ANCORAGGI PARZIALI IN LEGHE
Attualmente, come ancoraggi, vengono utilizzati diversi tipi di protesi, soprattutto grazie allo sviluppo di materiali e protocolli chirurgici. Le corone di copertura sono un elemento di ancoraggio ampiamente utilizzato, tuttavia è necessario scegliere con cura l’elemento che possa servire sia come ripristino della perdita di tessuto e ritenzione (soprattutto nel caso di ponti) da un lato, sia come risparmio di tessuto ed estetica dall’altro.
Gli ancoraggi parziali (intarsi e onlay) sono elementi indicati in base all’estensione della lesione e ai contatti occlusali. Si tratta di corone singole parziali o di mezzi di ancoraggio (ponte a campata corta). Possono essere realizzati in lega, ceramica, composito e persino in resina temporanea. Infine, la parte protesica può essere incollata o sigillata a seconda del materiale corrispondente alla situazione clinica.
- Definizioni:
- L’intarsio: Ripristina da una a cinque facce della corona di un dente, senza mai ricoprirne le cuspidi. La superficie occlusale è sempre coinvolta con una o due superfici prossimali e con una possibile estensione nel solco vestibolare o linguale per i molari.
- Onlay: l’onlay è un’estensione dell’inlay quando è necessaria una copertura parziale delle cuspidi. Sostituisce da una a tre cuspidi. La perdita di tessuto è più estesa, quindi il volume protesico sarà maggiore.
- Leghe preziose:
L’INLAY-ONLAY in oro presenta diversi vantaggi rispetto all’INLAY-ONLAY in ceramica o composito. Citiamo:
- la sigillatura, che a sua volta dipende dalla qualità della guarnizione e dal metodo di finitura (tipo di brunitura);
- un vantaggio biomeccanico: l’oro aiuta infatti a limitare le conseguenze delle parafunzioni;
- longevità;
- stabilità dell’occlusione.
Per quanto riguarda l’estetica, la percezione è specifica del paziente e può essere modulata. Il ruolo del terapeuta richiede un lavoro educativo da parte del professionista.
L’intarsio-onlay in oro è indicato nei casi di significativa suscettibilità alla carie, parafunzione e non visibilità della lesione. Il metallo selezionato è oro di classe IV.
- Sigillatura:
La “sigillatura”
Aggregazione di un restauro protesico su un dente naturale o su un impianto mediante
attraverso un “cemento sigillante”.
“Sigillatura del cemento”
- Materiale friabile
- ottenuto dalla reazione acido-base tra diversi componenti
- mirato ad aggregare una protesi fissata su un pilastro.
- Si infiltra nelle microrugosità dell’intradosso della corona e dei pilastri
L'” abito “ della guarnizione è dovuta principalmente alla diteggiatura del cemento sigillante
che entrano nelle irregolarità delle superfici messe a contatto. Quindi se abbiamo superfici
completamente lucidato, riduciamo la ritenzione per la sigillatura.
Ciò comporta l’incastro dell’elemento sulla preparazione mediante cemento che riempie lo spazio tra
il restauro protesico del dente.
Le proprietà richieste di un materiale di assemblaggio:
- Adesione ai tessuti dentali e ai materiali protesici
- Sigillatura immediata e mediata dell’articolazione dento-protesica (bassa solubilità dei cementi
nei fluidi biologici e alimentari; es: se abbiamo una pausa nel provvisorio allora il
il cemento si dissolverà, causando lo spostamento del provvisorio)
- Spessore minimo possibile del film (25 μm ADA)
- Bassa viscosità (facilità di posizionamento)
- Biocompatibilità (polpa e parodontale: pH neutro, bassa esotermicità)
- Facile da usare
- pochi passi
- lunghe ore di lavoro
- tempo di presa rapido
- facilità di eliminazione dell’eccesso,…)
- Non molto sensibile alla manipolazione
- Isolamento termico ed elettrico (se viene posizionata una corona metallica e il dente è
vivo sotto, allora soffrirà, da qui la necessità di un buon isolamento.
- Radiopaco (per verificare che lo abbiamo ovunque, ma anche per evitarlo)
confondere con uno iato o una cavità. Ciò consente anche di effettuare radiografie per vedere se ci sono
ha cemento in punti in cui non dovrebbe esserci)
- Elevate proprietà meccaniche (resistenza alla compressione, al taglio e alla trazione)
trazione)
- Scelta del colore per restauri estetici
- Versatilità nella compatibilità con diversi materiali protesici (universalità)
- Costo ragionevole
Ossifofato di zinco (cemento finale):
Prodotti: Fleck’s Cement, Mizzy Inc. Detrey, Dentsply Detrey.
L’uso è diminuito notevolmente con l’avvento delle guarnizioni adesive, ma si riscontrano ancora indicazioni di un uso frequente.
Garantisce l’assemblaggio tramite pseudo-adesione (interazioni meccaniche attraverso irregolarità della superficie → micro-keying). Nessun legame adesivo.
Composizione :
- Il cemento si ottiene mediante miscelazione estemporanea
- una polvere gialla (ossido di zinco, ossido di magnesio, ossido di silicio, ecc.)
- un liquido incolore (Acido fosforico: 66% Acqua: 33% +/- 5%).
- La composizione varia a seconda del produttore.
- La reazione di presa è una reazione acido-base. Acido + base → sale + acqua
- Il problema è che l’acqua evapora gradualmente e quindi le proprietà dell’
il cemento cambierà. Il liquido diventa torbido e quindi bisogna buttarlo via.
- Il pH è acido alla fine della miscela ma tende rapidamente verso la neutralità che
spiega la buona tolleranza biologica di questo cemento.
Questo non è un problema quando si lavora su denti vivi perché tendiamo rapidamente verso la
neutralità e inoltre creeremo uno strato ibrido prima di stendere il cemento.
– L’impostazione è esotermica: da 4 a 10°C.
Implementazione:
- Omogeneizzare il liquido (l’acido fosforico è più pesante dell’acqua) e la polvere.
- Rispettare il rapporto polvere/liquido indicato perché industriale (punto debole perché non siamo molto
accurato)
- Lastra di vetro raffreddata e non bagnata (asciugare la lastra dopo averla tolta dal
frigorifero perché se è umido cambierà le proprietà, il fatto che sia freddo
questo aiuta a ridurre il tempo di presa) e pulire la spatola di metallo
- Il cumulo di polvere è diviso in 6 cumuli: 1⁄4, 1⁄4, 1⁄4, 1/8, 1/16, 1/16. (Plard non lo fa
così, preferisce fare un singolo binario ma più lungo)
- la polvere viene incorporata nel liquido mucchio per mucchio molto delicatamente , lentamente in
iniziando dalle pile più piccole. Al termine della miscelazione il cemento cola tra la spatola e l’
piatto.
- Molti fattori influenzano il tempo di presa:
- la temperatura della lastra di vetro (frigorifero risparmiamo tempo)
- il rapporto polvere/liquido (se aumentiamo il liquido diminuiamo le proprietà meccaniche
ma il tempo di presa aumenta)
- la proporzione di acqua
- la velocità di miscelazione (bisogna mescolare lentamente per avere più tempo)
Proprietà :
- Isolamento termico ed elettrico
- opaco (antiestetico)
- ottima impermeabilità.
- Adesione micro-keying
Indicazioni :
- corone
- metallico
- CCM
- CCC (ceramica infrastrutturale ad alta tenacità solo allumina e zirconia)
- quando vengono rispettati i principi fondamentali di conservazione ( conicità corretta, curve di occlusione corrette, ecc.).
- protesi fissa plurale
= Ponte (se realizziamo una protesi di 10 denti ad esempio dobbiamo considerare che ci sono più probabilità di avere un problema e quindi deve essere possibile smontarla. (grande vantaggio di questo cemento).
- ricostruzione corono-radicolare in gesso (intarsio-nucleo) +/-.
- possibilità di smontaggio per manutenzione o riparazione (manutenzione parodontale, intervento o reintervento endodontico, riparazione di scheggiature della ceramica, ecc.).
- cemento temporaneo aumentando la proporzione di liquido o aggiungendo acqua
CVI (cemento vetroionomerico) sviluppato nel 1970
Composizione :
cemento polialchenoico – reazione di presa di tipo acido-base
- Polvere: fluoroalluminosilicato di vetro (allumina, silice, fluorite, fluoro)
- Liquido: polielettrolita acido polialchenoico
Implementazione
→ Applicare acido poliacrilico al 25% per 15 secondi sulla dentina per
per rimuovere lo strato di sbavatura e poi asciugare senza eccessi.
→ Ciò consente quindi di aumentare il numero degli iscritti alle CVI.
→ “Journal of the American Dental Association”: la miscela viene realizzata a una velocità pari alla metà di
la polvere spatolata per 15 secondi, il resto viene diviso in due, quindi incorporato in
15 secondi per ogni pila.
→ La preparazione del cemento deve quindi essere completata in 60 secondi, dopodiché il suo
la consistenza sarà cremosa.
→ Una volta posizionata la corona, bisogna attendere che il cemento in eccesso sia
diventano fragili ed eliminarli con una sonda.
Proprietà :
- Il tempo di presa è lungo: da 7 a 10 minuti (clinicamente efficace).
- La reazione completa richiede almeno 24 ore.
- Tempo di lavorazione: da 2 a 3 minuti dall’inizio della miscelazione.
- Lo spessore del film è compreso tra 15 e 23 μm e questi materiali sono molto tissotropici (un materiale che diventa più fluido sotto sforzo, lo stesso per i blocchi di cemento)
= consente una facile sigillatura e un buon adattamento marginale.
- Trazione e flessione sono corrette.
- Lo spessore del sigillo è sottile.
- C’è un rilascio di fluoro.
- La conduttività termica è identica a quella della dentina.
Proprietà biologiche:
I vetroionomeri rilasciano fluoro per tutta la durata del restauro.
- VANTAGGI
- Adesione chimica alle strutture dentali e protesiche.
- Il suo rilascio di fluoro:
→ inibisce il metabolismo dei batteri.
→ rimineralizza i tessuti dentali.
→ aumenta la resistenza alla demineralizzazione dei tessuti dentali.
- Bassa solubilità in bocca (una volta che il cemento si è indurito).
- Corretta resistenza alla compressione, alla trazione e alla flessione.
- Spessore del giunto sottile.
- SVANTAGGI
- Protocollo di sigillatura molto rigoroso per ottenere proprietà fisiche e biologiche ottimali.
- Tempo di presa lungo.
- Tempi di lavorazione brevi in caso di sigillatura di protesi multiple.
- Responsabile dell’irritazione della polpa dovuta all’acidità o all’imbibizione del liquido tubulare da parte del cemento.
CVIMAR (Cemento vetroionomerico modificato con l’aggiunta di resina ):
Proprietà paragonabili a CVI
- aumento della ritenzione
- facilità di realizzazione (semplice isolamento) rispetto all’incollaggio.
- Stesso metodo per la configurazione come CVI.
Cemento di riferimento per numerose situazioni cliniche:
- intarsio-nucleo
- corone metalliche,
- metallo-ceramica
- metallo-ceramica
- rinforzi ad alta tenacità.
- Preparazione per intarsio sigillato:
L’intarsio è indicato solo se la lesione non è molto estesa, perché sostituisce solo la perdita di sostanza, senza proteggere l’intera corona.
- prossimale occlusale nlay:
Caratteristiche :
Fossa occlusale
con un (170L)
Si stabilisce nella sua dimensione finale
- Da una fossa marginale
- Seguendo il solco principale e i solchi secondari
- Pavimento in polpa
- Piatto
- perpendicolare all’asse di inserimento
- Profondità 1,5 mm
- I confini della cavità devono evitare superfici di impatto occlusale
- Muri
- divergente
- Assenza di sottosquadro
Scatole prossimali
- la trincea viene approfondita a livello della cresta marginale fino a superarla
dal punto di contatto (169L)
- La cavità verrà allargata fino alla larghezza finale della scatola
- Modellare la scatola (scalpello 169L/email)
- Finiture (169L/smalto scalpello)
Scanalatura a V (scanalatura MINNESOTA)
- tagliabordi gengivale
- Nella giunzione tra la parete assiale e il pavimento della scatola prossimale
- Ruolo: Migliora la stabilizzazione dell’intarsio
Razzi:
- Le svasature vestibolari e linguali vengono realizzate con una fresa a fiamma
scalpello a diamante o a scure
a scapito delle pareti assiali della scatola e delle pareti prossimali dei denti
- permettono di ottenere un bordo metallico
preciso sul traguardo
Smussi dei bordi
- Smusso cervicale da 30° a 45° (fiamma D)
- Continuo tra i flare
- Smusso occlusale da 15° a 20° (fiamma D)
- Iniziando dal terzo occlusale delle pareti della trincea
III-2-Variante di preparazione per intarsi meno utilizzati (spesso trattati con otturazione)
diretto)
classe I. classe III. classe V.
- Preparazione per onlay MOD:
Indicazione:
- denti molto rovinati con cuspidi linguali e vestibolari intatte;
- Cavità MOD con trincea molto ampia;
dente canino devitalizzato, con cuspidi vestibolari e linguali sane
Caratteristiche :
Per quanto riguarda la preparazione dell’intarsio:
In relazione alla preparazione desiderata:
la cavità è terminata. Qualunque dente venga considerato, presenta le caratteristiche
seguente:
- cavità principali e istmo: la topografia della cavità a questo livello è in tutti i punti
paragonabile ad un intarsio. Le loro dimensioni sono fissate dalla carie della dentina;
- rivestimento della parete: si tratta di rinforzare la cuspide palatale che sostiene l’occlusione,
traggono vantaggio da un minor deterioramento della cuspide vestibolare più visibile. I resti sono fissati
dalla pendenza della conicità della fresa, quindi sempre utilizzata parallelamente all’asse
inserimento scelto. Classicamente il limite cervicale della spalla si trova a metà altezza
tra il pavimento cervicale delle cavità principali e la parete pulpare dell’istmo. Sopra
di questa parete, uno smusso semplice o doppio permette di mantenere uno spessore metallico
costante;
- bisello, controbisello e bisello: a livello mesiale e distale gli smussi sono identici
a quelli descritti per l’IMC intracoronarica. Va notato che devono essere attentamente
collegati tra loro, e che lo smusso palatale, gli smussi prossimali e lo smusso controlaterale
vestibolare rappresentano quindi solo una e stessa smussatura continua e periferica.
Nota: nella mandibola, le cuspidi di supporto dell’occlusione sono vestibolari, non c’è
non offre gli stessi benefici estetici della mascella.
Riduzione della superficie occlusale:
- FD rastremato con estremità arrotondata
- La riduzione è:
- Guida csp da 1 mm e supporto csp da 1,5 mm
- Angolo vestibolo-occlusale 0,5 mm (visibilità del metallo)
- Smusso della pendenza esterna della cuspide di appoggio
- Lucidare le facce delle cuspidi occlusali e lo smusso della pendenza esterna con l’
strawberry171 nel CT
- Limite occlusale
- Spalla larga 1 mm (171L)
- Una foglia profonda (estremità arrotondata)
Fossa occlusale
Elemento di ritenzione e stabilizzazione (F171L)
- SCOPO:
- Rimozione di vecchie otturazioni o carie
- Rinforzare l’intarsio con uno spessore di metallo maggiore
Caselle prossimali:
- Le scatole prossimali vengono sbozzate (169L) e sagomate (170L) con lo stesso
tecnica per un intarsio
Razzi:
- Le razzi vengono solitamente posizionate in posizione con l’estremità di un tagliafiamma
taglio diamante, dall’interno delle scatole
Smussatura dei bordi:
- Smusso del bordo cervicale delle scatole (0,5-0,7 mm)
- Produzione (fiamma D):
Continuo tra le svasature senza causare sottosquadri
- Finitura (fiamma CT)
- Smusso dei limiti vestibolare e linguale (0,5-0,7 mm) Realizzato utilizzando un D
fiamma
- Finito utilizzando un CT 170L
- Impronte dei preparati e della protesi provvisoria:
Dopo aver preparato la cavità, viene presa un’impronta dell’arcata interessata dopo
avendo effettuato, se necessario, una retrazione o un’asportazione gengivale. Questa impronta di precisione
può essere eseguita utilizzando idrocolloidi reversibili o silicone di addizione.
È necessaria anche la registrazione dell’occlusione e poi dell’arco opposto.
Le scadenze di laboratorio ci impongono di mettere in atto un restauro temporaneo, sia
in resina autopolimerizzante, se i contatti occlusali sono stati eliminati dalla preparazione,
o, se la coppia di denti antagonisti conserva delle intaccature, mediante una semplice otturazione
in cemento temporaneo.
L’impronta è il tramite tra l’operatore e il tecnico. Se la qualità dell’IMC è
subordinatamente al rigoroso e sistematico svolgimento dei vari orari operativi presso
A livello di laboratorio, le manipolazioni devono essere eseguite con lo stesso spirito di rigore
precisione, mentre appare una stretta collaborazione tra medico e protesista
essenziale.
- Modello di unità positiva e trattamento di laboratorio:
L’impronta è impressa nel gesso. Quando la sua assunzione è completa, e dopo la
sformatura, viene prodotto un modello positivo unitario rimovibile (MPU).
Questa tecnica, divenuta molto comune, consente di separare il dente da ricostruire
del resto del modello, consentendone al contempo il riposizionamento esatto, in relazione ai denti
adiacente. L’obiettivo è quello di poter accedere facilmente ai limiti della preparazione prossimale.
La MPU rimovibile può essere posizionata, rispetto al modello di lavoro, mediante
di barre coniche di rame o tenoni di acciaio inossidabile, aventi un piano assiale di
riposizionamento, su base di gesso o plexiglass. Può anche essere
realizzato tramite fusione di una base in gesso in uno stampo in plastica (Die-Lock)
parziale (emiarcade) o che coinvolga l’intera galleria. L’interno di questo stampo è scavato con
solchi.
La separazione avviene tramite un taglio parziale della sega a livello interdentale, seguito da una frattura
pulito dall’intonaco. I frammenti del modello possono, in qualsiasi momento e con precisione,
individuare la loro posizione nello stampo utilizzando i pennarelli presenti sulla base.
Elaborazione del modello positivo unitario rimovibile: Ritaglio:
Questa operazione consiste nel rivelare il limite cervicale del preparato, eliminando
con un grosso cutter rotondo l’intonaco sottostante. Si crea così un solco, oltre il
traguardo, in modo da eliminare rilievi non necessari in questa posizione.
Materializzazione della linea di finitura:
Il contorno della cavità verrà delineato utilizzando una matita grassa sottile, non in grafite. Là
Il colore utilizzato deve essere brillante e diverso da quello delle cere impiegate. Otteniamo così un
linea di contorno netta.
Rivestimento di compensazione:
o Die-Spacer, aderente all’intonaco e destinato a fornire lo spazio necessario per il cemento
sigillatura. Questa vernice viene fermata a 2 mm dai bordi della preparazione, per mantenere una
tenuta dentoprotesica ottimale.
Indurimento dei bordi della preparazione con colla cianoacrilica per resistenza
della preparazione dell’intonaco.
Preparazione dell’isolamento:
Per evitare che la cera si attacchi al gesso, la cavità viene rivestita con un microfilm (isolante Kerr).
Montaggio in occlusore o articolatore:
Nel caso di un singolo intarsio, il montaggio degli emiarcati su un occlusore o il
di solito è sufficiente realizzare delle chiavi in gesso. Quando si realizzano delle cavità
complesse e molteplici, la programmazione di un articolatore è essenziale.
Modello in cera:
L’adattamento preciso di un IMC è legato alla fedeltà di riproduzione della cera sul modello.
Il modello è realizzato con diverse cere con diverse proprietà fisiche. Una cera
hard viene utilizzato per la realizzazione delle parti centrali dell’IMC. Una cera più morbida e
inert viene utilizzato per le correzioni finali dei bordi, ma anche per lo sfondo del
cavità (intradosso), al fine di ottenere la massima precisione dei dettagli della preparazione
A, B. Taglio della cera verde a 1 mm dalla linea di finitura.
Rifinitura del bordo del modello:
A. Aggiunta di cera rossa inerte. B. Livellando la cera con un eccesso di 1 a 2 decimi di
millimetro. C. Tagliare perpendicolarmente alla superficie occlusale in stretta coincidenza con la
linea di contorno.
Modello in cera completato
Fissaggio della barra di colata:
La sprue deve essere fissata al modello al suo massimo spessore, per
consentire al metallo di raggiungere tutti i punti dello stampo. L’assemblaggio viene rimosso dall’MPU, in
avendo cura di evitare qualsiasi deformazione.
Modello e cilindro:
L’estremità libera dell’asta di fusione è fissata al cono. L’espansione uniforme dello stampo è
legato alla distribuzione regolare del materiale refrattario attorno al modello. Quest’ultimo
è quindi posto al centro del cilindro.
Rivestimento, rimozione della cera e fusione del modello
Ottenere il pezzo di fonderia, dal modello in cera, munito della sua asta
il casting, prevede tre fasi:
- il rivestimento
- rimozione della cera
- la fusione della lega metallica fusa: Sono di tipo II, secondo la classificazione di
l’Associazione Odontoiatrica Americana. Con una resistenza meccanica sufficiente, questi materiali non sono molto
elastico, leggermente deformabile, quindi adatto alla doratura.
Sformatura, sabbiatura, sverniciatura:
La frattura del rivestimento consente la sformatura. Il getto estratto viene quindi
pulito e poi sabbiato con ossido di alluminio da 50 ml. La superficie dell’IMC appare opaca
dai prodotti di ossidazione. Questo strato superficiale viene rimosso tramite “stripping”.
Ispezione della fusione sotto lente di ingrandimento
Sezione della barra di fusione e posizionamento della parte sulla MPU
Precisione della scultura occlusale utilizzando una fresa conica cilindrica montata su un pezzo in lavorazione
mano. Questo strumento rimodella i solchi e i rilievi occlusali. Relazioni occlusali
vengono verificati con carta carbone. I contatti prematuri vengono rimossi, finché non vengono trovati
gli stessi impatti occlusali stabiliti in precedenza sul modello in cera. (Dobbiamo
trovato sul metallo).
Regolazione del punto di contatto prossimale: dopo aver lucidato la traccia del canale di colata,
La MPU rimovibile è riposizionata sulla sua base. Il punto di contatto viene regolato gradualmente
fino a quando non si raggiunge il contatto adeguato.
Lucidatura in laboratorio di intarsi in metallo fuso con mola abrasiva
gomma senza esercitare una pressione eccessiva e senza mai raggiungere i bordi. una levigatura finale del
il modello, senza asportazione di metallo, viene realizzato in laboratorio.
Nota: la parte è sovradimensionata
Per consentire la lucidatura e la finitura in bocca, il protesista deve mantenere un sollievo
bordi di circa 2 decimi di millimetro, tranne nelle zone cervicali inaccessibili al
brunitura, in cui l’intarsio viene adattato perfettamente ai limiti della preparazione.
- Montaggio e regolazione:
Lo scopo della montatura è quello di garantire la perfetta aderenza dell’intarsio nella sua cavità e
per verificare che questa parte si adatti all’intero sistema stomatognatico.
Nonostante l’elevata precisione di riproduzione e la cura impiegata nella realizzazione degli IMC, può
gli errori persistono ancora. Si stabilisce quindi un controllo di aggiustamento a livello prossimale e
occlusale.
Per motivi di chiarezza, in questo paragrafo non descriveremo la finitura del giunto.
dentoprotesica che verrà trattata in seguito.
Rimozione dell’otturazione provvisoria:
Il materiale utilizzato viene depositato tramite una sonda, un escavatore o tramite ultrasuoni.
Controllo del punto di contatto:
L’intarsio viene inserito nella bocca, nella sua cavità, per controllare il punto di contatto.
Punteggiato nei giovani, più diffuso su una piccola area nelle persone anziane, il punto di contatto
deve essere sufficientemente stretto da evitare che il cibo si depositi.
Durante la prova, si controlla utilizzando un foglio di carta per occlusione. Il volto
prossimale può quindi essere rettificato fino a ottenere un contatto adatto.
Primo adattamento del modello in bocca: in questa fase non viene esercitata alcuna pressione.
Controllo dell’affondamento:
L’intarsio viene posizionato e premuto utilizzando la pressione dei denti opposti.
tramite un Medart.
Deve fermarsi immediatamente, completamente e qualsiasi mancata spinta deve comportare
l’eliminazione della parte proposta che deve essere rifatta da una nuova impronta.
Installazione dell’intarsio in metallo fuso (IMC) utilizzando un Médart
Controllo dell’occlusione:
Prima della sigillatura vengono controllati i rapporti occlusali nella “posizione comoda”. Noi
utilizza un foglio di controllo dell’occlusione fine. A questo punto, qualsiasi morso profondo o qualsiasi
il contatto prematuro viene eliminato, vengono mantenuti solo i contatti pianificati durante lo sviluppo
del modello in cera.
Nel ripristino con sovrapposizioni, l’occlusione dinamica deve
anche essere studiato. L’analisi dei percorsi delle cuspidi può, infatti, e in particolare in
nel caso della funzione di gruppo, portano alla modifica dell’anatomia occlusale.
Adattamento dell’articolazione dentoprotesica:
L’adattamento dell’articolazione dentoprotesica rappresenta un tempo operatorio la cui tecnica
La delicatezza è una caratteristica specifica degli IMC e conferisce loro un’elevata affidabilità. La doratura viene effettuata
da metallo in eccesso, lasciato deliberatamente sulla periferia della fusione. Questo
la manovra viene eseguita meccanicamente su tutte le aree di libero accesso, aree
inaccessibile essendo rosolato manualmente.
Doratura meccanica:
A livello occlusale: la lucidatura dei rilievi occlusali viene eseguita prima della sigillatura con
una punta montata “Alpine”. La rotazione dovrebbe far sì che la smerigliatrice spinga il metallo verso l’
bordo amellare: si tratta di una brunitura eseguita perpendicolarmente al limite
dentoprotesi. Ciò provoca uno stiramento dei piani superficiali della lega d’oro verso
limiti dentali e chiusura dell’otturazione del dente iato
La mola può essere intasata artificialmente con cera rosa, per ridurre
l’effetto abrasivo. La punta montata deve essere azionata ad una velocità di rotazione piuttosto lenta, sotto
forte pressione.
Brunitura occlusale: una punta tipo “alpina” montata bianca tende il metallo verso il bordo
adamantina (lucidatura centrifuga e laterale).
la direzione di rotazione viene scelta in modo che la risultante delle forze esercitate sul metallo
sia diretto verso i bordi dello smalto
A livello prossimale: L’imbrunimento prossimale viene effettuato, a livello vestibolare e palatale, mediante
dischi abrasivi flessibili (dischi “Soflex” [Pop-on-3M]), azionati da un movimento di
rotazione la cui direzione è sempre dal metallo verso il dente.
Limitato:
Si tratta di un incrudimento manuale, parti inaccessibili alla lucidatura meccanica di
l’IMC. Durante l’affondamento finale dell’intarsio nella sua cavità, la configurazione dello smusso,
terminando a 30°, si creerà un effetto cuneo, accentuato dallo spessore del cemento. IL
la sigillatura determina quindi dei vincoli che tendono a separare la pinna d’oro e in particolare
a livello proxonocervicale dove ogni intervento è impossibile
Quando l’intarsio in metallo fuso viene premuto, il cemento di stuccatura ha
tendenza a distribuire il metallo all’estremità dello smusso prossimale (effetto cuneo).
Principio di restringimento. B. Esecuzione della piegatura di uno strumento (o di un manico)
strumento cilindrico e regolare.
- Sigillatura:
Trattamento di fusione:
Prima della sigillatura, l’IMC deve essere pulito e sgrassato mediante immersione in un
spogliarellista (tipo “Selfast”). Una volta rimosso da questo liquido, l’intarsio viene accuratamente asciugato all’aria.
Si consiglia di attaccare l’IMC, dalla sua faccia occlusale, ad un otturatore, utilizzando una goccia di
cera appiccicosa, che consente una facile manipolazione dell’intarsio rivestito di cemento
sigillatura, quindi inserito nella cavità.
Tampone per cavità:
Come l’intradosso dell’IMC, anche la cavità deve essere perfettamente pulita (H2O2) ed asciugata.
Il campo chirurgico è allestito (asciugatura ad aria e rulli salivari).
Sigillatura stessa:
Cemento sigillante all’ossifosfato di zinco (tipo corona e ponte [di
Trey]) deve essere mescolato fino ad ottenere una consistenza cremosa semiliquida. Il cemento di
il sigillante viene depositato sull’intradosso dell’IMC, non appena terminata la spatolatura.
La parte metallica caricata, incollata al costipatore, viene presentata nella cavità. Il costipatore è
si separa dall’IMC e l’affondamento di quest’ultimo è completato, grazie alla pressione del
denti antagonisti, tramite Medart.
Doratura manuale:
Con l’IMC in posizione, il Medart viene mantenuto durante tutta la cristallizzazione del cemento
(circa 5 minuti). Questo ritardo viene utilizzato per scurire manualmente la linea di contorno. In
Infatti, quando si inserisce l’intarsio, il cemento, eliminandosi in corrispondenza delle giunzioni, può
inducono sollecitazioni che tendono a sollevare i bordi molto sottili, ottenuti mediante brunitura
meccanico.
Si consiglia pertanto di effettuare una rapida doratura manuale dell’IMC, longitudinale alla
la linea di finitura per ottenere una frantumazione periferica del metallo sul tessuto dello smalto.
La lucidatura occlusale viene eseguita seguendo la linea di contorno dell’IMC, utilizzando un
brunitoio rotondo oppure ogivale.
Lucidatura manuale e longitudinale della periferia occlusale dell’intarsio metallico
fusione. Questa frantumazione viene effettuata utilizzando una brunitrice ogivale.
Brunitura manuale lungo la periferia dello smusso prossimale: questa brunitura viene eseguita a
utilizzando una spatola per la bocca.
A livello prossimale, l’anatomia impedisce il passaggio di un brunitoio, lo schiacciamento del
il metallo, associato all’uscita del cemento in eccesso, viene sempre effettuato longitudinalmente, ma
con la punta molto smussata di una spatola.
Una volta indurito il cemento, il Medart viene rimosso. L’IMC così sigillato deve rispondere,
da questo momento, a tutti i criteri di ricostruzione anatomofisiologica e presentare una
adattamento ottimale a livello del suo traguardo.
Rimozione del cemento residuo:
Diretto: tutti i passaggi vengono eseguiti presso lo studio dentistico | ‘orma | ottica così come | ||
la progettazione e la fabbricazione della protesi). |
A livello occlusale, il cemento sigillante indurito in eccesso viene rimosso a blocchi con la sonda
così come a livello prossimale. Tuttavia, a questo livello, il filo interdentale viene utilizzato per
rimuovere i piccoli detriti residui.
Lucidatura finale:
Lo scopo di questa fase finale è quello di ottenere una perfetta lucentezza delle superfici metalliche
un po’ alterata dalle manipolazioni imposte all’IMC durante questa seconda sessione
clinico.
Per evitare di lacerare il metallo si utilizzano abrasivi morbidi. Prima di tutto, noi
passa una tazza di gomma carica di pomice e acqua su tutte le superfici
accessibile dall’IMC.
Poi le spazzole rotonde o concave , caricate con “Polymax”, permettono di raggiungere
lucidatura ricercata.
XI-Conclusione:
L’acronimo CAD/CAM sta per Computer Aided Design and Manufacturing. In odontoiatria,
(L
Praticamente qualsiasi materiale (ceramica, metalli e resine) può essere utilizzato in | ||||
Tecnologia CAD/CAM. Ogni materiale ha caratteristiche diverse | che lui | è importante | ||
conoscere, per poter scegliere il materiale più idoneo per la protesi che dovrà essere | ||||
fatto. |
ANCORAGGI PARZIALI IN LEGHE
Le carie non curate possono dare origine ad ascessi dolorosi.
Le carie non curate possono dare origine ad ascessi dolorosi.
Le faccette dentali mascherano imperfezioni come macchie o spazi.
I denti disallineati possono causare problemi digestivi.
Gli impianti dentali ripristinano la funzione masticatoria e l’estetica del sorriso.
I collutori al fluoro rinforzano lo smalto e prevengono la carie.
I denti da latte cariati possono compromettere la salute dei denti permanenti.
Uno spazzolino con setole morbide protegge lo smalto e le gengive sensibili.
ANCORAGGI PARZIALI IN LEGHE