Il primo molare permanente nei bambini

Il primo molare permanente nei bambini

Il primo molare  permanente  nei bambini

1. Introduzione 

L’occlusione dei molari, in particolare quella dei primi molari permanenti, gioca un ruolo fondamentale sia nei bambini che negli adulti. Il primo molare permanente, chiamato anche “dente dei sei anni”, è solitamente il primo dente permanente a comparire in un bambino. I primi molari permanenti, in ogni arcata, vengono posizionati dietro i denti temporanei e tra questi verranno posizionati i denti permanenti. Svolgeranno un ruolo fondamentale nel creare denti armoniosi in tutte e tre le direzioni spaziali. La comparsa di questo dente è un evento dal punto di vista fisiologico e funzionale. Nei bambini piccoli, il primo molare permanente è particolarmente soggetto a carie. 

2. Morfologie 2.1 Anatomia occlusale complessa:

“Il 100% delle carie occlusali inizia nel fondo di una fessura” 

Le fessure sono fattori di ritenzione della placca. Queste aree di ritenzione rappresentano una riserva per detriti alimentari e batteri. Inoltre, sfuggono al potere autopulente e tampone della saliva. Sono difficili da spazzolare e non sono danneggiati dal fluoro contenuto nel dentifricio. 

2.2. Anatomia occlusale dei primi molari permanenti mascellari  : 

Su questa faccia occlusale troviamo 4 cuspidi; 3 solchi; 3 fossette e 2 creste marginali.

Per quanto riguarda le cuspidi , ce ne sono quattro: 2 cuspidi vestibolari; 2 cuspidi palatali.

  • La più forte delle 4 cuspidi è quella mesiopalatina, poi quella vestibolomesiale; quello vestibolo-distale e infine quello disto-linguale. 
  • L’insieme di queste due cuspidi; palato-mesiale e vestibolo-distale è chiamato ponte dello smalto.
  • Le altre due cuspidi sono separate tra loro dal ponte di smalto. 

Per i solchi  : 3 solchi intercuspidali; vestibolo-centrale, mesio-centrale e disto-palatino. 

Per le fossette         3 fossette: 2 principali:

  • La fossetta mesiale, la fossetta distale e una fossetta minore
  • La fossetta centrale posta all’intersezione del solco
  •  intercuspide mesiocentrale e solco intercuspidale 
  • vestibolo-centrale 

Per le creste ; due creste 

  • Una cresta marginale mesiale e una cresta marginale distale.
Anatomia di un molare Domande e risposte per quiz e test - Quizizz Il primo molare permanente nei bambini

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Le radici ; il molare superiore ha 3 radici; 

  • Due vestibolari; e un palatino 
  • La più robusta delle 3 è la radice palatina
  •  quindi la radice vestibolo-mesiale 
  • e la più piccola è la radice vestibolo-distale. 

2.3. Anatomia occlusale dei primi molari permanenti mandibolari: 

Ha una forma esagonale e presenta 05 cuspidi. Le 02 cuspidi linguali sono coniche e appuntite. Sono i più grandi in termini di altezza e diametro mesio-distale.

Poi vengono, in ordine decrescente. Cuspide mesio-vestibolare, cuspide centrale e cuspide disto-vestibolare.

La cresta marginale mesiale è più alta, più lunga e prominente. La cresta marginale distale è bassa e corta. Le creste marginali 02 convergono verso la faccia linguale.

La fossa centrale occupa un’area significativa della zona occlusale. Si trova al centro di questa zona; È quasi circolare e poco profondo.

La fossa mesiale è triangolare e profonda. La fossa distale è triangolare ma poco profonda.

Troviamo anche:

  • 03 solchi secondari: solco mesio-vestibolare, solco disto-vestibolare e solco linguale 
  • Un solco mesio-distale principale.
Sigillatura profilattica e terapeutica di fossette, solchi e fessure Il primo molare permanente nei bambini

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3. Caratteristiche fisiologiche del primo molare permanente immaturo: 

Il PMPI presenta diverse caratteristiche fisiologiche che lo rendono particolarmente suscettibile alla carie: la maturità dei tessuti, la posizione posteriore sull’arcata, l’anatomia anfrattuosa e la temporalità della sua eruzione. 

4. Promemoria sull’istologia 4.1. Immaturità dei tessuti istologici 

Immaturità dello smalto: lo smalto immaturo non ha una superficie liscia; la costruzione dello smalto avviene secondo il metodo “a buccia di cipolla” durante le fasi di apposizione che formano le strie di Rietzio. I perichimati sono solchi molto sottili, dovuti alla comparsa di striature sulla superficie dello smalto. Lo smalto non ha ancora subito cicli di mineralizzazione/demineralizzazione a livello della giunzione smalto/biofilm, che partecipano alla maturazione post-eruttiva del dente.

  • Di conseguenza, queste irregolarità superficiali facilitano l’adesione della placca batterica e quindi l’avvio del processo di carie.

4.2. Immaturità della dentina: le caratteristiche della dentina immatura sono: 

  • – In primo luogo, dall’inizio dell’edificazione della dentina fino alla fine della rizagenesi, la dentina prodotta è composta solo da dentina primaria. Soltanto dopo la fine della formazione della radice del dente gli odontoblasti produrranno dentina secondaria. Tuttavia, in risposta ad un’aggressione esterna, può verificarsi la produzione di dentina terziaria, sia reattiva che di riparazione. 

– Quindi , grazie a questo singolo strato di dentina primaria, il volume della polpa è significativo e non si verifica alcuna retrazione della camera pulpare in questa fase in assenza di dentina terziaria. – Infine, durante questa fase di maturazione, i tubuli dentinali sono larghi e aperti all’80% nelle zone profonde a livello del soffitto pulpare e quindi molto permeabili. 

Inoltre , la diffusione della carie dentale è più rapida nella dentina che nello smalto, dando origine alla cosiddetta carie “fantasma” o carie nascosta; Clinicamente non c’è carie dello smalto, mentre la dentina è già molto compromessa. Ciò ritarda la diagnosi visiva e quindi riduce le possibilità che il dente

4.3. Immaturità pulpo-radicolare : le fibre nervose completano la loro maturazione quando il dente diventa funzionale. Di conseguenza, la sensibilità del dente immaturo è minore, il che implica inaffidabilità dei test termici a cui viene sottoposto, ma anche poco o nessun dolore in caso di una lesione cariosa ampia e profonda. 

5. L’eruzione: 

Durante il periodo di eruzione del PMPI, è l’ultimo dente dell’arcata dentaria di un bambino molto piccolo. 

6. Posizione: del primo molare permanente immaturo: una situazione più posteriore ad alto rischio 

Molto spesso, l’inizio della sua comparsa passa inosservato sia al bambino che ai suoi genitori. Soprattutto perché la PMP non è successiva alla perdita di un dente temporaneo. 

È difficile spazzolare correttamente. 

7. Precocità della sua comparsa:

  • Non sempre si riesce a rimuovere correttamente la placca. Sapendo che i genitori non sempre sono consapevoli del fatto che questo dente spunta così presto, non necessariamente gli presteranno particolare attenzione e insisteranno con il bambino sull’importanza di spazzolare bene questa zona. 

8. Una lenta eruzione  : 

Tra la comparsa della prima punta della cuspide e l’occlusione funzionale del 6 trascorre un periodo di tempo significativo, che dura in media 15 mesi. 

In questo periodo il dente si trova sotto il piano occlusale dei molari temporanei ed è quindi difficilmente accessibile per lo spazzolamento, ma soprattutto non beneficia dell’autopulizia dovuta alla masticazione. 

9. Una flora atipica  : 

Sembrerebbe che a livello del primo molare permanente prima che sia in occlusione sia presente una flora batterica particolare, composta in misura significativa da Actinomyces Israelli (mentre sui molari in occlusione si trova in misura minore).

. Inoltre, “altri batteri cariogeni oltre allo Streptococcus Mutans sarebbero coinvolti nell’inizio del processo di carie, in particolare sui molari in eruzione”

. Si tratterebbe di S. Salivarius e S. Oralis, presenti in gran numero a livello delle carie dei molari in eruzione. 

10. Patologie del 1° molare immaturo : 

10.1. Carie

10.2. Ipomineralizzazione incisivo-molare (MIH) 

Le principali patologie del primo molare immaturo 

10.1. Carie dentaria: la carie dentale è definita una malattia infettiva, multifattoriale, trasmissibile e cronica che causa la demineralizzazione dei tessuti duri del dente (smalto, dentina, cemento). Il segno fisico di questa malattia è la distruzione localizzata del tessuto dentale. 

Carie 

La diagnosi di una lesione cariosa nei denti permanenti immaturi è urgente.

  • È fondamentale a tutti i costi e il più rapidamente possibile arrestare la progressione della carie e preservare la vitalità della polpa (per consentire uno sviluppo fisiologico delle radici e favorire uno sviluppo armonioso delle arcate).
  • Il professionista dovrà spiegare ai genitori e ai bambini i fattori che favoriscono la carie precoce, in presenza di placca batterica, scarsa spazzolatura e una dieta ricca di prodotti appiccicosi e zuccherini.
  • Diversi parametri influenzano lo sviluppo precoce e rapido delle lesioni cariose nei bambini: 

10.2. Ipomineralizzazione incisivo-molare 

L’MIH, ipomineralizzazione dei molari e degli incisivi, è un difetto qualitativo dello smalto che colpisce almeno uno dei primi quattro molari permanenti e può interessare uno o più incisivi permanenti. 

Ipomineralizzazione dello smalto degli incisivi e dei molari permanenti
Ipomineralizzazione molare-incisiva - Dott. Sylvain Chamberland Ortodontista Il primo molare permanente nei bambini

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  • I difetti dello smalto sono clinicamente evidenziati da macchie marroni o bianco gesso, opacità asimmetriche. 
  • Vengono descritti tre gradi di compromissione dell’MIH: 

– Leggero 

o Opacità al di fuori della superficie occlusale, 

o Nessuna perdita di smalto dalle zone pasquali, 

o Nessuna ipersensibilità, 

o Nessuna carie associata allo smalto interessato. 

– Moderato 

o Opacità sulle superfici occlusali, 

o Frattura post-eruttiva dello smalto limitata a 1 o 2 facce (senza coinvolgimento della cuspide), 

o Restauri atipici, 

o Normale sensibilità dentale. 

Acuto 

o Frattura post-eruttiva estesa dello smalto, 

o Grave sensibilità dei denti, 

o Carie associata a smalto ipomineralizzato, 

o Distruzione coronale significativa, comprese le cuspidi, possibili complicazioni pulpari, 

o Molteplici fallimenti di ripristino. 

11. Terapia conservativa: 

11.1. Terapia preventiva

La prevenzione o prevenzione primaria è l’insieme delle misure messe in atto per impedire che una malattia si manifesti.

Quando la prevenzione individuale è rivolta al bambino, essa è il risultato di una collaborazione tra tre volontà: quella dei genitori, quella del bambino e quella del dentista.

L’azione preventiva deve tenere conto di diversi di questi fattori:

   11.1.1. Azione sul cibo;

  • Attuazione di una corretta igiene orale;

  • Rafforzamento dei denti mediante aggiunta di fluoro;

   • Visite odontoiatriche e interventi preventivi professionali (Sigillatura).

  • Tutti gli alimenti che contengono carboidrati sono potenzialmente cariogeni. Ciò significa che la maggior parte del cibo e delle sostanze di cui abbiamo bisogno sono cariogeni. È impossibile eliminarli dalla nostra dieta, ma possiamo modificare alcuni alimenti.
  • La nostra azione si concentrerà su:

 • Scegliere una dieta equilibrata;

• Evitare l’assunzione ripetuta di bevande zuccherate o con un pH basso.

11.1.2. Attuazione di una corretta igiene orale

  • L’obiettivo è controllare la placca dentale in quantità e qualità. 

11.1.3. Rafforzare i denti con il fluoro

 Il fluoro è un minerale presente in natura ed è considerato un nutriente essenziale per la formazione di ossa e denti sani.

I tre principali meccanismi d’azione del fluoro sono:

• Inibizione della demineralizzazione delle lesioni cariose precoci e promozione della remineralizzazione con formazione di smalto meno solubile.

 • Inibizione della glicolisi riducendo il potenziale acidogenico dei batteri.

 • Riduzione della solubilità dello smalto negli acidi mediante l’incorporazione di fluoro nel cristallo di idrossiapatite.

Il fluoro può essere assorbito in due modi, per via topica o sistemica:

  • La modalità topica consiste nell’applicare la sostanza sulla superficie esterna dei denti. (Ad esempio: dentifrici, collutori contenenti fluoro, gel).

 • La modalità sistemica consiste nell’ingestione di fluoro. Agisce quindi attaccandosi al dente durante la sua formazione.

11.1.4. Azioni preventive professionali: sigillatura profilattica di solchi, fossette e fessure “sigillanti”

I sigillanti sono compositi che vengono generalmente applicati nei solchi dei primi molari permanenti (che si sviluppano intorno ai 6 anni), eventualmente dei secondi molari permanenti (che si sviluppano intorno ai 12 anni), allo scopo di proteggerli, prevenendo così l’insorgenza di processi cariosi.

12. Terapia curativa

Un approccio veramente conservativo inizia con la diagnosi e la valutazione del rischio di carie, per decidere i trattamenti più appropriati, tenendo conto delle condizioni individuali di ogni paziente.

I moderni piani di trattamento prevedono il controllo della carie, per prevenire ulteriori lesioni, ritardare le otturazioni iniziali e limitare le dimensioni delle cavità quando la perdita di sostanza rende necessario il posizionamento di un restauro .

La preservazione delle strutture dentarie originali è la priorità dell’odontoiatria moderna, sia medica che preventiva.

13. CONCLUSIONE 

  • Il primo molare permanente funge da guida per la dentatura permanente. Controlla l’occlusione dentale, partecipa alla crescita mascellare e alla fisiologia dell’apparato masticatorio. 
  • I nostri  molari  ci accompagnano per tutta la vita.
  • Le carie   nei  molari  possono essere prevenute . La prevenzione prevede uno spazzolamento attento, visite regolari dal dentista, una dieta sana e, se necessario, integratori di fluoro e cure preventive presso lo studio dentistico. 

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  I denti sensibili reagiscono alle cose calde, fredde o dolci.
I denti sensibili reagiscono alle cose calde, fredde o dolci.
Le corone in ceramica imitano perfettamente l’aspetto dei denti naturali.
Una regolare cura dentale riduce il rischio di problemi gravi.
I denti inclusi possono causare dolore e richiedere un intervento.
I collutori antisettici aiutano a ridurre la placca.
I denti fratturati possono essere riparati con tecniche moderne.
Una dieta equilibrata favorisce la salute di denti e gengive.
 

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