Complicanze delle estrazioni dentarie
- Complicazione del tempo della mucosa:
- Trauma labiale e linguale (Protezione della lama del bisturi mediante striscia)
- Nella mandibola: lesioni del nervo linguale durante l’incisione del trigono (lama di bisturi)
- Incisioni verticali di scarico vestibolare eccessivamente profonde possono causare lesioni al tronco dell’arteria facciale, lesioni alla V3 nel punto in cui emerge dal forame mentoniero e al canale di Wharton.
- Nella mascella: durante l’incisione di scarico verticale, può verificarsi un danno allo stenoma, la palla adiposa di Bichat.
- Il coinvolgimento dei pilastri tonsillari è eccezionale.
- L’enfisema sottocutaneo dei tessuti molli della guancia (strumenti rotanti) resta un incidente benigno, privo di gravità.
NB: il professionista dovrà prestare attenzione agli elementi anatomici circostanti.
- Perdita o frattura degli strumenti:
Questo tipo di incidente (strumento rotante nella lingua, nella gengiva o nell’osso, punta del sindesmotoma nell’alveolo) è troppo spesso dovuto a un errore di manipolazione (gesto poco adatto o troppo brusco). Il paziente deve essere informato dell’accaduto per sperare nella sua collaborazione e il medico tenterà di recuperare il frammento dello strumento.
In caso di mancata collaborazione da parte del paziente o di regione anatomicamente difficile, la procedura può essere rinviata a una seduta successiva.
- Complicanze del tempo odontoiatrico:
- Frattura della corona : denti fratturati e anchilosati (incidente non grave), informare il paziente (per evitare movimenti riflessi improvvisi). Rimuovere il frammento rimanente.
- Frattura o mobilizzazione di un dente vicino (dente con corona, cariato). Follow-up, ovvero ricostruzione in caso di frattura coronale, trattamento endodontico su richiesta, in caso di mortificazione dentale
- Denudazione della radice di un dente adiacente dopo un’alveolectomia
- Frattura di un apice. Se accessibile, estrarlo con un sindesmotomo o una lima endocanalare, altrimenti astenersi dal trattamento
- Da qui l’importanza di una valutazione radiografica preoperatoria.
- Padronanza del gesto.
- Informazioni per il paziente.
- Proiezione di un dente fuori dall’alveolo: fuoriuscita di tutto il dente o di una sua parte, in seguito a una manovra mal controllata.
- Proiezione nel tratto digerente (piccolo incidente): in questo caso il paziente deglutisce e ingoia il frammento tramite manovra riflessa. Nella maggior parte dei casi, questo frammento o dente segue il percorso del bolo alimentare e viene espulso naturalmente entro 48-72 ore. Esiste il rischio di intrappolamento del frammento ingerito: in caso di rischio di complicazioni digestive, si prenderà in considerazione l’escissione per via endoscopica o chirurgica.
- Proiezione nelle vie aeree (incidente grave)
In caso di grave difficoltà respiratoria, è necessario ricorrere alle manovre di espulsione dei denti (manovra di HEIMLICH) e ai metodi di rianimazione in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
L’inalazione di piccoli frammenti dentali aumenta il rischio di infezione e richiede la rianimazione in un reparto specializzato.
Queste prime due complicazioni possono essere evitate in anestesia generale mediante il posizionamento di un tampone orofaringeo.
- Proiezione negli spazi adiposi cellulari del viso:
Rischio di infezione (cellulite):
- Se possibile, rimuovere il dente con cautela.
- Supplemento di imaging (scanner)
- A volte solo sorveglianza.
- Proiezione di un dente nel seno mascellare:
Tentativo di recupero immediato per via alveolare allargata (paziente in posizione seduta + radiografia retroalveolare in loco). In caso di difficoltà, evitare ogni insistenza e rimandare a condizioni migliori (via vestibolare tipo Caldwell-Luc).
- Proiezione di un dente del giudizio mascellare nella fossa pterigomascellare:
Fortunatamente, questo è un caso raro. Data la difficoltà di accesso chirurgico e i numerosi elementi vascolo-nervosi. In assenza di segni clinici, l’astensione e il monitoraggio sono la regola.
In caso di complicazioni infettive o in presenza di disturbi all’articolazione temporo-mandibolare o addirittura di compressione nervosa, è necessaria la ricerca chirurgica del dente in anestesia generale.
- Proiezione del dente del giudizio mascellare nella fossa infratemporale: molto raro, il paziente viene indirizzato a un intervento di chirurgia maxillo-facciale.
- Proiezione del dente del giudizio mandibolare nel pavimento della bocca: questa complicanza è causata da una frattura del tavolo interno, in seguito a una manovra intempestiva.
Interrompere l’atto e l’orientamento in Maxillo-Facciale.
- Estrazione fallita:
- Fallimento dell’anestesia.
- Errore dentale: più spesso premolari quando è indicata un’estrazione ODF
- Mancata collaborazione del paziente.
- L’operazione è durata troppo a causa di una difficoltà operativa
- Scarsa tolleranza del paziente alla procedura (riflesso faringeo)
- Complicanza dell’estrazione di un molare da latte: durante l’estrazione di un dente da latte le cui radici racchiudono il germe, quest’ultimo può essere estratto, ma deve essere reimpiantato immediatamente.
- Complicanze ossee:
- Frattura alveolare: si tratta di un frammento fratturato della parete alveolare la cui eziologia è correlata a:
- Ossa indebolite e demineralizzate negli anziani.
- Osso indebolito da infezione locale.
- Manovre poco adattate, scarso supporto.
- Dente irrigidito in alcuni punti
- Con il risultato di:
- Esposizione o addirittura dislocazione dei denti adiacenti
- Lesione del nervo linguale (tavola mandibolare interna)
- È importante rimuovere il frammento fratturato
- Eseguire la regolarizzazione ossea utilizzando una raspa ossea, una pinza per sgorbia o uno strumento rotante sotto irrigazione
- Per prevenire queste complicazioni: eseguire manovre delicate.
- Frattura della tuberosità: durante l’avulsione del DDS superiore rivelata da:
- Emorragia localizzata
- Rottura e libero gioco del frammento fratturato.
- Sequestro osseo attaccato al dente
- Ricercare eventuali frammenti mobili nell’alveolo che devono essere rimossi con attenzione
- Regolarizzazione ossea
- Verifica dell’effrazione sinusale (test di VALSALVA)
- Frattura mandibolare: la frattura classica dell’angolo mandibolare rimane rara dopo l’estrazione del DDS mandibolare, favorita da:
- Bassa inclusione
- Dislocazione incontrollata
- Osteotomia eccessiva
- Cisti pericoronarica di grandi dimensioni
- Ossa deboli osteoporotiche negli anziani
- I segni suggestivi sono di tipo schioccante con dolore intenso.
- Emorragia
- Disturbo dell’articolazione.
- Il corso d’azione è:
- Una revisione dell’alveolo e un controllo radiologico
- Assicurare l’emostasi locale
- In caso di frattura non scomposta è opportuno seguire una dieta morbida e sottoporsi a monitoraggio radiologico.
- Una frattura dislocata è la riduzione della frattura con contenzione o trattamento mediante osteosintesi
- Talvolta la frattura può passare inosservata durante l’intervento chirurgico e manifestarsi con dolore e ritardo nella guarigione, confermati dall’esame radiologico e poi trattati con l’osteosintesi.
- Comunicazioni bucco-seno: seguono l’estrazione dei denti antrali, radici residue in prossimità del seno. Manovre e movimenti di dislocazione inappropriati. Fratture della tuberosità.
La comunicazione bucco-nasale è successiva all’estrazione di un dente ectopico con una grande cisti pericoronale.
La diagnosi positiva si manifesta con:
- Test di Valsalva positivo (bolle d’aria nell’alveolo)
- Esplorazione attenta dell’alveolo utilizzando una curette
- L’epistassi può essere osservata in modo incoerente
- Rigurgito di liquidi attraverso il naso
Il corso d’azione è: (chiudere il CBS, cosa che deve essere fatta immediatamente)
- Evitare esplorazioni intempestive
- Suture impermeabili ed ermetiche che a volte richiedono un intervento di chirurgia plastica ossea
- Copertura ATB per via generale
- Evitare qualsiasi manovra di iperpressione (starnuti, soffiarsi violentemente il naso), sciacqui collutori.
- Grondaia protettiva estemporanea in resina o silicone.
- In caso di persistenza della CBS con segni clinici:
- Sensazione di perdita d’aria
- Passaggio di fluido attraverso il naso
- Secrezione purulenta con sinusite cronica
- La chiusura del CBS avviene mediante la trasposizione di un lembo vestibolare trapezoidale, di un lembo palatale o ancora mediante la trasposizione della palla di grasso di BICHAT con o senza innesto osseo.
- Complicanze articolari: può verificarsi una lussazione temporomandibolare;
- Apertura prolungata della bocca.
- Applicazione di forza eccessiva.
- Retrattori ortostatici posizionati in modo errato.
- Si manifesta con una lussazione condilare improvvisa e irriducibile
- Limitare le aperture troppo grandi.
- Riduzione in caso di lussazione (manovra di NELATON)
- Riposare e indossare una mentoniera per ridurre al minimo i movimenti della mascella e prevenire le recidive; seguire una dieta liquida regolare.
- Controllo e monitoraggio degli sviluppi.
- Complicanze emorragiche:
- Emorragia arteriosa o venosa : si manifesta con un sanguinamento anomalo nell’alveolo:
- In getto (Arterioso)
- In foglio (Venoso)
- Origini:
- Eziologia generale (coagulopatie)
- Anestesia troncale alla spina dorsale di Spix,
- Buco mentale (iniezione intravascolare)
- DDS inferiore (lesione del peduncolo vascolare-nervoso)
- Lesione dei rami dell’arteria mascellare interna durante la frattura della tuberosità.
- Lesioni periapicali (granuloma o cisti)
- Complicazioni nervose:
Lesione del nervo alveolare inferiore: durante l’avulsione del DDS mandibolare, le cui relazioni con il nervo alveolare inferiore sono molto strette, abbiamo:
- Un semplice livido
- Sezione completa del nervo durante l’avulsione del dente (raro)
- Con conseguenti disturbi della sensibilità dell’emilabbro (ipoestesia)
- A volte si manifesta come scosse elettriche
- Oppure anche tramite parestesia o disestesia (sensazione di formicolio o bruciore)
- Anestesia delle zone interessate.
Lesione del nervo linguale: durante l’incisione, da qui l’importanza di spostare la linea di incisione sul lato vestibolare, fare attenzione a movimenti intempestivi nella regione del trigono retromolare.
Lesione del nervo psichico: dopo un significativo riassorbimento dell’osso mandibolare, si verifica durante l’anestesia o durante le incisioni di dimissione.
- Potrebbe esserci una guarigione spontanea (piccole lesioni)
- Trattamento medico: (Vitamine del gruppo B – Terapia corticosteroidea – Analgesici)
- Suture microchirurgiche (ferita aperta)
- Monitoraggio a breve e lungo termine.
- Interesse per l’esplorazione radiologica approfondita prima di indicare l’estrazione di DDS
- Se l’indicazione lo richiede e la DDS è strettamente correlata al canale mandibolare, è qui indicato il metodo Commissionat, che consiste nel tagliare la corona e lasciare le radici che migreranno verso la cresta alveolare.
- Complicanze post-operatorie:
- Emorragie post-estrattive: classicamente, il trattamento dell’emorragia locale prevede tre processi:
- Compressione intrinseca:
- Agenti emostatici locali (surgel, spugne emostatiche)
- Le suture
- Compressione estrinseca:
- Grondaia in resina
- Grondaia Optosil
- Revisione alveolare.
- Dolori e fastidi al viso:
- Complicazione relativamente comune
- Mancato rispetto dei dosaggi e degli orari di assunzione dei farmaci.
- Mancato rispetto delle raccomandazioni post-operatorie.
- Incidenti traumatici nella zona operata.
È necessario considerare la rivalutazione dell’attuale trattamento del dolore:
- Dolore da lieve a moderato: Paracetamolo 1 g ogni 6 ore.
- Dolore intenso: FANS + Paracetamolo + Codeina (Tramadol®)
- Motivazione del paziente al trattamento (+++)
- In caso di persistenza🡪 sospettare lesioni neurologiche e dolore vascolare.
- Trisma :
- Segue un’avulsione del DDS inferiore in particolare
- Possibile indicazione di frattura mandibolare.
- Devono essere ricercate le cause infettive generali (tetano, meningite).
- Trattamento ATB con trattamento sintomatico
- Riabilitazione apertura bocca (Meccanoterapia-fisioterapia-termoterapia)
- Incidenti infettivi:
- Il più frequente
- Mancato rispetto delle condizioni di igiene e asepsi.
- Tecnica operatoria poco adattata
- Infezione preesistente.
- Igiene orale e collaborazione del paziente
Cellulite:
A seconda della forma: sierosa, purulenta, circoscritta o diffusa, l’eziologia varia:
- Terreno indebolito (immunodeficienza)
- Fase chirurgica mal condotta
- Terapia antibiotica inadeguata.
- Uso di FANS.
- Eliminazione del focolaio infettivo
- Drenaggio in caso di raccolta purulenta.
- Trattamento ATB ad ampio spettro (combinazione: amoxicillina + acido clavulanico (Aungmentin®)
- Monitoraggio e follow-up regolari
Alveolite: Alveolite secca: la cui eziologia:
- Trauma chirurgico
- Anomalia della fibrinolisi che destabilizza il coagulo.
- Risciacquo intempestivo
- Controllare il vuoto dell’alveolo (radiografia retroalveolare)
- Raschiamento alveolare in anestesia senza vasocostrittore
- Applicazione di una medicazione a base di eugenolo, ripetibile fino alla scomparsa del dolore (Regressione in 3-4 giorni)
- Trattamento antibiotico + potenti antidolorifici.
Alveolite suppurativa.
- Superinfezione del coagulo e talvolta dell’alveolo + suppurazione.
- Si è verificato più rapidamente (meno di 24 ore)
- Dolore meno intenso rispetto all’alveolite secca.
- Febbre e linfoadenopatia regionale.
- Revisione dell’alveolo + curettage in anestesia
- Stoppino a base di eugenolo o (Alveolopenga®)
- Prevenzione: Revisione sistematica dell’alveolo.
Osteite:
- Raro
- Più comune nella mandibola.
- Dopo alveolite non trattata, cisti residua.
- Favorito dal terreno (ossa irradiate, diabete, ecc.)
- Condizioni generali compromesse.
- L’azione da intraprendere è la seguente:
- L’eliminazione di possibili sequestri ossei.
- Terapia antibiotica adeguata e prolungata.
- Osteoradionecrosi: rimozione e riparazione del sequestro osseo
- Complicazioni remote:
- Tromboflebite :
- Infiammazione venosa con formazione di coaguli.
- Un vero e proprio stato di shock.
- Alterazione delle condizioni generali
- Ricovero del paziente , cure specialistiche.
- Trattamento anticoagulante + antibiotici.
- Cisti residua: segue un granuloma la cui escissione è stata incompleta, è caratterizzata da un’evoluzione lenta e silente. Forse rivelato da un fattore scatenante:
- Cellulite conseguente a superinfezione.
- Frattura patologica
- Invasione del seno mascellare
- Escissione chirurgica + controlli regolari.
Complicanze delle estrazioni dentarie
Le carie profonde potrebbero richiedere un trattamento canalare.
Le faccette dentali correggono i denti scheggiati o scoloriti.
I denti disallineati possono causare un’usura non uniforme.
Gli impianti dentali preservano la struttura ossea della mascella.
I collutori al fluoro aiutano a prevenire la carie.
I denti da latte cariati possono compromettere la posizione dei denti permanenti.
Uno spazzolino elettrico pulisce in modo più efficace le zone difficili da raggiungere.