Malattia parodontale nei bambini

Malattia parodontale nei bambini

Introduzione :

  • Dalla nascita all’età adulta, il parodonto dei bambini e degli adolescenti è in continua evoluzione.
  • Una migliore comprensione del parodonto del bambino sia in condizioni di salute che di malattia consente al professionista di

distinguere i processi patologici dai normali cambiamenti legati all’età e/o all’eruzione dentale, per individuare situazioni di rischio e prevenire disturbi parodontali in età adulta.

  • Il parodonto dei bambini è un terreno più fragile ma con un potenziale restaurativo maggiore rispetto a quello degli adulti.
  1. Particolarità del bambino

Il bambino ha una sua autonomia, una sua fisiologia e una sua psicologia particolari. Non è un adulto in miniatura.

  1. Parodonto nei bambini
  • I tessuti parodontali dei bambini piccoli differiscono da quelli degli adulti nell’aspetto e nella resistenza allo sviluppo di malattie parodontali.
  • L’architettura parodontale è strettamente legata all’evoluzione della dentizione che si estende dall’eruzione del primo incisivo temporaneo (6 mesi) fino all’occlusione del secondo molare permanente (14 anni). È quindi importante conoscerne le specificità per poter distinguere i processi patologici dai normali cambiamenti funzionali e architettonici.
  1. Supporto
  • Prendersi cura di un bambino piccolo presso uno studio dentistico implica necessariamente la gestione del comportamento.
  • Approccio psicologico :
  • Bisogna tenere conto della disposizione dell’ufficio.

odontoiatrico, la sala d’attesa e l’area dedicata alle cure devono essere progettate su misura per il bambino.

  • L’operatore ascolterà ciò che i genitori e il bambino dicono, concentrandosi su una relazione incentrata sul bambino. È necessario un dialogo con il bambino e i genitori non vengono esclusi perché abbiamo bisogno della loro collaborazione.
  • È importante usare un vocabolario che il bambino capisca.
  • L’assistenza deve essere prestata in presenza dell’accompagnatore e con la sua assistenza.
  • Il bambino viene curato nella fase di sviluppo:

Può essere temporaneo, misto o permanente. Devono essere prese in considerazione speciali precauzioni farmacologiche e interventistiche.

  1. Eziologie delle malattie parodontali nei bambini:
    1. Locale:
      1. Biofilm dentale:

La flora associata alla malattia parodontale passa da una predominanza di forme Gram-positive a una flora più complessa che comprende batteri Gram-negativi e forme a spirale.

  1. Tartaro :

Meno significativo nei bambini, rappresentato da un bordo nerastro ben tollerato sopra la superficie gengivale.

  1. Cavità:

Comune nei bambini a causa della scarsa igiene orale e delle diete ricche di zuccheri. La carie prossimale favorisce la ritenzione della placca e causa complicazioni parodontali.

  1. Malposizioni dentali:

Favorisce la ritenzione di cibo e l’accumulo di placca nelle aree difficili da raggiungere.

  • Contribuiscono allo squilibrio occlusale e favoriscono contatti prematuri e parafunzioni.
  1. Apparecchi ortodontici:
  • Favoriscono la ritenzione della placca e traumatizzano i tessuti parodontali (forze eccessive).
  1. Difetti mucogengivali:
  • Inserzioni traumatiche di freni e briglie: tirare i tessuti apicalmente (rischio di recessione)
  • Mancanza di gomma attaccata e ostacola l’igiene
  1. Disfunzioni e parafunzioni:
  • Respirazione orale: favorisce l’accumulo di placca attraverso la secchezza delle fauci;
  • Masticazione unilaterale: comune nei bambini con denti cariati o allentati;
  • Deglutizione atipica;
  • Succhiarsi il pollice;
  • Bruxismo: causa sovraccarichi occlusali
  1. Generale:
  • Malattie generali: diabete non controllato, sindrome di Down
  • Cambiamenti ormonali durante la pubertà
  • Carenza di vitamina C
  • Alcuni farmaci
  • Fattori genetici della parodontite precoce
  1. Patologie parodontali nei bambini:
    1. Malattie gengivali:
      1. Gengivite indotta dalla placca:
  • Gengivite causata esclusivamente dalla placca:
  • Nei bambini la gengivite è meno grave.
  • L’eruzione dei denti, l’esfoliazione dei denti temporanei, gli apparecchi ortodontici e la respirazione orale possono aggravare l’infiammazione gengivale;
  • Gengivite modificata da fattori sistemici:
    • Gengivite associata alla pubertà/ciclo mestruale: l’aumento dei livelli di ormoni steroidei aggrava l’infiammazione gengivale inizialmente indotta dalla placca batterica, causando

gengivite edematosa ed emorragica;

  • Gengivite associata al diabete: i bambini con diabete di tipo 1 scarsamente controllato presentano una grave infiammazione gengivale. Questa è una patologia da sospettare in caso di gengivite persistente.
  • Associata a disturbi ematologici: l’immunodepressione nelle leucemie acute, che sono predominanti nei bambini, favorisce la comparsa di gengiviti caratterizzate da: iperplasia gengivale dovuta a

Questa malattia è associata all’infiltrazione di cellule leucemiche, ulcerazioni, sanguinamento e talvolta mobilità dentale.

  • Gengivite modificata dall’assunzione di farmaci:
  • Tre gruppi di farmaci sono associati all’iperplasia gengivale: anticonvulsivanti (phynetoin), immunosoppressori (ciclosporina), calcio antagonisti.
  • Gengivite modificata da malnutrizione:
  • La carenza di vitamina C, sebbene rara, non dovrebbe essere sottodiagnosticata. Ipertrofia gengivale, sanguinamento e ulcerazioni possono essere manifestazioni di carenza di vitamina C.
  1. Gengivite non indotta dalla placca:
  • Origine fungina: Infezioni da Candida:
  • Si verifica principalmente nei bambini affetti da malattie sistemiche: immunodeficienza, diabete, endocrinopatia, terapia antibiotica e corticosteroidea, xerostomia, ecc.
  • Caratterizzata da lesioni biancastre disseminate in tutta la mucosa orale.
  • Origine virale: Gengivostomatite erpetica acuta:
  • Causata dal virus herpes simplex di tipo I.
  • Comune nei bambini dai 2 ai 4 anni.
  • Spesso asintomatica, ma può causare gengivostomatite, dolorosa, emorragica, associata a numerose eruzioni vescicolari;
  • Possono essere associati segni generali: febbre, astenia, disfagia, ipersalivazione.
  • Origine ereditaria: Fibromatosi gengivale ereditaria
  • Si tratta di una patologia gengivale di origine genetica caratterizzata da una lenta e progressiva proliferazione della gengiva cheratinizzata;
  • Dal punto di vista clinico, la gengiva mantiene un colore normale, una consistenza soda e non è né emorragica né dolorosa.
  1. Parodontite:
    1. Parodontite cronica:
  • Colpisce principalmente gli adulti a causa della sua lenta progressione nel tempo.
  • Attualmente non sono disponibili dati in letteratura su questa entità clinica che colpisce bambini e adolescenti.
  1. Parodontite aggressiva:
  • I bambini e gli adolescenti sono soggetti a parodontite aggressiva.
  • caratterizzato da perdita di attacco, rapida alveolisi;
  • La parodontite aggressiva localizzata può manifestarsi molto presto, talvolta prima dei 2 anni di età.
  • La parodontite aggressiva generalizzata è spesso associata a malattie sistemiche.
  1. La parodontite come manifestazione di malattie sistemiche:
  • Associato a disturbi ematologici:
  • Neutropenia acquisita: i sintomi variano dalla gengivite alla parodontite precoce.
  • Leucemia: la gengivite può evolversi in parodontite con perdita di attacco e mobilità.
  • Associato a disturbi genetici:

Tutte le principali sindromi con disfunzione fagocitaria (deficit di adesione leucocitaria, sindrome di Down, sindrome di Papillon-Lefèvre, sindrome di Chediak-Higashi, neutropenia ciclica)

, sono sempre accompagnate da una grave parodontite ad esordio precoce che può colpire entrambe le serie di denti, portando all’esfoliazione prematura dei denti temporanei e permanenti.

  1. Malattie parodontali necrotizzanti:
  • Bassa incidenza durante l’infanzia.
  • Non è legata alla sola presenza di placca batterica, ma a fattori predisponenti, all’immunodepressione transitoria (stress, malnutrizione) o permanente (HIV, malattie sistemiche).
  1. Approccio terapeutico nei bambini:
    1. Igiene orale:
  • È il primo punto di controllo per le malattie orali.
  • Lavarsi i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro adatto alla propria età è la misura preventiva più efficace contro le lesioni cariose e la gengivite.
    • Tecniche di spazzolatura dei denti:
  • Da 6 mesi a 1 anno: si può consigliare ai genitori di pulire i denti con una compressa sterile;
  • Da 1 a 3 anni: Sono i genitori a spazzolare i bambini:
  • Prima dei 2 anni: spazzolare i denti una volta la sera, senza dentifricio perché il bambino tenderà a ingoiarlo;
  • A partire dai 2 anni saranno necessarie due spazzolature al giorno: una al mattino e una alla sera prima di andare a dormire.
  • Dai 4 ai 6 anni:
  • Il bambino inizia a diventare indipendente, si spazzola da solo sotto la supervisione dei genitori:
  • Tecnica di spazzolatura verticale o circolare consigliata (2 volte al giorno)
  • Dai 6 anni:
  • Spazzolare efficacemente i denti due volte al giorno per 2 minuti.
  • Tecnica di spazzolatura a rullo o circolare.
  1. Terapia parodontale iniziale
  • La detartrasi sopragengivale e la levigatura radicolare non sono diverse da quelle degli adulti. Possono essere realizzati in dentatura temporanea o mista.
  • Nei casi di parodontite aggressiva, si raccomanda una terapia antibiotica sistemica che combina amoxicillina e metronidazolo.
  • Trattamenti restaurativi, endodonzia, estrazioni, protesi;
  • Riabilitazione delle funzioni disturbate.
  1. Rivalutazione:
  • Si effettua tra le 8 e le 12 settimane per decidere se proseguire o meno il trattamento;
  • In caso di tasca parodontale persistente di dimensioni superiori a 4 mm con sanguinamento al sondaggio, è indicata una fase correttiva.
  1. Trattamenti chirurgici:
  • Questa fase si verifica una volta che l’infezione parodontale è sotto controllo, al fine di ricostruire l’anatomia dentale e parodontale funzionale ed estetica.
  • Le gengivectomie consentono il ripristino dell’anatomia gengivale favorevole al buon controllo della placca e le loro indicazioni sono limitate.
  • Gli interventi di igienizzazione vengono eseguiti nel trattamento della parodontite aggressiva quando, dopo una rivalutazione, persistono tasche parodontali di dimensioni superiori a 5 mm.
  • È possibile anche combinare tecniche di rigenerazione o di otturazione per le lesioni intraossee causate da parodontiti aggressive o conseguenti a traumi dento-parodontali, frequenti nei soggetti giovani.
  1. Fase di manutenzione:
  • Il suo scopo è prevenire la recidiva della malattia, ridurre il rischio di perdita dei denti e diagnosticare e curare nuove patologie dentali e orali. Oltre alla forma e alla gravità della malattia che determinano la frequenza delle visite, queste dipendono anche dal paziente, dalla sua disponibilità, dalla sua osservanza e dalla sua compliance.
  • In caso di rischio parodontale è necessaria una frequenza di 3 o 4 visite all’anno.

CONCLUSIONE

La malattia parodontale nei bambini può trasformarsi in una grave parodontite negli adulti. È quindi necessario identificare i bambini, le famiglie o le popolazioni più suscettibili alla malattia parodontale, per monitorarli regolarmente e prevenire lo sviluppo e il peggioramento della patologia parodontale.

Malattia parodontale nei bambini

  I denti del giudizio possono causare infezioni se non vengono rimossi in tempo.
Le corone dentali proteggono i denti indeboliti da carie o fratture.
Le gengive infiammate possono essere il segno di gengivite o parodontite.
Gli allineatori trasparenti correggono i denti in modo discreto e confortevole.
Le otturazioni dentali moderne utilizzano materiali biocompatibili ed estetici.
Gli spazzolini interdentali rimuovono i residui di cibo tra i denti.
Un’adeguata idratazione aiuta a mantenere sana la saliva, essenziale per la salute dei denti.
 

Malattia parodontale nei bambini

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