Morfologia, istofisiologia e fisiopatologia del dente permanente immaturo
- Definizione:
- Un dente è immaturo finché non si forma la giunzione apicale cemento-dentina.
- 3 – 4 anni dopo l’eruzione del dente sull’arcata dentale e l’occlusione
- I denti immaturi , il periodonto immaturo e le arcate dentarie sono immaturi
- Amelogenesi:
- Organo dello smalto di origine epiteliale
- Differenziazione degli adamantoblasti (o ameloblasti)
- Secrezione della matrice organica dello smalto (amelogenine, enameline, proteine del ciuffo)
- Mineralizzazione di questa matrice: cristalli di idrossiapatite (prismi di smalto)
Tessuto acellulare incapace di rigenerazione, terminato prima dell’eruzione
Morfologia, istofisiologia e fisiopatologia del dente permanente immaturo
- Immaturità della posta elettronica:
Quando il dente erompe, lo smalto è immaturo e quindi subisce un processo di maturazione post-eruttiva (mineralizzazione secondaria)
durante i quali l’acqua e le proteine vengono gradualmente sostituite da calcio e fosfato, i cosiddetti cicli di demineralizzazione-remineralizzazione.
Nella sua forma matura, lo smalto è costituito da numerosi cristalli di idrossiapatite e contiene: oltre il 96% di fase minerale, poca acqua (3,2%) e solo tracce di matrice organica (0,4%).
Mentre la sua forma immatura è costituita da una matrice organica più grande (19%), una fase minerale ridotta (37%) e una fase acquosa molto più grande (44%).
Smalto immaturo:
1- Maturazione post-eruttiva
- Amelogenesi completata ≠ Ameloblasti
- Superficie irregolare
- Pori permeabili: acqua, batteri, acidi
- Scambi ionici: maturazione post-eruttiva
- Aumento della fase minerale, diminuzione della fase organica
- Apporto minerale esogeno (saliva: Ca, P, F)
- Sensibilità agli attacchi acidi
2- Coalescenza dei prismi di smalto
- Molari formati saldando da 4 a 5 cuspidi
- Evoluzione indipendente di queste cuspidi
- Coalescenza dello smalto sul fondo delle scanalature
- 98% di persistenza di una crepa, di una spaccatura
vera debolezza del DPI
- Numerosi solchi, buchi e crepe
- Smalto immaturo Sensibilità agli attacchi acidi
- Solchi occlusali
- Spazzolare i solchi!
- Carie progressiva
- Carie a sorpresa!
II/ Immaturità della dentina:
- Il dente permanente immaturo presenta immaturità anche a livello della dentina.
- La dentinogenesi continua durante tutta la formazione del dente.
- Durante lo sviluppo dei denti vengono prodotti tre tipi di dentina:
- La dentina primaria è la dentina normale, composta da tubuli regolarmente distanziati. § chiusura apicale della radice
- Dentina secondaria: per tutta la vita del dente, sulla periferia della camera pulpare, sul pavimento, sulle corna pulpari.
viene depositato in risposta a fattori biomeccanici, come
variazioni di temperatura, shock meccanici o addirittura irritazioni chimiche.
- La dentina terziaria, detta anche dentina reattiva o irregolare, viene depositata
- dopo gravi irritazioni della polpa come abrasioni, carie, ecc. Si forma esclusivamente nelle zone adiacenti all’irritazione.
- Dal punto di vista morfologico, il dente permanente immaturo:
- presenta un’assenza di dentina secondaria . Inoltre, i denti permanenti immaturi non traggono ancora beneficio dalla deposizione di dentina pericanalicolare, che consente la graduale obliterazione dei tubuli. Questi tubuli ampiamente aperti rendono la dentina molto permeabile.
- Ciò provoca la rapida proliferazione della carie una volta raggiunta la giunzione smalto-dentina.
B) Sensibilità della dentina:
- Tre teorie:
- La dentina contiene fibre nervose sensoriali
- Odontoblasti = recettori
- accoppiato alle fibre nervose,
- esistono giunzioni cellulari
- Recettori della polpa stimolati dai movimenti dei fluidi
C) Innervazione immatura:
- Il plesso subodontoblastico di Raschkow si forma solo quando il dente è maturo.
- Denti poco sensibili anche se gravemente colpiti
- Test di vitalità inaffidabili
- Anche l’innervazione è immatura, il che contribuisce a renderlo meno sensibile ai vari stimoli esterni. L’assenza di costrizione apicale fa sì che le vie nervose non vengano compresse durante un’eventuale infiammazione, il che spiega una riduzione o addirittura l’assenza del dolore.
- Nessuna compressione apicale durante l’infiammazione della polpa
- Infiammazione pulpare reversibile nelle fasi iniziali
- Potenziale di difesa della polpa +++
- La decisione terapeutica deve tenere conto dello stadio di formazione della radice e dell’apice. Gli interventi sui denti permanenti immaturi dovrebbero consentire lo sviluppo dentale e alveolare più fisiologico possibile.
PARTE III Immaturità pulpo-radicolare:
- Il dente erompe nella cavità orale quando la radice ha raggiunto i 2/3 della sua lunghezza totale (stadio 8 di Nolla). Ci vorranno dai 3 ai 4 anni per raggiungere lo stadio 10
- tra queste 2 fasi, il dente sarà considerato immaturo.
- Il dente immaturo è caratterizzato da una regione apicale non completamente formata. IL
- Il fascio vascolare-nervoso è voluminoso in un canale endodontico svasato, rivelando così un apice ampiamente aperto. Con pareti dentinali sottili e fragili, la radice appare sottile e più o meno corta a seconda del grado di evoluzione.
Stadi NOLLA
Fase 0. Fase della lama dentale
Fase 1. Cripta: Gemme, coppette e campanelli dentali
Fase 2. Calcificazione iniziale
Fase 3. Completamento di un terzo della corona
Fase 4. Due terzi della corona completati
Fase 5. Corona quasi completata
Fase 6. Corona completata: inizio dell’eruzione intraossea
Fase 7. Un terzo della radice è stato costruito
Fase 8. Due terzi della radice costruita: eruzione CB
Fase 9. Radice eretta ma apice aperto
Fase 10. Giunzione cemento-dentina in posizione
Tabella I: Stadi NOLLA (secondo NOLLA 1996) .
Morfologia, istofisiologia e fisiopatologia del dente permanente immaturo
VI/ Formazione delle radici:
- avviene tramite la proliferazione epiteliale nel tessuto connettivo chiamata guaina di HERTWIG che consente la differenziazione delle cellule della polpa radicolare in odontoblasti
- assicurando la dentinogenesi dell’estremità apicale della radice. Una volta acquisita la lunghezza definitiva della radice , si osserva la disintegrazione della guaina di HERTWIG, ponendo così
- dentina esposta a diretto contatto con il tessuto connettivo circostante. Questo processo porta poi alla
- formazione di cementoclasti che svilupperanno il cemento primario (che partecipa alla chiusura degli orifizi apicali) e il cemento secondario (che ricopre la parte apicale della radice), quest’ultimo
- predominante nel terzo apicale delle radici e contribuisce quindi alla formazione dell’apice.
Costruzione delle radici:
Guaina epiteliale di Hertwig,
- espansione dell’organo dello smalto
- Induzione delle cellule della papilla mesenchimale: odontoblasti della dentina
- Apposizione in direzione apicale
- Degenerazione, detriti epiteliali di Malassez
Morfologia, istofisiologia e fisiopatologia del dente permanente immaturo
Cementogenesi:
- Differenziazione dei fibroblasti SF interni sotto induzione della dentina radicolare
- Telaio in cemento organico sviluppato e poi mineralizzato
- Direzione: dal colletto all’apice
- Incorporazione di fibre SF, ancoraggio del dente
Osso alveolare:
- Differenziazione dei fibroblasti SF esterni in osteoblasti
- La struttura ossea organica si è sviluppata e poi si è mineralizzata contemporaneamente alla radice
- Incorporazione di fibre SF, ancoraggio del dente
Desmodonte:
- Fibroblasti zona intermedia di SF
- Le fibre di collagene si organizzano, si addensano
- Incorporazione di queste fibre, ancoraggio del dente
- L’orientamento finale delle fibre avviene dopo l’eruzione, in contrapposizione ai vincoli meccanici e funzionali
- Fibroblasti
- Conservazione dei cementoblasti Potenziale secretorio
- Osteoblasti
Morfologia, istofisiologia e fisiopatologia del dente permanente immaturo
I denti sensibili reagiscono alle cose calde, fredde o dolci.
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