Necrosi della polpa
I- Terminologia
La necrosi pulpare è la morte del tessuto pulpare accompagnata dalla sua distruzione; può essere parziale o totale.
Esistono due principali forme anatomo-patologiche:
- Necrosi asettica
- Necrosi settica
Necrosi asettica della polpa: detta anche necrobiosi o necrosi coagulativa
Necrosi settica della polpa : detta anche cancrena pulpare o necrosi da liquefazione: è l’invasione microbica dell’intero parenchima pulpare.
La cancrena pulpare si dice aperta quando, dopo la trapanazione spontanea, c’è comunicazione tra la cavità pulpare e l’ambiente orale. Altrimenti, si dice chiusa .
Esistono forme intermedie , indirettamente aperte: la dentina decalcificata chiude l’orifizio di trapanazione, ma lascia passare l’umidità salivare; biologicamente è simile alla cancrena aperta, ma clinicamente è una forma chiusa.
- Necrosi della coagulazione:
- Si osserva soprattutto quando la circolazione sanguigna è interrotta in una zona del tessuto
- Avviene rapidamente ed è accompagnato da una massiccia coagulazione del citoplasma.
- In tali focolai l’architettura dei tessuti è più o meno preservata
- Necrosi da liquefazione : l’autolisi svolge un ruolo importante nel meccanismo della necrosi da liquefazione.
II- Forme cliniche e anatomo-patologiche della necrosi pulpare
- 1: Necrobiosi
Si tratta di una lesione pulpare senza alcuna presenza di germi patogeni; in questo caso è un fattore diverso dalla carie ad essere responsabile della necrosi coagulativa. Si verifica una rottura traumatica del fascio vascolo-nervoso.
Quando si riscontra un dente discromico, senza carie o spesso con tracce di traumi, soprattutto nei soggetti giovani, soprattutto a livello degli incisivi mascellari, si deve prendere in considerazione la necrosi.
Eziologie
- Le cause più frequenti sono di natura meccanica o traumatica: contusioni, lussazioni, ecc. il fascio vascolo-nervoso subisce danni importanti o addirittura rotture. Anche i microtraumi ripetuti dovuti a certi disturbi occlusali possono causare a lungo termine la mortificazione della polpa.
- Cause fisiche o termiche: come il digrignamento precoce dei denti che può provocare una vera e propria bruciatura della polpa
- Cause chimiche: come le otturazioni con resine composite e alcuni cementi che hanno un pH acido.
Necrosi della polpa
Anatomia patologica
Nella necrosi, la polpa è visibile solo dopo la trapanazione della camera pulpare. Incontriamo quindi una massa grigiastra, leggermente umida o asciutta, con poco o nessun odore,
Sintomatologia
Segni fisici;
- L’ispezione mostra che la camera pulpare è chiusa .
- la perdita di traslucenza della corona , il cui colore diventa opaco o addirittura grigiastro.
Segnali oggettivi
- la percussione è negativa ;
- Il test di vitalità della polpa è negativo
- Nessun odore
Segnali soggettivi
- Assenza di dolore,
- Assenza di segni radiologici
- Evoluzione
Tutti i segni clinici possono rimanere silenti per lungo tempo, ma l’evoluzione silenziosa può essere verso la necrosi settica.
- 2: Gangrena della polpa
È l’invasione della polpa tramite un processo settico senza attraversare l’apice. Il tessuto pulpare subisce una vera e propria degradazione in presenza di anerobi stretti.
Eziologie
- Lesioni cariose: la gangrena pulpare è infatti la forma terminale delle pulpopatie
- Trasformazione della necrosi asettica in necrosi settica
- Malattie parodontali con disseminazione settica retrograda
- Contaminazione del sangue per via settica nel contesto di malattie generali (più rara).
Anatomia patologica
Nella cancrena aperta e umida, la polpa appare come una putrefazione nera molto nauseante. Si verifica un’evoluzione verso la pulpolisi, cioè la scomparsa completa del tessuto pulpare;
Sintomatologia
- Segni fisici; Discromia ; colorazione grigiastra della corona che può essere spiegata da;
- Secondo Buckley: l’ammoniaca agisce sul ferro presente nell’emoglobina formando il sesquiossido di ferro grigiastro.
- Secondo Pont: le albumine intradentine, una volta decomposte, danno origine alla tirosina che si ossida, conferendo alla dentina una tinta grigiastra.
- Segnali oggettivi e soggettivi;
- La percussione è negativa,
- i test termici non provocano alcuna reazione.
- L’esplorazione della sonda è insensibile e assente.
- Presenza di odore putrido e nauseabondo quando si apre il dente.
- Nessun segno radiologico.
Evoluzione: L’evoluzione porta alla parodontite apicale acuta e poi cronica, alla cellulite, all’osteite, ecc.
Necrosi della polpa
III-Batteriologia
- La flora della gangrena aperta è essenzialmente la stessa di quella della cavità orale, poiché la cavità pulpare è aperta all’ambiente orale e vi troviamo principalmente germi aerobici/anaerobi facoltativi.
- La flora della gangrena chiusa è costituita essenzialmente da anaerobi stretti , con batteri Gram+ (Clostridium e Corynebacterium) e batteri Gram- (bacteroides, spirochete e actinomyces) ampiamente dominanti.
IV- Biochimica della cancrena pulpare
La disintegrazione del tessuto pulpare avviene attraverso due vie essenziali: la glicolisi e la proteolisi
Glicolisi: la via aerobica è quella del ciclo carbossilico di Krebs che avviene in un ambiente acido. La fermentazione lattica e quella alcolica costituiscono il termine per indicare la degradazione dei carboidrati in ambiente anaerobico.
I prodotti del catabolismo di questa glicolisi sono acidi (lattico, acetico), alcol, CO2 e acqua.
Proteolisi: prima vengono rilasciati gli amminoacidi, poi vengono catabolizzati attraverso due percorsi diversi:
- Deaminazione in ambiente alcalino
- Decarbossilazione in ambiente acido
Per finire come rifiuti in ammine acide, ammine basiche volatili, ammoniaca e CO2.
TEL:
- La gangrena aperta ha un pH acido (6,6 e 6,8)
- La gangrena chiusa ha un pH basico (8,2 e 8,4)
Necrosi della polpa
Le carie non curate possono raggiungere il nervo del dente.
Le faccette in porcellana restituiscono un sorriso smagliante.
I denti disallineati possono causare mal di testa.
La prevenzione dentale evita trattamenti costosi.
I denti da latte servono da guida per i denti permanenti.
I collutori al fluoro rinforzano lo smalto dei denti.
Una visita annuale ti permetterà di monitorare la tua salute orale.