interno dell’epitelio. 
  3. Progressione: capacità delle cellule di attraversare le pareti e dare origine all’invasione dei tessuti locali e a metastasi regionali e viscerali.

7-LA CLASSIFICAZIONE TNM 

Il TNM è un sistema di classificazione basato sull’estensione locale, regionale (nodale) e metastatica del tumore. 

È stato istituito per consentire confronti, in particolare internazionali. Inizialmente era esclusivamente clinico, per poter essere applicato da tutti i team.

In un certo senso, il TNM riassume l’osservazione ma non la sostituisce. Da solo non può consentire la corretta impostazione delle indicazioni.

  • Il T varia da 1 a 3 o 4 a seconda dell’estensione locale rilevata dalla valutazione clinico-radiologica. 
  • L’N varia da NO a N3 a seconda delle dimensioni e della posizione delle adenopatie.
  • N- e N+ vengono utilizzati in assenza o in presenza di invasione linfonodale durante l’analisi anatomopatologica dei linfonodi.

La M corrisponde all’esistenza {Ml} o meno {MO} di metastasi. Per effettuare confronti, i casi possono essere raggruppati in fasi secondo il seguente schema usuale: 

  • Fase 1: Tl NO MO
  • Stadio II: Tl Nl MO e T2 NO o Nl
  • Stadio III: Tl N2 T2 N2 T3 NO o Nl o N2
  • Stadio IV: T4 e/o N3 e/o M positivi.

8. DIAGNOSI DEI TUMORI DELLA REGIONE CERVICO-FACCIALE 

8.1 – Interrogatorio 

  • Anamnesi medica e chirurgica, professione , valutazione delle condizioni generali, perdita di peso e perdita di appetito 
  • Cerca segnali funzionali: 
  • disagio o dolore nella funzione
  • mal d’orecchi, disfonia 
  • ostruzione nasale, epistassi, emorragia orale, mobilità dei denti 
  • presenza di limitazione isolata dell’apertura della bocca, ADP
  • ipo o anestesia nel territorio del nervo mentale
  • presenza di un gonfiore o di un’ulcerazione che non guarisce 
  • Valutazione dei fattori di rischio (intossicazione da alcol e tabacco) 

8.2 – Esame eso-orale

  • Simmetria facciale 
  • Esame dei tegumenti 
  • apertura della bocca
  • innervazione facciale (motoria e sensoriale) 
  • ricerca ADP (posti, numero, dimensione, mobilità). Questo esame è una parte essenziale dell’esame. 

8.3 – Esame endo-orale 

  • valutare l’igiene orale
  • esame delle mucose: ulcerazione, nodulo, gorgogliamento, emorragia, 
  • palpazione: consistenza, presenza o assenza di indurimento, mobilità rispetto ai piani profondi
  • visita odontoiatrica: mobilità 
  • test di sensibilità.

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8.4 – Esami aggiuntivi 

  • Test biologici: FNS, VS, fosfatasi alcaline, biomarcatori tumorali (P53) 
  • Esami radiologici 
  • L’esame panoramico è limitato alle strutture dentarie per valutare limiti ed estensione del tumore, sono necessari accertamenti specifici quali: TC, RM per determinare l’invasione delle parti molli, ADP.
  •  I segni radiologici di malignità da ricercare sono la presenza di osteolisi irregolare con limiti imprecisi o rottura delle ossa corticali e infiltrazione dei tessuti molli. 
  • Biopsia: è l’asportazione di una parte della lesione per l’esame istologico allo scopo di confermare o escludere la diagnosi clinica e stabilire l’approccio terapeutico. 
  • Scintigrafia: per rilevare tumori ossei primari. Utilizza il Tecnizio 99. 
  • Valutazione dell’estensione: una volta effettuata la diagnosi, è necessario valutare l’estensione del tumore, locale o a distanza, e ricercare eventuali lesioni associate. Si basa su una valutazione generale dei linfonodi (TC, scintigrafia, pneumotorace).

CONCLUSIONE:

      Data la portata di questa malattia, è importante conoscere le nozioni generali di cancerologia. Abbiamo quindi risposto alla domanda su come e perché si manifesta il cancro. Possiamo anche rispondere che il cancro progredisce attraverso diverse fasi, due delle quali sono decisive: 

  • L’iniziazione che corrisponde alla mutazione della cellula; 
  • La promozione che corrisponde alla moltiplicazione anarchica di questa cellula e alla comparsa del tumore.

 Il cancro è uno dei tanti flagelli che affliggono l’uomo e non è ancora pronto per essere completamente sconfitto.

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Riferimenti bibliografici: 

  1. BENHAMOU E., FAU A., SCHLUMBERGR M.: Classificazione TNM dei tumori maligni 6a ed. Francia: Cassini, 2003; 261.
  2. Barouki R. (2014) Ambiente e salute: la combinazione di esposizioni, Problemi di salute pubblica, 26, 1-4. 
  3. Goodson III WH et al. (2015) Valutazione del potenziale cancerogeno di esposizioni a basse dosi di miscele chimiche nell’ambiente: la sfida futura, Carcinogenesis, 36 (Suppl. 1), 254-296. 
  4. D. Hanahan et al. I tratti distintivi del cancro: la nuova generazione di Cell (2011).
  5. YAFouad et al. Rivisitazione dei tratti distintivi del cancro. Am J CancerRes (2017). 

Le corone dentali vengono utilizzate per ripristinare la forma e la funzione di un dente danneggiato.
Il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti, può causare un’usura prematura e spesso richiede l’uso di un tutore durante la notte.
Gli ascessi dentali sono infezioni dolorose che richiedono un trattamento tempestivo per evitare complicazioni. L’innesto gengivale è una procedura chirurgica che può curare la recessione gengivale. I dentisti utilizzano materiali compositi per le otturazioni perché riproducono il colore naturale dei denti.
Una dieta ricca di zuccheri aumenta il rischio di sviluppare carie.
L’igiene dentale pediatrica è fondamentale per far sì che i bambini acquisiscano buone abitudini igieniche fin dalla tenera età.
 

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