Comportamento neuromuscolare (NMB)

Comportamento neuromuscolare (NMB)

Comportamento neuromuscolare (NMB)

1. INTRODUZIONE

Le ossa giovani durante la loro crescita sono soggette all’influenza della muscolatura suddivisa in gruppi antagonisti il ​​cui equilibrio assicura sia a riposo che in funzione la morfologia dello scheletro, lo squilibrio di questa muscolatura determina numerose disarmonie dento-facciali.

2. RICORDO ANATOMICO DELLA CAVITÀ ORALE

2.1. Limiti della cavità orale

In basso : il pavimento della bocca formato dal muscolo miloioideo, la fascia su cui poggia la lingua.

In alto : la volta palatina che si estende posteriormente tramite il palato molle o velo, il cui terzo anteriore è immobile; i due terzi posteriori mobili hanno un ruolo importante nelle funzioni della deglutizione e della fonazione

Lateralmente  : formato da una massa di muscoli: piccolo e grande zigomatico, muscolo canino, quadrato del mento, buccinatore, risorio, massetere, temporale, pterigoideo esterno.

Davanti  : le labbra che sono una piega muscolo-membranosa che presenta una faccia esterna o cutanea ed una faccia interna o mucosa; La parte muscolare comprende i muscoli costrittori (orbicolare della bocca) e i muscoli dilatatori (canino, triangolare della bocca) .

2.2. La cavità orale

2.2.1. La lingua

Si tratta di una massa muscolare attaccata allo scheletro osteofibroso, una massa composta da 8 paia di muscoli più un muscolo dispari.

2.2.2. Arcate dentarie

Distinguiamo: i denti, l’osso mascellare (osso basilare, osso alveolare).

L’arco si sviluppa tra due masse muscolari antagoniste;

Corridoio odontoiatrico CHATEAU  

Cinghia labio-giuguale             

Lingua

La forma generale degli archi è il risultato di una posizione equilibrata di questa muscolatura (dipendente dal comportamento neuromuscolare) sia a riposo che in funzione .

3. EQUILIBRIO NEUROMUSCOLARE

L’equilibrio della sfera orofacciale è regolato a livello delle catene muscolari antagoniste verticali e orizzontali; l’attività muscolare che ne risulta si esplica sia in posizione di riposo sia durante le diverse funzioni orofacciali.

3.1. Equilibrio muscolare a riposo

L’attività muscolare che la accompagna è di bassa intensità ma di durata più o meno permanente.

Esempio  : la posizione di riposo mandibolare deve corrispondere ad un equilibrio muscolare a livello delle labbra, delle guance e della lingua, questo equilibrio è condizionato da 3 elementi che sono all’origine del comportamento intrinseco:

  • Tono muscolare
  • Il rapporto di base ossea
  • Carattere specifico del muscolo

3.1.1. Tono muscolare

Secondo CAUHEPE  ha due significati:

A riposo : è lo stato di minima contrazione duratura, a cui è sottoposto qualsiasi muscolo in stato fisiologico di apparente riposo. In questo caso, l’attività muscolare non genera movimento o spostamento, subisce poca fatica e consuma pochissima energia.

In funzione  : il tono rappresenta la forza sviluppata da un muscolo durante la normale funzione che svolge.

3.1.2. La posizione di riposo della mandibola

Caratterizzato da:

  • Assenza di movimento mandibolare con evidente compromissione dei muscoli masticatori (elevatori + depressori)
  • Considerato come uno stato di equilibrio tra le diverse forze che agiscono sulla mandibola.

3.1.3. Posizione di riposo delle labbra

  • La fessura o linea interlabiale si trova normalmente 2 mm sopra il bordo del gruppo incisale quando gli archi sono semiaperti.
  • Nell’occlusione le labbra vengono unite (Stomion) senza sforzo di contrazione e senza la partecipazione della muscolatura periferica.

3.1.4. Posizione di riposo della guancia

Normalmente la faccia interna delle guance si trova a pochi mm dalle facce vestibolari dei premolari e dei molari. In alcuni pazienti si può verificare talvolta un’interposizione a questo livello.

3.1.5. Posizione di riposo della lingua

Dovrebbe occupare l’intera cavità orale, a filo con lo spazio articolare del premolare e con la parte posteriore che segue la volta palatina.

La punta della lingua deve trovarsi a livello della papilla retroincisiva.

3.2. Equilibrio neuromuscolare in funzione

3.2.1. Masticare

Azione complessa mediante la quale il cibo viene frantumato.

RIX  : “insieme di muscoli che permettono di guidare il bolo alimentare e di portarlo precisamente nella posizione in cui i denti lo macinano.”

Precede la deglutizione, entra in gioco con l’eruzione dei primi incisivi provvisori, poi si sviluppa con il fenomeno della dentizione e del passaggio dagli alimenti liquidi o morbidi a quelli solidi.

I cicli di masticazione sono il risultato dell’attività successiva e coordinata dei muscoli masticatori, delle labbra, delle guance e della lingua che agiscono per dirigere il bolo alimentare tra i denti ed evitare di mordere i tessuti molli,

Masticazione: è un movimento di apertura e chiusura con spostamento anteroposteriore e laterale, quindi di coordinamento di tutti i muscoli masticatori.

3.2.2. Deglutizione

È l’atto mediante il quale il bolo alimentare viene spinto dalla bocca allo stomaco, seguito dalla masticazione.

Si verifica da 500 a 1200 volte al giorno e dura un secondo.

La deglutizione deve essere effettuata:

  • Smettere di respirare.
  • L’avvicinamento delle labbra.
  • Il palato molle si solleva, l’epiglottide si abbassa.
  • Lo sfintere esofageo si apre e poi si chiude.

La deglutizione normale avviene in tre fasi:

  • Tempo orale, controllabile solo volontariamente.
  • Tempo faringeo.
  • Tempo esofageo.

Descrizione del tempo orale  : ci sono 3 tipi di deglutizione:

Deglutizione infantile : deglutizione tramite suzione, è caratterizzata da:

  1. Interposizione della lingua tra le arcate edentule.
  2. Spinta della lingua
  3. Contrazione esagerata del muscolo orbicolare delle labbra e delle guance.

Deglutizione infantile  : durante questo:

Le arcate sono separate.

  • La lingua non è appoggiata al palato, ma è interposta tra le arcate ciliari , entrando in contatto con le guance e le labbra.
  • Questi ultimi si contraggono fortemente per chiudere la cavità orale e contrastare la pressione della lingua.
  • A sua volta, il muscolo miloioideo si contrae, comprimendo la lingua verso l’alto e all’indietro e dirigendo il cibo verso la faringe.
  • Talvolta le contrazioni dell’orbicolare sono accompagnate da quelle del buccinatore e dei muscoli mimici.

La deglutizione dei neonati è considerata normale fino all’età di 2-4 anni, per poi evolvere in quella degli adulti intorno ai 6 anni.

Deglutizione in età adulta

Bisogna farlo:

  • Labbra unite.
  • Occlusione in relazione centrica.
  • La parte posteriore della lingua è a contatto con la volta palatina e si infossa in un solco anteroposteriore.
  • La punta della lingua poggia sulla papilla retroincisiva.
  • Contrazione prima del temporale, poi del massetero, poi dello pterigoideo esterno e infine del miloioideo.
  • Non si verifica alcuna contrazione concomitante dell’orbicolare della bocca e delle guance.

Se uno di questi parchimetri non esiste durante il processo di deglutizione dell’adulto, si parla di; deglutizione atipica , quando si verifica è accompagnata da:                                                              

  • Contrazione parassitaria dei muscoli facciali.
  • Interposizione linguale.
  • Aspirazione del labbro inferiore,

Conseguenze della deglutizione atipica

  • L’interposizione linguale può dare origine a: un morso aperto anteriore se l’interposizione è anteriore o un morso aperto laterale se l’interposizione è laterale più un endo-alveolo
  • La spinta della lingua provoca la formazione di pro-alveoli.

3.2.3. Respirazione

Permette lo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra l’organismo e l’ambiente circostante.

Durante questo non c’è alcun intervento dei muscoli orofacciali che sono a riposo e in normali condizioni anatomiche,

L’apparato respiratorio comprende:

  • Gabbia toracica e diaframma.
  • I polmoni.
  • Le vie respiratorie.

Normalmente l’inspirazione e l’espirazione sono puramente nasali , durante la fase faringea il palato molle entra in contatto con il suo margine inferiore con la pendenza posteriore della lingua creando un blocco posteriore: respirazione nasale

In caso di bloccaggio posteriore difettoso o di ostacolo meccanico si instaura la respirazione orale (adenoidi, tonsille ipertrofiche).

Conseguenze della respirazione orale

Potrebbe essere una funzione supplementare alla respirazione nasale.

– Gap anteriore è Posizione media della lingua

– Progressione mandibolare                    

– Prognatismo mandibolare è Posizione bassa della lingua

– Brachignazia mascellare + retrognazia mascellare

– Disarmonia dento-mascellare.

3.2.4. La fonazione

La parola rappresenta un atto essenziale della vita umana ; è ciò che permette la comunicazione tra gli individui che interagiscono nella vita sociale.

Coinvolge l’apparato respiratorio, i polmoni alimentati dal respiro che passa attraverso la costrizione laringea dove nasce il suono.

Coinvolge l’apparato digerente che, attraverso la mobilità funzionale della lingua e la variabilità della forma della bocca , modulerà la produzione dei suoni espiratori sottostanti.

Saranno importanti le consonanti perché la loro formazione è condizionata dall’attività muscolare della lingua, del velo e delle labbra e anche dalla muscolatura della bilancia della mandibola che regola l’altezza della cavità orale.

1. Linguistico-palatali anteriori: T – D – N – M

  • T- D: sono il risultato dell’apertura improvvisa del canale orale, la punta della lingua poggia sulla papilla retroincisiva.
  • N – M  : derivano dalla chiusura del canale orale , la lingua viene applicata nello stesso modo della T e della D, il suono laringeo scorre attraverso le cavità nasali.

2. Linguistico-palatale laterale: C – H – J

La lingua poggia con i suoi bordi laterali contro le pareti laterali della volta palatina, con la punta in posizione posteriore verso la parte media della volta ma non applicata contro di essa; le labbra sono proiettate in avanti.

3. Linguistico-palatale inferiore: S – Z

La punta della lingua poggia sulla superficie linguale degli incisivi inferiori e i bordi laterali della sua parte predorsale sui bordi del palato, a livello dei premolari.

È importante sottolineare che in nessun caso la lingua poggia sugli incisivi superiori né si inserisce tra le arcate dentarie.

4. Engrammazione cerebrale

Tutti i comportamenti motori che riproducono il comportamento di un individuo sono frutto della sua esperienza personale, maturata durante la prima infanzia (apprendimento delle relazioni con l’ambiente esterno, maturazione delle funzioni).

Gli impulsi nervosi provenienti dai recettori propriocettivi vengono utilizzati per creare il “cablaggio” cerebrale necessario all’esecuzione delle funzioni; questo è ciò che chiamiamo engrammi cerebrali . Il rafforzamento e la fissazione dell’engramma sono legati alla ripetizione dei movimenti della funzione o del gesto, questa ripetizione permette l’acquisizione progressiva dell’automatismo, questa inquadratura delle diverse funzioni non si completa realmente prima dei 10 anni circa, momento in cui si mettono in atto tutti i circuiti necessari al compimento della sfera oro-facciale.

5. Conclusion

Le alterazioni nel normale svolgimento di queste diverse funzioni possono avere un effetto più o meno marcato sullo sviluppo delle mascelle, del viso e sulla posizione dei denti.                                                                                       

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *