Interrelazioni ODF (PARO-Protesi-OCE)
- Introduzione
L’ortopedia dentofacciale è una disciplina che consiste nella correzione delle malformazioni mascellari mediante interventi ortopedici, nonché delle malposizioni dentarie mediante l’ortodonzia, allo scopo di ripristinare la dentatura funzionale ed estetica del paziente e di consentire una crescita armoniosa del viso e della dentatura per favorire il corretto sviluppo delle funzioni orofacciali (Bassigny e Canal, 1983).
L’ortodonzia da sola non potrà raggiungere questi obiettivi; per questo avrà bisogno del supporto di altre specialità odontoiatriche.
- Interrelazioni ODF-Parodontologia:
- Contributo dell’ortodonzia alla terapia parodontale
Prevenzione della malattia parodontale
-La correzione ortodontica di versioni e rotazioni consente, oltre al riallineamento delle corone, il riallineamento degli attacchi epiteliali rendendo più facili ed efficaci le manovre di igiene. L’ortodonzia favorisce il controllo della placca e contribuisce quindi alla prevenzione delle malattie parodontali.
– Corregge le migrazioni secondarie a malattie parodontali (vestiboloversioni e diastemi secondari nel settore mascellare anteriore, egressione degli incisivi mandibolari).
– Riposizionamento del complesso alveolodentale :
*Morsetto profondo: provoca lesioni a livello dell’attacco epiteliale della gengiva vestibolare inferiore e palatale superiore. La correzione ortodontica per intrusione è considerata il trattamento primario delle lesioni parodontali.
*Morto crociato anteriore: traumatico (lesione parodontale) richiede un trattamento ortoparodontale
*Recessione: il riposizionamento del complesso alveolo-dentale nella zona di equilibrio muscolare cura la recessione gengivale causata da un’intensa pressione muscolare.
– Lo spostamento del dente con il suo parodonto provoca un (vero) rimodellamento parodontale, che permette la rigenerazione dell’osso alveolare: egressione ortodontica
– Riduzione dell’alveolisi orizzontale mediante intrusione ortodontica per aumentare il supporto radicolare.
-Prevenire e curare la perdita della papilla interdentale
-L’uso della riduzione dello smalto prossimale modifica la forma generale dei denti. L’orientamento delle facce prossimali viene quindi reso meno divergente con, come conseguenza, da un lato, un risparmio di spazio che consente di correggere la congestione senza separare significativamente le radici e, dall’altro, di evitare di spostare il punto di contatto:
-la rimozione del trauma mediante trattamento ortodontico consente una guarigione più rapida della lesione parodontale.
- Contributo della parodontologia ai trattamenti ortodontici
A/ prima del trattamento ortodontico
– La chirurgia parodontale può, in qualsiasi momento, essere inserita nel piano di trattamento ortodontico per ottimizzarlo, prevenendolo, aiutandolo o correggendolo, e garantendo infine la sostenibilità dei risultati ottenuti.
– Igienizzazione del parodonto prima del trattamento ortodontico:
– Lo spostamento dei denti in caso di malattia parodontale congestizia può causare perdita ossea o peggiorare la recessione gengivale.
Pertanto, diventa necessaria la soppressione pre-ortodontica dell’infiammazione parodontale:
-Motivazione del paziente e consigli sull’igiene
– Scaling e levigatura radicolare.
-Manutenzione
– Chirurgia di igienizzazione : In presenza di tasche parodontali residue superiori a 5 mm e di alveolisi superiore al 50% dell’altezza radicolare , prima del trattamento ortodontico verranno eseguiti interventi di chirurgia parodontale, come lembi di igienizzazione mucoperiostea e lembi di accesso estetici nei settori anteriori,
– Chirurgia mucogengivale . Il miglioramento delle condizioni mucogengivali, problema frequentemente evidenziato durante la prima visita ortodontica, è dovuto alla brevità della gengiva aderente, sottile o inesistente. Le tecniche di approfondimento vestibolare e di innesto gengivale renderanno il trattamento ortodontico più sicuro.
-Frenectomia/frenulotomia labiale: è indicata quando il frenulo labiale mediale viene inserito in prossimità della cresta gengivale dando luogo a un test di trazione gengivale positivo
– Frenulectomia linguale: indicata in caso di frenulo linguale corto che ne favorisce la posizione bassa.
B/Durante il trattamento ortodontico
– Controllo della placca dentale
– Correzione dell’iperplasia gengivale: il cui scopo è quello di rimuovere l’ostacolo tissutale conferendo alla gengiva un aspetto regolare
-Rivalutare il rischio che si verifichi una recessione gengivale
C/Dopo il trattamento ortodontico
– Fibrotomia sopracrestale circonferenziale: il cui scopo è quello di minimizzare il rischio di recidiva delle rotazioni sotto tensione delle fibre cemento-gengivali e transettali.
Questa fibrotomia viene generalmente eseguita da 3 a 6 mesi dopo la correzione completa di una rotazione
-Trattamento della recessione gengivale
– Chirurgia dei denti inclusi: la chirurgia parodontale ortodontica che consente il posizionamento dei denti inclusi sull’arcata è una delle tante
illustrazioni delle strette e complementari relazioni tra parodontologia e ortodonzia.
-Allungamento coronale mediante gengivectomia in caso di persistenza del sorriso gengivale al termine del trattamento ortodontico.
- Interrelazioni ODF-OCE
- Lesioni dentali causate da apparecchi ortodontici
Le “macchie bianche”, a causa della loro prevalenza e rapidità di comparsa, rientrano tra i principali effetti iatrogeni dei trattamenti ortodontici.
È responsabilità dell’ortodontista adottare tutte le misure necessarie per prevenirne o limitarne lo sviluppo.
Prevenzione:
* Prima del trattamento ortodontico: sarà necessario effettuare
– Cura di tutte le carie,
-Trattamento delle patologie pulpari di origine cariosa,
– Il ripristino dell’integrità anatomica e funzionale dei denti utilizzati come supporto mediante trattamento ortodontico,
– Otturazioni preventive di solchi, fossette e fessure di tutti i denti permanenti.
*Durante il trattamento ortodontico: sarà necessario effettuare:
-Motivazione del paziente a una buona igiene orale.
-Adattamento preciso degli anelli.
– Un controllo dei denti portatori dell’apparecchio ortodontico (risigillatura) a intervalli regolari da 6 mesi a un anno.
-Limitazione della durata, della superficie e del numero di applicazioni dell’acido ortofosforico.
– L’uso di mezzi leganti senza demineralizzazione
smalto precedente (vetroionomero), soprattutto nei pazienti con smalto indebolito.
– Per lo stripping bisogna far seguire una buona lucidatura, evitando riduzioni eccessive dello smalto (da 0,3 a 0,4 mm a livello anteriore e 0,6 mm a livello posteriore)
*Dopo il trattamento ortodontico: sarà necessario effettuare:
– Lucidatura delle superfici dentali;
-Cercare possibili carie
– Prevenzione del fluoro: usare un dentifricio al fluoro due volte al giorno consente la remineralizzazione dopo 2 mesi.
3.2 Contributo dell’ODF all’OCE:
Affinché il dentista possa realizzare con successo restauri che imitano l’anatomia naturale, deve esserci spazio di restauro sufficiente in tutte e tre le dimensioni. Il trattamento ortodontico avrà lo scopo di creare uno spazio anatomico ideale per ricevere i restauri pianificati quali:
-Apertura dello spazio per il restauro di un incisivo laterale a chicco di riso.
-Chiusura degli spazi in caso di agenesia dei laterali.
– L’intrusione di un dente con morso profondo per consentirne la ricostruzione.
-Lo scioglimento delle ostruzioni per facilitare l’accesso ad una superficie dentale cariata
– In caso di distruzione della radice sottogengivale, l’egressione ortodontica consentirà il recupero della parte sana della radice.
-Se un dente ha subito una frattura coronale, il limite cervicale della ricostruzione coronale potrebbe non essere raggiungibile correttamente. L’uscita consentirà l’accesso ad esso
-Ortodonzia e il suo ruolo nella prevenzione dei traumi dentali: il trattamento dei proalveoli di classe II/1 o superiori in ortodonzia aiuta a ridurre i traumi dentali dovuti all’esposizione degli incisivi superiori.
3.3 Contributo dell’odontoiatria conservativa al trattamento ortodontico: il ruolo dell’odontoiatra sarà:
– Prendersi cura di tutti i denti cariati prima dell’applicazione, anche se si trova in una fase non dolorosa;
– Ricostruire la superficie dentale con composito ceramico nei casi di denti nani;
-Eseguire coronoplastiche sui canini in caso di agenesia degli incisivi laterali;
– Ricostruire i denti affetti da fratture.
-Quando c’è una lesione endo-parodontale, il trattamento endodontico fa parte della preparazione iniziale
-Nel caso in cui sia indicata l’egressione di un dente per
predisporre l’architettura parodontale, la sua realizzazione può richiedere la molatura di una parte significativa
della corona in modo da non causare una sovraocclusione inaccettabile. In questo caso è quindi necessario un trattamento endodontico preventivo per consentire la levigatura coronale.
- Interrelazioni ODF-Protesi dentaria
- Contributo dell’ODF alla protesi
Quando la protesi non è funzionalmente ed esteticamente realizzabile a causa della presenza di dismorfosi dento-alveolari o scheletriche, l’ortodonzia interviene per correggere queste anomalie e consentire restauri protesici.
– Raddrizzamento degli assi dentari: per ottenere il parallelismo degli assi radicolari, che permetterà:
-Per risparmiare tessuto durante il taglio e realizzare corone protesiche sull’asse del dente.
-Per facilitare l’inserimento di protesi rimovibili
Esempio: la mesioversione del secondo molare mandibolare, classica conseguenza dell’estrazione prematura non compensata dei primi molari, provoca:
- lesioni parodontali con aspetto più o meno emorragico a rotolo, intrusione radicolare mesiale e formazione di tasche parodontali
- Trauma occlusale e perdita della dimensione verticale Il trattamento ortodontico mira a riaprire lo spazio divenuto insufficiente per collocare l’elemento protesico e a raddrizzare l’asse, consentendo di limitare la preparazione coronale (risparmio di tessuto) e le forze masticatorie non saranno più dannose perché la trasmissione delle forze avviene nell’asse del dente
-Preparazione preimpianto:
-Aprire uno spazio per posizionare uno o più impianti
– Allontanare le radici dai denti adiacenti (almeno 7 mm)
-Spostare un dente su una cresta ossea sottile (dove non è possibile posizionare un impianto ) e liberare così spazio sufficiente per quest’ultimo (dove la cresta ossea è più larga);
-Estrudere completamente una radice con una tasca infraossea, quindi estrarla per lasciare una cresta ossea impeccabile.
-Correzione delle estrusioni dentali: in caso di indentatura, i denti adiacenti possono inclinarsi e quello opposto può uscire, creando così interferenze occlusali che impediscono la creazione di una protesi funzionale. L’ortodonzia mira a far entrare e raddrizzare i denti durante il livellamento.
– Correzione delle perdite di DVO: l’edentulia posteriore è responsabile del collasso della DV con sovraccarico occlusale a livello anteriore, dando così versioni vestibolari con diastemi e perdita di guida anteriore. L’obiettivo del trattamento è ripristinare la DVO sostituendo i denti mancanti e raddrizzando i denti inclinati. Normalizzare i rapporti degli incisivi e ripristinare la guida anteriore funzionale per ricevere una protesi di ritenzione o di sostituzione.
- Contributo della protesi all’ODF
– Ricostruzione protesica nei bambini: hanno lo scopo di mantenere le funzioni masticatorie, estetiche e fonetiche, nonché di preservare la lunghezza dell’arcata e la dimensione verticale dell’occlusione.
– Ricostruzione protesica nell’adulto; Agenesia degli incisivi laterali.
– Ritenzione protesica
- Conclusione:
L’ortodontista, il parodontologo, l’odontoiatra, il protesista e gli altri specialisti devono unire le forze per raggiungere un obiettivo comune. Il lavoro di ogni partecipante deve facilitare e integrare quello dell’altro. L’ortodonzia da sola non può correggere tutte le malocclusioni e le dismorfosi. D’altra parte, anche altre discipline hanno bisogno dell’ortodonzia per raggiungere gli obiettivi della riabilitazione del cavo orale.
Interrelazioni ODF (PARO-Protesi-OCE)
I denti del giudizio possono causare infezioni se non vengono rimossi in tempo.
Le corone dentali proteggono i denti indeboliti da carie o fratture.
Le gengive infiammate possono essere il segno di gengivite o parodontite.
Gli allineatori trasparenti correggono i denti in modo discreto e confortevole.
Le otturazioni dentali moderne utilizzano materiali biocompatibili ed estetici.
Gli spazzolini interdentali rimuovono i residui di cibo tra i denti.
Un’adeguata idratazione aiuta a mantenere sana la saliva, essenziale per la salute dei denti.