Setticemia e tromboflebite craniofacciale di origine dentale.

Setticemia e tromboflebite craniofacciale di origine dentale.

  • 1. Setticemia di origine oro-dentale::

1.1. Definizione  

La setticemia è un’infezione generalizzata causata dalla presenza costante o temporanea nel sangue di batteri patogeni e del loro veleno (Reilly).

  • Si tratta quindi di uno stato infettivo generalizzato, dovuto alla diffusione di un agente patogeno in tutto l’organismo tramite il sangue.
  • La setticemia di origine dentale corrisponde a ripetute scariche da un iniziale focolaio settico oro-dentale e può creare focolai secondari multipli + apparenti.
  • La batteriemia, invece, è la presenza temporanea di batteri nel sangue.    
  • 1.2. Eziopatogenesi 

* Si possono considerare le seguenti cause:

            – un focus infettivo oro-dentale

            – trauma (ferita aperta, ecc.) 

            – una procedura terapeutica settica (ad esempio: anestesia locale a livello di un sito infetto).

* È necessario sottolineare la nozione di virulenza del germe, predisposizione del terreno (età, comorbilità, ecc.) e meccanismo di diffusione. 

* Secondo Reilly: il collegamento tra il focolaio iniziale e la malattia è la tromboflebite. 

Le tossine microbiche innescano fenomeni di irritazione neuro-vegetativa che portano a lesioni parietali venose favorendo la formazione di trombi:

Da qui tre possibilità:

           ° il trombo distilla i germi 🡪setticemia pura 

            ° embolia settica che si diffonde nel corpo 🡪questa è una pioemia settica.

          ° il trombo si diffonde come una macchia d’olio 🡪 tromboflebite cervicofacciale. 

  • 1.3. Batteriologia:

Tutti i germi possono essere patogeni; predominano gli streptococchi e gli stafilococchi. 

  • 1.4. Aspetti clinici 

1.4.1. La forma acuta è brutale e rara:

* Tutti i sistemi sono interessati da segni di:

  – ipo o ipertermia – dispnea – albuminuria – anuria – delirio – sonnolenza – collasso cardiovascolare* – emorragie multiple – diarrea – vomito – subittero.

* La causa non è sempre ovvia. 

* La morte sopraggiunge rapidamente a causa del collasso cardiovascolare* e del coma. 

  • Collasso cardiovascolare: insieme di sintomi ad esordio improvviso associati a freddezza delle estremità e stato di notevole prostrazione, accompagnati da sudorazione profusa, cianosi (colorazione grigio-blu della pelle e delle mucose), polso accelerato e talvolta incontrollabile, calo della pressione arteriosa con valore massimo (sistolico) inferiore a 8 cm di mercurio. 

1.4.2. La forma acuta è spesso progressiva:

* I segni infettivi locali sono aggravati. 

* Si intensificano i sintomi generali: malessere generale – brividi intensi che possono durare un’ora – temperatura a 40° – polso accelerato. 

* Si verifica quindi lo stato settico: – paziente prostrato – temperatura variabile – lingua secca – urina rara – presenza di epatosplenomegalia. 

* È necessario: 

– RICERCA DELLA FONTE INFETTIVA 

– ESEGUIRE UN’EMOCOLTURA E UN ANTIBIOGRAMMA 

* L’evoluzione prima dell’era degli antibiotici era verso la morte in un quadro di tossinfezione.

* Attualmente la prognosi è migliore, ma è necessario un trattamento precoce. 

  • 2. Settico-pioemia 

2.1. Definizione

Stato infettivo generalizzato dovuto a un microbo piogenico e caratterizzato dalla presenza di focolai suppuranti secondari.

2.2. Clinico 

I segni clinici si sovrappongono a quelli della setticemia, ma qui è necessario ricercare focolai infettivi secondari a ogni picco ipertermico.

Setticemia e tromboflebite craniofacciale di origine dentale.

3. Tromboflebite 

3.1. Definizione 

– Se la setticemia ha sempre all’origine un focolaio flebitico, non è vero il contrario.

  • Ciò che li rende unici è la loro posizione.

– La tromboflebite è la formazione di un coagulo nel lume di una vena associata all’infiammazione della parete venosa. 

– Con conseguente arresto del flusso sanguigno nella vena ostruita e iperpressione vascolare a monte del coagulo. 

  • Può essere superficiale o profondo.

3.2. Batteriologia 

I germi più comuni sono lo streptococco e lo stafilococco, ma in realtà qualsiasi altro può esserne responsabile. 

3.3. Aspetti clinici 

noi distinguiamo 

3.3.1. Tromboflebite esocranica:

3.3.1.1. Tromboflebite della vena facciale e della vena oftalmica 

Dopo un episodio infettivo, aspetto:

– un edema bianco, morbido e indolore che successivamente diventa infiammatorio (rosso e doloroso)

– si estende verso l’angolo interno dell’occhio e l’emifaccia

– una palpazione delicata permette di individuare il cordone indurito della vena facciale.

L’estensione alla vena oftalmica si esegue con:

– edema della palpebra superiore e poi inferiore

– chemosi 

– esoftalmo

– l’acuità visiva e la mobilità degli occhi rimangono inalterate

I sintomi generali sono gravi:

– ipertermia a 40°

– brividi intensi e prolungati

– segni meningei (vomito o rigidità del collo)

             EMERGENZA ESTREMA

3.3.1.2. Tromboflebite della vena frontale

– ripetuti ascessi del cuoio capelluto

– cordone indurito alla palpazione

3.3.1.3. Tromboflebite pterigoidea 

– segni meno evidenti (vene profonde)

  • ricercare edemi: temporale, malare, pilastro anteriore del velo, faringe.

EMERGENZA ESTREMA

3.3.2. Tromboflebite endocranica

          EMERGENZA ESTREMA 

3.3.2.1. Tromboflebite del seno cavernoso*:

– Segue i precedenti

– Peggioramento dei segni oftalmici (stasi venosa)

– Segni di compressione nervosa

– Segni di irritazione meningea 🡪 puntura lombare (LP) per confermare la diagnosi .  

* Il  seno cavernoso  è una grande vena situata alla base del cranio, dietro gli occhi. Questa vena drena il sangue dalle vene del viso.

3.3.2.2. Altri seni:

* Laterale: edema e dolore mastoideo

* Longitudinale superiore:

– segni di stasi venosa sul cuoio capelluto e sulla fronte

– ipertensione intracranica

– segni neurologici (epilessia, emiplegia, ecc.).

Setticemia e tromboflebite craniofacciale di origine dentale.

  • 4. Trattamento 
  • Terapia antibiotica precoce e massiccia per almeno 15 giorni con antibiogramma ed emocoltura (soprattutto durante i picchi termici). 
  • Anticoagulanti eparina poi antivitamina K
  • Sedativi
  • Rimozione del dente causale 

Setticemia e tromboflebite craniofacciale di origine dentale.

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