Dolore orofacciale negli anziani

Dolore orofacciale negli anziani

Dolore orofacciale negli anziani

1. Introduzione

I pazienti geriatrici sono caratterizzati da:

  •  la coesistenza di più patologie croniche invalidanti che determinano dipendenza fisica e/o psichica,
  •  il frequente intreccio di patologie neurodegenerative e somatiche.
  • Il viso è l’organo sensoriale più ricco del corpo. Anatomicamente; Il nervo trigemino, attraverso i suoi tre rami, è responsabile dell’innervazione sensoriale. 
  • Il dolore facciale (FP) e le esacerbazioni sensoriali sono frequenti e vari.
  • Spesso il dentista si trova ad affrontare le FA e deve diagnosticarle. 

2. Definizioni

  • Dolore  : è definito come “un’espressione sensoriale ed emotiva spiacevole associata a un danno tissutale reale o potenziale, o descritta in termini di tale danno”,                                                                                                                                
  • Dolore  : dolore in un organo o in una regione che non corrisponde a una lesione evidente.
  • Nevralgia  : dolore localizzato lungo il percorso di un nervo. 
  • Accesso doloroso  : corrisponde ad una crisi dolorosa.
  •  Unguenti  : corrispondono ai periodi durante i quali il paziente soffre di attacchi dolorosi.

3. Componenti del dolore

   3.1. Componente sensoriale-discriminativa

Questa è la descrizione fisica del dolore avvertito in termini di: 

  • Posizione 
  • Qualità (ustioni, formicolio , spilli e aghi, scosse elettriche, ferite da taglio, pressione, ecc.)
  • Durata (breve, continua, cronica, ricorrente, ecc.) – intensità 

  3.2. Componente affettivo-emotiva: è l’affetto che la persona associa al proprio dolore e all’impatto sulla propria attività e sul proprio umore: disagio, ansia, angoscia, depressione.

 3.3. Componente comportamentale: significato , importanza attribuita al dolore

3. 4. Componente cognitiva: come si esprime il dolore (urla, lamentele, postura, ritiro, agitazione)

 Il dolore appare quindi come un fenomeno multidimensionale (multifattoriale) e non come una semplice reazione,

4. Diagnosi

  • Clinica ++++++
  • Esami aggiuntivi:
  • Esami radiologici:
  • Panoramica, Blondeau, Schuller, Scanner, MRI (esplorazione degli elementi vascolari e nervosi (conflitto vascolare-nervoso)
  •  Esame biologico,
  • Visita otorinolaringoiatrica 
  • Esame della vista,
  • Esame neuropsichiatrico.

Dolore orofacciale negli anziani

5. Classificazione

  • Dolore neurogeno,
  •  Dolore di origine vascolare,
  •  Dolore facciale di origine otorinolaringoiatrica e dentale , 
  • Dolore facciale nel contesto del DAM 
  • Dolore facciale idiopatico.

5.1. Dolore facciale neurogeno: neurologico: nevralgia del viso 

Colpiscono i nervi sensoriali, essenzialmente i rami del nervo trigemino (V 1 = oftalmico, V 2 = mascellare, V 3 = mandibolare) e il nervo glossofaringeo (IX). Può essere: 

  • Essenziale (idiopatico) 
  • Sintomatico (secondario ad una patologia specifica). 

5.1.1 Nevralgia essenziale (NE)

5.1.1.1. NE del trigemino (V)  : Descritto anche come “tic doloroso di TROUSSEAU”

  •  Epidemiologia:
  •      Comune nelle donne dopo i 50 anni di età
  •       Rapporto tra i sessi 3:2
  • Eziopatogenesi  :

Ci sono diverse ipotesi:

  • Teoria centrale : il carattere epilettiforme delle crisi e l’efficacia degli antiepilettici suggeriscono un meccanismo centrale attraverso l’iperattività del nucleo del V.
  • Teoria periferica:

     Conflitto vascolare-nervoso:

     Compressione del ganglio gassiano 

  • Teoria mista : 
  • Clinico 
  • Caratteristiche del dolore  :
  •  Atroce, 
  • In un lampo, 
  • Abbagliante, 
  • Intermittente, 
  • Un evento improvviso paragonabile a una scossa elettrica, schiacciante, lancinante, lacerante. 
  • Durano pochi secondi e sono raggruppati in raffiche che possono durare fino a 1-2 minuti al giorno. La frequenza è di 1-10 raffiche al giorno.  
  •   Localizzazione del dolore : strettamente monolaterale, interessa il territorio di uno dei rami della V. V 2 ,++++ 
  •    Fattori scatenanti 
  • il dolore si manifesta dopo la stimolazione di una “trigger zone” che spesso si trova nella zona dolorante).
  • Durante l’attacco, il paziente diventa immobile e si irrigidisce. Dopo una crisi dolorosa, seguita da un periodo refrattario di alcuni minuti. Il paziente è stanco, ansioso a causa della mancanza di sonno e di cibo, la sua vita sociale è sconvolta.
  • Negatività dell’esame neurologico: effettuato al di fuori della fase dolorosa, ha lo scopo di verificare l’assenza di segni di deficit neurologico.
  • Diagnosi positiva

Gli elementi del Dc sono:

  • Età del paziente compresa tra 50 e 60 anni
  • Il dolore è improvviso e breve
  • Esistenza di una zona di innesco
  • Presenza di tic dolorosi
  • Assenza di manifestazioni neurologiche
  • Studio sulla carbamazepina con efficacia NET

Diagnosi differenziale : si fa con 

  • Nevralgia facciale essenziale non trigeminale: stesse caratteristiche ma topografia diversa.
  • Dolore sintomatico (ricerca eziologia )
  • Psichiatria.

Dolore orofacciale negli anziani

Evoluzione :

In assenza di trattamento, la NET sviluppa:

  • in modalità discontinua 
  • verso il peggioramento con tendenza ad assumere un carattere permanente. 

Trattamento

1. Trattamento medico

Carbamazepina (Tegretol®): trattamento di prima linea, il dosaggio utilizzato varia da 400 a 1.200 mg/die.

2- trattamento chirurgico :

Indicato in caso di fallimento o intolleranza di una terapia medica ben condotta della nevralgia essenziale del trigemino.

  • Termocoagulazione retrogasseriana percutanea: la lesione termica viene eseguita a livello della giunzione tra il ganglio di Gasser e la radice del trigemino .
  • Compressione percutanea con palloncino del ganglio gassiano.
  • Radiochirurgia con radiazioni gamma.
  • Decompressione vascolare microchirurgica.

5.1.1.2 .NE del glossofaringeo (IX)

  • Meno comune di NET.
  • Tocca l’argomento +60 anni.
  • Dolore per attacco +/- lungo), unilaterale intervallato da periodi di remissione.
  • Dolore localizzato alle tonsille, alla CAE, alla base della lingua, irradiato all’orecchio e all’angolo mandibolare.
  • Zona trigger: mucosa faringea e regione tonsillare. 
  • Il dolore è provocato da deglutizione, tosse, rotazione della testa, parlare e non masticare .
  • Può essere accompagnato da tosse, ipersalivazione e disturbi del ritmo cardiaco.
  • Dc (+): si basa sulla localizzazione del dolore e sulla sua topografia corrispondente alla distribuzione anatomica del (IX).
  • Trattamento  : Stesso regime di trattamento dell’NFE di V.

5.1.2. Nevralgia facciale sintomatica: (secondaria) (NS)

5.1.2.1. Trigemino NS (V):

  Eziopatogenesi

  • Nevralgia (posterpetica, erpetica). 
  • Le NS di una lesione espansiva (tumore, infezione, ecc.) sono + rare.
  •  lupus eritematoso, sclerodermia, sindrome di Goujerot-Sjögren. I loro sintomi evolvono gradualmente; possono essere bilaterali.
  •  sclerosi multipla che è in realtà la prima eziologia   della SN trigeminale.

  Clinico 

  • Giovane età del paziente ++++++++++;
  • Dolore con esacerbazione ma persistenza di uno sfondo doloroso tra gli attacchi.
  • Dolore bruciante, lancinante o di tipo disestetico.  
  • Assenza di “trigger zone”;
  • Ubicazione in diversi territori del V; o addirittura bilaterale;
  • Presenza di segni vasomotori.
  • L’esame neurologico è anormale 
  • Trattamento: eziologico se la causa è accessibile, altrimenti neurochirurgico.

Dolore orofacciale negli anziani

5.1.2.2. NS del glossofaringeo (IX) 

Più frequenti delle forme essenziali.

Eziologie  : 

  • Infettive  : tonsillite, otite, tubercolosi
  • Esocraniano  : cancro ORL; Sindrome del processo stiloideo
  • Endocranico  : tumore della fossa postcerebrale, coinvolgimento delle altre paia craniche.

Clinica: assume le stesse caratteristiche della nevralgia essenziale con 

  • Esacerbazione alla trazione della lingua,
  •  L’attenuazione mediante iniezione di anestetico è un buon test diagnostico,
  • Nessuna zona di attivazione.

5.2. DOLORE VASCOLARE FACCIALE

Eziologie

  • Dissezioni delle arterie cervicoencefaliche
  • Malattia di Horton o cefalea con arterite a cellule giganti:
  • Raggiunto l’argomento +60 anni soprattutto il sesso femminile;
  • Colpisce preferibilmente le arterie di grosso calibro, in particolare la carotide esterna.
  • mal di testa temporali (segno di danno all’arteria temporale,
  • Dolore costante, a volte peggiorante al mattino.
  • Aggravato dal contatto iperestetico con il cuoio capelluto (sfregamento con un pettine, un cuscino, occhiali, ecc.).
  • claudicazione intermittente della mandibola 

    All’esame obiettivo  : si può riscontrare un’arteria temporale indurita. Edema facciale.

     Esame biologico : sindrome infiammatoria vale a dire; VS, PCR aumentato. 

  • Diagnosi: confermata dalla biopsia dell’arteria temporale.
  • Trattamento: terapia corticosteroidea il prima possibile prima che si verifichino complicazioni

5.3. Dolori Facciali Stomatologici, Oto-Rino-Laringologici e Oftalmologici

5.3.1. Dolore facciale stomatologico

  • Dolore ai denti e alle gengive  
  • Pulpare (meno frequente): calcificazioni canalari 
  • Crepe e fratture dentali  
  • I denti mantengono una resistenza soddisfacente nonostante le recessioni  
  • Dolore parodontale: il parodonto va incontro ad atrofia senile fisiologica con danno all’osso alveolare per osteoporosi 
  • Dolore alle mucose+++: Erosioni e ulcerazioni favorite da “igiene orale + irritazioni croniche” protesi e restauri poco adatti.
  • Si accentua la cheratinizzazione dell’epitelio, favorendo la comparsa di leucocheratosi.

Dolore orofacciale negli anziani

5.3.2. FA oculari e otorinolaringoiatriche

5.3.2.1. Dolore agli occhi  :  dolore periorbitale + acuità visiva compromessa 

(glaucoma acuto, cronico, tumore intraorbitario)

5.3.2.2. Dolore alle orecchie, al naso e alla gola  :

  • Il dolore dovuto a sinusite mascellare acuta o cronica aumenta piegandosi in avanti, ostruzione nasale o rinorrea.
  • Radio: conferma il riassunto 
  • . Altre sinusiti: frontale, etmoidale o sfenoide 
  • Il mal d’orecchi è causato dall’otite media, un’infiammazione pulsante di origine batterica o virale, accompagnata da ronzio nelle orecchie, sordità e vertigini.

5.4. DOLORE FACCIALE IN DAM

 A causa di un fallimento dell’AM nell’adattarsi a un disturbo occlusale o a una parafunzione, aggravato da disturbi psichiatrici e generali.

  • Dolori articolari : Dolore, Rumori articolari, Limitazione OB 
  • Dolori muscolari : legati a spasmi muscolari o alla loro diffusione, sono accompagnati da trisma e segni extramanduttari; mal d’orecchi, tinnito, dolori al collo e alle spalle e disturbi posturali craniospinali. 

Trattamento :

  • Medico: le prescrizioni di farmaci dovrebbero essere occasionali durante gli episodi dolorosi acuti 🡺 
  • Antidolorifici di livello 1 o 2. 
  •   FANS in assenza di c-indicazioni,
  •  Rilassanti muscolari; tetrazepam (Myolastan®). 
  • Occlusale: Protesi bilanciata 
  • Terapie fisiche e adiuvanti 
  • Fisioterapia 
  • Riabilitazione con esercizi passivi e poi attivi dei muscoli masticatori

5.5 Dolore facciale idiopatico:

Caratterizzato da:

  • Un dolore poco compreso, con un meccanismo identificato in modo imperfetto e un trattamento difficile.
  • La componente psicologica è incriminata .
  • glossodinia ++++++(>60 anni).
  • Fattori di rischio
  • Fattori ormonali, 
  • Trauma nervoso minore, 
  • Eventi della vita 

Dolore orofacciale negli anziani

5.1. Dolore facciale atipico  

  • Descritto come; bruciore, tensione, costrizione, movimento nell’osso,…
  • Solo di giorno.
  • Aggravato dalla masticazione e dal parlare. 
  • Spesso preceduto da microtraumi accidentali o chirurgici. 
  • Questo dolore è talvolta accompagnato da disestesia, parestesia, i pazienti possono riferire sintomi generali: dolore cronico al collo, disturbi digestivi funzionali, ecc.
  • Fattori psicologici incriminati: depressione, ansia, cancerofobia, ecc.

5.2.  Mal di denti atipico  

  • Corrisponde alla sede dentale di un dolore facciale atipico.
  •  riguarda un dente sano, più spesso PM e M sup.
  • Assenza di stimoli.
  • Il dolore diurno continuo, sordo e profondo resiste alla AL,
  • Estrazione abusiva e non cura il dolore. 
  • Data la persistenza del dolore dopo le estrazioni; Stiamo parlando di denti fantasma. 
  • Potrebbe quindi essere implicata un’eziologia neuropatica.

5.3. Stomatodinia: (glossodinia o “sindrome della bocca urente”)

  • Colpisce le donne in postmenopausa, di età superiore ai 60 anni.
  • Dolore alla mucosa oro-faringea senza causa organica. Il paziente descrive un dolore continuo, cronico, il più delle volte bilaterale, simmetrico e bruciante. 
  • Localizzazione linguale: Forma più nota. 
  • Ha una durata diurna e peggiora durante il giorno, raggiungendo il massimo al momento di addormentarsi.
  • Di solito spontaneo, scatenato o aggravato dall’ingestione di cibi piccanti o acidi. Può essere accompagnato da segni soggettivi; sensazione di sete, alterazioni del gusto. 

Trattamento:

  • Rassicurare il paziente, confermare che la sua condizione esiste e che è stata identificata perfettamente.
  • -Si consiglia di interrompere tutti i trattamenti locali e in particolare l’autoesame davanti allo specchio
  • -Convincere il paziente della necessità di un trattamento da parte di uno psichiatra.
  • – Trattamento con antidepressivi

6. Conclusion

Il dentista che viene consultato per ricercare l’eziologia di una FA deve essere vigile:

  • Ignorando l’origine dentale e lasciando una spina irritante 
  • Dare erroneamente la colpa ai denti, dimenticando i segni cardinali di qualsiasi malattia dentale.

Dolore orofacciale negli anziani

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *