INCIDENTI E INCIDENTI CHE SI VERIFICANO DURANTE LE TERAPIE OCE
Introduzione
Come altre discipline complesse dell’odontoiatria, anche il trattamento endodontico può generare eventi indesiderati o imprevisti che possono influenzare la prognosi. Questi incidenti vengono collettivamente definiti incidenti e inconvenienti operativi.
I/ Incidenti legati all’uso dell’anestesia:
1/ incidenti locali a/iniezione dolorosa
- Cause
- Iniezione troppo rapida con pressione molto elevata;
- Temperatura della soluzione troppo fredda,
- Scelta sbagliata della tecnica anestetica,
- Membrana mucosa non stirata,
- Danni ai nervi.
- Prevenzione
- Eseguire l’anestesia da contatto nei bambini e nei pazienti ansiosi,
- Riscaldare la cartuccia,
- Applicare una trazione decisa sulla guancia o sul labbro,
- Evitare il contatto con l’osso che causa un doloroso distacco del periostio,
- Orientare la smussatura singola dell’ago nella direzione dell’osso,
- Iniettare lentamente,
- Iniettare lontano dalla fonte dell’infezione.
b/ Rottura dell’ago
- Cause
Errore tecnico del professionista,
Movimenti improvvisi del paziente, soprattutto nei bambini.
- Azione da intraprendere
Rassicurare e avvertire il paziente, chiedergli di non chiudere la bocca, di limitare i movimenti mandibolari e di deglutizione per evitare la penetrazione secondaria dell’ago.
- Frammento visibile: estrazione possibile in ambulatorio con pinza emostatica,
- Frammento sottomucoso:
- Eseguire una radiografia (retro-alveolare, panoramica),
- Segnare il punto di ingresso con un pennarello e indirizzare il paziente a un chirurgo maxillo-facciale, prescrivendogli antibiotici.
c/ Ematoma/Emorragia Possono verificarsi due casi:
- In un soggetto con una valutazione normale dell’emostasi, se compare un ematoma nel sito di iniezione, il suo riassorbimento è rapido;
- Quando l’equilibrio ematologico è alterato, si deve evitare l’anestesia regionale o locale.
nei tessuti lassi (pavimento della bocca).
d/Lesione nervosa: Incidente raro
Possono verificarsi paralisi facciali e problemi agli occhi.
Questi incidenti impressionanti sono di breve durata e non lasciano conseguenze, ma se il problema persiste, è opportuno indirizzare il paziente a un neurologo.
e/Irritazione o ischemia della mucosa orale
Nel punto di infiltrazione, la mucosa diventa bianca e poi assume una tinta violacea e 7 giorni dopo si verifica una dolorosa perdita di sostanza sotto forma di ulcerazione.
- Cause:
Applicazione topica di anestetico di superficie,
Eccesso di vasocostrittori,
Velocità di iniezione troppo elevata,
Pressione di iniezione troppo elevata,
Temperatura anestetica troppo fredda,
Infiltrazione in una mucosa sottile (linguale) o molto aderente (palatale).
- Azione da intraprendere:
Prescrivere un collutorio e un unguento antisettico e cicatrizzante
- Prevenzione
Riscaldare la soluzione anestetica;
Nessuna pressione eccessiva;
Iniezione lenta.
f/Complicazione settica: questo tipo di complicazione è raro.
- Cause: ambiente orale con numerosi focolai infettivi.
- Azione da intraprendere:
Eseguire il drenaggio chirurgico dell’infezione;
Prescrivere: terapia antibiotica ad ampio spettro.
e/Lesione dei tessuti molli
- Cause:
Anestesia prolungata, che provoca traumi involontari alle labbra; della lingua mordendola, soprattutto nei bambini e nelle persone disabili.
- Azione da intraprendere:
Eseguire suture se necessario;
Prescrivere collutorio, antidolorifici ed eventualmente antibiotici.
2/Incidenti generali a/Disagio vagale o lipotimia
Si manifesta in soggetti emotivi, stanchi, ansiosi, è favorita dalla posizione seduta, la più
spesso si attiva fin dall’inizio dell’iniezione.
- Segni ed evoluzione: L’esordio è progressivo; il soggetto avverte il disagio che sta arrivando, vi si associa più o meno
meno a:
- Vertigini;
- Sensazioni di vampate di calore;
- Tinnito;
- Disturbi visivi;
- Una sensazione di pesantezza in tutte le sue membra;
- Il soggetto è clinicamente pallido con sudorazione, polipnea e bradicardia.
Quando si verifica la perdita di coscienza, la durata è molto breve.
La sincope vasovagale può essere prevenuta somministrando al paziente una premedicazione calmante
2 ore prima dell’anestesia locale.
- Trattamento: Richiede di porre il paziente in posizione supina e di sollevare le gambe, il che facilita l’irrigazione cerebrale. L’iniezione di atropina è estremamente utile.
b/Sincope cardiorespiratoria
Si tratta di un arresto cardiorespiratorio molto breve, con perdita di coscienza che si verifica da
modo brutale.
Il paziente è immobile, pallido, inerte, il polso non è percettibile e non respira.
- Evoluzione :
- Favorevole se dura meno di 1 minuto ed è reversibile, portando a un risveglio improvviso con ripresa della circolazione;
- Sfavorevole oltre i 3 minuti.
- Azione da intraprendere:
- Eseguire la rianimazione cardiopolmonare;
- Contattare i servizi di emergenza.
- Prevenzione:
- Possibile premedicazione sedativa;
- Rispettare le dosi.
c/Crisi convulsiva : è dovuta il più delle volte a un sovradosaggio o a un’iniezione intravascolare; clinicamente si manifesta una sindrome premonitrice che deve essere il segnale d’allarme: malessere con ansia, mal di testa, sbadigli, nausea, agitazione o sonnolenza, pallore, sudorazione, ecc.
La crisi è generalmente breve ma può ripresentarsi in assenza di trattamento con rischio di
crollo.
- Prevenzione:
- Buon interrogatorio;
- Scelta dell’anestesia nel rispetto della dose e delle concentrazioni;
- Monitoraggio delle reazioni del paziente durante la somministrazione del prodotto anestetico;
d/Incidenti allergici
L’allergia è una reazione anomala, inappropriata ed esagerata del sistema immunitario che si verifica dopo l’esposizione a un allergene, dovuta all’uso di molecole allergeniche: molecole anestetiche, conservanti.
La reazione allergica si manifesta da 3 a 5 minuti dopo l’iniezione e comprende segni cutanei quali prurito, poi orticaria più o meno generalizzata, tachicardia, dolore epigastrico acuto, poi collasso, broncospasmo,
- Cosa fare in caso di reazione allergica:
- Interrompere immediatamente il trattamento,
- Contattare i servizi di emergenza,
- Somministrare ossigeno al paziente,
- Controllare le vie aeree superiori,
- Informare il paziente e registrare l’evento nella sua cartella clinica.
- Prevenzione:
- Compila un buon questionario medico,
- Se necessario, indirizzare il paziente a un allergologo.
- Associare un vasocostrittore che consenta:
- Aumentare la durata d’azione dell’anestesia,
- Riduce la vasodilatazione, la velocità di assorbimento, la tossicità, la dose iniettata e il sanguinamento.
II/ Incidenti durante la creazione della cavità di accesso endodontico
Durante l’apertura della camera pulpare si possono evidenziare tre tipi di incidenti.
1/ Ostruzione strumentale : comporta la rimozione parziale del soffitto pulpare.
Le cause:
- Mancanza di conoscenza dell’anatomia endodontica;
- Errata interpretazione della radiografia preoperatoria.
Il medico dovrà rileggere la radiografia preoperatoria e rimuoverla utilizzando una fresa appuntita
schiuma il resto del soffitto di polpa.
2/ Fermarsi
È l’eliminazione eccessiva del soffitto pulpare che dà origine ai blocchi. Questo incidente è dovuto alle stesse eziologie del precedente.
Lo stop può portare ad un indebolimento delle pareti, aumentando così il rischio di frattura coronarica. Di fronte a questo incidente, il professionista dovrà prendere in considerazione un’otturazione coronale con un cemento vetroionomerico e rifare la cavità di accesso endodontico per ottenere una cavità a quattro pareti. 3/Perforazione
A seconda del loro orientamento possiamo distinguere due tipi di perforazioni:
- Le perforazioni esterne (coronarie) sono dovute a:
- strumentazione inadeguata,
- una mancanza di conoscenza dell’anatomia dentale,
- una malposizione dentale.
- Le perforazioni interne (del pavimento della polpa) includono:
- dalla scarsa conoscenza della morfologia pulpo-radicolare
- estensione insufficiente della cavità di accesso endodontico,
- la presenza di calcificazioni intrapulpali.
Il corso d’azione:
- In caso di piccola perforazione:
- Lavaggio della ferita chirurgica con siero fisiologico;
- Emostasi e tamponamento;
- Applicazione e leggera condensazione di idrossido di calcio o MTA sulla ferita;
- Applicazione di un cemento vetroionomerico che proteggerà l’idrossido di calcio, seguita dall’otturazione del canale radicolare.
- In caso di perforazione di grandi dimensioni: la prognosi è incerta. Sono necessari interventi chirurgici, amputazioni con rimozione della radice del dente o estrazioni dentarie.
III/ Incidenti durante la pulizia e la sagomatura del canale 1/ Frattura strumentale: Le eziologie sono:
- affaticamento eccessivo dello strumento endocanalare;
- raschiatura effettuata applicando una forza eccessiva allo strumento;
- fattori anatomici sfavorevoli (canale angolato).
La posizione anatomica del frammento, confermata dalla radiografia retroalveolare, determina la linea di condotta da adottare.
🡺 Astensione terapeutica :
Se lo strumento fratturato è sterile, sono state osservate tutte le misure asettiche e l’otturazione del canale garantirà tutte le qualità di un’otturazione ermetica.
🡺 Terapie meccaniche : sono indicate nei casi in cui lo strumento fratturato si trova
nel terzo superiore (caso più favorevole) o nel terzo medio del canale.
- Metodo di sfregamento laterale:
Eseguire il bypass del frammento strumentale, sotto abbondante irrigazione di soluzione chelante (EDTA, Largal ultra, acidi forti (acido cloridrico) e tricloruro di iodio) utilizzando lime MMC precurvate da 0,6 o 0,8, dopo aver svasato la porzione coronale del canale .
Una volta ottenuto il passaggio tramite i file MMC, l’utilizzo dei file MME da 0.6 a 15 consentirà la rimozione dello strumento.
- Metodo MASSERANN:
Ebbe l’idea di estrarre il frammento dello strumento introducendovi attorno un tubo che lo racchiudesse
e che ne consente l’estrazione.
Infatti, il tubo di Trepan viene introdotto nel canale e verrà girato manualmente, avanzando fino a entrare in contatto con il frammento e poi circondandolo.
Per questo è necessaria una preparazione preventiva del canale per consentire l’inserimento dell’
tubo.
Un mandrino che scorre nel tubo del trapano incastra il frammento forzandolo contro una finestra
disposto: lo strumento incastrato viene poi estratto.
Nota: il tubo di perforazione può essere utilizzato solo in un canale relativamente dritto.
- Terapie chirurgiche
A seconda del caso clinico presentato al medico, si possono prendere in considerazione numerosi metodi chirurgici.
🡺 Resezione apicale:
Quando il frammento fratturato si trova nel terzo apicale di una radice chirurgicamente accessibile.
🡺 Amputazione della radice:
Riservato principalmente ai molari inferiori, tranne nel caso di fusione radicolare
2/ Tappi di dentina
Il tappo di dentina è costituito da detriti organici spinti indietro dagli strumenti utilizzati troppo velocemente e senza irrigazione, a cui si aggiungono schegge di dentina derivanti da un taglio prematuro della lima.
Cause:
- Inesperienza
- Precipitazioni eccessive
- Mancato rispetto delle regole fondamentali di preparazione del canale in termini di irrigazione
e manovre strumentali.
Secondo Laurichesse, la prevenzione della formazione di tappi dentinali segue cinque regole:
- Irrigazione abbondante e rinnovata;
- Utilizzo degli strumenti in ordine crescente senza mai saltare un numero;
- Riepilogo tramite l’ultimo strumento che raggiunge liberamente il limite apicale dopo l’utilizzo di ciascun numero di file;
- Assenza di movimenti rotatori degli strumenti nel canale, la cui azione è limitata ad un ottavo di giro;
- Utilizzo flessibile degli strumenti, senza mai forzare.
La rimozione di un tappo di dentina può essere ottenuta utilizzando MMC precurvato da 0,8, con irrigazione significativa, combinando l’azione di un solvente come RC Prep e ipoclorito di sodio per sciogliere parzialmente il tappo o almeno ammorbidirlo.
Una volta ottenuto il passaggio con l’MMC, lavorare a lungo un MME dello stesso diametro per allargare il passaggio. Non appena è sufficiente, utilizzare uno strumento sonico per liberare completamente il canale e facilitare l’azione degli strumenti di diametro maggiore.
3/ Spalle o proiezioni
Sono causati dall’azione incontrollata delle lime a livello del terzo medio o del terzo apicale.
a/Terzo medio delle spalle
Azione da intraprendere:
- Pre-piegare una lima MMC da 0,8 negli ultimi millimetri per ottenere una piega stretta,
- Ricoprire il canale con RC Prep per facilitare l’avanzamento dello strumento, procedere fino al contatto con la spalla, quindi ruotare la lima di alcuni gradi e spingerla delicatamente in direzione apicale fino ad attraversare la spalla.
- Una volta raggiunto il limite apicale, è opportuno effettuare una radiografia di controllo.
- L’attenuazione della spalla si ottiene utilizzando MME da 0,8 a 15/100, azionati con movimenti avanti e indietro, sotto abbondante irrigazione.
b/ Spalle del terzo apicale
La loro origine può essere simile a quella del terzo medio e in questo caso le soluzioni saranno identiche. Tuttavia, il più delle volte queste spalle vengono create mediante l’uso di lime rotanti di calibro troppo grande e non prepiegate nei canali curvi. La prevenzione è garantita dal rispetto dei principi fondamentali citati da Laurichesse.
4/ Perforazioni delle radici: durante la pulizia e la modellatura, le radici possono essere perforate a diversi livelli.
La prognosi è influenzata dalla localizzazione della perforazione (apicale, media o cervicale) e dallo stadio del trattamento.
- /Perforazioni apicali Eziologia
- Strumentazione del canale oltre la costrizione apicale.
- Misurazione errata della lunghezza di lavoro o mancata osservanza della stessa durante
preparazione del canale. Ciò può essere rivelato da:
- Sanguinamento che riempie il canale o è visibile sui file,
- Una sensazione dolorosa durante tutta la preparazione del canale mentre il dente era asintomatico,
- Perdita improvvisa della preparazione della cavità pulpare radicolare;
- Immagine radiografica dell’estensione finale del file preparatorio oltre l’immagine dell’apice.
Prevenzione
Misurazione corretta della lunghezza di lavoro e sua osservanza durante l’intera preparazione della cavità pulpare radicolare.
Trattamento : la procedura è la seguente.
- A seconda del diametro e della posizione del forame apicale, arrestare la lunghezza di lavoro a 1 o 2
mm sotto il foro di perforazione.
- Pulire, modellare e sigillare il canale, rispettando questa nuova lunghezza di lavoro.
Il cono master deve essere saldamente posizionato sul nuovo stop apicale formato alla nuova lunghezza di lavoro.
Per evitare l’estrusione dei materiali di riempimento, è consigliabile sigillare il forame
apicale con l’MTA per creare una barriera tra la cavità pulpare e la regione periapicale.
- /Perforazioni laterali (mezza radice) Eziologia
La pressione e le forze applicate in modo errato alla lima portano alla creazione di canali artificiali.
Gli indicatori per le perforazioni laterali sono simili a quelli per la perforazione apicale. L’uscita dello strumento dalla radice visibile sulla radiografia è l’indicatore definitivo. Trattamento
- Stabilire una nuova lunghezza di lavoro nel segmento accessibile del canale.
- Pulire, modellare e quindi sigillare il canale alla nuova lunghezza di lavoro.
- Irrigare il canale perforato con soluzione salina o a bassa concentrazione (0,5
%) di ipoclorito di sodio
Prognosi
Il successo dipende in parte dal volume della cavità radicolare residua che non è stata possibile trattare.
preparati e sigillati.
- /Perforazioni del terzo coronale della radice
Eziologia Durante la preparazione dell’impianto si verificano perforazioni del terzo coronale della radice.
accedere alla cavità quando l’operatore tenta di individuare le porte di ingresso del canale o durante le manovre di svasatura del canale con lime, frese Gates-Glidden, svasatori o alesatori Peeso.
Trattamento
La prognosi è infausta, è necessario tentare di sigillare internamente la lesione e proteggere la pervietà del canale principale durante il processo di guarigione.
5/Emorragie
Le cause del sanguinamento intraoperatorio possono essere limitate a tre motivi:
- Lacerazione del tessuto pulpare,
- Attraversamento ripetuto dei limiti apicali da parte degli strumenti,
- Puntura e soffocamento.
Prevenzione: Per Laurichesse, devono essere rispettati quattro criteri:
- Individuazione precoce di limiti apicali precisi;
- Rispetto della lunghezza di lavoro determinata da tutti gli strumenti;
- Irrigazione con ipoclorito di sodio;
- Non effettuare il trattamento canalare se una lesione periapicale significativa è in fase acuta e presenta una significativa secrezione purulenta transcanalare;
In caso di problemi infettivi è preferibile adottare una terapia più ecologica con una fase di pretrattamento, che permetta di de-infiammare il desmodonte e disinfettare il canale, limitando così i rischi di complicanze.
- Emorragia improvvisa durante la preparazione. Generalmente indica una lesione desmodontale.
- Arrestare l’emorragia con un bagno di ipoclorito di sodio per 4-5 minuti, prima di riprendere il normale ciclo di preparazione.
- In caso di perforazione si tratta di trovare il percorso del canale. Se ciò non fosse possibile, il canale falso dovrà essere sigillato con idrossido di calcio, che garantirà l’emostasi e manterrà la disinfezione dell’endodonto fino a una seduta successiva, in cui sarà fondamentale individuare il canale ed effettuare la sigillatura definitiva della perforazione e del sistema canalare.
- Se anche questo secondo tentativo fallisce, non resta che estrarre il dente o ricorrere alla chirurgia endodontica.
- Sanguinamento alla fine della preparazione
È dovuto al passaggio attraverso un foro molto grande o eccessivamente ingrandito di uno strumento o di una punta di carta assorbente.
L’emorragia deve essere fermata con un bagno di ipoclorito, asciugata con punte di carta piuttosto larghe, segnata la lunghezza del canale, si deve realizzare un cono di arresto e chiuderlo con cura.
- Sanguinamento abbondante e ostinato
Se il lavaggio con ipoclorito di sodio si rivela inefficace, si può ricorrere all’acqua di calce oppure riempire il sistema dei canali con idrossido di calcio per alcuni giorni; si tratta di una soluzione semplice ed estremamente efficace.
6/ altri incidenti
- Incidente da ingestione
È la caduta incontrollata di un corpo estraneo che passa nel tratto digerente. I sintomi dipendono dalla natura del corpo estraneo.
- Disagio doloroso,
- Una sensazione di corpo estraneo,
- Disfagia,
- Dolore al petto o all’addome,
- Vomito.
Può anche essere silenzioso e in questo caso è il dentista che deve pensarci.
diagnosi con osservazione della scomparsa dell’oggetto e quindi sospetto di ingestione.
- Incidente da inalazione
Si tratta della caduta incontrollata di un corpo estraneo che passa nelle vie respiratorie
Sintomatologia
- Difficoltà a respirare che scompare spontaneamente
- Tosse espulsiva,
- Suoni respiratori anomali
In caso di ingestione o inalazione accidentale, il dentista deve interrompere il trattamento, far sedere il paziente e rassicurarlo .
La necessità di trasporto al pronto soccorso per eseguire gli esami
complementare.
Prevenzione: l’uso di una diga chirurgica
- Estrusione dell’irrigante: questo incidente si verifica quando si esegue un trattamento endodontico su:
- Denti immaturi;
- Denti maturi con foro largo;
- Denti la cui costrizione apicale è stata distrutta dalla preparazione del canale radicolare o da
l’esistenza di un processo di riassorbimento;
- Oppure infilare un ago nel canale, esercitando una forte pressione sul liquido irrigante (solitamente ipoclorito di sodio).
Prevenzione:
- Utilizzo di un ago per irrigazione con apertura laterale specifico per lo scopo
endodontico;
- Mantenere la completa libertà dell’ago che non deve mai rimanere incastrato nel canale;
- Iniezione lenta e continua della soluzione associata ad un movimento verticale continuo di avanti e indietro
proviene dall’ago nel canale;
- Iniezione senza pressione;
- Controllo continuo del reflusso della soluzione irrigua nel canale nella direzione
coronario.
I sintomi della penetrazione della soluzione nei tessuti periradicolari sono immediati; Ciò si manifesta con un dolore improvviso, acuto e prolungato, seguito rapidamente da un gonfiore diffuso. Questo episodio acuto si attenua gradualmente nel tempo.
Il trattamento è palliativo, il paziente deve essere rassicurato; se necessario, una prescrizione di antidolorifici
verrà prescritto.
IV/ Incidenti durante l’otturazione canalare 1/ Otturazione incompleta
Eziologia
- Barriere naturali situate nel canale,
- Una fermata creata durante la preparazione,
- Flare insufficiente,
- Un cono principale montato in modo non corretto e una pressione di condensazione della guttaperca inadeguata. Trattamento e prognosi
È meglio rimuovere tutto il materiale di otturazione e ritrattare adeguatamente il canale.
2/Superamento
Eziologia
- Strumentazione eccessiva della costrizione apicale,
- Apertura naturale dell’apice per riassorbimento apicale,
- Sviluppo incompleto delle radici.
Prevenzione: Rispetto delle norme di prevenzione della perforazione della regione del forame apicale. Trattamento: Rimozione del materiale estruso mediante intervento chirurgico per liberarlo dai tessuti apicali e sigillare l’estremità apicale con un materiale biocompatibile.
3/Frattura verticale della radice
Eziologia: Le cause principali sono gli errori di gestione durante la cura canalare e
altre manovre come l’adattamento e la sigillatura del perno radicolare.
Prevenzione: applicazione di forze ben bilanciate durante le manovre di otturazione. Trattamento: gli unici trattamenti possibili sono l’estrazione della radice interessata in un dente pluriradicolato e l’estrazione del dente monoradicolato.
V/Complicanze post-operatorie
Tra questi episodi è necessario distinguere quelli che si verificano durante la preparazione dei denti polpati e quelli che si verificano durante il trattamento delle lesioni periapicali o delle polpe necrotiche.
- Denti pulpati: In caso di pulpectomia:
- Mantenimento assoluto della catena di sterilità,
- Rispetto per le strutture apicali.
Infatti, la puntura dei tessuti periapicali può causare, oltre all’emorragia, un’inoculazione settica del periapice o provocare una reazione infiammatoria, conseguente ai disturbi circolatori causati dalla protrusione dello strumento.
L’esecuzione di una pulpectomia sotto irrigazione riduce il rischio di sepsi, ma può causare un’infiammazione reattiva se la soluzione di irrigazione supera la soglia di tossicità accettabile; l’ipoclorito non deve superare una concentrazione del 2,5%.
L’uso di medicazioni temporanee dovrebbe essere limitato all’applicazione di un antisettico nella camera pulpare, in una quantità minima su un batuffolo di cotone. Non utilizzare mai stoppini o antisettici troppo concentrati o troppo irritanti (derivati della formaldeide).
Trattamento: Completare il trattamento, ovvero effettuare l’otturazione canalare dopo aver controllato i limiti apicali.
In caso di infezione evidente del periapex, dovuta al mancato rispetto della catena di asepsi, si dovranno applicare i trattamenti normalmente previsti per i denti necrotici o infetti.
Anche dopo l’otturazione canalare può verificarsi una reazione infiammatoria.
In presenza di una reazione acuta lieve, l’otturazione dovrà essere controllata e rifatta se imperfetta; in caso contrario, saranno sufficienti farmaci analgesici e antinfiammatori che faranno scomparire i sintomi nel giro di qualche giorno.
In presenza di una reazione grave è necessario liberare il canale, sciacquare abbondantemente con siero fisiologico, riempirlo con idrossido di calcio e riprendere l’otturazione la settimana successiva.
- Denti morti
- Cancrena pulpare semplice e non complicata
Clinicamente silente, questa è sicuramente la situazione più favorevole agli episodi infiammatori acuti.
Questa reazione è causata dal praticante, il quale, attraverso manovre eccessivamente intempestive,
disturbare l’instabile equilibrio di questo ambiente.
Oltre a prescrivere antidolorifici, antinfiammatori e antibiotici, è consigliabile rifinire completamente e chiudere il dente dopo l’applicazione dei farmaci intracanalari.
- Parodontite apicale acuta:
- Modellazione del canale sotto abbondante irrigazione di tutti i canali,
- Chiudere la cavità coronaria,
- Posizionare il dente in occlusione.
- Ascesso apicale acuto (pus drenato)
- se i canali sono accessibili:
- Drenaggio transcanale
- Disinfezione e strumentazione
- Lasciare aperto per 48 ore
- se i canali non sono accessibili:
- Drenaggio ricercato tramite trapanazione della corteccia ossea
Conclusione
La pratica endodontica è un mix di successi e fallimenti. Per essere arricchente, deve comportare un’analisi dei fattori che hanno portato al risultato.
Il miglioramento continuo della nostra tecnologia, basato sul rispetto dei principi biologici fondamentali, dovrebbe consentire di limitare gli insuccessi e le complicazioni e di superare i limiti dell’endodonzia .
INCIDENTI E INCIDENTI CHE SI VERIFICANO DURANTE LE TERAPIE OCE
Le carie non curate possono dare origine ad ascessi dolorosi.
Le carie non curate possono dare origine ad ascessi dolorosi.
Le faccette dentali mascherano imperfezioni come macchie o spazi.
I denti disallineati possono causare problemi digestivi.
Gli impianti dentali ripristinano la funzione masticatoria e l’estetica del sorriso.
I collutori al fluoro rinforzano lo smalto e prevengono la carie.
I denti da latte cariati possono compromettere la salute dei denti permanenti.
Uno spazzolino con setole morbide protegge lo smalto e le gengive sensibili.