ESAME CLINICO DI UN PAZIENTE CON MALATTIA ORALE-DENTALE

ESAME CLINICO DI UN PAZIENTE CON MALATTIA ORALE-DENTALE

CONCETTO DI DIAGNOSI E PIANO DI TRATTAMENTO

I°INTRODUZIONE:

II° ESAME CLINICO 

Bisogna considerare tempi diversi per arrivare dalla clinica alla diagnosi. Queste sono le diverse fasi dell’esame clinico.

A) ANAMNESI o INTERROGAZIONE:

 Si tratta di porre domande specifiche al paziente e di lasciarlo esprimere usando la sua terminologia, guidandolo senza influenzarlo. Queste domande sono:

1/ Stato civile:

nome, cognome, età, professione..

2/ motivo della consultazione: può essere soggettivo o oggettivo

  • Dolore
  • Imbarazzato
  • Rigonfiamento
  • Lesione della mucosa (ulcerazione)
  • Emorragia

4/ Modalità di evoluzione:

Tra l’inizio e la fase attuale:

  • Come si è evoluto?
  • Con o senza trattamento?
  • Si tratta del primo episodio o di una replica?

Queste domande permettono di classificare la lesione in base alla modalità acuta, subacuta o cronica.

5/ SFONDI

Questa è la storia clinica del paziente. L’anamnesi può essere odontoiatrica locale (estrazione, intervento chirurgico, ecc.) o generale (diabete, malattie cardiache, allergie, ecc.) e può interessare il paziente stesso o i suoi familiari, alla ricerca della possibilità di una malattia ereditaria.

B) SEGNALI GENERALI

  • Le condizioni generali sono soddisfacenti?
  • Sta perdendo peso? Febbre ?
  • Qual è il comportamento del paziente? Preoccupato ? Negligente?…

 C) SEGNALI FUNZIONALI

E) L’ESAME EXO-BUCCALE

1) Ispezione  : deve essere effettuata in diverse posizioni della testa (viso, profilo, vista verticale).

 E’ NECESSARIO :

  • NOTA : la simmetria, l’armonia dell’insieme del viso ma anche di un livello rispetto all’altro.
  • APPREZZARE : il colore della pelle, la sua morbidezza, la sua pelosità…
  • NOTA : fori, connessioni, superfici piane… Deformazione? Sparizioni? Tutte le anomalie vengono descritte, quantificate, misurate, localizzate secondo un punto di riferimento.
  • ESPLORA : espressioni facciali corrugando la fronte, chiudendo le palpebre, lavorando le labbra

 2) Palpazione : questa fase deve essere delicata, progressiva, utilizzando una o più dita, una o entrambe le mani (bimanuale).

È necessario:

  • Specificare : i limiti della lesione, il suo calore, la sua mobilità sui piani superiore e inferiore.
  • Valutare : la sua consistenza, le sue variazioni di volume, i rumori (crepitii, ecc.), i dolori (diffusi, intensi, ecc.) provocati da queste manovre.
  • Rileva : mobilità insolita, salto.
  • Palpare : le aree dei linfonodi su ciascun lato (adenopatia), i muscoli (massetere, temporale, buccinatore)
  • Prova : la sensibilità dei vari territori (nervi)

3) ESAME DELLA CINETICA MANDIBOLARE : chiedere al paziente di aprire e chiudere la bocca, lentamente ma più volte (facilità, difficoltà, possibilità, ecc.)

Nota ad esempio:

  • All’ispezione : disturbi dell’articolazione dentale

L’aspetto della linea interincisiva centrale in BF

Il percorso del punto interincisivo inferiore.

  • Alla palpazione : il corso dei condili

Vuoto della cavità glenoidea e ampiezza dell’apertura della bocca in mm 

  • All’auscultazione : rumori articolari (clic, scricchiolio)

3°) L’ESAME ENDO-ORALE Esplorare uno dopo l’altro tutti gli elementi del CB in un ordine variabile a seconda dei casi.

a) Il sistema dentale :

  • la forma delle arcate, il numero, la posizione, la colorazione, la mobilità, il deterioramento dei denti (tutte le facce); percussione assiale e trasversale; testare la vitalità dei denti sospetti. 
  • Cercare inclusioni, anomalie di sviluppo, denti ritenuti o mancanti.
  • Valutare le diverse ricostruzioni protesiche

 Studio dell’articolazione dentale (3 piani)

b) Il sistema parodontale controllare lo stato del parodonto per la presenza di depositi tartarici e rivestimenti vari, in particolare rivestimenti di tabacco

c) il sistema gengivo-mucoso : deve essere esplorato completamente, in tutti i suoi recessi, descrivendo, localizzando e misurando ogni anomalia 

d) la lingua : richiede uno studio particolare all’interno e poi all’esterno tirandola con 2 dita (comprimendola attorno alla punta). Controllare ogni faccia, ogni bordo e le scanalature.

e) il sistema salivare principale :

Test della saliva per quantità e qualità

Esame dell’ostio della ghiandola salivare.

A seconda dei casi, completare questa valutazione con un esame regionale o generale indirizzando il paziente

III° ESAMI PARACLINICI (aggiuntivi):

1/ la radiografia: 

Saranno richiesti esami radiologici in base alla regione da esplorare e alla natura della lesione. Questi possono includere:

  • Radiografie standard:
  • Altri:

2/ esami biologici:

  • Esami del sangue richiesti in caso di disturbi della coagulazione o nella valutazione preoperatoria: FNS-Conta piastrinica-VES-Livello di glucosio-Test di emostasi (TP/INR-TS-TCK)
  • Esami batteriologici: ECB-Antibiogramma
  • Sierologie: ELISA, VDRL/TPHA, IDR t, HBS, HCV

3/ Esame anatomopatologico:

Ciò avviene dopo aver studiato un frammento di tessuto prelevato tramite biopsia, per specificare la natura istologica della lesione.

IV°) VALUTAZIONE CLINICA=DIAGNOSTICA

1° secondo la sintomatologia:

a)modalità acuta

  • Se è acuta e diffusa  : quindi, ricercare attentamente e rapidamente i segni di infezione tossica (viso pallido, respiro superficiale, minzione rara, ecc.), edema, deficit del nervo oculomotore.
  • Se è acuto e localizzato : notare il trisma, l’intensità del dolore; specificare lo stadio di sviluppo (sieroso? suppurativo?); Il segno del secchio. La suppurazione è da temere.

2°) Di fronte ad una sindrome traumatica: incitare in particolare durante:

  • L’anamnesi specificherà la causa, le circostanze, le conseguenze immediate: perdita di coscienza.
  • b) Segni funzionali : impotenza, dolore, disturbi visivi.
  • c) Segni fisici :

IDENTIFICARE: contusioni, punti dolenti, condizioni dell’articolazione (deformata, deviata), movimenti del condilo durante l’apertura e la chiusura della bocca, otorragia (frattura dell’osso petroso o lesione della parete anteriore del CAE)

*rinorrea del liquido cerebrospinale (liquido limpido o rosato che forma un’areola sul supporto assorbente) *La valutazione radiologica consente di confermare la diagnosi di frattura Altri esami: neurochirurgici, oculistici, otorinolaringoiatrici

3°) Di fronte a una sindrome tumorale : la sfida principale è determinare la benignità o la malignità di un processo tumorale. 

  •  L’anamnesi : specificando la modalità di insorgenza e l’evoluzione della lesione, fornisce informazioni sulla sua natura maligna (evoluzione rapida) o benigna.
  • Disturbi della sensibilità: segno di Vincent positivo?, paralisi facciale?
  •  segni fisici : volume della lesione – limiti (clearTB, impreciseTM) – base di impianto (softTB, induratedTM), mobilità, aderenze, adenopatie

4°) Di fronte ad una sindrome dolorosa descrivere:

  • La situazione
  • Il personaggio
  • Periodicità
  • La modalità di apparizione (zona di attivazione)
  • Irradiazioni
  • Fenomeni concomitanti
  • Trattamenti precedenti

5°) Di fronte ad una sindrome emorragica :

Il colloquio fornirà informazioni su possibili farmaci (salicilati = Aspirina®) o su un successivo intervento chirurgico (estrazione dentale). Spesso sono necessari esami di laboratorio.

B SECONDO LA REGIONE ANATOMICA  :

La pelle, le mucose, i linfonodi, le ossa o le articolazioni, il tessuto adiposo-cellulare, i vasi o i nervi, i muscoli, le ghiandole salivari, ecc. richiedono talvolta indagini specifiche quando sono sede di una lesione.

V° TRATTAMENTO:

  • Sindrome infettiva:

*acuto e diffuso: ospedalizzazione

*acuto e localizzato

*cronico e generalizzato

  • Sindrome traumatica:

Valutazione radiologica tecnica, SAT, ATB, tutti gli esami ortopedici e/o chirurgici

  • Sindrome tumorale:

Tumore benigno: trattamento chirurgico (nessuna recidiva)

Tumore maligno: chirurgia, radioterapia, chemioterapia (possibile recidiva)

  • Sindrome del dolore:

Analgesici, neurolettici

  • Sindrome emorragica:

 Esplorazione ematologica, emostasi locale, trasfusione di sangue.

Conclusione Al termine dell’esame clinico, il clinico deve porsi 03 domande

  • ? Questa è la diagnosi anatomica topografica . È fondamentale sapere a quale livello si localizza la patologia: nel tessuto cellulare? Osso ? Ghiandola salivare? Lingua ? ….
  • Che cosa ? È la diagnosi anatomo-patologica . Infezione, acuta o sierosa o cronica, tumore benigno, maligno ecc…?
  • Come? È l’eziopatogenesi dg. Origine della lesione , meccanismo di insorgenza …

ESAME CLINICO DI UN PAZIENTE CON MALATTIA ORALE-DENTALE

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Le corone in zirconia sono resistenti ed estetiche.
Le gengive sanguinanti possono indicare una parodontite.
I trattamenti ortodontici invisibili stanno guadagnando popolarità.
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Le otturazioni dentali moderne sono resistenti e discrete.
Gli spazzolini interdentali sono ideali per gli spazi stretti.
Una buona igiene dentale riduce il rischio di malattie cardiovascolari.
 

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