PREVENZIONE DELLE INFEZIONI NELLO STUDIO ODONTOIATRICO

Repubblica Democratica e Popolare d’Algeria

Ministero dell’Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica

UNIVERSITÀ BADJI MOKHTAR – ANNABA

FACOLTÀ DI MEDICINA

DIPARTIMENTO DI MEDICINA ODONTOIATRICA

DIPARTIMENTO DI PARODONTOLOGIA

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI NELLO STUDIO ODONTOIATRICO

DISPENSA DEL CORSO PREPARATA E PRESENTATA DA 

Per BOUDJELLEL

MODULO IGIENE E PREVENZIONE

° ANNO 

2023/2024

INTRODUZIONE 

Come tutte le specialità chirurgiche, anche l’odontoiatria presenta un elevato rischio di infezioni professionali trasmesse tramite il sangue. 

Va inoltre sottolineato che la protezione dalle infezioni nello studio dentistico, tra cui l’epatite e l’infezione da HIV , richiede il rispetto delle precauzioni universali, ricordando che tali precauzioni valgono anche per il dentista e il suo assistente. 

Tali precauzioni sono contenute nell’istruzione ministeriale n. 19 del 19 novembre 2002 relativa alla prevenzione degli incidenti con epatite virale, HIV e esposizione al sangue nell’attività odontoiatrica. 

Questa istruzione è rivolta principalmente al rischio di trasmissione di alcuni agenti infettivi (epatite B e C, HIV) presenti nel sangue e nella saliva durante le cure odontoiatriche. 

Questo rischio riguarda il personale e i pazienti. 

Questa strategia si basa su: 

  • 1 – Vaccinazione degli odontoiatri e degli ausiliari odontoiatrici contro l’epatite B 
  • 2 – La necessità di controllare il rischio di trasmissione di tutti gli agenti infettivi attraverso precauzioni igieniche generali. Queste misure devono essere attuate per tutti i pazienti e per tutte le cure odontoiatriche. 
  • 3 – Uso razionale delle attrezzature idonee 
  • 4 – L’istituzione di un sistema di gestione degli incidenti da esposizione al sangue (SAE) 
  • 5 – Interpretazione dei dati di monitoraggio AES 
  • 6 – Informazione e formazione del personale. 
  • 7 – Valutazione delle azioni intraprese. Le norme igieniche volte a proteggere il personale e i pazienti si basano su azioni concrete che devono essere attuate sotto la responsabilità del responsabile della struttura, in consultazione con i comitati per la lotta alle infezioni nosocomiali e i medici del lavoro.
  1. Le malattie infettive più temute 
  • Epatite B e C : il rischio noto di contaminazione da virus dell’epatite B e C (HBV e HCV), che può evolvere in epatite acuta fulminante, cirrosi o carcinoma epatocellulare, è stato evidenziato negli anni ’80 con l’epidemia del virus dell’immunodeficienza umana (HIV). 
  • Infezione da HIV : La gravità di questa patologia impone di classificarla tra le malattie infettive più gravi.
Gengivite eritematosa correlata all'HIV.

II. Contaminazione, fonti e vie di trasmissione 

  1. Esposizione accidentale a sangue o saliva contaminati in occasione 
  • Da penetrazione percutanea con materiale contaminato (aghi, strumenti manuali, strumenti rotanti, ecc.) 
  • Da un infortunio correlato alla partecipazione di altri, in particolare durante il passaggio di attrezzature all’assistente odontoiatrico. 
  • Dal contatto della cute e delle mucose con sangue o saliva contaminati, inserendo la mano nella bocca del paziente mentre la pelle del dentista presenta una lesione, anche di lieve entità (screpolature, eczema, taglio del bordo dell’unghia, ecc.). 
Esposizione accidentale al sangue e ad altri fluidi biologici
  • Dal contatto con una superficie sporca (riunito, lampada chirurgica, sputacchiera, poltrona, ecc.) mentre la pelle del dentista presenta una lesione, anche minima.
  • Dall’inoculazione transcutanea con sangue infetto tramite puntura di ago

2. Trasmissione aerea 

La saliva rappresenta un rischio importante per questa specialità quando viene a contatto con il viso, in particolare con la bocca, la congiuntiva oculare o altri punti di ingresso, perché l’epatite B si trasmette attraverso la saliva e piccole quantità di particelle virali dell’HIV possono essere trovate nella saliva dei pazienti affetti da AIDS. 

Rischio di contaminazione negli studi dentistici - Ecoplus Srl

3. Vie di trasmissione 

  • Dal paziente al caregiver : tramite il contatto diretto della mano nella bocca del paziente sulla pelle ferita o danneggiata o tramite l’esposizione accidentale a sangue o saliva contaminati. 
  • Da paziente a paziente : attraverso le mani non lavate o lavate male degli operatori sanitari o attraverso strumenti contaminati.
  • Dall’assistente al paziente : se il chirurgo odontoiatrico è contaminato (indipendentemente dal fatto che il suo stato sierologico sia noto o meno).

III – Prevenzione e gestione del rischio 

  • Oltre ai pazienti che dichiarano il loro stato di sieropositività all’HIV, è necessario considerare che qualsiasi paziente è potenzialmente contagioso e adottare sistematicamente delle precauzioni per combattere queste malattie. 

1 – Prevenzione medica 

  • Sulla base della vaccinazione con il vaccino anti-HBV resa obbligatoria dal decreto del 25 aprile 2000.

2 – Prevenzione tecnica 

  • Si basa sul rispetto delle misure igieniche universali di disinfezione e asepsi per interrompere le vie di trasmissione dell’agente infettivo. Per fare ciò, bisogna prestare attenzione ai seguenti punti: 

1. Gli strumenti e i materiali da utilizzare che entreranno in contatto con le mucose del paziente devono essere sottoposti a disinfezione di alto livello o sterilizzazione, sempre preceduta da un’accurata pulizia. 

2. L’assistente deve proteggere il proprio viso indossando una mascherina e occhiali protettivi o uno schermo. 

Si raccomanda inoltre di indossare la mascherina per proteggere il paziente nel caso in cui il medico sia affetto da un’infezione trasmessa attraverso le vie respiratorie (rinite, influenza). 

Il professionista indossa occhiali o visiere sufficientemente ampi da impedire che le proiezioni raggiungano l’occhio in situazioni rischiose (proiezione di particelle con rischio di lesioni o contaminazione, in particolare della congiuntiva). 

3. L’operatore sanitario deve indossare guanti in lattice o PVC per qualsiasi manipolazione nella cavità orale. 

Per ogni paziente verrà utilizzato un nuovo paio di guanti. 

I guanti non devono necessariamente essere sterili, ma devono soddisfare i seguenti requisiti: – Perfetta aderenza alla mano – Mantenimento della sensibilità tattile – Impermeabilità – Resistenza agli agenti chimici e compatibilità con determinati prodotti 

Se la qualità dei guanti non è certificata, si raccomanda di utilizzare due paia di guanti per tutte le procedure chirurgiche o su un paziente con sierologia positiva; Dopo aver tolto i guanti, l’assistente deve lavarsi le mani.

4. Il personale dello studio dentistico deve indossare un camice o un grembiule. 

Dovrebbero essere cambiati regolarmente e ogni volta che sono visibilmente sporchi. Dovrebbero sostituire o coprire ampiamente gli abiti civili e avere maniche corte o semi-lunghe per facilitare il lavaggio delle mani. Saranno realizzati con materiali che possano resistere facilmente al lavaggio a temperature e tempi che ne garantiscano la disinfezione.

5. Vietare di rimettere il cappuccio protettivo sugli aghi e smaltirli tempestivamente, insieme a qualsiasi altro oggetto tagliente o affilato che non sia più necessario, in un contenitore impermeabile appositamente progettato a tale scopo. Questo contenitore potrebbe contenere il 12% di candeggina. 

6. Vietare il passaggio di strumenti da una mano all’altra tra dentista e assistente, ma utilizzare un piano o un vassoio su cui appoggiare gli oggetti. 

7. Le impronte della bocca, le protesi , ecc. vengono pulite e trattate con un disinfettante prima di essere inviate ai laboratori di protesi dentarie. 

3– Importanza dell’anamnesi: 

Raccogliere una buona anamnesi è un elemento importante per proteggere i pazienti e coloro che forniscono assistenza, perché alcuni elementi possono giustificare altri metodi di lavoro: 

  • un paziente gravemente immunodepresso potrebbe giustificare l’uso di acqua sterile. 
  • Potrebbe anche essere utile visitare il paziente per prima cosa al mattino, per ridurre il rischio di infezioni crociate. 
  • Un paziente portatore di un virus (HBV, HCV o HIV) deve essere visitato al termine della visita, in modo da poter prestare maggiore attenzione alla pulizia e alla sterilizzazione.

4 – Igiene delle mani 

In odontoiatria, l’igiene delle mani è essenziale, sia per il comfort e la sicurezza del paziente, sia per la sicurezza dell’operatore. 

Le unghie devono essere tagliate corte. 

Indossare gioielli su mani e polsi può causare lesioni, creare nicchie per microrganismi e ostacolare il lavaggio delle mani. 

Lavaggio delle mani: da effettuare prima e dopo ogni trattamento e ogni volta che le mani sono sporche. 

Il lavaggio e la disinfezione delle mani non sostituiscono l’uso dei guanti e viceversa; Le saponette dovrebbero essere completamente vietate. 

Disinfezione delle mani: 

  • mira ad avere un’azione battericida per effetto chimico. Deve essere effettuata non appena si verifica la contaminazione e può essere effettuata prima di ogni trattamento. Deve distruggere la flora transitoria. Si può fare: con alcol a 70° o una soluzione antisettica a base di alcol e per evitare di seccare la pelle delle mani, si può aggiungere all’alcol un lubrificante, ad esempio glicerolo all’1% o olio di silicone (2 gocce per litro). 
  • Disinfezione chirurgica delle mani: 

Viene eseguito prima di qualsiasi intervento chirurgico. 

Deve consentire l’eliminazione della flora transitoria e contemporaneamente rallentare lo sviluppo della flora residente. Oltre all’effetto battericida immediato di questa disinfezione, si può ottenere un effetto prolungato che dura da due a sei ore. 

  • Essiccazione: 

Dopo aver lavato le mani, il mezzo di asciugatura deve essere pulito, individuale, morbido e confezionato in un dispenser. 

Gli asciugamani devono essere monouso: vanno evitati quelli multiuso, generalmente in tessuto, che sono una vera e propria coltura di contaminazione. 

IV- Attrezzature, locali e organizzazione del lavoro 

1 – Pulizia dell’area medica: 

Dopo ogni paziente, la postazione di lavoro deve essere pulita e disinfettata: tutte le superfici toccate dalle mani sporche del medico o dell’assistente o sulle quali sono stati appoggiati strumenti contaminati devono essere lavate e disinfettate. 

  • L’unità: 

Strumenti collegati all’unità, come siringhe multifunzione, motori, turbine, ablatori, bisturi elettrici, ecc. devono essere scollegati e le loro coperture e punte disinfettate (o addirittura sterilizzate). 

Verrà pulita anche la superficie dell’unità, il cui rivestimento dovrà essere il più liscio possibile e resistente ai prodotti utilizzati per la pulizia e la disinfezione.

– La sputacchiera: questa parte dell’attrezzatura è particolarmente contaminata, non deve essere toccata senza protezione e deve essere pulita e disinfettata dopo ogni paziente. 

  • I suggerimenti: 
  • Le punte delle siringhe ad acqua, ad aria, multifunzione e di altri dispositivi che entrano nella bocca si contaminano a ogni utilizzo.
  • È quindi necessario assicurarsi che siano sterilizzati se non sono monouso.
  • È inoltre necessario pulire e disinfettare le maniglie dei ripiani, dei cassetti, del sedile, della lampada chirurgica, dell’apparecchio RX, nonché tutti gli interruttori e i pulsanti di controllo toccati durante il trattamento. 

Per pulire e disinfettare tutti questi elementi è preferibile utilizzare panni monouso o carta assorbente imbevuti di soluzione detergente (e preferibilmente disinfettante); 

Tutte le superfici vengono pulite accuratamente per garantire la rimozione meccanica di tutto lo sporco; quindi viene applicato un disinfettante attivo. 

Si segnala inoltre che per il telefono, il computer e le altre apparecchiature non mediche, soprattutto se si trovano in ambito medico, oltre ai consueti detergenti per la casa, deve essere prescritto l’uso di disinfettanti compatibili.

2 – Locali di cura, organizzazione del lavoro: 

La sala per i trattamenti deve essere riservata esclusivamente al lavoro sulla poltrona. Si sconsiglia pertanto di installare in tale sede altre postazioni di lavoro, come ad esempio lo studio del medico. Deve poter essere sottoposto a manutenzione e disinfettato in modo ottimale. 

Comandi e maniglie: 

I pulsanti e le maniglie dei comandi vengono maneggiati con mani sporche senza che ce ne accorgiamo e possono quindi insidiosamente contribuire alla contaminazione incrociata. 

Il contatto con i manipoli (luce scialitica, compresse) sarà limitato allo stretto necessario. 

  • Fornitura di aria e acqua : 
  • Quando il motore e lo spray di raffreddamento sono spenti, l’inalazione di germi dalla bocca del paziente può contaminare non solo la linea di ingresso nello strumento, ma anche le zone circostanti. 
  • All’inizio della giornata e dopo ogni paziente, ricordatevi di far funzionare il/i motore/i della turbina a vuoto (fuori dalla bocca) per alcuni secondi con lo spray e la siringa multifunzione. 
  • Mobilia: 

La disposizione degli strumenti nei cassetti vicino alla postazione di lavoro presenta due svantaggi significativi: da un lato, questi strumenti si contamineranno rapidamente con l’aria ambiente, che in questa zona è particolarmente contaminata, e dall’altro, la loro presa sarà spesso fonte di contaminazione. 

È meglio utilizzare il più possibile sistemi di vassoi preparati. 

3 – Pulizia e disinfezione degli strumenti 

Residui di sangue o detriti ridurranno l’efficacia della disinfezione e della sterilizzazione. Ecco perché è importante una buona pulizia. 

Per la pulizia manuale si utilizza una spazzola. 

Per la disinfezione esistono diverse tecniche: 

  • disinfezione termica (autoclave) e 
  • disinfezione mediante sostanze chimiche. 

4 – Sterilizzazione degli strumenti 

  • Lo sterilizzatore ad aria calda sfrutta il calore secco per distruggere i microrganismi. A una temperatura di 160°C, il tempo di contatto necessario è di 120 minuti. A 170°C sono necessari 60 minuti, a 180°C 30 minuti.
  • L’autoclave sterilizza utilizzando vapore acqueo saturo. 

A una temperatura di 134°C e una sovrapressione di 2 atmosfere (200 kPa) è sufficiente un tempo di contatto di 3 minuti. 

A 121°C (100 kPa) sono necessari 15 minuti. 

5 – Trattamento igienico di contrangoli, manipoli e turbine 

Questi strumenti sono sporchi di saliva, forse di sangue o addirittura di pus, sicuramente all’esterno, spesso anche all’interno dello strumento. 

Come per qualsiasi strumento sterilizzabile, si raccomanda di pulire e sterilizzare gli strumenti rotanti dopo ogni utilizzo, seguendo una procedura specifica:

  • Far funzionare lo strumento a vuoto con il suo spruzzo per circa dieci secondi per risciacquare i tubi del fluido. 
  • Lavare la superficie esterna con una spazzola e un detergente oppure in autoclave. 
  • Iniettare il lubrificante consigliato dal produttore, seguendo le relative istruzioni. 
  • Rimuovere le tracce di olio e pulire le fibre ottiche con alcol. 
  • Pacchetto. 
  • Sterilizzare. È possibile utilizzare sia l’autoclave classica che la chemiclave. 
  • Prima di riutilizzare lo strumento, azionarlo per qualche secondo a vuoto, con il suo spray. 
  • Esistono autoclavi progettate appositamente per gli strumenti rotanti. Il loro ciclo di sterilizzazione è più breve, con conseguente risparmio di tempo.

V – CONCLUSIONE 

L’estrema vigilanza che deve essere esercitata nei confronti di qualsiasi atto che implichi un rischio di contaminazione da sangue o saliva consentirà al chirurgo odontoiatrico di concentrarsi esclusivamente sul trattamento intraorale , garantendo, oltre alla tutela del paziente , un lavoro meticoloso e attento.

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI NELLO STUDIO ODONTOIATRICO

  La carie precoce nei bambini deve essere curata tempestivamente.
Le faccette dentali nascondono imperfezioni come macchie o crepe.
I denti disallineati possono causare difficoltà nella masticazione.
Gli impianti dentali forniscono una soluzione stabile per sostituire i denti mancanti.
I collutori antisettici riducono i batteri che causano l’alito cattivo.
I denti da latte cariati possono compromettere la salute dei denti permanenti.
Uno spazzolino con setole morbide protegge lo smalto e le gengive.
 

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI NELLO STUDIO ODONTOIATRICO

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