FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

INTRODUZIONE

Il termine occlusione è generalmente utilizzato per riferirsi alla semplice relazione di contatto delle superfici occlusali dentali, ma il concetto di occlusione deve includere l’insieme delle relazioni:

*Funzionale

*disfunzionale

*Parafunzionale    

DEFINIZIONE DI OCCLUSIONE: 

  • La parola ”  occlusione  ” deriva dal latino  occludere,
    • espressione che significa “chiudere”.
  • In medicina, lo stesso termine si riferisce a
    • l’unione dei bordi di un’apertura naturale, 
    • occlusione delle palpebre o chiusura dell’occhio.
  • In odontoiatria: questo termine si riferisce anche a:
    •  chiusura delle arcate dentarie 
    • rispetto ai diversi movimenti funzionali durante i quali i denti mascellari e mandibolari entrano in contatto. .(almeno un punto)
  • Secondo Posselt : “Relazione statica dei contatti tra denti antagonisti”.
  • Secondo Batarec : “È uno stato definito da uno o più contatti tra denti antagonisti”.

DETERMINANTI DELL’OCCLUSIONE: 

Corrispondono agli elementi che dirigono la mandibola verso una data posizione. In numero di tre:

  • Determinanti neuromuscolari.
  • Determinanti posteriori: ATM.
  • Determinanti anteriori: le arcate dentarie.

   a: promemoria dell’anatomia e del ruolo dei muscoli masticatori:

  1. I muscoli elevatori:

Il temporale, il massetero, il pterigoideo interno.

  1. I muscoli depressori mandibolari  :

Il pterigoideo esterno                 

I muscoli sopraioidei. Il digastrico. 

                                                               Il miloioideo.

                                                               Il genioioideo

  1. azione muscolare:

ELEVATORI               goniometro: massetere, pterigoideo interno

                                           Retrattore: temporale

DEPRESSORI GONIOMETRO: pterigoideo esterno

                                       Retrattori: digastrico, miloioideo, genioioideo

  • Protrusione  : è assicurata dalla contrazione sincrona dei pterigoidei esterni destro e sinistro.

L’abbassamento della mandibola sarà limitato da: pterigoideo interno e parte anteriore dei temporali

  • Retrusione mandibolare : contrazione dei fasci temporali medio e posteriore.
  • Lateralità :
  • Lato lavorante  : contrazione dei fasci temporali posteriore e medio.
  • Lato non attivo  : contrazione del pterigoideo esterno, del pterigoideo interno e delle fibre anteriori del temporale.

     b: determinanti posteriori: ATM

  • Condilo  : sporgenza prominente sopra una parte ristretta chiamata collo del condilo. 

Solo la parte anteriore del condilo è articolare 

  • Il menisco  : il condilo mandibolare e il condilo temporale sono separati dal menisco che è un disco fibroso biconcavo e presenta due facce: 
  • -una faccia >che viene ad applicarsi sulla convessità del condilo del temporale. 
  • -una faccia < che è applicata alla convessità anteriore del condilo mandibolare.
  • Mezzi di unione  : La capsula articolare comprende
  • – lunghe fibre superficiali che vanno dal temporale alla mandibola
  • -fibre corte profonde che sono temporo-mandibolari o menisco-mandibolari.
  • Membrane sinoviali  :   Esistono due membrane sinoviali: 
  • -sinoviale > o soprameniscale
  • -sinoviale <o sottomeniscale.

FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

il ruolo dell’ATM

  • L’articolazione mobile consente i movimenti di apertura e chiusura della mandibola.
  • Svolge un ruolo importante nella quantità e nella direzione della crescita condilare e mandibolare

c: _determinanti dentali anteriori 

  • Il gruppo incisivo-canino e i denti canini (PM e M)
  • guida la mandibola nell’ICM e durante i movimenti mandibolari
  • Overjet orizzontale e verticale: l’overjet e l’overbite dei denti anteriori che determina la traiettoria incisale: ovvero lo scorrimento della FV dell’I< sulla FP dell’I>.

NORMOCLUSIONE  

  • Normo-occlusione  
  • è il modello di riferimento 
  • definizione delle relazioni occlusali statiche e cinematiche ideali. 
  • Questo modello non si trova quasi mai in natura.
  • occlusione funzionale : 
  • vicino alla Normocclusione 
  • senza deviazione mandibolare,
  •  la tempistica rispetto alle caratteristiche del PIM e
  •  guida senza interferenze.

OCCLUSIONE STATICA NORMALE:

  • I denti mascellari coprono i denti mandibolari. 
  • L’impianto dei denti non è verticale.
  • I denti posteriori mascellari sono orientati esternamente (vestibolare) e quelli mandibolari internamente (palatale o linguale).

In direzione sagittale  : 

  • Posizione mesiale dei denti inferiori di 1/2 cuspide
  • Incisivo overjet 2,5 mm 
  • I denti sono organizzati attorno al 1° molare superiore
FISIOPATOLOGIA DELL'OCCLUSIONE NEI BAMBINI

FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

  • Secondo Angle  : la chiave dell’occlusione è la posizione relativa dei primi molari. 
  • In occlusione normale,
    • la cuspide mesiovestibolare del primo molare superiore 
    • è ricevuto nel solco vestibolare del primo molare inferiore 

Nella dentizione mista la classificazione cambia poiché dobbiamo tenere in considerazione il LEE WAY o guadagno di spazio di deriva generato dalla sostituzione di IV e V 

Questo fenomeno fa sì che quando si perdono i denti temporanei si crei un leggero surplus di spazio disponibile nell’arcata dentaria nella regione posteriore.

Questo spazio può rappresentare circa 2 mm per arcata nella mascella superiore e 3,5 mm nella mandibola. Potrebbe sembrare uno spazio piccolo, ma può essere fondamentale per favorire l’eruzione ottimale dei denti permanenti.

Se lo spazio viene “utilizzato” bene, i problemi di eruzione e di allineamento dei denti potrebbero essere minori rispetto a quando lo spazio viene “perso” quando i denti adiacenti migrano o si spostano in modo sfavorevole.

Può essere:

  • rettilineo o dritto 
  • Una marcia mesiale prefigura cl I o cl III
  • Una marcia distale prefigura cl. II.
FISIOPATOLOGIA DELL'OCCLUSIONE NEI BAMBINI

FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

Nella direzione trasversale

  • L’arcata superiore circoscrive l’arcata inferiore (1/2 cuspide)
  • Punta della cuspide vestibolare inferiore nel solco intercuspidale superiore
  • Coincidenza dei punti interincisali

In direzione verticale

  • Sovrapposizione di 2,5 mm
  • Incisivo a meno di 1 mm dal piano occlusale

OCCLUSIONE DINAMICA:

POSIZIONI MANDIBOLARI: abbiamo 3 posizioni

  1. LA RELAZIONE CENTRATA SULLA RC:

Si tratta di una relazione mandibolo-cranica indipendente dai denti.

Questa è la posizione più posteriore e non forzata della mandibola,

 I condili occupano una posizione alta e simmetrica nelle cavità glenoidee

Posizione dalla quale sono ancora possibili tutti i movimenti laterali

  1. POSIZIONE DI OCCLUSIONE IN PIM 

La posizione mandibolare chiusa in cui le arcate dentarie presentano il numero massimo di punti o superfici di contatto è chiamata posizione di massima intercuspidazione o MIP. 

 Nella PIM vengono stabilite relazioni tra le superfici occlusali dei denti e più precisamente tra le cuspidi, le fossette e le creste marginali.

FISIOPATOLOGIA DELL'OCCLUSIONE NEI BAMBINI

FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

  1. POSIZIONE DI RIPOSO: R

Condizionato dall’equilibrio dei muscoli facciali della testa e del collo:

 contrazione tonica minima per controbilanciare la forza di gravità.

MOVIMENTI MANDIBOLARI:

  • Il movimento di protrusione: 

    Questo è il percorso che la mandibola compie quando gli incisivi inferiori 

scivolare sulle superfici palatali degli incisivi superiori, dalla posizione 

massima intercuspidazione PIM da estremità a estremità che è la posizione 

Sporgenza PP. da qui il concetto di GUIDA INCISIVA: la sua lunghezza e la sua pendenza dipendono da due parametri: la sovrapposizione e lo sbalzo

  • Il movimento di lateralità.

Traiettoria seguita dalla mandibola quando i denti inferiori scivolano lateralmente sulle facce interne delle cuspidi vestibolari dei denti mascellari e, più in particolare, sulla faccia palatale del canino superiore.

Le superfici su cui scorrono le cuspidi di supporto inferiori sono chiamate ”  superfici guida”.

FISIOPATOLOGIA DELL'OCCLUSIONE NEI BAMBINI

FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

  • Determinanti posteriori  :

TC: rotazione pura dei condili secondo il movimento di BENNET = si tratta dello spostamento del condilo verso l’esterno 

CNT: movimento del condilo verso il basso, in avanti e verso l’interno

  • Determinanti precedenti:

TC: funzione o gruppo canino

CNT: nessun contatto.

FISIOPATOLOGIA DELL'OCCLUSIONE NEI BAMBINI

FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

Occlusione funzionale  : l’occlusione si dice funzionale quando abbiamo:

  • Protezione canina con disocclusione CNT
  • Non dovrebbero esserci interferenze dal lato non funzionante.
  • Non dovrebbe esserci alcuna interferenza con i denti posteriori quando la mandibola è in contatto protrusivo incisale. 
  • Contatto uniforme dei bordi incisali nella propulsione.
  • Quando l’intercuspidazione è massima, i denti anteriori non si toccano.
  • Massima intercuspidazione dei denti quando la mandibola è in relazione centrica.

Una buona occlusione consente:

  • -per eseguire movimenti di chiusura e laterali senza interferenze.
  • -avere una distribuzione delle forze su ciascuno dei denti presi individualmente soprattutto in
  • il PIM 
  • Durante i contatti di estrusione,
  •  durante il movimento di deglutizione che si ripete nell’ordine di 1000 volte/24 h.
  • per consentire un’adeguata funzionalità muscolare.
  • avere un normale rapporto condilo-cavità glenoidea.
  • avere una distanza inter-arcata appropriata
  • Interferenze: Sono ostacoli ai movimenti funzionali della mandibola
  • Contatto prematuro: 
  • Contatto dei denti che avviene prima della posizione di massima intercuspidazione 
  • modificando il percorso abituale della mandibola 

MALOCCLUSIONI:

  • Malocclusione funzionale 
  • occlusione di convenienza : diversa dalla normocclusione, 
  • consente le funzioni orali, nonostante la presenza di anomalie occlusali, 
  • senza generare danni strutturali o impotenza funzionale. 
  •  Malocclusione patogena 
  • è caratterizzato da una o più anomalie di occlusione, 
  • superando il potenziale adattivo del soggetto. 
  • Può innescare, mantenere o contribuire alla comparsa di danni strutturali e/o disturbi funzionali dell’apparato masticatorio.

CLASSIFICAZIONE DELLE MALOCCLUSIONI

Tipi (quadro strutturale complessivo )ScheletricoSagittale: classificazione di Ballard (classe I, II, III) Verticale: normodivergente, ipodivergente, iperdivergente Trasversale: asimmetria (asimmetria basicrania, laterognazia, ecc.)  
DentaleSagittale : classificazione dell’angolo (classe 1, classe 2, classe 3)  Verticale : morso aperto, morso profondo (sovrapposizione eccessiva)  Trasversale : esoclusione, occlusione inversa
Anomalie occlusali (disfunzione da scontro occlusale)Anomalie di cuneo : anomalia di stabilizzazione dentale e mandibolare in OIM Anomalie di centratura ( decentramento): anomalia di posizione mandibolare in OIM Anomalie di guida : anomalia di direzione verso OIM
Categorie di occlusione (incidenza patogena)Normocclusione Occlusione funzionale  Malocclusione funzionale  Malocclusione patogena

L’occlusione patologica è definita da segni di squilibrio 

  • a livello dentale: usura, crepe, 
  • a livello parodontale.
  • e scricchiolii e rumori a livello bancomat 

Forze dannose:

Relativamente ad un’occlusione patologica, possono determinare lesioni che rientrano nel quadro di quello che comunemente viene chiamato trauma occlusale.

Trauma occlusale:

Si tratta di una diagnosi che non può essere clinica, ma radiologica, si tratta di una lesione che si verifica a livello del tessuto parodontale in seguito ad un’occlusione traumatica, può essere responsabile di anchilosi dentale.

Con il termine trauma occlusale si definisce la lesione locale legata a forze dannose, in questo caso possiamo dire che l’occlusione è traumatica poiché determina una lesione.

Da un lato : il trauma occlusale non si limita alle forze provenienti dai denti opposti, si estende a tutte le forze dannose, siano esse specifiche del nostro organismo o esogene (tic muscolari, abitudini).

E che queste siano esercitate sulla faccia occlusale o su una qualsiasi sua faccia.

D’altro canto : dato il potere adattativo del parodonto e di altri componenti del sistema masticatorio, un’occlusione al di fuori delle consuete norme morfologiche (morso profondo pronunciato) non è necessariamente traumatica.   

 Possiamo descrivere due situazioni:

– un’occlusione traumatica : potenzialmente traumatica. 

– un’occlusione traumatica : veramente traumatica.

Bisogna tenere conto della natura delle forze esercitate: forti, deboli, continue, nonché dell’influenza delle frequenze delle forze, della durata, dell’intensità e della direzione della forza.

EZIOLOGIE DELLE MALOCCLUSIONI  :

La maggior parte delle malocclusioni sono causate principalmente da:

Ereditario o genetico. Questo spiega perché spesso riscontriamo problemi simili tra i membri della stessa famiglia. Di :

  • Impianto non corretto dei denti durante la loro eruzione nella cavità orale 
  • Mancanza di spazio che causa affollamento dentale (sovrapposizioni, rotazioni) 
  • o spazio in eccesso tra i denti, denti in più o mancanti 
  • e squilibri tra la forma e le dimensioni delle mascelle. 

Elementi acquisiti   o esterni (ambiente) come ad esempio:

  • Disfunzione
  • Deglutizione anomala : posizione scorretta della lingua a riposo o durante la deglutizione
  •  Problemi di ostruzione delle vie aeree che causano la respirazione cronica con la bocca . Ciò può influenzare lo sviluppo della mascella e la posizione dei denti
  • Parafunzione: abitudine cronica di succhiare le dita su un oggetto che può esercitare una forza sufficiente per un periodo di tempo sufficientemente lungo da spostare i denti, il che avrà un’influenza negativa sul posizionamento dei denti.
  • La perdita prematura dei denti da latte dovuta a carie o la perdita permanente dovuta a estrazioni eseguite nel corso degli anni può causare lo spostamento degli altri denti e contribuire allo sviluppo di malocclusioni.
  • Un trauma, un incidente o un colpo al viso che potrebbe causare lo spostamento dei denti.
  • Trattamento della carie  : Capita che l’occlusione venga modificata durante le cure odontoiatriche creando una (prematurità). Un’amalgama che ottura un dente cariato può modificare i rapporti con i denti opposti e creare uno squilibrio. 
  • La posizione dei denti e della mascella influisce sull’occlusione. Denti mancanti, disallineati, affollati o sporgenti sono la causa della malocclusione.

DIAGNOSI:

A livello parodontale: ci occuperemo in particolare

  • piccoli accumuli di tartaro sotto le gengive, 
  • mobilità dei denti.
  • distruzione ossea verticale o angolare 

A livello neuromuscolare : cercheremo

  • dolori muscolari e articolari 
  • funzionalità indebolita dei masseteri.
  • uno spasmo muscolare.
  • Disturbi del bancomat.

Sul piano occlusale : cercheremo 

  • Contatti traumatici: interferenze e prematurità. 
  • malposizioni dentali.
  • otturazioni scadenti

Tutti questi costituiscono disarmonie occlusali che possono causare la distruzione dei tessuti parodontali, la mobilità dentale e la deviazione del percorso della mandibola.

CONSEGUENZE DELLO SQUILIBRIO OCCLUSALE

I disturbi più comunemente osservati associati alle malocclusioni:

  •  Problemi estetici : compromettono l’armonia dei denti e il sorriso.
  •   Disturbi della masticazione e del linguaggio 
  • Problemi alle articolazioni (dolore, fastidio, screpolature, ipersensibilità di alcuni denti, disturbi al menisco). a lungo termine dato un SADAM
  • Problemi dentali: Abrasione dello smalto e della dentina, Sclerosi e calcificazione della polpa, Fratture, crepe, Mobilità e migrazione
  • Problemi posturali e disturbi muscoloscheletrici : inclusa la scoliosi 

CONCLUSIONE

L’applicazione rigorosa delle regole dell’occlusione dentale è la base stessa dell’odontoiatria perché garantisce il comfort del paziente, mantiene la mandibola in equilibrio ed evita la comparsa di disfunzioni temporo-mandibolari.

FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

  I denti rotti possono essere curati con tecniche moderne.
Le malattie gengivali possono essere prevenute spazzolando correttamente i denti.
Gli impianti dentali si integrano con l’osso per una soluzione duratura.
I denti gialli possono essere sbiancati professionalmente.
Le radiografie dentali rivelano problemi invisibili a occhio nudo.
I denti sensibili traggono beneficio dall’uso di dentifrici specifici.
Una dieta povera di zuccheri protegge dalla carie.
 

FISIOPATOLOGIA DELL’OCCLUSIONE NEI BAMBINI

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *