Concetti di preparazione attuali in odontoiatria adesiva Il concetto SiSta
Introduzione
L’avvento dei sistemi adesivi ha permesso di sostituire la macroritenzione utilizzata per gli amalgami con la microritenzione.
Inoltre, le attuali conoscenze sulla patogenesi della carie e sul ruolo fondamentale del fluoro nel ciclo demineralizzazione-remineralizzazione hanno permesso di stabilire un nuovo modo di trattare la lesione cariosa attraverso un trattamento preventivo.
- Il concetto SI/STA
Il concetto di preparazione secondo la classificazione SI/STA si basa su:
- Classificazione delle lesioni cariose in base alla sede e alla progressione;
- Diagnosi precoce delle lesioni cariose;
- Trattamento chirurgico meno invasivo delle lesioni cariose;
- Remineralizzazione delle lesioni reversibili;
- Preparazione e restauro della cavità nel rispetto dei tessuti biologici e del comportamento biomeccanico del dente, mediante la creazione di mini cavità.
Si tratta di tecniche chirurgiche focalizzate sulla lesione stessa, che richiedono una ridotta preparazione dell’accesso allo smalto;
- Prevenzione delle malattie cariose.
- Classificazione SISTA
Basandosi sulla classificazione MOUNT e HUME, mantenendo come caratteristica principale la determinazione delle lesioni cariose in base alla sede di cariosuscettibilità “SI” e allo stadio di evoluzione “STA” ma introducendo per ciascuna delle tre sedi uno stadio iniziale (stadio 0), che corrisponde ad una lesione diagnosticata che necessita di un trattamento strettamente non invasivo.
Sedi e stadi di sviluppo delle lesioni cariose: 2.1 Sedi
Aree di ritenzione della placca dentale sulle corone.
Ci sono 3 siti, sedi della lesione cariosa, questi tre siti sono comuni ai denti anteriori e posteriori
Distinguiamo:
- Siti 1 o occlusali : lesioni cariose che hanno origine a livello di fossette e solchi, fosse, cingolo e altri difetti coronali delle superfici occlusali.
- Siti 2 o prossimali: lesioni cariose che hanno origine nelle aree di contatto prossimali tra denti adiacenti.
- Siti 3 o cervicali: Lesioni cariose che hanno origine nelle aree cervicali, su tutto il perimetro coronale e/o radicolare.
Schema dei tre siti di cariosuscettibilità a livello dei denti anteriori e posteriori
2.2 Fase:
Si tratta dell’estensione della carie in volume (evoluzione delle lesioni) e in relazione ai reperti anatomo-clinici e radiologici. Sono possibili cinque fasi:
- Stadio 0 o stadio reversibile: lesione attiva, superficiale, senza cavitazione, che non richiede intervento chirurgico ma trattamento preventivo non invasivo.
- Stadio 1: lesione attiva nelle sue fasi iniziali, con alterazioni superficiali, che ha attraversato la giunzione smalto-dentina ma non si estende oltre il terzo esterno della dentina, al punto da essere appena oltre la possibilità di remineralizzazione e che richiede almeno un intervento restaurativo oltre al trattamento preventivo.
- Stadio 2 : lesione attiva di estensione moderata, cavitaria progredita nel terzo medio della dentina senza indebolire le strutture cuspidi e che richiede un intervento restaurativo per riempire almeno la perdita di sostanza.
- Stadio 3 : lesione cavitaria estesa che si è estesa al terzo dentinale interno fino al punto di indebolire le strutture cuspidi e di richiedere un intervento restaurativo per riempire e rinforzare le strutture residue.
- Stadio 4 : Lesione cavitaria e parapulpare estesa che è progredita fino al punto di distruggere parte delle strutture cuspidi e che richiede un intervento restaurativo per la copertura coronale parziale o totale.
Una semplice tabella consente di numerare ogni lesione in base alla sua sede ed estensione e di comunicare attraverso questo sistema le caratteristiche cliniche rilevanti della lesione.
Più che una semplice classificazione, il concetto SI/STA è una vera e propria guida terapeutica per l’odontoiatria moderna;
Permette di selezionare l’approccio terapeutico in base al sito e allo stadio di sviluppo ( Lasfargues et al 2006) :
Cure preventive non invasive.
Cure chirurgiche minime.
Cure restaurative più convenzionali.
2.3 Difetti e limiti di questa classificazione
– Innanzitutto esclude le lesioni per le quali è possibile intraprendere un trattamento non invasivo (il processo di remineralizzazione)
– È una classificazione delle cavità indipendentemente dalla loro origine
– Il termine utilizzato “dimensione” si riferisce ad una perdita di sostanza, cioè ad un parametro statico, il termine “grado o stadio” sarebbe stato più appropriato riferendosi ad una nozione di dinamismo.
– Questa classificazione non tiene conto dello stato di salute della polpa e che per tutte le fasi si considera che il dente possa rimanere vivo.
– Inoltre, vengono prese in considerazione solo le perdite di origine cariosa, tutte le altre possibili origini: traumi, vecchi restauri, fenomeni di usura (abrasione, attrito, erosione, ecc.) non vengono prese in considerazione.
Rappresentazione schematica dei criteri diagnostici radiografici per le lesioni cariose dei siti 1 e 2 per ciascuna delle fasi del concetto SI/STA.
- Principi fondamentali del concetto SI/STA
La classificazione SI/STA ha senso solo se utilizzata in conformità con i moderni principi dell’odontoiatria restaurativa, che sono ormai in linea con il termine odontoiatria conservativa anziché odontoiatria operativa; Si tratta dei principi dell’economia tissutale, del principio di adesione e del principio di biointegrazione.
3.1 Principio dell’economia dei tessuti
Il concetto di odontoiatria adesiva e profilattica presuppone la massima conservazione delle strutture sane, poiché queste costituiscono il substrato stesso delle tecniche di adesione, e la conservazione dei tessuti residui è la migliore garanzia di longevità del dente naturale restaurato.
Il modo migliore per obbedire a questo principio è attraverso la scelta corretta dell’accesso. Tutte le strutture conservate contribuiscono alla forza dentale, ma alcune hanno un ruolo molto più importante in questa funzione.
Preservare le creste marginali dei denti anteriori e posteriori attraverso la loro struttura a fascio e la posizione dei contatti occlusali funzionali.
Un secondo concetto è quello di proteggere il più possibile lo smalto periferico, compreso lo smalto non supportato, compreso lo smalto demineralizzato quando non è direttamente sottoposto a forze occlusali.
Conservare la dentina demineralizzata remineralizzabile nella parte profonda (parapulpare) di una cavità, per proteggere la polpa dall’aggressione chirurgica.
3.2 Principio di appartenenza
Lo sviluppo del sistema adesivo consente di ottenere i risultati degli ordini:
- Meccanico: rinforzo creato dall’effetto di aumento della resistenza del complesso dente/restauro.
- Biologico : la sigillatura fornisce una protezione biologica della polpa dentinale impedendo l’invasione batterica della superficie del dente/impermeabilizzazione della dentina.
- Bio-integrazione
La biointegrazione, che rappresenta l’obiettivo finale del trattamento , si basa sull’associazione di agenti preventivi e materiali restaurativi e sull’impiego di tecniche non aggressive che rispondano ai requisiti di biocompatibilità, funzionalità, estetica e prevenzione delle recidive.
Concetti di preparazione attuali in odontoiatria adesiva Il concetto SiSta
I denti del giudizio inclusi potrebbero richiedere un intervento chirurgico.
Le corone in zirconia sono resistenti ed estetiche.
Le gengive sanguinanti possono indicare una parodontite.
I trattamenti ortodontici invisibili stanno guadagnando popolarità.
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Le otturazioni dentali moderne sono resistenti e discrete.
Gli spazzolini interdentali sono ideali per gli spazi stretti.
Una buona igiene dentale riduce il rischio di malattie cardiovascolari.