Il dente di sei anni
Introduzione
Il primo molare permanente o dente di sei anni è un dente importante nella funzione masticatoria e nell’equilibrio dell’occlusione e dell’arcata, consente un adattamento armonioso tra mascella e mandibola.
È un dente simbolico per la cronologia della sua eruzione e per il suo ruolo.
- Particolarità del dente di sei anni
- Anatomicamente:
– Superficie occlusale ricoperta da numerose fessure.
1.2. A livello istofisiologico:
– Dente immaturo fino al posizionamento del JCD (4 anni dopo l’eruzione),
– Corna di polpa prominenti,
– Tubuli dentinali larghi e altamente permeabili,
– Radici non finite e apice ampiamente aperto,
– Dente importante nella masticazione.
1.3. A livello epidemiologico:
– I più minacciati dalle lesioni cariose sono i giovani, la cui prevalenza è diminuita con l’aumento della prevenzione con fluoro,
Attualmente il 70% delle carie si trovano nelle fosse e nelle fossette .
Il dente di sei anni presenta inoltre le seguenti caratteristiche:
– Il primo ad eruttare,
– La sua eruzione può passare inosservata,
– L’autopulizia delle superfici occlusali è impossibile, la sua posizione sul fondo della cavità orale,
– ha un piano occlusale che si trova al di sotto del piano occlusale dei molari temporanei,
– Le superfici occlusali, per la loro particolare anatomia, favoriscono la ritenzione della placca e aumentano il rischio di carie.
- Terapia dentale di sei anni
La gestione terapeutica del dente di sei anni può essere effettuata utilizzando tre approcci:
- Prevenzione primaria: nella prevenzione primaria bisogna prevenire l’insorgenza della malattia, “prevenendo la carie”, intervenendo essenzialmente sui fattori di rischio della carie del bambino.
- Prevenzione secondaria: nella prevenzione secondaria, la malattia deve essere diagnosticata precocemente, nella fase iniziale, per evitarne il peggioramento o addirittura curarla.
- Prevenzione terziaria: interverremo per prevenire recidive o complicazioni e combattere le conseguenze (cura delle carie).
- Prevenzione primaria:
- Intervenire prima che compaiano i primi segni della malattia fa riferimento all’RCI del bambino.
- Si riferisce a determinati fattori: dati socio-economici, abitudini alimentari del bambino, igiene orale.
- Il fattore di rischio su cui attualmente c’è consenso è la presenza di una lesione attiva.
La prevenzione primaria si effettua essenzialmente intervenendo sui fattori di rischio della carie del bambino:
- Educazione all’igiene alimentare: uno dei fattori di rischio significativi nei bambini è il fattore dietetico, per questo è necessario valutare le abitudini alimentari con il bambino e i genitori poiché la dieta è un fattore determinante nell’eziologia della carie, le abitudini alimentari giocano un ruolo nel determinare il rischio individuale di carie (ICR).
-È necessario raggruppare l’assunzione di cibo circa 4 volte al giorno.
-Bere acqua dopo ogni pasto.
– Tra un pasto e l’altro, smetti di fare spuntini.
Il dente di sei anni
- Uso di fluoruri: è stato dimostrato che i fluoruri sono efficaci nella prevenzione della carie dentale.
Il loro utilizzo, topico e/o sistemico, deve essere modulato in base al rischio di carie.
Prima di prescrivere il fluoro, è essenziale esaminare le fonti alimentari di fluoro (ad esempio, tutte le fonti di acqua potabile, le bevande consumate, i cibi preparati, il dentifricio) per determinare la reale esposizione del paziente al fluoro e considerare il rischio di carie del bambino.
La dose profilattica ottimale è di 0,05 mg di fluoro/kg/giorno per tutte le assunzioni di fluoro combinate, previa valutazione dell’assunzione giornaliera di fluoro (sale fluorurato, contenuto di acqua potabile) per prevenire il sovradosaggio.
Il dente di sei anni
- Sigillatura preventiva delle superfici occlusali: la sigillatura di fossette e fessure non deve essere sistematica. Il medico deciderà se eseguire o meno la sigillatura delle fessure dopo aver valutato il rischio individuale di carie RCI del bambino e aver esaminato attentamente i suoi denti (per stimare la profondità delle fessure e delle loro fessure e per rilevare eventuali lesioni cariose precoci).
Il dente di sei anni
Classificazione ICDAS: sono emerse numerose classificazioni delle lesioni cariose , spesso di natura unidirezionale, basate sulla posizione, sulla topografia o sul coinvolgimento carioso.
Per armonizzare i risultati della diagnosi, specialisti e cariologi hanno elaborato un consenso che ha portato alla classificazione ICDAS (International Caries Detection and Assessment System).
Questa classificazione, che costituisce un riferimento in letteratura, si basa sull’esame visivo dei denti asciutti e bagnati dopo la pulizia profilattica. Permette di stabilire la gravità delle lesioni definendo 7 stadi.
- Prevenzione secondaria:
Si tratta dell’insieme dei mezzi messi in atto per rilevare e intercettare i primi segnali della carie dentale.
- In presenza di lesioni non cavitarie, la terapia consiste nella remineralizzazione con gel o vernice al fluoro con controlli periodici, senza trascurare la correzione dei fattori di rischio.
- Eseguire la sigillatura dei solchi anche in assenza di lesioni cavitarie.
- Eseguire la sigillatura dei solchi screpolati.
- In presenza di lesioni cavitarie la terapia rispetta i criteri dell’odontoiatria minimale con risparmio dei tessuti e ricostruzione della perdita di sostanza.
Il dente di sei anniIl dente di sei anni
- Prevenzione terziaria:
Ciò include il trattamento della carie e tutti i restauri.
- In caso di lesioni cariche significative è necessario il restauro:
- Rimuovere la dentina infetta, preservare la dentina interessata, prevenire la rottura della polpa.
- Depositare un Ca(OH)2 o biodentina, CVI.
- Tecnica chiusa o stratificata in occlusale, sandwich aperta a livello prossimale (migliore tolleranza all’umidità cervicale).
- In assenza di sintomi pulpari irreversibili: trattamento conservativo per favorire l’apexogenesi.
Una buona igiene orale è essenziale per prevenire carie e malattie gengivali.
Una pulizia regolare dal dentista aiuta a rimuovere la placca e a mantenere una bocca sana.
L’inserimento di impianti dentali è una soluzione a lungo termine per sostituire un dente mancante.
Le radiografie dentali aiutano a diagnosticare problemi invisibili a occhio nudo, come la carie.
Si consiglia una visita dal dentista ogni sei mesi per un monitoraggio preventivo e personalizzato.