ISTOLOGIA DELL’ORGANO DENTALE

  ISTOLOGIA DELL’ORGANO DENTALE

Introduzione: L’istologia dentale ha lo scopo di studiare i tessuti dentali dal punto di vista morfologico e fisiologico.

Definizione: L’istologia è una scienza integrativa poiché consente di riconoscere il legame fondamentale che esiste tra l’architettura molecolare degli organelli e l’organizzazione cellulare.

Istologia dello smalto:

Morfologia dello smalto: lo smalto è formato dalla giustapposizione di prismi o barre mineralizzati che si estendono dalla giunzione smalto-dentina fino alla superficie della corona e da una sostanza interprismatica anch’essa mineralizzata.

Esistono due tipi di strisce; Strie di Retzius e bande di Hunter-Schreger.

Ogni prisma misura 4Ym di diametro, sono perpendicolari alla superficie della corona

Struttura chimica: lo smalto è composto per il 96% da minerali sotto forma di idrossiapatite, per il 4% da materia organica e acqua presente tra i cristalli.

         Minerali: sono principalmente idrossiapatiti (Ca10PO46H2O), sali di calcio e fosforo, vari ioni (stronzio, magnesio, piombo, fluoro). Acqua: disposta attorno ai cristalli o incorporata nelle proteine.

     La matrice organica: composta da prodotti di degradazione delle proteine ​​dello smalto. Dopo l’eruzione del dente, parte della matrice verrebbe eliminata all’esterno  

Caratteristiche fisiche:

      sostanza dura ma fragile

     lo smalto degli adulti è traslucido, bianco-bluastro

     più radiopaco rispetto ad altri tessuti mineralizzati

    il suo spessore è vulnerabile all’attacco acido

  varia a seconda della topografia, più importante in relazione alle cuspidi e al margine incisale, diminuisce a livello del colletto

     ha un certo numero di pieghe

Istologia del cemento; Tessuto connettivo resistente e avascolare che riveste la radice del dente. Sebbene sia uno dei tre tessuti mineralizzati del dente, appartiene al parodonto poiché costituisce, insieme all’osso alveolare, un punto di attacco essenziale del legamento parodontale.

Contiene il 65% di calcio e fosfato, principalmente sotto forma di idrossiapatite, il 23% di sostanze organiche, in particolare collagene, e il 12% di acqua. Meno mineralizzato dello smalto e della dentina, ha lo stesso tasso di mineralizzazione dell’osso.

Istologia del cemento:

Classificazione: Esistono due tipi di cemento:

Cemento acellulare: cemento primario o fibrillare 

È il primo che entra in contatto con la dentina radicolare.

Cemento secondario o cellulare, ha un aspetto lamellare e si forma dopo il cemento primario che lo ricopre, è più spesso del cemento primario soprattutto nella regione apicale.

2/ENDODONTOIATRIA: 

istologia del complesso polpa-dentina;

     a- Istologia della dentina: la dentina è un tessuto mineralizzato, formato da cellule pulpari specializzate; odontoblasti, le cui estensioni sono ospitate nei tubuli dentinali che si estendono fino alla giunzione dentina-smalto.

A breve distanza dalla polpa, ogni canalicolo è occupato da un prolungamento odontoblastico, 

separato dalla dentina intracanalicolare da uno spazio probabilmente occupato da una matrice pericanalicolare

Composizione chimica:  

È composto per il 70% da sostanze minerali, per il 20% da materia organica e per il 10% da acqua.

La materia minerale è composta da cristalli di idrossiapatite, talvolta uniti a carbonati di calcio, solfati e fosfati, nonché tracce di Fe, Cu, Pb, Zn, Mg, Na, Cl e F.

La parte organica contiene il 90% di collagene, oltre a citrati, lattati, fosfoproteine,

Proteoglicani, glicoproteine, proteine ​​plasmatiche, fosfolipidi, glicole, colesterolo e acidi grassi liberi. 

Proprietà fisico-chimiche: la dentina è un tessuto mineralizzato avascolare in connessione permanente con la polpa tramite gli odontoblasti 

La dentina ha una tinta leggermente giallastra.

La dentina è più dura del cemento.

La dentina è permeabile in entrambe le direzioni, dalla polpa e dal JED, questa permeabilità diminuisce con l’età

Mineralizzazione della dentina; aspetto globulare di noduli calcificati separati da zone non mineralizzate

istologia della polpa b

la polpa dentale è un tessuto connettivo lasso e specializzato, di consistenza gelatinosa; dal punto di vista istologico la polpa è divisa in una zona periferica che comprende elementi situati in prossimità della dentina, ed una zona centrale che comprende tutto il resto del tessuto connettivo della polpa, composto principalmente da glucoproteine ​​di acqua e da diversi metaboliti trasportati dal sangue alle cellule; e infine da fibre principalmente fibre di collagene e altre fibre non specifiche

La zona periferica, direttamente responsabile della formazione della dentina, è a sua volta divisa in tre zone:

Lo strato odontoblastico situato alla periferia della polpa; include gli odontoblasti.

Lo strato acellulare di Weill, particolarmente visibile nella polpa coronale, contiene fibre e vasi. 

Lo strato interno è ricco di cellule e talvolta viene chiamato zona di Hohl.

La zona centrale contiene cellule, fibre, vasi e sostanza fondamentale.  

Lo strato odontoblastico situato alla periferia della polpa è composto da cellule specifiche, gli odontoblasti allineati in una palizzata regolare di un singolo strato, ogni odontoblasto connesso agli odontoblasti vicini tramite contatti intercellulari, principalmente di tipo desmodontale;

 Ogni odontoblasto funzionale emette almeno un’estensione verso la dentina e ogni estensione può avere rami laterali.

L’odontoblasto svolge un ruolo essenziale nella sintesi del collagene nella matrice predentinica.

Lo strato acellulare vuoto di Weill nei preparati istologici ordinari è povero solo di cellule e contiene numerose fibre:

 Fibre di collagene di origine odontoblastica; 

                                                                      Fibre di Von Korff.

Lo strato delle cellule di Hohl contiene cellule giovani, fibroblasti, questo strato è molto ricco di elementi artero-venosi

La massa pulpare centrale è formata da tessuto connettivo ricco di elementi cellulari e più povero di fibre rispetto al normale tessuto connettivo lasso, il che conferisce un aspetto che ricorda quello del tessuto connettivo giovane.

Le cellule osservate sono principalmente fibroblasti e alcune cellule rare come macrofagi e istiociti.

Queste cellule sono immerse in una sostanza fondamentale di composizione specifica accompagnata da fibre di collagene, il cui numero aumenta con l’età, e da un plesso vascolo-nervoso e linfatico molto importante.

1-Istologia del desmodonto: tessuto connettivo denso che circonda le radici dentarie e collega principalmente i denti ai processi alveolari.

Negli anziani può scomparire, dando origine all’anchilosi dentale. 

     a- la sostanza fondamentale ha la consistenza e la fluidità di un gel.

     cellule b: troviamo fibroblasti, fibrociti, cellule ossee e del cemento e cellule di difesa. Oltre alle cellule epiteliali rappresentate dai resti della guaina epiteliale di Hertwing. 

     fibre c: principalmente fibre collagene che hanno un diametro di 0,55 mm distribuite in fasci alveolo-dentali classificati in 5 gruppi

Il gruppo della cresta alveolare

Il gruppo orizzontale

Il gruppo obliquo (questo è il più importante)

Il gruppo apicale disposto tra l’apice 

E la base dell’alveolo.

Il gruppo interadicolare

Oltre alle fibre oxitalline che sono parallele alla superficie delle radici e perpendicolari all’asse dei fasci di collagene.

     d- la vascolarizzazione avviene tramite vasi che originano dai rami dei tronchi arterovenosi dentali e mandibolari.

e- innervazione: costituita da un plesso il cui percorso si sovrappone a quello della rete vascolare.

2- istologia dell’osso alveolare:

Composizione del tessuto osseo: la sostanza fondamentale è costituita da una struttura organica e da una inorganica.

L’aspetto radiografico della parete alveolare è chiamato “lamina dura”

Struttura istologica: le trabecolature ossee hanno un percorso contorto, sono formate dalla giustapposizione di lamelle parallele

tra loro; Gli spazi trabecolari sono occupati da un parenchima cellulare-fibrillare riccamente vascolarizzato

Conclusione

Una conoscenza perfetta delle strutture e ultrastrutture dei tessuti dentali sarebbe utile ai professionisti perché gli rammenterebbe i dati di base necessari all’attuazione delle loro terapie, queste ultime in continua evoluzione e progresso. 

L’efficacia dei loro trattamenti , il comportamento reattivo del dente e la biocompatibilità dei materiali sono condizionati dalla struttura istologica dei tessuti dentali su cui vengono applicati.

ISTOLOGIA DELL’ORGANO DENTALE

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