Malattia parodontale nei bambini
Introduzione :
- Dalla nascita all’età adulta, il parodonto dei bambini e degli adolescenti è in continua evoluzione.
- Una migliore comprensione del parodonto del bambino sia in condizioni di salute che di malattia consente al professionista di
distinguere i processi patologici dai normali cambiamenti legati all’età e/o all’eruzione dentale, per individuare situazioni di rischio e prevenire disturbi parodontali in età adulta.
- Il parodonto dei bambini è un terreno più fragile ma con un potenziale restaurativo maggiore rispetto a quello degli adulti.
- Particolarità del bambino
Il bambino ha una sua autonomia, una sua fisiologia e una sua psicologia particolari. Non è un adulto in miniatura.
- Parodonto nei bambini
- I tessuti parodontali dei bambini piccoli differiscono da quelli degli adulti nell’aspetto e nella resistenza allo sviluppo di malattie parodontali.
- L’architettura parodontale è strettamente legata all’evoluzione della dentizione che si estende dall’eruzione del primo incisivo temporaneo (6 mesi) fino all’occlusione del secondo molare permanente (14 anni). È quindi importante conoscerne le specificità per poter distinguere i processi patologici dai normali cambiamenti funzionali e architettonici.
- Supporto
- Prendersi cura di un bambino piccolo presso uno studio dentistico implica necessariamente la gestione del comportamento.
- Approccio psicologico :
- Bisogna tenere conto della disposizione dell’ufficio.
odontoiatrico, la sala d’attesa e l’area dedicata alle cure devono essere progettate su misura per il bambino.
- L’operatore ascolterà ciò che i genitori e il bambino dicono, concentrandosi su una relazione incentrata sul bambino. È necessario un dialogo con il bambino e i genitori non vengono esclusi perché abbiamo bisogno della loro collaborazione.
- È importante usare un vocabolario che il bambino capisca.
- L’assistenza deve essere prestata in presenza dell’accompagnatore e con la sua assistenza.
- Il bambino viene curato nella fase di sviluppo:
Può essere temporaneo, misto o permanente. Devono essere prese in considerazione speciali precauzioni farmacologiche e interventistiche.
- Eziologie delle malattie parodontali nei bambini:
- Locale:
- Biofilm dentale:
- Locale:
La flora associata alla malattia parodontale passa da una predominanza di forme Gram-positive a una flora più complessa che comprende batteri Gram-negativi e forme a spirale.
- Tartaro :
Meno significativo nei bambini, rappresentato da un bordo nerastro ben tollerato sopra la superficie gengivale.
- Cavità:
Comune nei bambini a causa della scarsa igiene orale e delle diete ricche di zuccheri. La carie prossimale favorisce la ritenzione della placca e causa complicazioni parodontali.
- Malposizioni dentali:
Favorisce la ritenzione di cibo e l’accumulo di placca nelle aree difficili da raggiungere.
- Contribuiscono allo squilibrio occlusale e favoriscono contatti prematuri e parafunzioni.
- Apparecchi ortodontici:
- Favoriscono la ritenzione della placca e traumatizzano i tessuti parodontali (forze eccessive).
- Difetti mucogengivali:
- Inserzioni traumatiche di freni e briglie: tirare i tessuti apicalmente (rischio di recessione)
- Mancanza di gomma attaccata e ostacola l’igiene
- Disfunzioni e parafunzioni:
- Respirazione orale: favorisce l’accumulo di placca attraverso la secchezza delle fauci;
- Masticazione unilaterale: comune nei bambini con denti cariati o allentati;
- Deglutizione atipica;
- Succhiarsi il pollice;
- Bruxismo: causa sovraccarichi occlusali
- Generale:
- Malattie generali: diabete non controllato, sindrome di Down
- Cambiamenti ormonali durante la pubertà
- Carenza di vitamina C
- Alcuni farmaci
- Fattori genetici della parodontite precoce
- Patologie parodontali nei bambini:
- Malattie gengivali:
- Gengivite indotta dalla placca:
- Malattie gengivali:
- Gengivite causata esclusivamente dalla placca:
- Nei bambini la gengivite è meno grave.
- L’eruzione dei denti, l’esfoliazione dei denti temporanei, gli apparecchi ortodontici e la respirazione orale possono aggravare l’infiammazione gengivale;
- Gengivite modificata da fattori sistemici:
- Gengivite associata alla pubertà/ciclo mestruale: l’aumento dei livelli di ormoni steroidei aggrava l’infiammazione gengivale inizialmente indotta dalla placca batterica, causando
gengivite edematosa ed emorragica;
- Gengivite associata al diabete: i bambini con diabete di tipo 1 scarsamente controllato presentano una grave infiammazione gengivale. Questa è una patologia da sospettare in caso di gengivite persistente.
- Associata a disturbi ematologici: l’immunodepressione nelle leucemie acute, che sono predominanti nei bambini, favorisce la comparsa di gengiviti caratterizzate da: iperplasia gengivale dovuta a
Questa malattia è associata all’infiltrazione di cellule leucemiche, ulcerazioni, sanguinamento e talvolta mobilità dentale.
- Gengivite modificata dall’assunzione di farmaci:
- Tre gruppi di farmaci sono associati all’iperplasia gengivale: anticonvulsivanti (phynetoin), immunosoppressori (ciclosporina), calcio antagonisti.
- Gengivite modificata da malnutrizione:
- La carenza di vitamina C, sebbene rara, non dovrebbe essere sottodiagnosticata. Ipertrofia gengivale, sanguinamento e ulcerazioni possono essere manifestazioni di carenza di vitamina C.
- Gengivite non indotta dalla placca:
- Origine fungina: Infezioni da Candida:
- Si verifica principalmente nei bambini affetti da malattie sistemiche: immunodeficienza, diabete, endocrinopatia, terapia antibiotica e corticosteroidea, xerostomia, ecc.
- Caratterizzata da lesioni biancastre disseminate in tutta la mucosa orale.
- Origine virale: Gengivostomatite erpetica acuta:
- Causata dal virus herpes simplex di tipo I.
- Comune nei bambini dai 2 ai 4 anni.
- Spesso asintomatica, ma può causare gengivostomatite, dolorosa, emorragica, associata a numerose eruzioni vescicolari;
- Possono essere associati segni generali: febbre, astenia, disfagia, ipersalivazione.
- Origine ereditaria: Fibromatosi gengivale ereditaria
- Si tratta di una patologia gengivale di origine genetica caratterizzata da una lenta e progressiva proliferazione della gengiva cheratinizzata;
- Dal punto di vista clinico, la gengiva mantiene un colore normale, una consistenza soda e non è né emorragica né dolorosa.
- Parodontite:
- Parodontite cronica:
- Colpisce principalmente gli adulti a causa della sua lenta progressione nel tempo.
- Attualmente non sono disponibili dati in letteratura su questa entità clinica che colpisce bambini e adolescenti.
- Parodontite aggressiva:
- I bambini e gli adolescenti sono soggetti a parodontite aggressiva.
- caratterizzato da perdita di attacco, rapida alveolisi;
- La parodontite aggressiva localizzata può manifestarsi molto presto, talvolta prima dei 2 anni di età.
- La parodontite aggressiva generalizzata è spesso associata a malattie sistemiche.
- La parodontite come manifestazione di malattie sistemiche:
- Associato a disturbi ematologici:
- Neutropenia acquisita: i sintomi variano dalla gengivite alla parodontite precoce.
- Leucemia: la gengivite può evolversi in parodontite con perdita di attacco e mobilità.
- Associato a disturbi genetici:
Tutte le principali sindromi con disfunzione fagocitaria (deficit di adesione leucocitaria, sindrome di Down, sindrome di Papillon-Lefèvre, sindrome di Chediak-Higashi, neutropenia ciclica)
, sono sempre accompagnate da una grave parodontite ad esordio precoce che può colpire entrambe le serie di denti, portando all’esfoliazione prematura dei denti temporanei e permanenti.
- Malattie parodontali necrotizzanti:
- Bassa incidenza durante l’infanzia.
- Non è legata alla sola presenza di placca batterica, ma a fattori predisponenti, all’immunodepressione transitoria (stress, malnutrizione) o permanente (HIV, malattie sistemiche).
- Approccio terapeutico nei bambini:
- Igiene orale:
- È il primo punto di controllo per le malattie orali.
- Lavarsi i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro adatto alla propria età è la misura preventiva più efficace contro le lesioni cariose e la gengivite.
- Tecniche di spazzolatura dei denti:
- Da 6 mesi a 1 anno: si può consigliare ai genitori di pulire i denti con una compressa sterile;
- Da 1 a 3 anni: Sono i genitori a spazzolare i bambini:
- Prima dei 2 anni: spazzolare i denti una volta la sera, senza dentifricio perché il bambino tenderà a ingoiarlo;
- A partire dai 2 anni saranno necessarie due spazzolature al giorno: una al mattino e una alla sera prima di andare a dormire.
- Dai 4 ai 6 anni:
- Il bambino inizia a diventare indipendente, si spazzola da solo sotto la supervisione dei genitori:
- Tecnica di spazzolatura verticale o circolare consigliata (2 volte al giorno)
- Dai 6 anni:
- Spazzolare efficacemente i denti due volte al giorno per 2 minuti.
- Tecnica di spazzolatura a rullo o circolare.
- Terapia parodontale iniziale
- La detartrasi sopragengivale e la levigatura radicolare non sono diverse da quelle degli adulti. Possono essere realizzati in dentatura temporanea o mista.
- Nei casi di parodontite aggressiva, si raccomanda una terapia antibiotica sistemica che combina amoxicillina e metronidazolo.
- Trattamenti restaurativi, endodonzia, estrazioni, protesi;
- Riabilitazione delle funzioni disturbate.
- Rivalutazione:
- Si effettua tra le 8 e le 12 settimane per decidere se proseguire o meno il trattamento;
- In caso di tasca parodontale persistente di dimensioni superiori a 4 mm con sanguinamento al sondaggio, è indicata una fase correttiva.
- Trattamenti chirurgici:
- Questa fase si verifica una volta che l’infezione parodontale è sotto controllo, al fine di ricostruire l’anatomia dentale e parodontale funzionale ed estetica.
- Le gengivectomie consentono il ripristino dell’anatomia gengivale favorevole al buon controllo della placca e le loro indicazioni sono limitate.
- Gli interventi di igienizzazione vengono eseguiti nel trattamento della parodontite aggressiva quando, dopo una rivalutazione, persistono tasche parodontali di dimensioni superiori a 5 mm.
- È possibile anche combinare tecniche di rigenerazione o di otturazione per le lesioni intraossee causate da parodontiti aggressive o conseguenti a traumi dento-parodontali, frequenti nei soggetti giovani.
- Fase di manutenzione:
- Il suo scopo è prevenire la recidiva della malattia, ridurre il rischio di perdita dei denti e diagnosticare e curare nuove patologie dentali e orali. Oltre alla forma e alla gravità della malattia che determinano la frequenza delle visite, queste dipendono anche dal paziente, dalla sua disponibilità, dalla sua osservanza e dalla sua compliance.
- In caso di rischio parodontale è necessaria una frequenza di 3 o 4 visite all’anno.
CONCLUSIONE
La malattia parodontale nei bambini può trasformarsi in una grave parodontite negli adulti. È quindi necessario identificare i bambini, le famiglie o le popolazioni più suscettibili alla malattia parodontale, per monitorarli regolarmente e prevenire lo sviluppo e il peggioramento della patologia parodontale.
Malattia parodontale nei bambini
I denti del giudizio possono causare infezioni se non vengono rimossi in tempo.
Le corone dentali proteggono i denti indeboliti da carie o fratture.
Le gengive infiammate possono essere il segno di gengivite o parodontite.
Gli allineatori trasparenti correggono i denti in modo discreto e confortevole.
Le otturazioni dentali moderne utilizzano materiali biocompatibili ed estetici.
Gli spazzolini interdentali rimuovono i residui di cibo tra i denti.
Un’adeguata idratazione aiuta a mantenere sana la saliva, essenziale per la salute dei denti.