Approcci terapeutici in base all’età del bambino e al dente causale:
Introduzione :
Qualsiasi patologia (carie, trauma) del dente immaturo ci obbliga a riconsiderare le nostre terapie conservative in base allo stadio di formazione della radice e dell’apicale.
I nostri interventi si concentreranno quindi sulle strutture in evoluzione e il nostro obiettivo primario sarà quello di consentire alle formazioni dentarie e alveolari di completare la loro costruzione.
Terapie conservative:
- Terapia preventiva:
La prevenzione in senso stretto o prevenzione primaria è l’insieme delle misure messe in atto per impedire che una malattia si manifesti.
Quando la prevenzione individuale è rivolta al bambino, essa è il risultato di una collaborazione tra tre desideri: quello dei genitori, quello del bambino e quello del dentista.
L’azione preventiva deve concentrarsi su diversi fattori:
- Azione sul cibo.
- Attuazione di una corretta igiene orale.
- Rafforzare i denti aggiungendo fluoro.
- Visite odontoiatriche e interventi preventivi professionali (sigillature).
ha). azione sul cibo:
Tutti gli alimenti che contengono carboidrati sono potenzialmente cariogeni.
Ciò significa che la maggior parte degli alimenti e delle bevande che consumiamo sono cariogeni.
È impossibile eliminarli dalla nostra dieta, ma possiamo modificare alcuni alimenti per renderli non cariogeni.
La nostra azione si concentrerà su:
- Limitare l’assunzione di cibo.
- Scegliere una dieta equilibrata.
- Evitare l’assunzione ripetuta di bevande zuccherate o con un pH basso.
B). attuazione di un’adeguata igiene orale:
L’obiettivo è controllare la placca dentale in quantità e qualità.
C). Rafforzare i denti tramite l’assunzione di fluoro: il fluoro è un minerale presente in natura ed è considerato un nutriente essenziale per la formazione di ossa e denti sani, proprio come il calcio.
Di solito si trova all’interno di un composto minerale o organico chiamato fluoro.
I tre principali meccanismi d’azione del fluoro sono:
- Inibizione della demineralizzazione delle lesioni cariose precoci e promozione della remineralizzazione con formazione di smalto meno solubile.
- Inibizione della glicolisi riducendo il potenziale acidogenico dei batteri.
- Riduzione della solubilità dello smalto negli acidi mediante l’incorporazione di fluoro nel cristallo di idrossiapatite.
Il fluoro può essere assorbito in due modi, per via topica o sistemica:
- La modalità topica consiste nell’applicare la sostanza sulla superficie esterna dei denti. (ad esempio dentifrici, collutori contenenti fluoro, gel).
- La modalità sistemica consiste nell’assunzione di fluoro, che si lega poi al dente durante la sua formazione.
D). Azioni preventive professionali: sigillatura profilattica di solchi, fossette e fessure “sigillanti”:
I sigillanti sono compositi generalmente applicati nei solchi dei molari permanenti allo scopo di proteggerli, prevenendo l’insorgenza di processi cariosi.
- Terapia curativa: un approccio veramente conservativo inizia con la diagnosi e la valutazione del rischio di carie, per decidere i trattamenti più appropriati, tenendo conto delle condizioni individuali di ogni paziente.
La preservazione delle strutture dentarie originali è la priorità dell’odontoiatria moderna, sia medica che preventiva.
- Terapie endodontiche per denti permanenti immaturi:
Il trattamento endodontico dei denti permanenti immaturi era considerato uno dei problemi più complessi dell’endodonzia.
- Problemi con un apice aperto:
- canale molto largo: impossibile la pulizia completa.
- apertura apicale molto grande: problemi di essiccazione e impossibilità di una tenuta stagna apicale (pareti canalari divergenti).
- Sottigliezza delle pareti del canale: elevata suscettibilità alle fratture.
Approcci terapeutici in base all’età del bambino e al dente causale
- Eziologie delle pulpopatie dei denti permanenti immaturi:
(Vedi corso precedente)
- Carie:
- Trauma:
Approcci terapeutici in base all’età del bambino e al dente causale
- Trattamento endodontico dei denti permanenti immaturi:
Italiano: C.1. Prerequisito essenziale:
- Interrogatorio: al paziente e ai suoi genitori per conoscere la storia generale e le controindicazioni terapeutiche.
- Esame clinico: per valutare la vitalità della polpa, l’estensione della lesione e la durata dell’esposizione.
- Esame radiografico: per valutare lo stadio di sviluppo della radice e l’estensione della lesione.
Italiano: C.2. mezzi terapeutici:
- Idrossido di calcio:
- Presentazione del prodotto:
- Presentazione principale: l’idrossido di calcio viene utilizzato puro, una miscela di polvere di Ca(oh)2 e una soluzione anestetica senza vasocostrittore o, meglio, acqua distillata sterile.
Proprietà:
- Questi preparati mantengono un pH elevato.
- Consentono il rapido rilascio di ioni OH- (attività antibatterica).
Indicazioni:
- Copertura della polpa.
- Pulpotomia.
- Trattamento endodontico dei denti permanenti maturi e immaturi.
- Riassorbimenti interni ed esterni.
- Presentazione commerciale: paste con concentrazioni variabili, queste preparazioni sono confezionate in siringhe per un facile utilizzo.
- Aggregato di triossido minerale (MTA):
È costituito da due fasi: una fase cristallina e una fase amorfa.
- Presentazione del materiale: inizialmente; polvere grigia composta da particelle fini idrofile da proteggere dall’umidità, successivamente il prodotto veniva raffinato mediante l’eliminazione di alcuni ossidi: ottenendo un prodotto bianco.
L’MTA si prepara mescolandolo con acqua sterile.
(Proprietà: vedere corso 2° anno : materiali per otturazioni canalari).
C.3 Terapie pulpari per denti permanenti immaturi:
3.1 Apexogenesi: il dente permanente immaturo con polpa viva:
- Definizione: È lo sviluppo fisiologico e la formazione dell’estremità radicolare dopo l’esposizione della polpa di un dente non completamente formato, in cui la polpa è viva.
(Andreassen 1990)
- Obiettivi:
- Mantenere la vitalità della polpa
- Indurre la formazione di un ponte di dentina
- Lasciare che la polpa, che non è né infetta né infiammata, continui a costruire la radice e la chiusura apicale posizionando il JCD apicale.
- Sono possibili 03 tecniche: (incappucciamento pulpare diretto, pulpotomia parziale e pulpotomia cervicale)
- Copertura diretta della polpa:
- Definizione: è un intervento che consiste nell’applicare sulla polpa dentaria esposta una sostanza in grado di consentirne la guarigione e la chiusura della camera pulpare nonché la formazione della radice.
- Indicazioni:
Esposizione minore della polpa (denudazione accidentale della polpa a seguito di una procedura odontoiatrica iatrogena durante il curettage o taglio di una cavità eseguito male, denudazione a seguito di chiusura penetrante).
- Protocollo operativo:
- Anestesia
- Allestimento del campo operatorio
- Pulizia della ferita pulpare: siero fisiologico sterile.
- Emostasi
- Lo styling vero e proprio: l’applicazione di idrossido di calcio o MTA.
- Ricostruzione coronarica: deve essere a tenuta stagna.
- Follow-up clinico e radiografico post-operatorio: devono essere eseguiti test di vitalità pulpare e controlli radiografici: 1° controllo : una settimana dopo
2° controllo : 4 settimane (si nota la presenza di un ponte dentinale).
Controlli regolari ogni 3 mesi per un periodo da 1 a 3 anni fino all’entrata in vigore del JCD.
- Pulpotomia (parziale o cervicale):
- Definizione: è un intervento che consiste nell’eseguire, ad un livello prescelto, la sezione della polpa camerale viva, per eliminare la parte amputata e porre a contatto con il/i moncone/i pulpare/i rimanente/i una sostanza atta a consentirne a questo livello la guarigione e la chiusura dentinale dell’orifizio/degli orifizi canalari.
- Indicazioni:
- Esposizione più estesa della polpa.
- Tempo di esposizione superiore a 24 ore ma non superiore a 48 ore per la pulpotomia parziale.
- Ampia esposizione della polpa e periodo di tempo superiore a 3 giorni per la pulpotomia cervicale.
- Protocollo operativo:
- Radio preliminare.
- Anestesia con vasocostrittore.
- Preparazione del campo chirurgico.
- Pulizia del dente e della ferita della polpa.
- Amputazione della polpa (parziale o cervicale a seconda dei casi). L’amputazione viene eseguita sotto irrigazione continua di siero fisiologico sterile.
- Emostasi
- Lavaggio della ferita (batuffolo di cotone + siero fisiologico ).
- Impostazione del prodotto per lo styling
- Ricostruzione coronale a tenuta stagna.
- Follow-up post-operatorio:
- Clinicamente i test devono essere positivi.
- Il ponte calcificato che reisola la polpa dovrebbe essere visibile a partire dalla quarta settimana .
- Nota: non appena si raggiunge lo stadio 10, è necessario eseguire una pulpectomia seguita da un’otturazione canalare, in caso contrario; rischio di calcificazione distrofica.
3.2 Apexificazione: dente permanente immaturo con polpa mortificata.
- Definizione:
È l’induzione della chiusura apicale, o ripresa dello sviluppo, di un dente immaturo la cui polpa non è più viva, mediante la formazione di osteocemento o tessuto comparabile. (Breillat 1973).
- Obiettivi:
- Chiusura apicale senza allungamento della radice .
- Chiusura apicale con allungamento della radice quando le cellule della guaina di Hertwig rimangono vive.
- Tecnica chirurgica:
- Tecnica di apecificazione con idrossido di calcio:
- Campo operativo
- Cavità di accesso endodontico
- Rifinitura meccanica (perni + lime) + rifinitura chimica con ipoclorito di sodio.
- Determinazione radiografica della lunghezza di lavoro/sulla parete più corta.
- Asciugatura del canale
- Riempimento del canale con idrossido di calcio.
- Controllo radiografico.
- Ricostruzione coronarica provvisoria (CVI).
- Follow-up clinico e radiografico post-operatorio.
Dopo 6-18 mesi è possibile ottenere una barriera apicale.
- Otturazione canalare permanente.
- Restauro finale.
- Apecificazione con MTA: l’MTA viene utilizzato per creare un tappo apicale su denti con polpa necrotica e apice aperto.
- Protocollo operativo:
- Allestimento del campo operatorio.
- Cavità di accesso endodontico adeguata
- Pulizia canalare + irrigazione CLONa
- Asciugatura del canale
- Viene creato un tappo apicale con MTA da 3 a 4 mm e controllato radiograficamente
- Posizionare un batuffolo di cotone umido nel canale
- Otturazione coronale temporanea 3-4 ore
- Successivamente si esegue un’otturazione canalare con guttaperca per la parte rimanente.
- Restauro finale.
Conclusione:
L’odontoiatria pediatrica attuale è completamente attrezzata per offrire ai nostri bambini bocche praticamente prive di lesioni cariose, con denti impiantati in modo armonioso.
Le corone dentali vengono utilizzate per ripristinare la forma e la funzione di un dente danneggiato.
Il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti, può causare un’usura prematura e spesso richiede l’uso di un tutore durante la notte.
Gli ascessi dentali sono infezioni dolorose che richiedono un trattamento tempestivo per evitare complicazioni. L’innesto gengivale è una procedura chirurgica che può curare la recessione gengivale. I dentisti utilizzano materiali compositi per le otturazioni perché riproducono il colore naturale dei denti.
Una dieta ricca di zuccheri aumenta il rischio di sviluppare carie.
L’igiene dentale pediatrica è fondamentale per far sì che i bambini acquisiscano buone abitudini igieniche fin dalla tenera età.