Parodontologia

Diagnosi in parodontologia

Diagnosi in parodontologia Una volta completato l’esame clinico, il medico è pronto a identificare la malattia che ha spinto il paziente a consultarlo; questo si chiama formulare una diagnosi. Il passo successivo sarà valutare le possibilità di successo del trattamento, stabilendo una prognosi accurata e proponendo un piano di trattamento completo. La diagnosi è quindi […]

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Prescrizione di farmaci in parodontologia

Prescrizione di farmaci in parodontologiaI-Introduzione: Il professionista in parodontologia ricorrerà alla prescrizione di farmaci per molteplici ragioni, la più importante delle quali è il controllo della placca batterica mediante molecole ad azione anti-infettiva (antisettica o antibiotica) accanto ad altre ragioni che sono il controllo dell’infiammazione e del dolore II-Farmaci ad azione anti-infettiva: A.   Antibiotici1.    Batteri che causano malattie parodontali Actinobacillus actinomycetemcomitans  (Aa): anaerobio

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Epidemiologia delle malattie parodontali

Epidemiologia delle malattie parodontali I-Introduzione: L’epidemiologia delle malattie parodontali è emersa all’inizio del XX secolo, con la definizione delle prime classificazioni delle malattie parodontali. Attualmente questa scienza non si limita ad analizzare le proporzioni delle malattie parodontali all’interno delle popolazioni, ma si è evoluta verso una descrizione analitica della parodontite e lo studio dei fattori

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Diagnosi radiologica in parodontologia

Diagnosi radiologica in parodontologia Introduzione : A volte la semplice esecuzione di un esame clinico non è sufficiente per formulare una diagnosi corretta di malattia parodontale; il professionista deve essere in grado di avvalersi di tutti gli esami complementari che aiutano a chiarire la diagnosi definitiva, senza tuttavia sostituire l’esame clinico. La radiografia è uno

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Scheda clinica

Scheda clinica A-Anamnesi I- Stato civile: II- Contesto generale: III- Anamnesi stomatologica: IV-Motivo della consultazione: V- Storia della malattia:             B-Esame esorbitale: I- Ispezione: II- Palpazione: 1- le articolazioni temporo-mandibolari: 2- muscoli: 3- le catene gangliari: 4- Altri: C- Esame intraorale: 1- apertura della bocca: 2- igiene orale: 3- saliva: 4- condizione delle mucose: 5- Inserimento

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PATOLOGIA DEL DENTE E DEI TESSUTI PERIDENTI

PATOLOGIA DEL DENTE E DEI TESSUTI PERIDENTI     II) DISGENESI DENTALE E DISPLASIA      – Anomalie delle dimensioni dei denti       – Anomalie di forma       – Anomalie numeriche       -Disturbi dell’eruzione dentale       -Disturbi della struttura dei denti       – Disturbi della decolorazione dei denti  III) CARIE        – Generale        – Sede della carie      – Anatomia patologia della carie  IV) MALATTIE DELLA

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Neurofisiologia dell’apparato masticatorio

Neurofisiologia dell’apparato masticatorio Il funzionamento dell’apparato masticatorio è molto complesso ed è attualmente impossibile descrivere questi numerosi meccanismi neurofisiologici di base, o anche solo stabilire un’analogia rigorosa tra i meccanismi neurofisiologici dell’organismo in generale e quelli dell’apparato masticatorio. Senza il sistema nervoso che attiva e regola l’attività muscolare, questa funzione non esisterebbe mai.   Il sistema

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Prevenzione in occlusodonzia

Prevenzione in occlusodonzia Si tratta di uno stato statico ottenuto dal rapporto di contatto tra le superfici occlusali dei denti antagonisti, qualunque sia la posizione della mandibola. Il parodonto necessita di stimoli funzionali, rappresentati dalle forze fisiologiche prodotte durante le diverse funzioni (masticazione, ecc.).  Quando aumentano le richieste funzionali sul parodonto, questo cerca di soddisfare

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TUMORI DEL TESSUTO CONNETTIVO

TUMORI DEL TESSUTO CONNETTIVO 1. TUMORI BENIGNI DEL TESSUTO CONNETTIVO  A/ Fibromi Si tratta di lesioni nodulari, ben circoscritte, localizzate nel derma, nel corion delle mucose o in alcuni parenchimi, costituite da tessuto connettivo adulto, ricco di collagene. B/Lipomi Questi tumori generalmente incapsulati, singoli o multipli, sono costituiti da cellule adipose mature raggruppate in lobuli,

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