FORME DI INFIAMMAZIONE
OBIETTIVI
- Sapere come definire l’infiammazione acuta, l’infiammazione cronica
- Essere in grado di definire e dare un esempio delle diverse varietà morfologiche delle infiammazioni acute e croniche
Piano
I. Introduzione
1. Definizioni/generalità
2. Interesse della domanda
II. Infiammazione acuta
II.1. Le diverse forme di infiammazione acuta
PARTE III Infiammazioni croniche
III.1. Infiammazioni granulomatose croniche
III.2. infiammazioni croniche non granulomatose
IV. Tabella comparativa tra infiammazione acuta e cronica
V. Conclusion
FORME DI INFIAMMAZIONE
I – Introduzione:
1. Definizioni/generalità:
- L’infiammazione o reazione infiammatoria è la risposta dei tessuti vivi e vascolarizzati a un’aggressione esogena o endogena.
- L’infiammazione è solitamente un processo benefico: il suo scopo è eliminare l’agente patogeno e riparare i danni ai tessuti.
- A volte l’infiammazione può essere dannosa
- Tre fasi:
1 – Fase vasculo-essudativa
2- Fase cellulare e produttiva
3- Fase di riparazione e guarigione
- A seconda di:
– la predominanza di una di queste fasi
– le modalità evolutive delle infiammazioni
- Infiammazione acuta : dove predomina la fase vasculo-essudativa. Esp. : appendicite acuta.
- Infiammazione cronica: definita dalla persistenza della reazione e dallo sviluppo di fibrosi. Esp. Fibrosi polmonare
- Il termine infiammazione subacuta viene attribuito sia all’infiammazione acuta in via di guarigione, sia all’infiammazione acuta che evolve verso la cronicizzazione.
- Questo termine è da evitare perché non corrisponde ad un quadro anatomo-clinico preciso .
2. Interesse:
- Frequenza
- Molteplicità delle cause
- L’esame al microscopio ottico permette di datare l’infiammazione e di determinarne la modalità di sviluppo (natura acuta o cronica):
- Orientamento diagnostico: ricercare un’eziologia: infiammazione granulomatosa specifica
II- Infiammazione acuta
L’infiammazione acuta rappresenta la risposta immediata ad un agente aggressivo, di breve durata (poche ore o pochi giorni):
- Installazione approssimativa
- Fenomeni vasculo-essudativi intensi:
– Stravaso di liquidi e proteine plasmatiche: edema
-Intervento dei neutrofili polimorfonucleati
- Risoluzione in pochi giorni
II.1. Forme di infiammazione acuta:
Esistono diverse forme di infiammazione acuta:
- Infiammazione congestizia
- Edema infiammazione
- Infiammazione emorragica
- Infiammazione fibrinosa
- Infiammazione trombotica
- Infiammazione purulenta o suppurativa
- Infiammazione gangrenosa
a-Infiammazione congestizia
- congestione molto pesante
- risolvibile rapidamente
- Esempio;
* eritema solare
*colite congestizia
b-Infiammazione edematosa
- È caratterizzato da un essudato particolarmente abbondante.
- Esempi:
• reazione allergica (ipersensibilità di tipo I)
• edema polmonare acuto durante l’infezione virale
c-Infiammazione emorragica
FORME DI INFIAMMAZIONE
- Stravaso di globuli rossi (eritrodiapedesi)
- Esempi:
- infezioni virali (polmonite, encefalite, ecc.)
- porpora della setticemia meningococcica
- attacco acuto di colite ulcerosa
d-Infiammazione fibrinosa
- È caratterizzata da un essudato molto ricco di fibrinogeno che coagula formando una rete di fibrina.
- Macroscopia: filamenti biancastri “false membrane”
Infiammazione e-trombosante
- Coaguli di sangue che bloccano piccole vene e arterie
- danno diretto alle pareti vascolari o all’endocardio.
- Esempi:
- vasculite sistemica
- endocardite infettiva
- microscopia: depositi di fibrina eosinofila
f- Infiammazione purulenta o suppurativa
- presenza massiva di piociti (cellule polimorfonucleate alterate)
- cosiddetti batteri piogeni (stafilococco, streptococco, ecc.)
- diverse forme:
- Pustola: accumulo di pus nello spessore dell’epidermide o sotto l’epidermide distaccata
- Ascesso: infiammazione suppurativa localizzata che crea una cavità in un organo solido
- Flemmone: suppurazione diffusa, incircoscritta, che si estende lungo le guaine tendinee o nel tessuto connettivo tra le aponeurosi e tra i fasci muscolari degli arti.
- Empiema: suppurazione raccolta in una cavità naturale preesistente.
Ad esempio: cavità sierose, articolazioni (artrite), seni paranasali (sinusite), tube (piosalpinge),
g-Infiammazione gangrenosa
- necrosi estesa dei tessuti dovuta a batteri anaerobici
- Esempi:
- colecistite gangrenosa o appendicite gangrenosa
- gangrena gassosa da infezione della ferita
III-Infiammazione cronica
- Se uno o più passaggi dell’infiammazione acuta falliscono, il processo infiammatorio persiste, coinvolge altri partecipanti e provoca quella che viene chiamata “infiammazione cronica”.
- L’infiammazione cronica (IC) corrisponde a un’infiammazione che non ha tendenza alla guarigione spontanea e che evolve persistendo o peggiorando nel corso di diversi mesi o diversi anni.
- Predominanza di infiltrato cellulare mononucleare e fibrosi
II-1- Infiammazione granulomatosa
Si tratta di una particolare forma di infiammazione cronica costituita da una predominanza di cellule istiocitarie (macrofagi, cellule epitelioidi, cellule giganti multinucleate), linfociti, organizzate in grappoli o noduli chiamati GRANULOMA.
- Questa infiammazione può essere specifica o non specifica
Gemma carnosa infiammatoria non specifica
L’infiammazione “specifica “ è un’infiammazione le cui caratteristiche morfologiche sono sufficientemente suggestive da consentire di sospettare o affermare con certezza di quale sia l’agente.
- fattore scatenante causale di questa infiammazione o indirizzare verso un gruppo di eziologie.
- Ad esempio, un granuloma tubercoloide con necrosi caseosa è sinonimo di tubercolosi.
FORME DI INFIAMMAZIONE
CI granulomatosa aspecifica:
- Granuloma carnoso infiammatorio delle gemme:
- Macroscopia: è ben individuabile nelle infiammazioni ulcerate
- Microscopia: tessuto connettivo di nuova formazione, costituito da:
- Cellule del tessuto di granulazione
- Fibroblasti e miofibroblasti
- Nuove imbarcazioni a ventaglio
- Es: ulcere gastroduodenali
CI granulomatosa specifica :
- Diverse forme eziologiche dell’infiammazione granulomatosa (1)
Granuloma tubercolare
- Di origine infettiva
- Di origine immunitaria
- Di origine sconosciuta
Granuloma da corpo estraneo
- Di origine infettiva
- Tubercolosi
La tubercolosi è una malattia contagiosa tra gli esseri umani causata dal Mycobacterium tuberculosis (bacillo di Koch).
Questi micobatteri sono dimostrabili istologicamente e presentano le tipiche proprietà batteriologiche: sono resistenti all’acido e all’alcol e possono essere colorati con la colorazione di Ziehl e NELSEEN.
Aspetto macroscopico delle lesioni tubercolari
- Lesioni nodulari:
- granulazioni miliari: (fino a 1 mm), grigie o giallastre
- tuberi: possono raggiungere fino a 10 mm di diametro
- tubercoloma di diversi centimetri di diametro
- Lesioni di tipo infiltrativo: estese, non sistematizzate
- Lesioni secondarie al rammollimento del caseo: ulcere cutanee e mucose (intestino, laringe), fistole
- La caverna è un’infiammazione follicolare: secondaria alla morte dei bacilli tubercolari
- associazione di cellule epitelioidi, cellule di Langhans e una corona di linfociti granuloma a cellule giganti epitelioide infiammazione caseofollicolare
- La caseificazione è una necrosi da omogeneizzazione.
- Macroscopicamente ; il caseum è bianco, pastoso e cremoso. Ricorda il latte cagliato
- Microscopicamente ; Il caseum è una sostanza eosinofila, screpolata e acellulare
- Il granuloma caseofollicolare è una lesione specifica della tubercolosi
- Il caseum può liquefarsi ed essere eliminato dopo la fistolizzazione in una cavità o in un dotto,
- Lebbra
- La lebbra nella sua forma tubercoloide è caratterizzata da granulomi epitelioidi del derma e dei nervi
- Forma tubercolare della sifilide caratterizzata da granuloma tubercolare e necrosi gommosa associata a lesioni arteriose obliteranti
- Campioni:
Aspergillosi
Candidosi
- Parassiti
Echinococcosi
Bilharsiosi
- Virus
La malattia di Nicolas FABRE
- – Lesioni correlate al sistema immunitario
- Nodulo reumatoide: osservato nell’artrite reumatoide, spesso nelle membrane sinoviali, comprende un focus fibrinoide centrale circondato da una corona di istiociti in una disposizione a palizzata
- Necrosi fibrinoide del granuloma di Wegener circondata da fibroblasti disposti a palizzata
- Arterite temporale di Horton
- Lesione di eziologia sconosciuta
- Sarcoidosi
- Si tratta di una malattia di origine sconosciuta, anergizzante, che si ritiene derivi da una risposta immunitaria cellulare eccessiva a uno o più antigeni di origine esogena o endogena.
- Può interessare tutti i visceri con predominanza nell’albero respiratorio (figura 3.60).
- Istologicamente, produce un’infiammazione follicolare, senza mai necrosi, associando cellule epitelioidi, cellule giganti tipo Langhans (che contengono spesso nel loro citoplasma inclusioni chiamate corpi asteroidali e corpi di Schaumann) e linfociti.
- Malattia di Crohn
- Malattia infiammatoria cronica del tratto digerente, di origine sconosciuta, caratterizzata dalla presenza di piccoli granulomi epitelioidi nella mucosa del tratto digerente.
- danni secondari ai metalli pesanti
- berilio e zirconio
- Granuloma da corpo estraneo:
- Cellule giganti da corpo estraneo: cellule di grandi dimensioni con più nuclei disposti casualmente che circondano e fagocitano materiale esogeno o endogeno
- III.2. CI non granulomatosa:
- CI con infiltrato mononucleare, necrosi e fibrosi: epatite cronica
- CI con macrofagi e microrganismi intracitoplasmatici: lebbra lepromatosa
- CI ricca di eosinofili: parassitosi
IV-Tabella comparativa tra infiammazione acuta e cronica
FORME DI INFIAMMAZIONE
V- Conclusion
- La determinazione delle diverse forme anatomo-cliniche dell’infiammazione rappresenta un passaggio molto importante che può orientare il trattamento terapeutico .
- Il trattamento verrà adattato a ciascuna forma, con l’obiettivo di evitare l’insorgenza di complicazioni e conseguenze.
FORME DI INFIAMMAZIONE
Le carie non curate possono raggiungere il nervo del dente.
Le faccette in porcellana restituiscono un sorriso smagliante.
I denti disallineati possono causare mal di testa.
La prevenzione dentale evita trattamenti costosi.
I denti da latte servono da guida per i denti permanenti.
I collutori al fluoro rinforzano lo smalto dei denti.
Una visita annuale ti permetterà di monitorare la tua salute orale.