Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

I-Introduzione:  

La malattia parodontale, a causa della complessità del biofilm e dei batteri che lo compongono e dei numerosi fattori modificatori e aggravanti, è una malattia multifattoriale che rende più difficile la diagnosi.

 Il nostro approccio terapeutico, guidato da una classificazione delle malattie parodontali e supportato da un’anamnesi completa e da ulteriori esami, ci consente di arrivare a una diagnosi, un piano di trattamento e una prognosi specifici per ogni caso clinico.

 II- Promemoria

  • La gengiva è saldamente attaccata alle strutture sottostanti
  • Colore rosa pallido

 Secondo PAGE e SHROEIDER:

Da un punto di vista istologico; i tessuti connettivi sono infiltrati principalmente da PN.

 Secondo LISTGARDEN :

La flora microbica compatibile con la salute parodontale è composta essenzialmente da cocchi e filamenti aerobici Gram+.

III- Gli obiettivi della classificazione:

  • Caratterizzare e differenziare le malattie parodontali in base a:

⮲La loro eziologia ⮲La loro storia naturale ⮲La loro progressione ⮲La loro risposta al trattamento.

  • Definire le diverse forme cliniche delle malattie parodontali in base a: 

⮲ elementi clinici ⮲ elementi radiologici ⮲ esami batterici ⮲ esami medici

  • È essenziale per realizzare studi epidemiologici o clinici, rendendo i risultati confrontabili tra loro.

IV – Criteri di classificazione:

  1. Processo patologico

              Infiammatorie: Parodontite, Gengivite 

              Degenerative: Parodontosi, Gengivosi 

              Neoplastico: Parodontoma, Gengivoma

  1. Modalità evolutiva

– Modalità acuta: 

– Apparizione improvvisa e brusca

      -Molto doloroso

      -Di breve durata

  b- Modalità cronica: 

     -Apparizione lenta 

     -Nessun dolore

     – Bassa evoluzione del rumore

  c- Modalità subacuta: riscaldamento della modalità cronica ma meno grave della modalità acuta.

   d- Modalità ricorrente: la lesione ricompare dopo un trattamento inadeguato; o curata con successo, ma che, a causa della mancanza di cure di supporto, innesca nuovamente un processo di distruzione

  e- Modalità refrattaria: la lesione non risponde al trattamento

  1. La lesione elementare

a- Eritema: corrisponde ad un cambiamento di colore della gengiva dovuto a vasodilatazione e proliferazione capillare.   

   – Infiammazione:

          * Acuto: Colore rosso vivo

         * Cronaca: Comparsa di una componente bluastra

   b- Edema: aumento del volume della gengiva dovuto all’aumento della permeabilità capillare con il test della coppetta (+).

    c- Erosione: perdita di sostanza che interessa il tessuto epiteliale.

    d- Ulcerazione: perdita di sostanza che interessa il tessuto connettivo.

    e- Cistifellea: rilievo emisferico riempito di liquido sieroso limpido con diametro < 3 mm.

   f- Bolla: superficie più grande della vescicola. 

  g- Necrosi  : mortificazione di una parte della gengiva.

  h- Gangrena  : mortificazione che colpisce l’osso alveolare.

  i- Ipertrofia  : 🡭di volume per 🡭 di dimensione cellulare.

  j- Iperplasia  : 🡭 in volume per🡭 nel numero di cellule.

  1. Criteri anatomici 

a- Sede centrale:   

                            Papillare  

  • Gengivite marginale

                             Allegato

                               Superficiale

  • Parodontite profonda

                                Terminale 

b- Ambito:

  • Localizzato: un dente o un gruppo di denti.
  • Generalizzato: un arco o la cavità orale.
  1. Fattori eziologici  : triade di Weski.
  • Fattori locali
  • Fattori generali
  • Fattori costituzionali
  1. A seconda dello stato della lesione:
  • Lesione pura
  • Lesione combinata: nel caso di PCHA associata a gengivite ipertrofica.

Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

V-Classificazioni delle malattie parodontali:

1-Classificazione TECUCIANU: in base ai criteri di classificazione.

2-Classificazione di Page e Schroeder1982:

   Include l’età, gli aspetti clinici, radiologici, la risposta dell’ospite e microbiologici:

a-Malattia dentale con localizzazione parodontale esclusiva:

                    – Parodontite

                    – Parodontite cronica negli adulti

                    – Parodontite giovanile

                    – Parodontite prepuberale

                    – Parodontite rapidamente progressiva

                     -GIOCO DI GIOCHI DI GIOCO E PISTOLA

         b-Sintomi generali della malattia parodontale:

                   – Farfalla Lefèvre

                   – Ipofosfatasia

                   – Acatalasia

                   – FATTO

                   – Leucopenia

                   – Chidiak Higashi

                   – Acrodinia

                   – Sindrome di Down

                   – Istiocitosi X

3-Classificazione di SUZUKI e Jacques CHARONE 1982:

     Gengivite:

                – PISTOLA

                – G . associato a disturbi ormonali

                – G. associato all’assunzione di farmaci

                – G. associato a disturbi nutrizionali

                – G. desquamativo

       Parodontite

                – Associazione degli Stati Uniti per la Protezione dell’Ambiente (PCHA)

                – Esordio precoce P.: PPP; PJ-vestito; PPR

  4- Classificazione American Academy of Periodontology 1986:

         I- Parodontite giovanile

  •  Prepuberale
  • Minorenne localizzato
  • Giovanile generalizzato

        II- Parodontite dell’adulto

       III- Gengivite / parodontite ulcero-necrotica

       IV- Parodontite refrattaria

5-Workshop mondiale di parodontologia clinica 1989

       Gengivite

                 – Gengivite infiammatoria di origine batterica

                  – Gengivite e cambiamenti ormonali 

                  – Gengivite e interferenza farmacologica

                  – Gengivite desquamativa

                 – Gengivite associata a malattia sistemica

  Parodontite

1-Parodontite dell’adulto

2-Parodontite precoce

  1. Parodontite prepuberale

1-localizzato

2-generalizzato

                        B- parodontite giovanile

       1.localizzato

       2.generalizzato

          C- parodontite rapidamente progressiva

            III- parodontite associata a malattie sistemiche

            IV- parodontite ulcerativa-necrotica

            V- periodontite refrattaria

    6- Classificazione RANNEY 1992

         I- Parodontite dell’adulto

  1. Con la partecipazione sistemica
  2. Senza partecipazione sistemica

         II- Parodontite precoce

               A. Localizzato (giovanile)

               B. generalizzato (rapidamente progressivo)

C. associato a malattie sistemiche

             III- Parodontite ulcero-necrotica

collegato al virus dell’AIDS

correlati a disturbi nutrizionali 

Origine non ancora specificata  

7- Workshop Internazionale 1999 ARMITAGE:

   Nel 1999, l’AAP ha convocato un workshop internazionale e ha stabilito una nuova classificazione che includeva le seguenti modifiche:

  1. Non tiene più conto dell’età del paziente
  2. Le forme precoci sono oggi chiamate parodontiti aggressive.
  3. La parodontite dell’adulto è oggi chiamata parodontite cronica.
  4. La parodontite refrattaria scompare come entità
  5. Specifica la classe delle “malattie gengivali”
  6. Sviluppa e identifica meglio le caratteristiche della parodontite associata a malattie sistemiche
  7. Ha introdotto il termine “malattie parodontali necrotizzanti”
  8. L’ascesso parodontale compare nella classificazione
  9. Anche le lesioni endo-parodontali fanno parte della classificazione
  10. Alcune condizioni sono classificate come “condizioni sfavorevoli innate o acquisite” in cui vengono presi in considerazione i difetti mucogengivali.

I – MALATTIE GENGIVALI 
a- Malattia gengivale indotta da placca
– Gengivite associata a placca da sola
– Malattie gengivali modificate da fattori generali
– Malattie endocrine
– Malattie ematopatologiche
– Malattie gengivali indotte da farmaci
– Malattie gengivali modificate da malnutrizione
b- Malattia gengivale non indotta da placca
– Malattia gengivale batterica specifica
– Malattia gengivale virale
– Malattia gengivale fungina
– Malattia gengivale genetica
– Manifestazione gengivale di condizioni sistemiche
– Sindrome cutaneo-mucosale
– Allergie
– Lesioni traumatiche
– Reazione da corpo estraneo
– Senza altra specificità
II – PARODONTITE CRONICA
    – Localizzata
    – Generalizzata
III – PARODONTITE AGGRESSIVA
    – Localizzata –
    Generalizzata
IV – PARODONTITE COME MANIFESTAZIONE DI MALATTIA SISTEMICA
– Associata a disturbi ematologici
– Associata a disturbi genetici
– Senza altre specificità
V- MALATTIE PARODONTALI NECROTICHE
– Gengivite necrotica ulcerativa
– Parodontite ulceronecrotica
VI- ASCESSO PARODONTALE
– Ascesso gengivale
– Ascesso parodontale
– Ascesso pericoronarico
VII- PARODONTITE ASSOCIATA A LESIONI ENDODONTICHE VIII- DIFETTI GENIOSI O ACQUISITI a- Fattori dentali modificatori o predisponenti  b- Difetti mucogengivali  – Recessioni gengivali – Assenza di gengiva cheratinizzata – Profondità ridotta del vestibolo – Posizione aberrante di un frenulo – Tessuto gengivale in eccesso – Colore anomalo c – Difetto delle creste edentule d – Trauma occlusale









8- Workshop internazionale marzo 2018:

L’obiettivo di questo workshop era quello di allineare e aggiornare il sistema di classificazione per adattarlo alle attuali conoscenze sulle malattie e sulle condizioni parodontali e perimplantari.

Dal workshop del 1999 sono emerse nuove informazioni importanti dagli studi sulla popolazione, dalle indagini scientifiche di base e dalle prove provenienti da studi prospettici che hanno portato al workshop del 2017. 

Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

  • Nel 2018 la parodontite fa parte di un capitolo intitolato “Parodontite” 
  • Sono classificati in diverse fasi e diversi gradi 

Bisogna ricordare quattro categorie principali: 

– malattie parodontali e gengivali sane; 

– parodontite;

 – altri disturbi parodontali;

 – condizioni peri-implantari sane e patologiche.

VI-Forme cliniche delle malattie parodontali: 

  • Secondo Page e Schroeder

A/ Malattia parodontale con localizzazione parodontale esclusiva:

1- Parodontite: Secondo Chaput: è un’atrofia parallela di tutti gli elementi del parodonto 

Clinicamente: -È raro nella sua forma pura. 

  -Colpisce gli adulti e gli anziani. 

  – Assenza di segni infiammatori. 

  -Radici nude con alveolisi orizzontale regolare generalizzata su tutta la dentatura 

2-Parodontite: 

 A- Parodontite cronica abituale nell’adulto (PCHA): 

 Si stabilizza lentamente, si verifica intorno ai 30-35 anni e può essere superficiale o profondo. Si evolve in modo irregolare attraverso una successione di fasi di remissione e fasi attive.

  • Aspetto clinico e radiologico:  

-Genule rosso scuro o violaceo con volume (edema) 

– Tasche parodontali, più o meno profonde, talvolta purulente. 

-Recessioni, mobilità e migrazioni secondarie (a seconda del grado di lisi ossea). 

-L’infiammazione è correlata alla quantità di PB e acido ( correlazione tra la quantità di PB e l’infiammazione). 

-Alveolisi orizzontale (parodontite semplice), verticale (parodontite complessa). 

  • Eziologia: placca batterica e cofattore    
  • Microbiologia: (una flora polimorfica) La popolazione batterica secondo LINDHE 1980 è: 

   -28,4% cocchi e filamenti. 

   -5,9% fusiforme. 

   -17,6% bastoncini curvi e mobili. 

   -55,3% spirochete.

  • La sua evoluzione: 

Ciclico: alternanza di periodi di riposo di durata variabile e fasi di riacutizzazione.

B-PARODONTITE GIOVANILE (PJ):   descritta per la prima volta da GOTTLIEB nel 1923 con il nome di “atrofia alveolare diffusa”. – CHAPUT 1967: parla di desmodontosi o parodontite. Giovanile acuta.

Si manifesta negli adolescenti dai 12 ai 26 anni, l’esordio è subdolo e spesso passa inosservato, raggiunge l’apice nella pubertà, si distinguono due forme:

B-1 Parodontite giovanile localizzata (LJP):     

  • Si verifica negli adolescenti sani di età compresa tra 12 e 26 anni circa con presenza di anomalie ereditarie.
  •  Colpisce simmetricamente i molari e/o gli incisivi (nozione di sede preferita)
  • Gomma rosa libera da infiammazione 
  • Bassa placca e tartaro e Bassa carie 

       – tasche parodontali profonde 

       – Alveolisi verticale in rapida evoluzione a livello degli incisivi e/o dei molari (primi) che danno un’immagine speculare. Distruzione non correlata alla quantità di PB (non correlazione) 

  • Recessioni, mobilità dentale, migrazioni secondarie 
  • Microbiologia: AAC (ACTINOBACILLUS ACTINOMYCETEM COMITANS)

                                             -I bacilli anaerobi Gram (-) costituiscono il 59% della flora specifica 

  • La sua evoluzione: l’evoluzione avviene secondo diversi schemi

                          -remissione spontanea 

                         – forma localizzata che continua ad evolversi fino alla caduta dei denti interessati

                        – evoluzione verso la forma generalizzata. 

B-2 Parodontite giovanile generalizzata (GJP):

– intensa infiammazione gengivale 

– Grande quantità di PB

– Alveolisi in rapido sviluppo a livello degli incisivi e dei molari (1°) con coinvolgimento degli altri denti  

– La lisi ossea è più avanzata a livello degli incisivi e dei molari (1°) rispetto agli altri denti 

MICROBIOLOGIA:    Predominanza di PORPHYROMONAS GINGVALIS e EIKENELLE CORRODENS 

C- parodontite rapidamente progressiva: PPR

 Si verifica più spesso nei giovani adulti di età compresa tra 20 e 25 anni, a volte prima dopo la pubertà o più tardi all’età di 30-35 anni,

  • Clinicamente: intensa infiammazione gengivale, color lampone. 

                                        -sanguinamento gengivale spontaneo e suppurazione. 

                                       -la quantità di PB è importante

                                      – tasche parodontali profonde

                                      – mobilità dentale. 

                                     – distruzione ossea grave e rapida, profonda, generalizzata e irregolare 

                                     -tutti i denti sono interessati senza alcuna predilezione. 

  • Microbiologia: dominata da: 

-porphyromonas gingivales -bacteroides forsythus Spirochete e filamenti e fusiformi 

  • Evoluzione: ciclica con fasi di attività che possono protrarsi fino alla perdita dei denti. Le fasi di riposo sono più brevi e variano da individuo a individuo.

D-Parodontite prepuberale (PPP)

Si manifesta durante o immediatamente dopo l’eruzione dei denti da latte e può manifestarsi all’età di 4-5 anni. 

È più comune nelle ragazze, esiste una predisposizione familiare (concetto ereditario).

Esistono due forme: 

-forma localizzata

     – colpisce alcuni denti senza una sede preferita 

      – infiammazione discreta   

Batteriologia: PREVOTELLA INTERMEDIA, CAPNOCYTOPHAGA  

– forma generalizzata 

  – danni ai denti temporanei e/o permanenti non appena erompono  

  -grave infiammazione gengivale con emorragie spontanee 

  -Recessione parodontale 

  -Riassorbimento osseo irregolare generalizzato molto rapido 

  – infezioni frequenti delle vie respiratorie e delle orecchie (disturbi generali) 

  • Microbiologia  : è ricco di germi molto patogeni: AAC, PI (PREVOTELLA INTERMEDIA), Pg (porphyromonas gingivalis), FN (fusobacterium nucleatum), Bacilli G- anaerobi 

B- Malattia parodontale sintomo di malattie generali: un certo numero di malattie generali sono accompagnate da lesioni parodontali, in certi casi questi segni possono essere rivelatori e permettere la diagnosi della malattia.

1-Sindrome di Papillon Lefèvre (ipercheratosi palmoplantare): si tratta di una condizione genotipica recessiva, caratterizzata da: 

Cheratoderma dei palmi delle mani e delle piante dei piedi con grave distruzione parodontale. Dopo l’eruzione dei denti temporanei, la gengiva è eritematosa ed edematosa, sono presenti profonde tasche parodontali, suppurazione, alitosi, significativa alveolisi. Dai 4 ai 5 anni ⇨ perdita totale dei denti 

I denti permanenti vengono espulsi in base alla cronologia della loro eruzione ⇨intorno ai 15 anni il bambino è sdentato

8- acrodinia: è una malattia rara, che si manifesta generalmente nei bambini prima dei 2 anni, ed è dovuta all’avvelenamento da mercurio. Si nota ipersalivazione 

La gengiva diventa dolorante; a volte ulcerato, perdita dei denti 

La pelle delle mani, dei piedi, del naso, delle orecchie, delle guance diventa rossa e fredda al tatto 

Presenza di prurito e artralgia 

9- leucopenia: numero di leucociti < 4000 /mm3 Ulcere gravi 

Forse ereditaria, infettiva o dovuta a insufficienza del midollo osseo.

Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

  • FORME CLINICHE SECONDO ARMITAGE NEL 1999:

Malattie gengivali:

1-Malattie gengivali causate dalla placca dentale:

Questa è la forma più comune di gengivite, è clinicamente caratterizzata da rossore, edema 

Gengive sanguinanti, la gengiva è dolorante e sensibile.

Il controllo della placca e la rimozione dei fattori di ritenzione del PB determinano il ritorno alla linea di base 

B- malattie gengivali modificate da fattori sistemici ( endocrini ed ematologici) 

C- Malattie Gengivali Modificate da Trattamenti Farmacologici (Ciclosporine – Idontoinati – Nifedipina)

D- malattie gengivali modificate da malnutrizione (vedi corso malattie generali)

2 – malattia gengivale non indotta dalla placca 

Origine virale/origine fungina/origine genetica/origine sistemica/lesioni traumatiche/reazione a corpi estranei (vedere decorso generale della malattia)

II-Parodontite cronica:

È la forma più comune di parodontite, ha una progressione da lenta a moderata e colpisce persone di tutte le età. 

La prevalenza e l’estensione della distruzione parodontale aumentano con l’età e con un’igiene inadeguata. 

La parodontite cronica può essere associata a fattori e cofattori locali, sistemici e ambientali 

  • La flora microbica è variabile (Porphyromonas gingivalis, Eikenella corrodens, Campylobacter rectus) con presenza di tartaro sottogengivale 

La classificazione si basa sull’estensione della lesione.

  • Oltre il 30% dei siti interessati 🡺 generalizzati
  • Meno del 30% dei siti raggiunti 🡺 localizzati 

D’altra parte, sulla gravità della malattia

  • Perdita di attacco tra 1 e 2 mm🡺 principiante
  • Perdita di attacco tra 3 e 4 mm 🡺 moderata
  • Perdita di attacco ≥ 5mm 🡺 grave 

 III-Parodontite aggressiva: si tratta di un’entità specifica a sé stante rispetto alla Parodontite Cronica; distinguiamo due forme cliniche 

  1. Parodontite aggressiva localizzata:

 Colpisce principalmente il 1° M e il settore INC con perdita di attacco prossimale su almeno due denti permanenti tra cui un 1° M, l’alveolisi non può interessare più di due denti diversi dal 1° M e dall’INC 

  1.   Parodontite aggressiva generalizzata:

Lesioni interprossimali che coinvolgono almeno tre denti permanenti diversi dagli incisivi e dai primi molari 

  • Caratteristiche comuni di PAL e PAG:

– perdite di attaccamento e alveolisi che sono rapide 

-il soggetto che gode di buona salute generale 

-una componente familiare (nozione di ereditarietà)

-La flora microbica specifica

IV-parodontite, manifestazioni sistemiche

  1. Parodontite associata a disturbi ematologici

2- Parodontite associata a malattie genetiche 

Malattia parodontale necrotica V GUN e PUN 

VI-Ascessi parodontali:

  -Ascesso gengivale ( coinvolgimento della gengiva marginale e/o della gengiva papillare) 

  -Ascessi parodontali (danni al legamento dentale e all’osso alveolare) 

  -Ascesso pericoronale localizzato su un dente in fase di eruzione 

In bocca osserviamo un gonfiore della gengiva, rossa e liscia, il dente mobile e dolente presenta pressione dall’adenopatia e febbre, presenza di suppurazione.

VII-Lesioni endo-parodontali

Secondo HARRINGTON nel 1979 una vera lesione endo-parodontale è definita da tre condizioni: 

  • Il dente interessato è necrotico (perdita di vitalità della polpa)
  • Si verifica una perdita di attacco (lisi ossea) e un difetto osseo che può estendersi fino all’apice del dente. 
  • Sono necessarie terapie endodontiche e parodontali combinate.

Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

     VIII-Anomalie orali e dentali acquisite o congenite correlate a malattie parodontali (vedere fattori locali diretti che favoriscono l’accumulo di PB)

  • Trauma occlusale primario: è il risultato di forze occlusali traumatiche su un parodonto sano. 
  • Trauma occlusale secondario  : è il risultato di forze occlusali fisiologiche o traumatiche su un parodonto indebolito dalla malattia parodontale. 

CONCLUSIONE:

  • Tutte le classificazioni descritte presentano vantaggi e svantaggi. 
  • L’obiettivo di ogni classificazione è quello di optare per un sistema convenzionale utilizzato dal maggior numero possibile di parodontologi, in modo che possano parlare la stessa lingua.

Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

  I denti rotti possono essere curati con tecniche moderne.
Le malattie gengivali possono essere prevenute spazzolando correttamente i denti.
Gli impianti dentali si integrano con l’osso per una soluzione duratura.
I denti gialli possono essere sbiancati professionalmente.
Le radiografie dentali rivelano problemi invisibili a occhio nudo.
I denti sensibili traggono beneficio dall’uso di dentifrici specifici.
Una dieta povera di zuccheri protegge dalla carie.
 

Classificazione e forme cliniche delle malattie parodontali

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