La polpa

          La polpa

Definizione I  :

La polpa è il tessuto connettivo lasso specializzato, che origina dalla papilla mesenchimale e occupa la zona centrale del dente; la polpa è circondata a livello coronale e radicolare da dentina mineralizzata, comunica con le strutture parodontali a livello degli orifizi apicali.

II-formazione della polpa:

Lo sviluppo della polpa segue cronologicamente la papilla mesenchimale del germe dentale.

La transizione papilla-polpa avviene alla fine dello stadio della campana dentaria, quando le cellule periferiche della papilla dentaria si differenziano per formare odontoblasti primari, che depositano il primo strato di predentina.

In questa fase si ha la differenziazione in fibroblasti delle cellule ectomesenchimali della papilla centrale, il progressivo aumento della densità delle fibre collagene nella matrice extracellulare e la penetrazione delle fibre nervose nella polpa. La polpa sarà circondata dalla dentina a livello coronale e poi radicolare.

La polpa matura è quindi confinata in uno spazio quasi totalmente chiuso e inestensibile, suddiviso in una grande porzione interna alla corona: la camera pulpare, e una porzione situata all’interno della radice: il canale radicolare.

III-Morfologia della polpa:

È composto da due elementi essenziali:

– la camera pulpare

 – i diversi canali radicolari. 

A- La camera pulpare o la porzione coronale

Riflette la forma del dente. 

I tubercoli e i solchi che vediamo sulla superficie dello smalto hanno la loro corrispondenza a livello della polpa: corna pulpari e concavità.

È limitato nella parte superiore dal soffitto della polpa; che riproduce la forma esterna della faccia occlusale; e sotto dal pavimento pulpare che esiste solo a livello dei denti pluriradicolati. 

B- Il sistema dei canali o la porzione di canale

Questo sistema è complesso perché se si tratta di una radice che ha un singolo canale cilindro-conico e un singolo foro apicale, si tratta solo di un’eccezione.

secondo la classificazione DE DEUS del 1975 distinguiamo: il canale principale, il canale laterale, il canale secondario e il canale accessorio.

1-Il canale principale

Inizia dal fondo della polpa e si sposta verso l’estremità della radice, seguendone l’asse. Contiene la maggior parte del parenchima pulpare.

Il suo calibro diminuisce dall’origine fino al livello del limite cemento-dentina dove esiste il “delta apicale” come dimostrato da KUTTLER.

Si descrive come la sovrapposizione di due coni invertiti l’uno rispetto all’altro:

– un lungo cono dentinale,

– un piccolo cono di cemento

2-Il canale laterale

È un’emanazione del canale principale che collega l’endodonto e il desmodonto a livello dei due terzi coronali.

Il suo asse è spesso perpendicolare all’asse del canale principale. 

3-Il canale secondario

Nasce dal canale principale a livello del terzo apicale.

Il suo asse è obliquo verso l’apice rispetto a quello del canale principale.

4- Il canale accessorio

È un ramo laterale del canale secondario.

I canali accessori rappresentano altrettante porte di uscita dal canale e altrettante vie di propagazione dell’infiammazione pulpare. 

V-ISTOLOGIA: 

La polpa è composta da cellule, matrice extracellulare, vasi e nervi.

A-LE CELLULE 

Sono dispersi nella matrice extracellulare idratata a bassa densità, la loro distribuzione non è uniforme: si distinguono una regione periferica detta dentinogenetica e una regione centrale.

Aa-La regione dentinogenica

È diviso in tre zone: 

1-la zona periferica costituita dagli odontoblasti: 

È responsabile della sintesi della dentina durante lo sviluppo dei denti e della sua riparazione durante tutta la vita dell’organo pulpare.

2-lo strato acellulare di WEIL (zona subodontoblastica o strato povero di cellule)  : ha uno spessore di circa 40 µm, è evidente soprattutto a livello delle corna pulpari, contiene alcune estensioni citoplasmatiche ramificate emesse dalle cellule sottostanti, contiene anche la maggior parte del plesso capillare subodontoblastico e i rami terminali delle fibre nervose sensoriali e autonome (plesso di RASCHKOW).

3-Lo strato subodontoblastico di HOhL (zona ricca di cellule SCHOUR)  : si tratta di una zona sottile ricca di cellule:

 -fibroblasti con morfologia arrotondata od ovoidale.

– cellule mesenchimali indifferenziate chiamate cellule HOhL, che si trovano più spesso vicino ai vasi e hanno il potenziale per differenziarsi in odontoblasti se necessario.

-Cellule immunitarie dendritiche.

Questo strato di HOhL è continuo con la zona centrale della polpa.

Ab-La regione centrale della polpa

È costituito da fibroblasti, cellule mesenchimali indifferenziate e cellule immunocompetenti.

1-Fibroblasti: cellule fusiformi o spinose, non polarizzate, ricche di organelli intracitoplasmatici e contenenti anche un ciglio la cui base si trova nella regione del Golgi. 

Ruolo: sviluppo e rimodellamento della matrice extracellulare della polpa.

 Questo rinnovamento è garantito dalla sintesi di fibre di collagene di tipo I e III, proteoglicani e glicoproteine. Con l’invecchiamento si trasformano in fibrociti, cellule con attività ridotta e quindi contenenti meno organelli cellulari.

I fibroblasti possono sintetizzare citochine in risposta a vari stimoli dopo un insulto e sono coinvolti nella guarigione delle lesioni della polpa.

2-Cellule mesenchimali indifferenziate:

Cellule grandi e poliedriche, con un grande nucleo centrale, abbondante citoplasma ed estensioni citoplasmatiche periferiche.

Si trovano nello strato subodontoblastico dell’HOhL e nella zona centrale della polpa, sempre in prossimità dei vasi sanguigni, e si trovano in stato latente.

Ruolo: a seconda dello stimolo, potrebbero differenziarsi in odontoblasti o fibroblasti.

Garantiscono il potenziale rigenerativo della polpa. Con l’invecchiamento della polpa il loro numero diminuisce e il potenziale di difesa della polpa diminuisce (Piette e Goldberg)

3-Cellule immunocompetenti:

Ne esistono di tre tipi: cellule dendritiche, macrofagi e linfociti T in una percentuale molto piccola.

3-1-Cellule dendritiche: 

Costituiscono circa l’8% della popolazione totale delle cellule della polpa, con un rapporto cellule dendritiche/macrofagi di 4 a 1.

Si tratta di cellule di grandi dimensioni (almeno 50 µm), dotate di almeno tre prolungamenti citoplasmatici (o dendriti), sono collegate tra loro tramite i dendriti e formano una rete continua in tutto il tessuto pulpare.

Ruolo: catturano gli antigeni e migrano verso le ghiandole linfatiche dove li presentano ai linfociti; questi linfociti attivati ​​ritornano poi alla polpa danneggiata dove forniscono un monitoraggio immunologico in caso di rappresentazione di questi stessi antigeni (JONTELL et al 1988). 

3-2-Macrofagi:

Situate principalmente nelle zone perivascolari, sono cellule di grandi dimensioni, ovali o stellate, il cui ruolo è l’eliminazione delle cellule morte, 

fagocitosi e presentazione degli antigeni ai linfociti.

3-3-linfociti: 

I linfociti T sono rari nella polpa sana, mentre i linfociti B sono presenti eccezionalmente (Farges, Romeas et al.2003).

B- La matrice extracellulare

B-1-La sostanza fondamentale:

Si tratta di un gel colloidale, legato a complessi proteina-saccaride, contenente glico-ammino-glicani, glicoproteine, elastina e metallo-proteasi della matrice.

La sostanza fondamentale sostiene le cellule.

B-2-Collagene

I collageni sono i principali tipi di componenti fibrosi presenti nel tessuto connettivo della polpa e rappresentano il 34% delle proteine ​​totali nella polpa umana.

Il tipo più comune è quello I (56%), seguito dal tipo III (43%).

B-3-Glicosaminoglicani.

Rappresentano circa la metà delle molecole della matrice della polpa; Sono lunghe catene polisaccaridiche non ramificate, composte da unità disaccaridiche ripetute.

Ruolo: – il loro ruolo principale è la ritenzione idrica nella polpa.

            -forniscono supporto meccanico ai tessuti, consentendo la rapida diffusione delle molecole idrosolubili e la migrazione delle cellule.

           -Forniscono protezione agli elementi vascolari e nervosi.

B-4-glicoproteine:

Rappresentate principalmente dalla fibronectina, le glicoproteine ​​svolgono un ruolo nel legame dei fibroblasti alla rete fibrillare del collagene.

La fibronectina presenta siti di legame per il collagene, i glicoamminoglicani e diverse molecole di adesione.

Inoltre, svolge un ruolo nel mantenimento della morfologia specifica degli odontoblasti, nella loro differenziazione terminale e nelle interazioni tra queste cellule (SELTZER E BENDER).

B-5-Elastina:

Si trova attorno alle arteriole pulpari, con un diametro superiore a 100µm, ed è responsabile dell’elasticità delle pareti vascolari.

Metalloproteinasi della matrice B-6 (MMP):

Si tratta di enzimi dipendenti da zinco e calcio che intervengono nella degradazione dei componenti della matrice extracellulare del tessuto connettivo, ad esempio: collagenasi, gelatinasi e stramelisina (degradazione dei componenti della matrice del tessuto connettivo della polpa, sono essenziali nel processo di rimodellamento della polpa (fisiologico o durante la guarigione).

B-7-Lipidi:

Rappresentano il 10-15% del peso secco della polpa, rappresentato principalmente da colesterolo in forma libera (30% dei lipidi totali) e fosfolipidi.

C-Vascolarizzazione

C-1-Vascolarizzazione del sangue:

La rete vascolare pulpare è estremamente abbondante, le arterie principali entrano nel canale radicolare attraverso l’orifizio apicale, quindi si dirigono all’interno del canale radicolare dove presentano ramificazioni laterali che capillarizzano di fronte alla zona subodontoblastica dove descrivono anse e anse terminali.

C-2-Vascolarizzazione linfatica:

La rete linfatica della polpa presenta sottili capillari nella zona subodontoblastica che convergono in vasi più grandi nella zona centrale. Nella zona apicale, le vene linfatiche pulpari si anastomizzano con le vene linfatiche parodontali. Il drenaggio linfatico avviene a livello dei linfonodi sottomentonieri e sottomascellari, poi a livello dei linfonodi cervicali.

D-Innervazione

L’innervazione della polpa è composta da fibre sensoriali provenienti dal sistema trigemino e da fibre vasomotorie provenienti dal sistema simpatico.

D-1Fibre sensoriali:

Entrano nella polpa attraverso gli orifizi apicali sotto forma di fasci mielinici. Viaggiano nel canale radicolare parallelamente agli assi vascolari e si suddividono a ventaglio nella polpa coronale. Le ramificazioni terminali si trovano nello strato subodontoblastico dove formano una fitta rete: i plessi RASHKOW. Successivamente i filamenti si distribuiscono attorno agli odontoblasti, alcuni di essi penetrano nella predentina dove, ripiegandosi su se stessi, formano delle anse. Alcuni rami nervosi penetrano nei tubuli dentinali, percorrono lo spazio pericitoplasmatico, parallelamente al prolungamento odontoblastico, per poi terminare avvolgendosi attorno a quest’ultimo.

D-2-Fibre vasomotorie

Provenienti dal sistema simpatico, hanno stretti rapporti con le basi muscolari arteriose e venose, controllano il flusso sanguigno mediante costrizione o dilatazione dei vasi, queste fibre sono prive di guaina mielinica.

V-Istofisiologia  

1 – La polpa costituisce l’organo che produce dentina attraverso l’attività della sua zona marginale per tutta la sua vita.

2-la polpa assicura gli scambi metabolici dell’intera massa dentinale grazie alla sua ricca vascolarizzazione.

3-Ruolo di difesa: la polpa assicura il ruolo di difesa grazie all’attività delle cellule di difesa di cui è dotata: cellule dendritiche , macrofagi e linfociti.

4-la polpa fornisce gran parte della sensibilità della dentina grazie alle terminazioni 

Nervoso. 

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