Trattamento dell’agenesia dentale
L’agenesia dentale è un’anomalia frequentemente riscontrata in ortodonzia.
Colpiscono principalmente i denti terminali delle serie:
- I secondi premolari mandibolari;
- Gli incisivi laterali mascellari;
- I secondi premolari mascellari.
- Denti del giudizio;
L’agenesia può essere mono o bilaterale.
Il trattamento dell’agenesia dentale pone al professionista una difficile scelta tra una soluzione di chiusura, principalmente ortodontica, e una soluzione di sostituzione del dente mancante con una protesi che richiede un trattamento multidisciplinare.
- AGENESI DELL’INCISIVO LATERALE:
È l’agenesia a porre il problema più delicato, a causa della posizione dell’incisivo laterale nell’arcata e del suo ruolo funzionale ed estetico.
- Criteri di selezione:
Il professionista deve scegliere tra:
- Una cosiddetta soluzione sostitutiva mediante la chiusura dello spazio di agenesia, con il canino che svolge quindi il ruolo di incisivo laterale e il primo premolare quello di canino;
- una soluzione sostitutiva con un elemento protesico. La ricostruzione protesica viene eseguita utilizzando una corona supportata da impianti, un ponte incollato, eccezionalmente un ponte convenzionale o un ponte a sbalzo.
- La terapia stessa:
- SOLUZIONE DI SOSTITUZIONE: (chiusura dello spazio di agenesia)
- Vantaggi:
- Garantisce il risarcimento definitivo dell’agenesia a partire dall’adolescenza solo attraverso il trattamento ortodontico (evitando la protesica).
- È relativamente economico nel tessuto dentale (il più delle volte si tratta di una semplice coronoplastica).
- Offre piena soddisfazione al paziente a livello estetico:
- Il suo costo è inferiore.
- Svantaggi
- Rischio di modifica del profilo: (conseguenze della retrazione degli incisivi)
- Disturbo del sorriso
- Diminuzione del sostegno della piega naso-labiale che si abbassa leggermente
relazione con la mesializzazione della gobba canina;
- L’occlusione dinamica è disturbata dallo spostamento mesiale del canino.
- La cuspide palatale del primo premolare può indurre interferenze occlusali
- Principi generali del trattamento di sostituzione ortodontica:
Il trattamento consiste nella mesializzazione del canino a contatto con l’incisivo centrale
La chiusura dello spazio residuo distale al canino è assicurata dalla mesializzazione
del settore posteriore o retrazione incisivo-canina a seconda del tipo di occlusione.
L’obiettivo occlusale di fine trattamento dipende dalle estrazioni compensative
possibile nell’arco mandibolare:
- Senza estrazioni nell’arcata mandibolare: l’occlusione a fine trattamento è una classe II molare e una classe II canina.
- Con estrazioni di premolari nell’arcata mandibolare: l’occlusione terminale di
il trattamento è un’occlusione di classe I dei molari e di classe II dei canini.
Adattamenti a livello canino:
- Adattamento dell’altezza dei collari: il trattamento deve comportare una posizione del
canino leggermente estruso per allineare il suo collo con quello dell’incisivo centrale.
- Trasformazione morfologica: la coronoplastica è necessaria per far sì che il canino assomigli a un incisivo laterale e garantire una corretta funzione occlusale.
Modifiche a livello del primo premolare:
- Leggera estrusione del premolare ed eventuale gengivoplastica:
- Aumento della coppia radicolare-vestibolare sul primo premolare:
- Lisciare la cuspide palatale.
3.2. SOLUZIONE ALTERNATIVA: (apertura o mantenimento dello spazio di agenesia)
- Vantaggio:
- Questa soluzione ha il vantaggio di ripristinare la continuità dell’arco e la sua simmetria.
- Evita gli effetti della retrazione degli incisivi sul profilo.
- Svantaggi:
- Richiede l’intervento di un team multidisciplinare
- il risultato estetico è casuale perché dipende molto dalla qualità della protesi realizzata.
- Ed è anche più costoso per il paziente.
- Diverse soluzioni protesiche:
Cercheremo sempre la soluzione meno dannosa per il sistema dentale. Così, i ponti convenzionali, troppo mutilanti, sono oggi riservati a
pazienti con danni cariosi o traumatici agli incisivi centrali e ai canini.
Le ricostruzioni protesiche consigliate sono quindi:
- corone singole supportate da impianti
- ponti incollati.
- Soluzione implantare
Garantisce il totale rispetto dell’integrità dentale e ha percentuali di successo molto elevate,
Tuttavia, sono necessari diversi passaggi.
Negli adolescenti è fondamentale attendere la fine della crescita per posizionare l’impianto.
che impone una lunga fase transitoria di contenimento.
- Soluzione sostitutiva mediante ponte incollato:
- Ripristina più rapidamente la funzione occlusale e l’estetica del paziente
- Può essere implementato prima.
- Salva il tessuto dentale
D’altro canto: la struttura metallica del ponte può emettere riflessi grigiastri attraverso la trasparenza dei tessuti dentali.
Questa soluzione è controindicata nei casi di morso profondo e soprattutto di bruxismo.
- Trattamento ortodontico e protesico:
Il trattamento ortodontico prevede l’apertura dello spazio dell’incisivo agenetico distalizzando il canino e avvicinando gli incisivi centrali se sono separati.
L’apertura di questo spazio viene generalmente realizzata utilizzando molle compresse in nichel-titanio.
A livello coronarico e per determinare lo spazio necessario per il futuro laterale, si possono utilizzare diversi metodi:
- Adottare le dimensioni del dente controlaterale, se presente.
- Nel caso di agenesia bilaterale: l’incisivo laterale deve quindi misurare due terzi del diametro mesiodistale dell’incisivo centrale (6 mm ad esempio quando l’incisivo centrale misura 9 mm);
A livello delle radici: il trattamento ortodontico deve garantire una certa divergenza tra la radice dell’incisivo centrale e quella del canino per consentire il posizionamento del futuro impianto senza rischi di contatto con la radice.
Infine, in attesa dell’inserimento del futuro impianto, è necessario posizionare un apparecchio di contenzione.
- AGENESI DEL SECONDO PREMOLARE MANDIBOLARE.
Come nel caso dell’agenesia degli incisivi laterali, il medico si trova di fronte alla scelta se chiudere o aprire lo spazio o mantenerlo per un possibile restauro protesico.
Criteri di selezione:
Il criterio di selezione essenziale in questo caso è la presenza o l’assenza di disarmonia.
dentomascellari che necessitano di estrazioni.
- Soluzione 1: Chiusura degli spazi di agenesia
È simile al trattamento con estrazioni dei premolari. A livello occlusale, in assenza di estrazioni compensatorie nell’arcata mascellare, è necessario effettuare un’equilibratura occlusale per creare un’occlusione di Classe III.
- Soluzione 2: Manutenzione del dente provvisorio e soluzione protesica:
La soluzione a lungo termine è l’impianto. In effetti, i ponti tradizionali sono troppo mutilanti per i denti adiacenti
La ritenzione del dente provvisorio mantiene l’osso alveolare nel sito dell’impianto futuro e funge da mantenitore di spazio. Si consiglia pertanto di conservarlo fino al momento dell’esecuzione dell’impianto.
- AGENZIE MULTIPLE
Nei casi di agenesia multipla, le conseguenze sono più gravi e l’
Il trattamento terapeutico viene solitamente effettuato alla fine della crescita.
L’assenza di numerosi denti permanenti richiede nella maggior parte dei casi un ripristino protesico con protesi supportate da impianti.
I denti temporanei vengono mantenuti il più a lungo possibile per preservare l’osso
alveolare.
Tuttavia, il danno estetico può essere significativo, tanto da richiedere la realizzazione di dispositivi protesici temporanei (protesi rimovibili) per restituire al giovane paziente un sorriso accettabile durante l’adolescenza.
Il trattamento ortodontico deve essere parte di un approccio multidisciplinare.
Bisogna fare tutto il possibile per facilitare la realizzazione della protesi:
- Monitorando la crescita e intercettando possibili spostamenti scheletrici;
- Riabilitando le funzioni che potrebbero essere compromesse dalla mancanza dei denti;
- Preservando quanto più osso alveolare disponibile possibile;
- Distribuendo al meglio i denti permanenti nell’ambito del progetto protesico.
Conclusione:
Il trattamento dell’agenesia dentale non è semplice e offre al medico diverse possibilità terapeutiche , la cui scelta verrà effettuata attraverso l’analisi di diversi parametri quali l’età della visita, la presenza o meno di disarmonia dento- mascellare e il profilo.
Il professionista deve quindi saper riconoscere i segnali di una probabile agenesia per poter iniziare il prima possibile una terapia volta a ripristinare l’estetica ma anche e soprattutto la funzionalità occlusale del dente mancante.
Trattamento dell’agenesia dentale
Le carie non curate possono dare origine ad ascessi dolorosi.
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Uno spazzolino con setole morbide protegge lo smalto e le gengive sensibili.