COMPLICAZIONI DELLE ESTRAZIONI DENTALI
Introduzione :
Esistono diverse complicazioni pre-, per- e post-operatorie secondarie alle estrazioni dentarie (tempo di anestesia ed estrazione dentaria).
È possibile evitare questi eventi imprevisti con tecniche appropriate e una buona valutazione dei possibili rischi.
Possono verificarsi prima, durante o dopo l’estrazione del dente. Descriviamo:
- Complicanze legate alla fase di anestesia.
- Complicanze legate all’avulsione stessa.
Problematico :
Numero di possibili complicazioni nello studio dentistico
Obiettivi :
- Conoscere ed essere in grado di diagnosticare le complicazioni pre, pre e post-operatorie.
- Essere in grado di prendersi cura delle sue complicazioni.
PIANO
Introduzione
I-Complicazioni legate all’anestesia dentale
- Io-1. Complicazioni locali
- I-2. Complicanze generali (sistemiche)
II- Complicanze dell’estrazione dentale
- II-1. Complicazioni immediate
- II.1.1 Complicanze dentali
- ha. Lussazioni dentali
- b Fratture dentali coronali
- C. Fratture dentarie radicolari
- D. Complicazioni dei denti adiacenti
- e. Proiezione di un dente fuori dalla sua sede:
- F. Estrazione fallita
- II.1.2 Complicanze delle mucose
ha. Complicazioni ossee
B. Comunicazione oro-seno
C. Complicanze emorragiche
II-2. Complicanze ritardate (secondarie):
ha. Complicanze dei tessuti molli Cellulite
B. Complicanze dei tessuti duri Alveolite
C. Incidenti nervosi
- Complicanze dell’anestesia locale in odontoiatria
Divisi in due gruppi:
– Complicanze locali: frequenti e il più delle volte senza conseguenze.
– Complicanze generali o sistemiche: più rare ma che possono mettere a rischio la vita del paziente.
Italiano: I.1. Complicazioni locali
I.1.1.Iniezione dolorosa
Le cause
- Velocità di iniezione troppo elevata,
- Temperatura della soluzione troppo fredda,
- danno ai nervi,
- tipo di ago non idoneo
Prevenzione
- Stabilire un buon rapporto con il paziente,
- Eseguire l’anestesia da contatto,
- Riscaldare la cartuccia,
- Iniettare lentamente,
- Iniettare a distanza dalla fonte di infezione,
- Evitare di infiltrarsi in un forame.
I.1.2 Rottura dell’ago
Le cause:
- Difetto di fabbricazione,
- Errore tecnico del professionista,
- Movimento improvviso del paziente
Prevenzione
- non effettuare più iniezioni con lo stesso ago,
- non piegare l’ago più di una volta,
- non inserire l’ago oltre la sua curvatura,
- non cambiare direzione senza aver ritirato parzialmente l’ago,
I.1.3 Lesione nervosa:
Le cause:
- Trauma nervoso diretto, in particolare paralisi facciale (a seguito di anestesia del tronco alla spina di Spix ),
- in seguito a un ematoma o a un edema.
Prevenzione
- Rispettare l’anatomia maxillo-facciale.
La condotta da adottare:
- Registrare l’evento nella cartella del paziente,
- stabilire un follow-up nel tempo per giudicare l’evoluzione,
- Prescrivere: farmaci antinfiammatori steroidei e vitamina B1, B6, B12,
- Se il problema persiste, è possibile indirizzare il paziente a un neurologo.
I.1.4 Trisma.
- Trauma muscolare che causa edema
- Ematoma,
- Infezione.
Prevenzione:
- Rispettare i protocolli, le regole di asepsi e le tecniche anestetiche.
I.1.5 Lesioni dei tessuti molli.
Le cause:
- Anestesia prolungata → mordersi involontariamente le labbra; della lingua (bambini e disabili +++).
- Anestesia di durata ottimale a seconda della procedura da eseguire,
Prevenzione:
- Metti un batuffolo di cotone tra il labbro e i denti,
- Preferire l’anestesia intraossea.
I.1.6 Irritazione o ischemia della mucosa orale
Le cause:
- Applicazione topica di anestetico di superficie,
- Eccesso di vasocostrittori,
- Pressione di iniezione troppo alta,
- Temperatura dell’anestetico troppo fredda.
Azione da intraprendere:
- Prescrivere un collutorio e un unguento antisettico e cicatrizzante.
Prevenzione:
- Rispettare le condizioni di utilizzo e dosaggio degli agenti topici e dei vasocostrittori,
- Riscaldare la soluzione anestetica,
- Non iniettare troppo velocemente o sotto alta pressione,
Italiano: Complicanze generali o sistemiche:
I.2.1 Malessere vasovagale . Si tratta di un disagio che può essere attribuito a un’eccessiva attività del sistema nervoso parasimpatico o a una diminuzione dell’attività del sistema nervoso simpatico.
Clinica:
- bradicardia,
- pressione bassa,
- breve perdita di coscienza parziale (lipotimia) o totale (sincope).
I segnali che suggeriscono questo tipo di disagio vengono percepiti:
- Dal praticante che può percepire pallore e sudorazione
- Dal paziente che sente di stare per perdere conoscenza.
Soffre di vertigini, polso debole, vampate di calore, nausea e confusione.
visivo (macchie, velo davanti agli occhi)
I.2.2 Reazioni allergiche . Gli incidenti allergici rappresentano tutte le manifestazioni di ipersensibilità dell’organismo dopo ingestione, iniezione, inalazione o contatto con determinate sostanze. Possono manifestarsi:
- localmente: allergia cutanea come l’orticaria
- locoregionale: allergia della pelle e delle mucose come l’edema di Quincke
- generale: si tratta di uno shock anafilattico, che corrisponde a una reazione allergica di tipo I, successiva all’esposizione ad un allergene, al quale il paziente è sensibilizzato; Ciò induce il rilascio di mediatori infiammatori, tra cui l’istamina.
Le circostanze del verificarsi sono molteplici:
- Quando si utilizza il lattice, in particolare i guanti. Questa allergia è spesso associata a un’allergia alimentare (kiwi, banana, ecc.)
- Quando si somministrano mezzi di contrasto iodati
- In caso di ingestione di farmaci come la penicillina, analgesici (acido acetilsalicilico, morfina, ecc.), alcuni anestetici generali o locali come quelli del gruppo estere.
La diagnosi clinica si basa su diverse manifestazioni:
- Insorgenza improvvisa e rapida progressione di molteplici sintomi quali orticaria, eritema e/o gonfiore della pelle o delle mucose (angioedema).
- Coinvolgimento delle vie aeree: gonfiore della lingua/gola, voce rauca, ecc.
- Compromissione di una o più funzioni: Ventilazione: respiro sibilante, mancanza di respiro
- tachipnea, cianosi…
- Circolazione: pallore, tachicardia, ipotensione…
- Complicazioni dell’estrazione del dente:
II.1 Complicanze immediate:
II.1.1. Complicazioni dentali:
a- La frattura del dente da estrarre è la seguente:
- Un difetto nella dislocazione del dente.
- Dente anchilosato.
- Corona indebolita dalla carie o da una grande otturazione.
Frattura dell’apice b:
Più frequentemente, durante l’estrazione di un dente devitalizzato da molto tempo per anchilosi, oppure in presenza di un apice particolarmente risonante (apice angolato, radici divergenti)
Azione da intraprendere:
- Controllare l’integrità delle radici dopo ogni estrazione
- Sciacquare l’alveolo
- Se l’apice è facilmente accessibile e mobile, verrà estratto con uno strumento appropriato
- Se è profondamente interrato e non mobile: astensione terapeutica e ripresa dell’estrazione in un secondo momento
c- Frattura e mobilizzazione del dente adiacente: è la conseguenza di una manovra non adatta durante l’estrazione, la corona può fratturarsi e la ricostruzione può danneggiarsi.
d-Frattura del dente antagonista : può essere dovuta allo spostamento della pinza o a un movimento di estrazione incontrollato.
e-Proiezione di un dente fuori dalla sua sede:
- In caso di manovra non controllata, una parte o l’intero dente può uscire dall’alveolo e sfuggire al controllo dell’operatore.
Le posizioni possono essere di vari ordini:
- Proiezione nel tratto digerente
- Proiezione nelle vie aeree
- Proiezione negli spazi cellulo-adiposi del viso
- Proiezione di un dente mascellare nel seno mascellare
- Proiezione di un dente del giudizio mascellare nella fossa pterigomascellare
f- Estrazione fallita:
Può essere dovuto a diversi elementi:
- Fallimento dell’anestesia
- Errore del dente
- Scarsa tolleranza del paziente alla procedura
- L’intervento è durato troppo a lungo
Cosa fare
- Fermare il gesto
- Premedicazione
- Esame radiologico
- Riprendere l’estrazione in condizioni migliori.
Italiano: Complicanze delle mucose:
Durante le diverse fasi dell’estrazione la mucosa può essere danneggiata, pertanto possono verificarsi perforazioni, lacerazioni e strappi a seguito dello scivolamento dello strumento causato da:
- Condizioni anatomiche e fisiologiche difficili (trisma).
- Movimenti e reazioni incontrollati del paziente.
- Uso improprio degli strumenti: mancanza di punti di appoggio.
- Trauma al labbro conseguente a trazione prolungata sulla commessura labiale mediante l’uso del retrattore o all’uso prolungato di strumenti rotanti.
Italiano: Complicazioni ossee
- Frattura dei bordi alveolari:
Si tratta nella maggior parte dei casi di frammenti di pareti alveolari fratturate e dislocate; possono essere di notevoli dimensioni e interessare sezioni di denti adiacenti.
- Frattura della tuberosità mascellare :
A causa di una trapanazione ossea insufficiente o di un movimento di lussazione troppo arretrato. Clinica:
- Emorragia.
- Tuberosità mobile o aderente al dente.
- Frattura mandibolare : più comune in:
- estrazione di un dente incluso (bassa inclusione)
- osteotomia eccessiva (liberazione ossea)
- movimento di dislocazione scarsamente controllato
- avulsione negli anziani
- in presenza di una grande cisti pericoronarica.
fermare
- Complicanze dei seni:
- Crollo del pavimento del seno,
- Dente parzialmente intra-sinusale (denti antrali),
- Raschiamento maldestro,
- Frattura della tuberosità.
- Test di Valsalva positivo.
- Complicanze emorragiche:
- A causa di un’incisione profonda o di un rilascio posteriore mutilante.
Sanguinamento arterioso o venoso:
- Si può osservare un sanguinamento arteriolare a “getto” o venoso a “foglio”.
- Il coinvolgimento dell’arteria alveolare inferiore è una rara complicazione che può verificarsi in caso di dente del giudizio incluso in basso.
II.2 Complicanze secondarie:
- Complicanze emorragiche:
Si tratta di emorragie ritardate.
Cause:
– Vasodilatazione vascolare correlata all’adrenalina.
– Mancata applicazione corretta delle procedure di emostasi locale.
– Mancato rispetto delle raccomandazioni post-operatorie.
– Curettage improprio dopo l’estrazione del dente.
– Patologie generali non identificate
Azione da intraprendere:
Ricerca ed eliminazione dell’eziologia in questione
- b- Complicanze infettive:
- – Tessuti molli:
- La cellulite mandibolare si presenta in diverse forme (cellulite circoscritta o cellulite diffusa).
- – Tessuti ossei
Alveolite: è l’infiammazione dell’alveolo dentale dopo un’estrazione.
L’alveolite è sempre di origine infettiva
Esistono due tipi di alveolite secca:
- Alveolite suppurativa; Un’infezione dell’alveolo dentale può verificarsi da alcuni giorni ad alcune settimane dopo l’estrazione. Clinicamente caratterizzata da dolore lancinante con presenza di suppurazione a livello dell’alveolo, talvolta peggioramento delle condizioni generali
- Alveolo secco; Un’infezione senza pus può verificarsi alcuni giorni dopo un intervento chirurgico, caratterizzato da un alveolo vuoto e dolore lancinante.
Osteite delle mascelle:
L’osteite è una condizione infiammatoria del tessuto osseo. Le cause dell’osteite nelle mascelle sono essenzialmente microbiche e locali, in particolare dento-alveolari. Il polimorfismo clinico è significativo: la maggior parte delle forme è localizzata, ma esistono anche forme diffuse.
- Incidenti nervosi
1. Nervo alveolare inferiore
- Uno scatto durante l’anestesia
- Trauma durante la lussazione
- Rottura del canale durante la frammentazione del dente
- Edema postoperatorio che causa compressione
- Presenza di un frammento di strumento fratturato e dimenticato in prossimità del canale
2-Nervo linguale
- Puntura accidentale durante l’anestesia,
- Sindesmotomia troppo premuta sul lato linguale,
- Sequestrectomia interna del tavolo,
- Approccio linguale con protezione nervosa insufficiente.
3. Nervo mentale
- Puntura d’ago
- Scivolamento dello strumento
- Incisione della mucosa scarsamente controllata
Conclusione
– La gestione delle complicazioni dell’anestesia e dell’estrazione dentale deve essere effettuata con calma e adottando le misure necessarie.
– La prevenzione resta il modo migliore per evitare la genesi di queste complicazioni.
– Nel caso in cui si verifichino queste complicazioni , l’operatore deve essere sufficientemente armato per evitare incidenti che a volte possono rivelarsi spiacevoli.
COMPLICAZIONI DELLE ESTRAZIONI DENTALI
La carie precoce nei bambini deve essere curata tempestivamente.
Le faccette dentali nascondono imperfezioni come macchie o crepe.
I denti disallineati possono causare difficoltà nella masticazione.
Gli impianti dentali forniscono una soluzione stabile per sostituire i denti mancanti.
I collutori antisettici riducono i batteri che causano l’alito cattivo.
I denti da latte cariati possono compromettere la salute dei denti permanenti.
Uno spazzolino con setole morbide protegge lo smalto e le gengive.