Eruzione dentale normale e patologica
- Introduzione
L’eruzione dentale corrisponde a tutti i movimenti che un dente compie tra la formazione del germe e il suo posizionamento sull’arcata.
L’eruzione dei denti è un processo biologico e fisiologico dinamico e complesso che si verifica nell’arco di diversi anni e comprende la formazione dei denti e la loro migrazione nelle mascelle fino alla loro eruzione nella bocca nella posizione funzionale finale sulle arcate dentarie.
L’eruzione dei denti è un fenomeno fisiologico e naturale, sia per la dentizione temporanea che per quella permanente, che avviene in date relativamente fisse per ciascun gruppo di denti, ma può essere disturbata e dare origine a patologie di varia importanza.
Problematico
Le diverse manifestazioni cliniche e radiologiche osservate durante la visita
Obiettivi
- Conoscere e saper identificare le sue manifestazioni.
- Gestire correttamente i casi clinici che causano reali interruzioni
Cosa devi sapere :
- Con il termine dentizione si intendono tutti i fenomeni che riguardano la formazione, la crescita e l’eruzione dei denti, nonché la loro collocazione sull’arcata.
- La protesi dentaria è un fenomeno statico che corrisponde alla posizione dei denti sull’arcata una volta completata la fase di dentizione.
- Comporta la transizione tra denti temporanei e denti permanenti.
- È strettamente correlato allo sviluppo e alla crescita craniofacciale.
- L’eruzione è un processo localizzato, simmetrico e programmato, che normalmente avviene simultaneamente su entrambi i lati dell’arcata dentaria. È regolato dal follicolo dentale ed è accompagnato da molteplici alterazioni tissutali, come il riassorbimento.
- Le prime fasi dello sviluppo avvengono a livello embrionale e si concludono circa vent’anni dopo, con l’eruzione dei terzi molari permanenti o denti del giudizio.
- Il processo di formazione ed eruzione dei denti comprende diverse ipotesi che tentano di spiegare i meccanismi dell’eruzione senza, tuttavia, averli completamente chiariti.
- Le ragazze hanno spesso uno sviluppo dentale più rapido rispetto ai ragazzi.
- Fisiologia dell’eruzione dentale normale
La descrizione dei fenomeni eruttivi normali e dei loro meccanismi consente una
migliore comprensione dei fenomeni patologici.
Sono state proposte numerose teorie sull’eruzione, ma il suo meccanismo
non è ancora ben compreso.
II.1. Ipotesi teoriche che spiegano il fenomeno dell’eruzione:
II.1.1. Teoria unifattoriale a- Ipotesi relative ai tessuti desmodontali – Contrazione del collagene: durante la maturazione del collagene potrebbero verificarsi forze di trazione all’interno della rete di fibre desmodontali, portando all’eruzione. – Trazione dei fibroblasti desmodontali : l’attività dei fibroblasti (analogia con i miofibroblasti) attraverso la loro motilità e contrattilità verrebbe trasmessa al dente sotto forma di trazione tramite le fibre di collagene; – Pressione idrostatica esercitata dai fluidi tissutali e vascolari: ruolo trainante per le pressioni osmotiche interne all’interno della sostanza fondamentale; – Formazione delle radici e proliferazione cellulare: la rizogenesi potrebbe generare una forza sufficiente a causare l’eruzione del dente
– Crescita alveolare e ruolo del follicolo: l’apposizione di osso alveolare, soprattutto nella regione del sacco dentale sotto il dente, potrebbe essere la causa della forza eruttiva e il follicolo potrebbe causare il riassorbimento osseo sopra la cripta e l’apposizione sottostante. Ciò determina un canale eruttivo
II.1.2 Teoria multifattoriale : Attualmente non esiste una prova incontrovertibile dell’ipotesi unifattoriale. Pertanto, l’eruzione potrebbe essere considerata un processo multifattoriale; può trattarsi di: – Un meccanismo responsabile della comparsa di forze capaci di consentire l’uscita del dente;
– un processo mediante il quale tali forze vengono trasformate in eruzione attraverso movimenti attraverso i tessuti circostanti.
– un processo che aiuta a mantenere l’eruzione in modo che il dente venga mantenuto
nella sua nuova posizione;
– rimodellamento dei tessuti parodontali per mantenere l’integrità funzionale del sistema.
II.2. DESCRIZIONE DEL FENOMENO DELL’ERUZIONE a . Eruzione passiva preclinica o fase pre-eruttiva passiva – Dalla comparsa iniziale del germe del dente all’inizio della formazione della radice ; – Il germe sembra presentare una crescita concentrica nella sua sede intraossea; – C’è poco movimento assiale; – Infatti il germe non si muove e c’è un’apposizione ossea che dà l’impressione di movimento. b-Eruzione attiva preclinica – Dall’inizio della formazione della radice fino a quando la corona non sfonda la mucosa orale – La velocità di eruzione varia da 1,2 mm/anno per M3< a 3,5 mm/anno per PM2<.-
c- Eruzione clinica preocclusale
– Dall’eruzione iniziale all’occlusione;
– I tassi di eruzione sono i più rapidi: da 1 a 2 mm/mese.
– Adattamento occlusale
– I due denti opposti raggiungono un’occlusione end-to-end, quindi si verificherà
uno scorrimento lungo la superficie della cuspide di supporto di ciascun dente, determinando l’ occlusione nella fossa o nel solco centrale o marginale delle cuspidi di supporto opposte
.
d- L’eruzione clinica dell’adattamento all’usura – Dopo l’occlusione funzionale, possono verificarsi
movimenti assiali o non assiali per tutta la vita;
II.3. Velocità di eruzione
– In ogni dato momento, un dente si muove con una velocità che rappresenta un
equilibrio tra le forze che tendono a spostarlo (forze eruttive) e le forze
che tendono a impedirne il movimento (forze di resistenza).
II.4. Rizalisi
– La rizalisi è la distruzione delle radici dei
denti primari normali e necessari. Questa è la regola principale del difiodontismo;
– Esistono molte teorie sui fattori che causano la rizalisi dei denti temporanei
, ma è normale pensare che la rizalisi si crei:
o per contatto con il sacco pericoronale del dente permanente in evoluzione;
o dal fenomeno dell’eruzione.
- Eruzione dentale patologica:
III.1. Anomalie cronologiche:
il fenomeno dell’eruzione delle due serie di denti si verifica in date relativamente fisse per ciascun gruppo di denti, ma può essere disturbato e dare origine ad incidenti patologici di varia importanza. L’eruzione può essere precoce o ritardata.
Tuttavia, le date di eruzione dentale sono delle medie, anche piuttosto approssimative, che possono variare senza particolari cause o conseguenze patologiche.
Si ritiene quindi che si possa tenere conto di una variazione di un mese o di un anno a seconda che si tratti di denti temporanei o permanenti. Si parlerà quindi di dentizione precoce quando il primo dente provvisorio spunta prima dei cinque mesi e il primo dente permanente prima dei cinque anni (primo molare).
a-Dentizione prematura : Distinguiamo:
– Eruzione prematura : è la presenza di denti alla nascita. Questa situazione non ha alcun significato patologico reale. Corrisponde ad anomalie di numero eccessivo, chiamate dentizione pre-temporanea;
– L’eruzione precoce è la comparsa sull’arcata, prima della data normale, di uno o più denti ben formati.
Le origini sono varie e dipendono da:
- Tuttavia, l’eruzione precoce di tutti i denti è molto rara e spesso è associata a pubertà precoce o ipertiroidismo.
- Sesso: l’eruzione dei denti è più precoce nelle ragazze che nei ragazzi;
- Clima: i climi più caldi sembrano favorire un’eruzione dei denti più rapida o precoce;
- Grado di urbanizzazione: l’eruzione è più rapida nelle aree urbane che in quelle rurali;
b- Dentizione ritardata:
Si parla di ritardo della prima dentizione quando questa inizia dopo i dieci mesi e, per la
seconda, dopo sette e persino otto anni. L’anomalia può interessare una o l’altra serie di denti oppure entrambe contemporaneamente.
Se il ritardo nell’eruzione è localizzato su un singolo dente : La causa è spesso locale, può essere:
- Dente temporaneo cariato e infetto che persiste sull’arcata;
- Dente temporaneo sano o mancante; la radiografia rivelerà la causa: germe in più, tumore;
- Anomalia nella forma del dente permanente (curvatura dell’apice, corona o radice grandi, ecc.).
- Un’infezione che può bloccare la crescita in un dato momento durante una malattia generale,
- Trauma alla regione maxillo-facciale con effetti immediati o a lungo termine.
Se il ritardo di eruzione riguarda una regione o più denti : In questo caso è necessario:
- Bisogna anche considerare la possibile esistenza di una causa generale (ipovitaminosi o avitaminosi, rachitismo, ipotiroidismo, mixedema, pregresse condizioni generali acute, sifilide congenita).
- Nei ritardi globali più gravi, che non sono molto frequenti, la causa può essere legata a carenze nutrizionali, carenza di vitamina D, disturbi endocrini, infezioni
Il ritardo nell’eruzione può anche essere correlato a:
- Dimensioni : la letteratura riporta una relazione tra la riduzione delle dimensioni del bambino e il ritardo dentale;
- Mascelle : l’eruzione è più tardiva nella mascella superiore rispetto alla mandibola;
- Denti posteriori : gli ultimi denti di ogni gruppo (terzi molari, secondi premolari) sono quelli più frequentemente colpiti da eruzione ritardata;
- Dentizione : le eruzioni ritardate sono più rare nella dentizione temporanea che in quella permanente;
- Popolazione : ci sono differenze nelle date di eruzione dei denti tra le popolazioni. Ad esempio, le popolazioni europee mostrano un’eruzione più tardiva;
- Condizioni socioeconomiche : i bambini provenienti da contesti sociali svantaggiati possono avere uno sviluppo e un’eruzione dentale più tardivi;
- Rango familiare : l’eruzione è più tardiva nel nato più giovane in una famiglia rispetto al più anziano.
III.2. Anomalie o incidenti eruttivi:
Si tratta di complicazioni o incidenti dell’eruzione, accompagnati da una serie di sintomi diversi che interessano entrambe le serie di denti.
1.1.1 . Incidenti della dentatura provvisoria:
sono manifestazioni patologiche, locali, regionali e generali che precedono, accompagnano o seguono l’eruzione dei denti provvisori.
La teoria infettiva permette di comprendere i disordini dell’eruzione dentale: gli incidenti sono dovuti ad un’infezione del sacco pericoronarico, dopo permeabilità e rottura della gengiva.
La teoria dei riflessi spiega che l’irritazione del nervo trigemino può provocare in modo riflesso diverse manifestazioni a distanza. L’igiene e le condizioni di vita sono fattori che contribuiscono o aggravano il problema.
a- Segnaletica locale:
- Prurito gengivo-dentale : la mucosa gengivale è rossa e gonfia; il bambino mette in bocca tutto ciò che ha in mano e lo morde con forza. Spesso è un segnale d’allarme.
- Pericoronite : le gengive sono gonfie, doloranti e lucide .
La pressione al loro livello provoca una goccia di sierosità purulenta. La pericoronite può essere accompagnata dalla febbre. - Stomatite eritemato-pultacea : questa stomatite ulcerosa, dall’aspetto aftoso o erpetico, indica un’infezione primaria.
- Cisti da eruzione corono-dentale: si presenta come una piccola tasca sottomucosa bluastra, un rigonfiamento arrotondato e fluttuante contenente un liquido caratteristico, contenente il germe del dente.
b- Segnaletica regionale:
- Arrossamento del viso (o “bruciore di denti”),
- Scarico nasale
- Lacrimazione
- Ipersalivazione.
c- Segnali generali:
- Stanchezza, insonnia, astenia,
- Disturbi nervosi: convulsioni, agitazione,
- Disturbi digestivi: perdita di appetito, diarrea, vomito,
- Problemi respiratori: tosse secca.
1.2.2 . Incidenti dei denti permanenti:
I denti del giudizio sono di gran lunga i denti la cui eruzione è frequentemente accompagnata da complicazioni. In un soggetto giovane, qualsiasi manifestazione patologica nella regione angolare dovrebbe richiamare l’attenzione sul possibile sviluppo di un dente del giudizio mandibolare. Questi incidenti dell’evoluzione, generalmente benigni, a volte gravi, possono essere riassunti in quattro grandi gruppi: infettivi, tumorali, meccanici, nervosi.
III.2.2.1. Incidenti infettivi : sono sempre causati da un dente incluso o distaccato. Danno origine a diverse situazioni cliniche.
a- Incidenti alle mucose : questo può comportare
- Da pericoronite : Può essere
Congestizia, semplice, provoca un dolore spontaneo piuttosto acuto nella regione retromolare, otalgia, a volte leggero trisma.
Suppurativa, provoca gli stessi segni clinici, ma più pronunciati e la presenza di un cappuccio che provoca la fuoriuscita di una raccolta purulenta.
La pericoronite è la lesione iniziale, il primo incidente da cui
possono derivare tutti gli altri.
- Da stomatite eritematosa o ulcerativo-membranosa , localizzata alla regione molare, o più generalizzata
b- Incidenti cellulari:
Si tratta di veri e propri ascessi o celluliti che possono essere dovuti alla disinclusione di un dente del giudizio mandibolare. L’anatomia della mandibola condiziona diverse situazioni: possiamo classificare schematicamente questi incidenti cellulari a seconda che si sviluppino in diverse zone anatomiche: all’esterno della mandibola e davanti, all’esterno della mandibola e dietro, all’interno e davanti e dietro.
c- Incidenti linfonodali : il sistema linfonodale può essere interessato per via linfatica dall’infezione del sacco pericoronarico, si tratta di un’infiammazione dolorosa dei linfonodi e possiamo trovarci di fronte secondo la semiologia a periadenite, adeno-flemmone.
d- Incidenti ossei:
Le complicazioni ossee sono eccezionali: si tratta di osteiti dovute alla virulenza dei germi e all’immunodeficienza del paziente.
III.2.2.2. Incidenti meccanici: possono complicare l’eruzione di un dente del giudizio. Bisogna pensarci:
- Movimenti dei denti che causano affollamento anteriore, un disturbo dell’occlusione responsabile di un impatto sull’articolazione temporo-mandibolare
- Carie distale e rizosi della radice distale del secondo molare, a contatto con il dente del giudizio, osservata tramite radiografia;
- Un’ulcerazione della mucosa giugale, o una cheratosi in prossimità della zona di eruzione del dente del giudizio;
.
2.2.3. Incidenti tumorali (cisti marginali e laterali) : si formano dal sacco pericoronarico.
- La cisti marginale posteriore si sviluppa sulla parte distale della corona del DS inferiore e forma, sulla radiografia, una chiara mezzaluna che incide il ramo ascendente.
- La cisti marginale anteriore si trova sulla superficie anteriore della corona di un dente DS inferiore in versione mesiale e forma una mezzaluna radiotrasparente sotto la corona di questo dente.
III.2.2.4. Incidenti nervosi e riflessi: sono:
- Un dolore facciale sintomatico,
- Disturbi motori come alcune paresi*, alcuni spasmi facciali,
- Un tetano,
- Disturbi vasomotori e secretori
Conclusione
L’eruzione dentale è un fenomeno fisiologico che consente il posizionamento dei denti nella cavità orale in una posizione funzionale. Gli incidenti dovuti all’eruzione dei denti sono un motivo frequente per cui ci rivolgiamo ai nostri dentisti. Le anomalie dell’eruzione si verificano sia nei denti temporanei che in quelli permanenti. È necessario distinguere tra incidenti eruttivi e anomalie cronologiche.
Eruzione dentale normale e patologica
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