IMMAGINI MEDICHE IN OCE

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io. Definizioni:

  • Radiologia: è una scienza clinica basata sull’uso diagnostico (radiodiagnosi) o terapeutico (radioterapia) delle radiazioni ionizzanti. La radiologia diagnostica è il campo che più direttamente serve l’odontoiatria. 
  • Radiografia: il termine “radiografia” si applica comunemente all’acquisizione di immagini di un paziente.

 La radiografia è la riflessione fotografica di un oggetto, registrata su un’immagine radiologica ottenuta facendo passare i raggi X attraverso l’oggetto stesso. 

  • Immagini: un’immagine è per definizione la rappresentazione stampata di un soggetto. 
  • principi biofisici dei raggi X:
  • Quando il filamento del catodo viene riscaldato ad alta temperatura dalla corrente, nel vuoto si forma una nuvola di elettroni.
  • Questi elettroni proiettati ad alta velocità colpiranno il bersaglio (piastra di tungsteno) che darà origine ai raggi X. 
  • È colpendo l’atomo di tungsteno che l’elettrone, fermato bruscamente , libera la sua energia formando un fotone di raggi X. 
  •   Gli elettroni del catodo possono strappare uno o più elettroni K dall’atomo di tungsteno. 

ii. Apparecchiature radiologiche: 

1. generatori 

  • Il generatore è composto da:
    • del tubo a raggi X, 
    • Alimentazione elettrica
  • Esistono due tipi di generatore:

► Generatore di kilovoltaggio fisso : è variabile solo il tempo di esposizione.

► Generatori di potenza variabile (da 50 a 100 kv) 

2- i coni: 

La lunghezza del cono varia da 10 a 50 cm e quindi ne esistono due tipologie:

  • Coni corti: 
  • tecnica della bisettrice. 
  • A causa della loro breve lunghezza: 
  • Radiazione diffusa che compromette la qualità dell’immagine radiologica 
  • Irradiano inutilmente il paziente e vengono gradualmente abbandonati.
  • coni lunghi: 

Sono disponibili in diverse lunghezze.

  • lunghezza da 35 a 50 cm 
  • la collimazione può essere:

        Diverse forme:

                – circolare 7,5 cm di diametro 

           – oppure rettangolare con sezione di 3,5-4,5 cm.

   Questi coni sono preferibili perché 

  • della qualità dell’immagine 
  • e la significativa riduzione dell’irradiazione nelle strutture profonde del viso
  • Richiede una maggiore distanza tra messa a fuoco e oggetto .

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3-i timer:

Garantisce il passaggio di corrente ad alta tensione nel tubo radiogeno, fornendo il corretto valore di esposizione a seconda della zona da radiografare. 

  Esistono tre tipi:

  • Timer meccanici.
  • Timer elettromeccanici .
  • Timer elettronici.

4- Film; i loro accessori e il loro trattamento:

  • ha . pellicola intraorale: 

La pellicola radiografica è costituita da un supporto in poliestere spesso 0,175 mm, ricoperto su entrambi i lati da un sottile strato adesivo (0,01 mm), da un’emulsione fotosensibile (spessore 0,01 mm) e da uno strato protettivo di gelatina dura.

I cristalli di alogenuro d’argento sospesi in gelatina consentono:

  • aumentare la sensibilità della pellicola, 
  • migliorare l’assorbimento dei raggi X 
  • per ridurre il tempo di esposizione.

Le pellicole intraorali vengono presentate in una busta opaca per evitare l’esposizione alla luce e qualsiasi rischio di umidità. All’interno della confezione della pellicola è presente un sottile foglio di piombo che aiuta a ridurre l’irradiazione dei tessuti situati dietro la pellicola, ma il cui scopo principale è quello di limitare l’effetto mosso.

b. pellicole autosviluppanti:

     Costituito da un involucro principale ermetico in materiale plastico bicolore bianco-azzurro contenente, nella parte superiore, la pellicola radiografica e, nella parte inferiore, leggermente rigonfia, un dispositivo contenente una soluzione esclusiva di sviluppo e fissaggio. Questa pellicola consente una manipolazione più semplice e immediata in condizioni di luce intensa. 

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  1. Accessori:

   a. le porte del film: 

  • Un supporto per mantenere la pellicola piatta e lontana dal dente. 
  • significa che elimina l’esposizione della mano del paziente alle radiazioni. 

b- griglie millimetriche  

Si tratta di accessori che vengono posizionati parallelamente alla pellicola e permettono, semplicemente leggendo le graduazioni presenti sulla pellicola, di stabilire la lunghezza delle radici e dei canali.

Griglie rigide:

  • Realizzato con una griglia millimetrica molto fine 
  • inseriti in un supporto in plexiglass di formato leggermente più grande rispetto a quello delle pellicole retrò a nido d’ape.
  •  Sono multiuso e sterilizzabili.

Griglie flessibili  :

Costituito da un foglio di carta autoadesiva recante un millimetro radiopaco.

Sono costosi e monouso.

C. dispositivo di riproduzione film:

Le fotografie vengono esaminate mediante transluminazione e ingrandimento utilizzando una lente di ingrandimento e un negatoscopio a intensità variabile: 

  • Negatoscopio sulla poltrona odontoiatrica per la lettura delle immagini intraorali
  •  negatoscopio per immagini extraorali) .
  • Sviluppo della pellicola:
  1. sviluppo della pellicola 

                  ha. sviluppo manuale classico 

Consiste nello sviluppo della radiografia, cioè nel passaggio attraverso quattro fasi principali: a una temperatura di 20°C è necessario:

  1. Immergere la pellicola dopo l’apertura nello sviluppatore per 4 minuti
  2. Sciacquare la pellicola per 15 secondi
  3. Immergere la pellicola nel fissatore per 10 minuti
  4. Infine, lavare la pellicola sotto l’acqua corrente per 20 minuti.
  5. Asciugatura della pellicola

B. Sviluppo automatico della pellicola:

  • Semplicemente esercitando una pressione con la mano sulla parte inferiore della pellicola, la soluzione di sviluppo e fissaggio penetra rapidamente nella zona esposta della pellicola. 
  • Massaggiare per 30-45 secondi con il pollice, dall’alto verso il basso.
  • Girare la pellicola verso l’alto e portare il liquido verso la parte inferiore.
  • Aprire la busta, afferrare la pellicola con le pinze, sciacquarla sotto l’acqua per 2 minuti e poi asciugarla.

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  • Cause di fallimento della radiografia convenzionale:
  • Milliamperaggio e kilovoltaggio insufficienti: immagine radiografica chiara   
  • Milliamperaggio e kilovoltaggio eccessivi: immagine troppo scura e contrasto insufficiente    
  • Esposizione zero: timer non attivato: pellicola trasparente.
  • Sovraesposizione: immagine troppo scura
  • Immagine sottoesposta troppo luminosa e contrasto insufficiente
  • Pellicola piegata prima dell’esposizione: rottura dell’emulsione, linee nere dopo lo sviluppo della pellicola.
  • Pellicola esposta due volte: pellicola a doppia immagine non interpretabile nella maggior parte dei casi
  • Pellicola capovolta: la radiazione raggiunge prima la lamina di piombo e viene in gran parte assorbita, da qui la sottoesposizione della pellicola
  • Mobilizzazione del tubo durante l’irradiazione: immagine sfocata
  • Impronte digitali: sono evidenti quando tocchi la pellicola 
  • Pellicola trasparente: pellicola immersa per errore prima nel fissatore
  • Foschia gialla: risultante dall’uso di uno sviluppatore esaurito o troppo debole
  • Foschia marrone causata dall’uso di un fissativo esaurito o troppo debole
  • Temperatura dello sviluppatore troppo bassa: immagine radiolare.
  • Temperatura dello sviluppatore troppo alta: immagine scura.
  • Cliché giallo chiaro dopo un lavaggio insufficiente

 iii) parte terza Tecniche radiografiche in odontoiatria conservativa

Parametri essenziali in radiologia: 

  • Tempo di esposizione: o tempo di esposizione corrisponde alla durata dell’emissione di raggi X. Questa durata ha un’influenza sulla qualità della radiografia per quanto riguarda densità e contrasto.
  • Milli amperaggio (10 e 15 milliampere): è il numero di elettroni bombardati al secondo, cioè la quantità di elettricità che passa attraverso il tubo
  • Tensione (70 KV): la tensione o differenza di potenziale tra l’anodo e il catodo è espressa in kilovolt. Il kilovoltaggio determina la velocità degli elettroni e quindi la natura e la quantità della radiazione. 
  • Lunghezza focale: è la distanza tra il fuoco e la pellicola ; influenza l’intensità dei raggi X, che varia, secondo la legge di Keplero , inversamente al quadrato della distanza fuoco-pellicola. Quanto più questa distanza diminuisce, tanto più aumenta l’intensità radiologica a livello dell’oggetto. Se raddoppiamo la lunghezza focale, dobbiamo moltiplicare il tempo di esposizione per 4
  1. Tecniche di radiografia intraorale (convenzionale)

Le radiografie intraorali comunemente utilizzate sono di tre tipi 

  •  periapicale
  • Interprossimale

e l’occlusale .

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A- Tecniche di radiografia periapicale:

ha. Radiografia preoperatoria:

Fornisce informazioni preziose su:

  •  l’aspetto generale del dente a livello della radice e del canale ,
  •  rivela inoltre la possibile esistenza di lesioni periapicali o latero-radicolari , radiologicamente visibili

B. Radiografia intraoperatoria: 

  • Permette di controllare le diverse fasi del trattamento.
  •  la radiografia con i file in posizione aiuta a definire la lunghezza di lavoro ; 
  •  Radiografia con coni di gutta posizionati: è l’ultimo controllo da effettuare dopo la sagomatura dei canali e prima dell’otturazione.
  •   Altre immagini: in caso di difficoltà riscontrate durante il trattamento (calcificazioni, ricerca di un canale, stop, superamento di una curvatura), potranno essere acquisite delle immagini per facilitare il proseguimento del trattamento. 

C. Radiografia post-operatoria: 

  • Svolge un ruolo importante in endodonzia e rimane essenziale per il controllo immediato del valore delle otturazioni canalari . 
  • Permette di monitorare lo sviluppo periapicale e parodontale e di verificare a lungo termine l’efficacia dei trattamenti endodontici

1. Incidenze ortogonali:

Questo tipo di radiografia può essere utilizzato con i piani bisettori o paralleli

  1. La tecnica della bisettrice “DIECK DITE”:

        Descritto nel 1911, questo è il vecchio metodo di acquisizione dell’immagine retroalveolare da parte del medico sulla poltrona.

  • Principio   Il raggio direttore è perpendicolare alla bisettrice dell’angolo formato dall’asse maggiore del dente e dal piano della pellicola ( regola dell’isometria di Cieszinski ). Le regole della tecnica implicano che l’operatore possa concepire virtualmente la posizione della bisettrice di questo angolo.
  • Tecnica di posizionamento e angolazione della pellicola nella tecnica della bisettrice:

1)-Nella mascella superiore:

  • Regione incisiva e canina:   

L’operatore applica la pellicola sul palato del paziente in modo che il pollice e la pellicola siano a contatto con il bordo libero degli incisivi. Il bordo inferiore della pellicola sporge quindi di 5 mm dal bordo libero. . Il pollice del paziente della mano opposta sostituisce quello del medico per tenere la pellicola nella posizione scelta, mentre le altre dita vengono tenute il più lontano possibile dal campo per consentire la massima visibilità. L’operatore deve immaginare la bisettrice dell’angolo formato tra il piano della pellicola e gli assi dei denti e deve orientare il raggio principale sulla metà del dente, perpendicolarmente alla bisettrice virtuale. 

  • Regione PM e M:

La pellicola viene posizionata orizzontalmente. Una volta posizionata la pellicola, il pollice della mano del paziente sul lato opposto da radiografare viene introdotto nella bocca. La pellicola così posizionata, il raggio principale è orientato perpendicolarmente alla bisettrice dell’angolo formato tra il piano della pellicola e l’asse del dente.

2)-Alla mandibola:

  • Regione degli incisivi centrali, laterali e canini:

 La pellicola è posizionata in direzione verticale. Il bordo superiore della pellicola è a contatto con il bordo libero, dal quale sporge di circa 5 mm; Il raggio principale è diretto tra gli incisivi centrali e laterali. per il canino, il raggio deve essere centrato su di esso.

  • Regione PM e M:

Per i molari parodontali e inferiori, l’operatore deve posizionarsi di fronte al paziente o alla sua destra per posizionare la pellicola. Quest’ultimo deve essere tenuto saldamente contro il dente da radiografare, facendo attenzione a non piegarlo. La lingua deve essere mossa prima di posizionare una pellicola intraorale nella regione del premolare inferiore.

B)- La tecnica dei piani paralleli:

 Più recente del metodo della bisettrice, la tecnica del cono lungo , detta anche “dei fasci paralleli”, dovuta alla signora Cormack , fu perfezionata e diffusa da Fitzgerald .

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  • Principio  :

 La pellicola viene tenuta in bocca dietro e parallelamente all’asse longitudinale del dente da esaminare. Poiché il raggio direttore è perpendicolare al dente e alla superficie della pellicola, quest’ultima deve formare un piano parallelo agli assi maggiori dei denti da radiografare. Questa tecnica richiede la massima distanza possibile tra fuoco e oggetto (ecco perché si utilizza il cono lungo per compensare la distorsione aumentando la distanza tra fuoco e oggetto).

  • Impostazione del cliché e della procedura di angolazione nella tecnica del parallelismo: 

Le rigorose condizioni di ortogonalità e parallelismo della radiazione sono garantite dall’impiego di appositi angolatori nei quali un blocco di morso che mantiene la pellicola parallela al dente è fissato ad un’asta metallica, sulla quale scorre un anello di mira. 

      Una volta inserito il sistema di posizionamento della pellicola nella bocca, l’estremità del cilindro “a cono lungo” viene posta a contatto con l’anello e viene verificato il parallelismo tra l’asta e il cilindro, il che garantisce la corretta direzione della radiazione. 

1)-Nella mascella superiore:

Regione incisiva e canina:

La pellicola viene posizionata verticalmente a contatto con la volta palatina, 2,5 cm dietro gli apici. È parallelo all’asse longitudinale degli incisivi centrali. Per ottenere questo risultato, è necessario tenere ferma la pellicola con dei rulli di cotone, fissarla a un abbassalingua o utilizzare un supporto in plastica per pellicole. L’orientamento del cono lungo è tale che il raggio principale è diretto sopra la regione nasale direttamente sullo spazio interprossimale dei due incisivi centrali, quindi la radiazione sarà perpendicolare sia ai denti sia alla pellicola. 

Regione premolare: l’operatore introduce la pellicola in bocca in profondità e in posizione orizzontale, senza toccare la lingua o il palato; Il raggio principale è orientato perpendicolarmente al piano della pellicola e del dente con un’angolazione di 30-40°, a livello della regione sottoorbitale.

Regione dei molari:

Il film dovrebbe essere posizionato un po’ più distalmente rispetto a quello del PM

Il raggio principale è perpendicolare al piano della pellicola con un’angolazione di 20-30° sulla regione dell’arcata zigomatica.

2). Nella mandibola:

Regione incisiva:

Una volta posizionata la pellicola, il cono viene orientato sullo spazio interprossimale tra gli incisivi centrali e laterali, dirigendo il raggio principale perpendicolarmente al piano della pellicola, a livello della regione sottomentale, con un’angolazione da -15 a -20°.

Regione premolare:

Il cono è orientato sullo spazio interprossimale della mandibola perpendicolarmente ai denti e la pellicola a livello della metà del ramo orizzontale della mandibola, con un’angolazione da – 10 a – 15°.

Regione dei molari:

La pellicola viene posizionata parallelamente ai denti, applicandola contro la faccia interna della mandibola con l’indice della mano opposta. La pellicola dovrebbe estendersi per circa 3 mm oltre il bordo libero dei molari. Il suo bordo distale deve essere posteriore alla faccia distale del terzo molare , il raggio principale è orientato perpendicolarmente al dente e la pellicola all’angolo della mandibola, con un’angolazione da -0 a -5°.

C)- Confronto tra le due tecniche

La maggior parte degli autori concorda sul fatto che la tecnica del piano parallelo sia la più favorevole: 

  • I raggi X sono di qualità superiore 
  • consentire una riduzione dei rischi di irradiazione,
  •  Forniscono una migliore definizione e relazioni più accurate tra strutture anatomiche vicine 

2. Implicazioni specifiche:

È buona norma eseguire su un settore dentario, oltre all’immagine ortogonale , un’incidenza laterale obliqua distale o mesiale per discriminare strutture contigue come ad esempio due radici fuse in incidenza ortogonale .

  • Regola di CLARK : la regola di Clarck afferma che la radice più lontana dalla pellicola subisce il maggiore spostamento nella direzione della radiazione.   Per eseguire una radiografia mesiale eccentrica, il cono di localizzazione deve essere posizionato con un’angolazione di 20° mesiale rispetto alla posizione ortogonale.
  • 2- La regola di WALTON:

Per acquisire un’immagine distale, secondo la regola di Walton, il tubo viene spostato sul piano orizzontale di circa 20° distalmente . Questa immagine è utilizzata principalmente per i molari mascellari per evitare la sovrapposizione dell’osso malare sugli apici e anche per localizzare il 4° canale.

  • 3- Regola SLOWEY 

Utilizzato per rilevare le curvature vestibolari o palatali degli incisivi e dei canini.

Secondo SLOWEY, se il  gomito sporge nella direzione del raggio principale (incidente), si tratta di un  gomito palatale e viceversa.

B. Radiografie interprossimali: (o Bite Wing):

  • a- Definizione: 
  • Si tratta di una tecnica proposta da Raper nel 1913. Questo tipo di esame è una variante del retro-alveolare, utilizza pellicole orizzontali che trasportano una pinna di carta destinata ad essere morsa dal paziente.

b- Interesse della tecnica:

  • l’immagine delle corone dentarie e della parte superiore delle radici. 
  • Questo esame consente la rilevazione precisa della carie coronale prossimale o cervicale,
  •  per valutare la forma e il tipo del bordo alveolare, l’importanza della lamina dura e dello spazio desmodontale, 
  • i dettagli dei restauri e in particolare le modifiche della polpa. 

C. Esame occlusale

a- Definizione: 

Un metodo antico, diffuso in Francia da Belot fin dal 1907, utilizza una pellicola da 57×76 mm detta pellicola morsa ( perché è trattenuta nel piano occlusale dal leggero morso del paziente). È una tecnica che integra le incidenze fondamentali (panoramiche o retroalveolari) che forniscono la terza dimensione   orizzontale del volume maxillo-dentale.

  1. Posizionamento della pellicola occlusale e procedure di angolazione:

La pellicola occlusale viene introdotta nella bocca nel senso della sua massima dimensione; per mantenerla in posizione il paziente deve serrare i denti come se stesse mordendo un panino.

Il raggio direzionale della sorgente è ortogonale (immagini orto-occlusali) o obliquo (immagini disocclusali) rispetto all’asse della pellicola. 

c- Interesse della tecnica:

  • visione in un altro piano dello spazio, spesso perpendicolare a quello della vista panoramica dentale su un settore limitato. 
  • la visione della morfologia di un dente, la posizione di un dente incluso, per localizzare il settore di un trauma dentale   
  •  permette di visualizzare i referti di una lesione ossea 

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II- Tecniche extraorali:

  • Panoramica dentale

La panoramica dentale è una metodica di esplorazione radiografica che permette di avere su un’unica pellicola, a costo di una bassa esposizione, l’immagine delle arcate dentarie e delle ATM. 

  • Vantaggi di questo esame:

— Esame completo dell’apparato masticatorio, comprese le articolazioni temporo-mandibolari e i seni mascellari

— Analisi delle anomalie funzionali o morfologiche e del loro impatto sull’apparato masticatorio

— Panoramica che consente la pianificazione e la valutazione dei trattamenti

— Riduzione dell’esposizione del paziente  attraverso una strategia di esplorazione razionale

III-Tecniche di radiografia digitale:

radiovisiografia (RVG)

Sistema di imaging digitale rapido e a basso dosaggio, ottenuto utilizzando una piccola sonda intraorale.

Il dispositivo è composto da:

  1. Sorgente di raggi X
  2. Un sensore a raggi X 
  3. Unità di elaborazione  
  • Vantaggi di RVG:
    • robustezza del sensore
    • bassi costi di manutenzione con protezioni monouso
    • immagine senza ritardo sullo schermo
    • Lettura più precisa grazie alla possibilità di zoom.
    • Esposizione minore e non trascurabile ai raggi X.
    • Rappresentazione dimensionale del colore dell’immagine
    • Per conservare i dati di ogni file, per ogni paziente.
    • Invio radio
    • via e-mail per facilitare lo scambio di informazioni con i nostri colleghi.
    •  Inverti il ​​contrasto e potrai ottenere un’immagine a colori.
    • Ruota l’immagine in 3D
    • Misurazione della lunghezza di lavoro.

IV-il cono del fascio:

  • Il “cone beam” sfrutta il principio della tomografia volumetrica. La tecnica prevede l’utilizzo di un fascio conico di raggi X che verrà catturato da una superficie di rilevamento estesa. 
  • La sorgente di raggi X, che emette un fascio conico, e la superficie di rilevamento eseguono in modo sincronizzato una rotazione di 360° attorno alla testa del paziente.

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Prospettive dell’imaging a fascio conico

  • Determinazione del numero di radici e canali 
  • Rilevamento di crepe e fratture delle radici
  •  evidenziando i riassorbimenti radicolari
  • Diagnosi precoce delle lesioni periapicali 
  • Determinazione dell’estensione delle lesioni mascellari di origine dentale, nonché della loro relazione con gli elementi anatomici   

V-Misure di protezione dalle radiazioni

  • Grembiuli protettivi per proteggere le donne incinte e il personale addetto ai raggi X
  • Il posizionamento nella posizione di sicurezza, che garantisce all’operatore e al suo assistente la massima sicurezza durante l’esposizione, consiste nel posizionarsi tra 90° e 135° rispetto al fascio luminoso e, se possibile, dietro il paziente.
  • Allontanarsi dalla sorgente del raggio (almeno 2 m)

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  I denti del giudizio possono causare dolore se sono posizionati male.
Le otturazioni composite sono estetiche e durevoli.
Le gengive sanguinanti possono essere un segno di gengivite.
I trattamenti ortodontici correggono i disallineamenti dentali.
Gli impianti dentali forniscono una soluzione fissa per i denti mancanti.
La detartrasi rimuove il tartaro e previene le malattie gengivali.
Una buona igiene dentale inizia lavandosi i denti due volte al giorno.
 

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