Impostazione della muffola Polimerizzazione delle basi e finitura
Introduzione
La qualità dell’adattamento e dell’integrazione di qualsiasi protesi parziale rimovibile dipende dalla precisione delle diverse registrazioni effettuate in clinica e dal rispetto della filiera tecnologica in laboratorio, tra cui: la fase di polimerizzazione delle basi in resina.
Definizione
La polimerizzazione è una fase di laboratorio che consiste nella sostituzione della cera dell’assemblaggio dei denti con un materiale: resina acrilica, biocompatibile, resistente alla pressione orale, agli shock fisici e termici e che consente il fissaggio di ganci e denti protesici.
Gli imperativi della muffola
- Da realizzare in un involucro di larghezza e lunghezza rapportate al volume del modello e del suo mock-up.
- Garantisce uno spessore dell’intonaco in tutti i punti superiore a 1 cm.
- Se possibile, consentire il recupero dei modelli.
- Assicurare la separazione delle diverse parti della muffola.
- Prevedere e compensare tutte le espansioni della resina acrilica durante la polimerizzazione.
- Rimuovere, eliminare ogni rischio di eccesso di spessore, distorsione e porosità
Descrizione di un guanto
Si tratta di una specie di scatola ellittica in bronzo composta da diverse parti:
-Una parte di base in cui verrà posizionato il modello e il suo modello,
-Una controparte in cui si adatteranno i denti artificiali.
-Una copertura, oppure no.
-Un sistema di guida assicura l’adattamento delle diverse parti,
-Un sistema di fissaggio (flangia o chiavi)
Ci sono il blocco flangia e il blocco chiave.
Realizzazione pratica di un’impostazione di guanto
- Riabilitazione con cera:
- Controllo dello spessore di ogni modello : deve essere uniforme in tutti i punti (1,5 mm al centro e 2,5 mm in periferia).
- Fissare i modelli : la cera deve essere colata su tutto il perimetro della superficie di appoggio, creando così una tenuta impeccabile.
- Rifinitura a cera: con l’obiettivo di ridurre sensibilmente il tempo trascorso in laboratorio dopo la polimerizzazione.
- Il guanto
- Isolare la base del modello con la vernice.
- Spalmare di vaselina tutte le parti del guanto che devono essere pulite e calzare perfettamente.
- il modello viene provato nella parte della muffola in modo tale che le pareti di quest’ultima si trovino ad almeno 1 cm dalle facce vestibolari dei denti artificiali
- La parte del flacone viene riempita con gesso cremoso e al suo interno viene inserito il modello con la maquette in cera.
- Posizionare il modello in modo che il blocco incisale sia posizionato verticalmente
- L’intonaco viene lisciato in modo da riempire tutti i sottosquadri periferici.
- Rimuovere ogni traccia di gesso dai bordi del cilindro e del modello in cera.
- Una volta cristallizzato l’intonaco, la superficie esposta viene isolata mediante vernice
- Posizionare la controparte in buon contatto con la parte
- e si porta una seconda quantità di gesso di consistenza fluida per ricoprire i denti artificiali e la cera del modello.
A : modello. B : intonaco della parte inferiore. C: gesso della controparte
Scottatura
- Dopo che il gesso si è completamente indurito (da 1 a 2 ore), il cilindro viene immerso in acqua bollente per 5 minuti.
- una volta tolto il guanto, le due parti saranno separate.
- Le parti verranno pulite fino a quando ogni traccia di cera non sarà completamente scomparsa, passando velocemente le parti della muffola in acqua bollente.
- L’isolante viene applicato su tutta la superficie dell’intonaco ancora caldo.
- Lasciare raffreddare i pezzi (su una ghiacciaia) e iniziare a preparare la miscela di resina.
Polimerizzazione della resina
- Miscelazione della resina
-Il rapporto tra polvere (polimero) e liquido (monomero) ha un’importanza considerevole sulla stabilità dimensionale della futura protesi,
– Due dosaggi per preparare la miscela:
.volumetrico : 1 volume di liquido / 3 volumi di polvere,
. peso: 1 liquido / 2 polvere,
-Il principio è che il monomero deve essere in quantità sufficiente a bagnare tutti i grani di polimero, ma non deve mai essere in eccesso,
– la miscela deve essere pura, l’eventuale introduzione di corpi estranei rischia di indurre errori nella polimerizzazione.
Le resine acriliche utilizzate nel PPA sono resine termopolimerizzabili.
La cui reazione di polimerizzazione, che è una reazione chimica, sarà indotta (attivata) dal calore in un bagno controllato termostaticamente.
-La miscela attraversa 4 fasi: fluida, viscosa, pastosa e gommosa,
– fase di dissoluzione fluida (o liquida): il monomero diffonde nel polimero; la miscela ha un aspetto schiumoso.
– fase viscosa o appiccicosa : la massa diventa appiccicosa, se viene allungata si formano dei fili.
– fase plastica : le particelle di polvere sono tutte disciolte. La massa diventa plastica, non si attacca né alla pentola né alle mani. Questa è la fase di utilizzo, la consistenza è ideale per il ripieno .
– fase elastica gommosa (o evaporazione): il monomero finisce per scomparire penetrando nel polimero. La miscela diventa elastica e porosa ; non può più essere lanciato .
- Preparazione e riempimento della resina
La preparazione della resina vera e propria avviene mescolando il liquido e la polvere della resina in un contenitore di vetro, seguendo le istruzioni del produttore. Quando la resina raggiunge la fase plastica, tramite pressione digitale ne viene applicata una quantità sulle creste e un’altra sui denti.
Il ripieno deve essere pronto quando è ancora pastoso (20 minuti a 23°C*).
La muffola viene chiusa e poi posta sotto una pressa, dove la pressione viene gradualmente aumentata, fino a quando la resina in eccesso si riduce al massimo e la muffola è completamente chiusa.
Successivamente il guanto viene immerso in acqua a temperatura moderata.
- Ciclo di cottura:
La polimerizzazione della resina avviene secondo un ciclo di cottura composto da tre fasi:
* aumento della temperatura a 60 ° per 90 minuti
* cottura a temperatura costante di 100° per 30 minuti
* raffreddamento lento e lineare di 12H
- Sformatura:
Dopo il raffreddamento graduale della muffola, si procede alla sformatura, 🡪 separazione delle diverse parti che la compongono.
La protesi viene separata con cautela dal modello di lavoro utilizzando una pinza, che nella maggior parte dei casi si romperà.
La rimozione dell’intonaco deve essere effettuata con cautela.
- Finitura
Dopo la stabilizzazione e la polimerizzazione, la finitura è una fase altrettanto importante. Le condizioni superficiali delle protesi e il loro aspetto devono dare un’illusione di naturalezza.
La resina in eccesso che si è sciolta sulla periferia viene rimossa, quindi l’estradosso viene lucidato con cura. L’intradosso viene esaminato e, a differenza dell’estradosso, non viene lucidato; solo gli spigoli vivi vengono ammorbiditi.
Sgrossatura : utilizzando mole abrasive montate su un manipolo, rimuoviamo le grandi bave presenti sulla periferia.
Lucidatura: utilizzando carta vetrata a grana media e fine, che può rendere liscia la superficie dell’estradosso.
Lucidatura: si procede poi a dare una certa lucentezza all’estradosso, utilizzando una spazzola grande di cotone e una pasta.
Gestione degli errori:
Questi errori sono la causa di deformazioni della protesi o porosità:
– Orientamento errato del modello e del suo mock-up nella muffola
– Presenza di tracce di umidità prima dell’imbottitura o scarsa qualità dell’isolamento,
– Mancato rispetto del rapporto polvere/liquido,
-La presenza di impurità,
– Aumento troppo rapido o troppo improvviso della temperatura durante la polimerizzazione e raffreddamento rapido dopo la polimerizzazione ,
-Apertura della muffola prima del raffreddamento,
Conclusione
Errori 🡪 Deformazione 🡪 Guasto.
Impostazione della muffola Polimerizzazione delle basi e finitura
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