Gli elementi costitutivi del telaio metallico

Gli elementi costitutivi del telaio metallico

Gli elementi costitutivi del telaio metallico

Definizione

             Il telaio è definito come:                                                                  

 “uno scheletro che poggia sulle creste gengivo-ossee, da un lato sostiene i denti sostitutivi, dall’altro si aggrappa e si appoggia su un certo numero di denti persistenti, evitando di sottoporli ad azioni che potrebbero nuocere alla loro integrità.”

             Pertanto, lo scopo di una protesi in una persona parzialmente edentula non è solo quello di sostituire i denti mancanti ma soprattutto di preservare i denti rimanenti. La struttura deve essere sufficientemente rigida. In caso contrario, si verifica un riassorbimento osseo a livello delle superfici di appoggio e i denti pilastro vengono mobilizzati.

            Presenta diversi elementi, ognuno dei quali ha un ruolo ben definito nella protesi, tra cui:

Connessione primaria – connessione secondaria – selle – ganci – barra cingolata – barra coronocingolata – tacchetto occlusale

Leghe indicate sul telaio:

      Il telaio è spesso costituito da:

  • Lega a base di cobalto-cromo-molibdeno o stellite.

      Il telaio deve garantire la rigidità della costruzione protesica. Per questo, le leghe PPAC devono avere le seguenti qualità:

* elevata resistenza meccanica.

* elevata resistenza alla corrosione nei fluidi orali.

* buona scorrevolezza.

* assenza di tossicità.

* facile manipolazione con le consuete tecniche di laboratorio.

Gli elementi costitutivi del telaio metallico

1. La connessione principale:

  1. L’elemento base della protesi.
    1. Riunisce i diversi componenti e consente loro di lavorare in sinergia.
    2. Ricopre la superficie di appoggio gengivo-ossea.
    3. Deve rispettare determinati requisiti:  
  • Requisiti:                                                                                                                                                                  
  • Il principio di rigidità: la sua forma
  • il suo spessore
  • la natura della lega utilizzata.
  • Comfort del paziente

– Spessore il più ridotto possibile

– Non disturbare la fonazione (se possibile, liberare la zona retroincisiva).

– Non disturbare la deglutizione

-La simmetria della forma. Superficie lucidata.

  • Rispetto dei tessuti osteo-mucosi: Rispetto del principio del décolleté

– Si evitano le esostosi (tori).

– La sutura mediana non deve essere compressa (spaziatura del rinforzo).

-La regione retroincisiva mandibolare è sistematicamente distanziata.

-Qualsiasi parte metallica della protesi deve rimanere distante dall’LRM.

  1. Collegamento principale alla mascella superiore
  2. Piatto largo
    1. Si basa in gran parte sulla volta palatina.
    2. Garantisce una distribuzione uniforme dei carichi occlusali
    3. Indicato per le classi: I e II.
    4. Termina davanti al palato molle o leggermente incavato
    5. Regione del forame palatino anteriore e papilla mediana esposte.
    6. Rispetto degli anelli gengivali dei denti rimanenti.
    7. Il suo spessore è ridotto (0,6-0,7mm).
Gli elementi costitutivi del telaio metallico
  • Piastra di copertura completa
    • La parte anteriore poggia sul cingolo dei denti rimanenti:
    • Preparazione dei denti.
    • Secrezione a livello dell’anello gengivale.
    • Margine posteriore situato alla giunzione tra il palato duro e il palato molle.
    • Classe I e II di grande estensione.
  • Piastra distanziatrice doppia
  • Piatto scavato al centro.
  • Sezione di mezza giunzione.
  • Spessore di 2 mm.
  • Larghezza: 6 mm per la parte anteriore e 9 mm per il palo, 2 mm al centro.
  • Il segmento posteriore dovrebbe poggiare sul palato duro, appena anteriormente al PD-PM, in un’area inaccessibile alla lingua.
  • Barra anteriore a 5-6 mm dai denti pilastro.
  • Edentulia intercalare con supporto dentale.
Gli elementi costitutivi del telaio metallico
  • Piastra stretta
  1. Rispetta il principio di tornitura.
  2. È inscritto tra due linee, una anteriore e l’altra posteriore, che collegano le facce prossimali dei denti che delimitano l’edento.
  3. Ispessito al centro.
  4. Edentulia incorporata con solo supporto dentale;
  1. Collegamento principale alla mascella inferiore

La barra linguale

  1. Sezione di mezza pera.
    1. Parte piatta rivolta verso la mucosa.
    2. Parte ingombrante rivolta verso il pavimento.
    3. Larghezza da 1,7 a 2 mm e altezza 3,5 mm.
    4. Rifilatura di almeno 3,5 mm dei denti rimanenti.
    5. A 1 mm di distanza dal freno.
    6. Orientamento della pendenza linguale retro-incisiva
    7. La sua posizione anteroposteriore dipende dall’orientamento della pendenza linguale retroincisiva dell’osso alveolare.
    8. Se è verticale 0,2 mm
    9. Se è obliquo da 0,3 a 0,4 mm (evitare qualsiasi lesione)
    10. Valutazione dello spazio retro-incisale.
    11. Valutazione dello spazio del collare del freno.
Gli elementi costitutivi del telaio metallico

La striscia linguale  ; in caso di controindicazione della barra linguale.

  1. Entra in contatto con tutte le parti delle superfici linguali dei denti situate sopra il cingolo, poi invade senza toccarla (0,3 mm) la fibromucosa e termina a 1 mm dal pavimento della bocca.
    1. Il suo spessore deve essere il più minimo possibile senza comprometterne la rigidità.
    2. Sarà necessario un sostegno indiretto.

Doppia barra linguale: Barra linguale + Supporto cingolato continuo o barra cingolata.

  • E’ l’elemento metallico posto sul cingolo dei denti anteriori, la sua sezione è a semianello;
    • ALTEZZA: 2 mm.
    • SPESSORE: 1 mm.
    • Collegato alla barra linguale tramite due connessioni secondarie.
    • Estetico.

MEDIA:

      1. coinvolgono un numero significativo di denti pilastro.

       2. contesa.

       3. Previene i movimenti di rotazione sagittali nei casi di classe II.

Gli elementi costitutivi del telaio metallico

Gli elementi costitutivi del telaio metallico

Collegamento secondario

  1. Si tratta di parti metalliche utilizzate per collegare il gancio o i supporti indiretti al collegamento principale.
    1. Hanno una sezione approssimativamente triangolare.
IMPERATIVI
  • Rigidità; Diametro: da 1,5 a 2 mm.
  • Rispetto dei tessuti osteomucosi Scarico da 0,2 a 0,3 mm.
  • Comfort del paziente localizzato a livello degli spazi interdentali dei denti che delimitano l’edentulia.
  • Ruoli: Trasmettere le forze applicate ai denti pilastro.

Aumenta la resistenza meccanica del telaio.

Le selle  GRIGLIE DI RITENZIONE  :  Sonoparti metalliche posizionate sulle creste senza denti.

Distanziati da 1,5 a 2 mm dalla mucosa di supporto.

Situato posteriormente, davanti alle tuberosità e ai trigoni retromolari.

  1. I ganci

Si tratta di una parte metallica sviluppata e fusa contemporaneamente all’infrastruttura, che consente di fissare la protesi ai denti rimanenti.

  • Gli imperativi
    • Deve circondare più della metà della circonferenza del dente.
    • Ad ogni porzione di ritenzione del gancio deve corrispondere una porzione rigida per eliminare qualsiasi rischio scoliodontico: reciprocità di azione.
  1. Deve rimanere in contatto tramite e-mail e deve essere perfettamente educato.
    1. L’estremità di ritenzione del gancio deve essere passiva non appena la protesi è in posizione.
    2. Le diverse parti del gancio devono essere posizionate il più vicino possibile al centro del terzo cervicale per evitare deformazioni.
    3. Le parti risonanti degli uncini di ciascun arco devono essere disposte simmetricamente in modo che una testa risonante vestibolare corrisponda a una testa vestibolare dell’uncino dell’altro emiarco.
    4. La posizione dei supporti occlusali è fondamentale.
    5. I due bracci dei ganci devono essere il più possibile vicini tra loro.
    6. Deve contribuire alla conservazione, alla stabilità e al sostentamento.                        
  • Funzioni di aggancio

  SUPPORTO:

    Reazione che si oppone alle forze assiali di depressione della protesi sotto l’influenza degli occlusali.

  STABILITÀ:

    È la reazione che si oppone alle forze che tendono a far compiere alla protesi movimenti di traslazione o rotazione orizzontale.

  CONSERVAZIONE:

    È la reazione che si oppone allo sfilamento della protesi in direzione assiale.

Diverse parti dell’amo: L’amo da lancio è composto da 3 parti:

 BRACCIO DI RITENZIONE  : La punta attiva, sottile e flessibile, rappresenta la funzione di ritenzione tramite attacco, è generalmente vestibolare e assicura la ritenzione tramite la sua parte terminale che è flessibile e che si trova sotto la linea guida.

 BRACCIO A CUNEO (braccio di stabilizzazione) : Il corpo del gancio, più spesso e meno flessibile, ha la funzione di stabilizzare la protesi; consente di incuneare e sostenere il dente prima che il braccio di ritenzione superi la sporgenza vestibolare; è situato sopra la linea guida.

 ATTACCO OCCLUSALE DIRETTO (SUPPORTO): Deve essere rigido, si trova sulla superficie occlusale, prolunga occlusalmente l’attacco o la connessione secondaria e partecipa al supporto della protesi. Il supporto occlusale non deve creare interferenze o prematurità occlusale.

Supporti occlusali

Si tratta di elementi metallici appoggiati sulla superficie occlusale dei denti.

        Stop occlusali (PM e M) e supporti cingolati (INC e Can).

  • Il cubicolo dovrebbe avere la forma di un cucchiaio (evitare angoli acuti).
  • Preparazione con fresa a sfere diamantate.
  • La sua dimensione è proporzionale a quella del dente interessato: 1/3 della dimensione mesio/distale per un PM, 1/4 per un M.
  • Profondità: tra 1 e 2 mm.
  • La sua larghezza vestibolo-linguale è di 3 mm.
  • RUOLI DEI SUPPORTI OCCLUSALI:
    • Partecipa alla distribuzione e alla trasmissione delle forze occlusali lungo l’asse maggiore del dente.
    • Impedisce alla protesi di affondare.
    • Mantiene costante il rapporto tra denti e uncini.
    • Aiuta a ripristinare un punto di contatto interrotto.
    • Forniscono protezione alla papilla.
I diversi tipi di tacchetti
  • supporti dentali diretti  : situati sui denti che limitano i segmenti edentuli
  • parte di un gancio
  • supporti dentali indiretti  ; situato a distanza dai segmenti edentuli
  • non fa parte di un complesso ritentivo
  • funzione aggiuntiva di opposizione ai movimenti rotazionali

Gli elementi costitutivi del telaio metallico

Gli elementi costitutivi del telaio metallico
  • Classificazione dei ganci

Ganci di giunzione prossimale:

  • Gancio ACKERS.
  • Gancio RING.

Ganci di giunzione linguale:

  • Gancio ad azione posteriore.
  • Amo BONWIL.
  • Gancio di NALLYT MARTINET.

Gancio di giunzione vestibolare: sistema ROACH

  • Gancio a T
  • Gancio a Y
  • Amo io
  • Gancio RPI
  • Gancio ACKERS: è un gancio con attacco secondario e appoggio occlusale situato sul lato dell’edentulia, il braccio rigido è situato sopra la linea guida, sulla faccia buccale e risale fino a metà della faccia vestibolare, un braccio flessibile rappresenta l’estremità del braccio vestibolare situato nella zona di sottosquadro risonante, viene utilizzato nel caso di edentulia intercalata di classe III e IV di Kennedy-Applegate      

Gli elementi costitutivi del telaio metallico

Gli elementi costitutivi del telaio metallico
  • Gancio ANELLO; :supportiocclusali, di cui:
    • uno è mesiale, prolunga la connessione secondaria collegata alla sella,
    • ​​l’altro è distale situato tra la parte rigida e la parte flessibile del gancio
    • Un braccio rigido collegato alla connessione secondaria
    • Un braccio di ritenzione flessibile.

   È indicato per i molari isolati (ultimi molari) nell’arcata superiore o inferiore.                                        

  • Gancio NALLYT MARTINET: si tratta di un gancio con connessione secondaria eocclusalesituato sul lato opposto all’edentulia, un braccio di ritenzione vestibolare e un braccio di cuneo buccale.
    Questo gancio è sistematicamente indicato nelle classi Kennedy-Applegate I e II.

Gancio di azione posteriore: È costituito da 3 parti:
– 1 un braccio rigido fissato allasecondariache lo collega alla connessione principale
– 2 Un supporto occlusale situato sul lato edentulo
– 3 Un braccio flessibile Costituente il prolungamento del braccio rigido e situato nella zona di ritiro sulla faccia vestibolare deldente.

Indicazione: dente posteriore.

Gli elementi costitutivi del telaio metallico
  • Gancio BONWILL :è un gancio doppio di Ackers, composto da:
    • 2 supporti occlusali, uno mesiale e uno distale
    • 2 bracci vestibolari di ritenzione
    • 2 bracci di cuneo, uno mesiale e uno distale (sul lato buccale).
    È indicato nelle classi Kennedy-Applegate IV o II.
  • Ganci del sistema ROACH: 

                   A differenza del sistema di ganci proposto da Ney, quello di Roach consente di risolvere i problemi posti dall’ottenimento della ritenzione, molto difficili da risolvere in certi casi con i ganci circonferenziali. ROACH offre 07 varianti che corrispondono alle lettere dell’alfabeto: C, L, U, S, T, I, R e che si adattano ai denti di supporto del gancio.                                                                                          

  La particolarità di questi ganci è:

Il braccio di cuneo non fa parte del gancio così come il supporto occlusale

La posizione del supporto occlusale, mesiale o distale rispetto alla zona edentula, crea una connessione rigida o semirigida. 

Gli elementi costitutivi del telaio metallico

Gancio a C Gancio a L Gancio a U

 Conclusione

 La produzione della struttura della protesi parziale rimovibile ha subito molti miglioramenti; essa potrà svolgere il suo ruolo terapeutico solo se si conosce bene l’indicazione e il ruolo di ciascun elemento della struttura.

Gli elementi costitutivi del telaio metallico

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *