ALTRE SINDROMI: PUNTURE DI IMENOTTERI…
- INTRODUZIONE
- Morsi e avvelenamenti possono essere molto gravi e creare problemi di rianimazione.
- In Algeria, il veleno dello scorpione continua a destare notevoli preoccupazioni.
- Altri tipi di animali possono essere responsabili di incidenti mortali:
– serpenti
– Imenotteri
– ragni
- Potrebbero esserci anche morsi sospettati di essere dovuti alla rabbia.
- MECCANISMI FISIOPATOLOGICI
Il contatto con un animale velenoso può provocare 2 tipi di lesioni:
– effetti diretti del veleno
– effetti indiretti attraverso ipersensibilità
- AVVELENAMENTO DA SCORPIONIO
- EPIDEMIOLOGIA
- L’incidenza delle punture di scorpione è elevata in alcune regioni dell’Iran, del Messico e della Tunisia.
- Problema di salute pubblica in alcune Wilaya del nostro Paese.
- 50.000 punture/anno e non meno di 100 decessi
- Creazione di un Comitato nazionale per la lotta all’avvelenamento da scorpioni.
- ELEMENTI DI VALUTAZIONE
La specie:
– lo scorpione nero:
- il più pericoloso
- specie di grandi dimensioni, che raggiungono fino a 10 cm
- tinta marrone con parti del corpo spesso nere (dorso, artigli)
- coda spessa fino al 4° anello
- ha 6 tossine formidabili
– lo scorpione giallo:
- può essere pericoloso
- dimensione media 4-7 cm
- tinta gialla chiara e uniforme dalla testa alla coda
- la coda è sottile
- ha 13 tossine identificate fino ad oggi
- FISIOPATOLOGIA
ALTRE SINDROMI: PUNTURE DI IMENOTTERI…
- QUADRO CLINICO
Grado 1:
Segnali locali isolati : (uno o più)
– Dolore: di intensità variabile nel punto di iniezione.
– Formicolio, rossore, gonfiore.
– Parestesia o bruciore che possono essere accompagnati da intorpidimento, che può essere scatenato da percussione o tocco.
-Senza alcun segno generale. Il dolore è localizzato, molto violento e può durare 24 ore.
Grado 2:
Segnali locali (più o meno marcati) e segni generali (segni sistematici di avvelenamento); HTA, febbre, sudorazione, brividi, disturbi digestivi, manifestazioni neuromuscolari……..
Grado 3 : Esistenza di insufficienza vitale (3%)
- Disturbi respiratori : insufficienza respiratoria acuta, polipnea, cianosi e, nei casi estremi, edema polmonare acuto (APO) cardiogeno o lesionale.
- Disturbi cardiovascolari : sono spesso causa di morte (collasso cardiovascolare), si possono riscontrare tutti i disturbi del ritmo: tachicardia, bradicardia, fibrillazione atriale o FV, AVB, ecc.
- Disturbi neurologici centrali : si tratta di sofferenze cerebrali secondarie all’ipossia: mioclono, agitazione, fascicolazioni, crampi muscolari, disregolazione termica, disturbi della coscienza, convulsioni (bambino), coma.
- Fattori aggravanti:
– gravi segni neurologici
– specie e dimensioni degli scorpioni
– età
– sede anatomica di inoculazione
– tempo di supporto
– difetti associati
- AZIONI DA ADOTTARE
- Principi:
– tenere conto della regione geografica interessata: classificazione delle aree in base al tasso di letalità
Scarificazione, aspirazione, applicazione di piante e sostanze varie: NO
Applicazione del laccio emostatico: NO
Detersione – disinfezione – vaccinazione antitetanica: SI obbligatoria
- In pratica:
Grado 1:
– Osservazione per 4-6 ore, quindi dimissione se non si verificano segni preoccupanti
– Sieroterapia: siero anti-scorpione (SAS): 1 fiala IM o EV a seconda della forma
siero disponibile (non dopo 6 ore senza segni clinici)
– Terapia adiuvante: il dolore è un segno quasi costante.
- PARACETAMOLO come analgesico (1 g ogni 8-6 ore).
- Applicazione locale di una crema anestetica (tipo Emla® 5%) o di ghiaccio
- O ASPEGIC: come analgesico, antinfiammatorio e antipiretico (da 0,5 a 1 g, ogni 4-6 ore);
Grado 2:
– Si raccomanda il ricovero ospedaliero di almeno 24 ore.
-Rianimazione a seconda dei sintomi osservati.
– Sieroterapia, SAS: 1 fiala IM o EV profonda da ripetere ogni 3 ore se necessario. Oltre le 12 ore, il SAS non è più giustificato.
Grado 3:
– sieroterapia: utilizzata a causa del rilascio di tossine, SAS: 1 fiala IM o EV ogni 3 ore se non si verifica uno sviluppo clinico favorevole.
– Rianimazione in reparto specializzato dotato di ventilazione artificiale: intubazione tracheale e ventilazione meccanica.
– TRT dell’OAP cardiogeno e dello shock: dobutamina con attento riempimento vascolare.
– Altre terapie sintomatiche: – antiemetici come Primpéran
– antipiretici tipo Paracetamolo – antispastici e antistaminici
– neurolettico tipo Largactil in caso di agitazione
– anticonvulsivanti come il Valium o il fieno greco
– corticosteroidi come l’idrocortisone emisuccinato
- MORSI DI SERPENTE
- EPIDEMIOLOGIA
- La morbilità e la mortalità causate dall’avvelenamento da serpenti sono meno note nel nostro Paese
- Sono a rischio i bambini, le donne incinte e i pazienti con difetti viscerali.
- I morsi intravascolari, ovvero quelli localizzati nelle mucose e nella regione cefalica, sono solitamente più gravi.
- Il 10% dei morsi è seguito da avvelenamento
- Il 10% degli avvelenamenti sono gravi
- FISIOPATOLOGIA
- L’assenza di edema 2 ore dopo il morso esclude generalmente l’avvelenamento.
- Il veleno generalmente combina diverse azioni:
– disturbi della permeabilità vascolare
– paralisi dovuta a danno della giunzione neuromuscolare
– emolisi
– disturbi della coagulazione
– disturbi del ritmo, pressione bassa
- QUADRO CLINICO
- Grado 1: Segnaletica locale:
-La traccia degli uncini è ben visibile all’inizio: 2 rotture cutanee puntiformi distanziate tra loro da 5 a 10 mm
– L’edema compare rapidamente, raggiunge il picco nel giro di 3-6 ore e può essere molto esteso. È l’edema a indicare l’avvelenamento.
– La pelle è fredda, ecchimotica, purpurica, si osservano vesciche
-Il dolore è costante ma di intensità variabile
– le complicazioni locali (necrosi) sono rare
- Grado 2: Segni regionali : corrispondono all’estensione dell’edema
- Grado 3: Segnali generali:
– Disturbi digestivi : nausea, vomito, più raramente dolori addominali e diarrea.
– Disturbi neurologici : ansia, agitazione, talvolta sonnolenza o crisi convulsive e coma.
– Ipertermia a 38,5°C al di fuori di qualsiasi complicazione infettiva.
– Ipotensione generalmente moderata. Tuttavia, in caso di avvelenamento trattato tardivamente, si può osservare una significativa insufficienza circolatoria.
– Disturbi cardiovascolari : disturbi della ripolarizzazione
– Emolisi e CID nelle forme gravi.
ALTRE SINDROMI: PUNTURE DI IMENOTTERI…
- AZIONI DA ADOTTARE
Grado 1 :
Primo Soccorso TRT:
- Calma e metti a letto il paziente
- Disinfezione della ferita con un antisettico (Dakin*, Betadine*)
- Medicazione moderatamente compressiva
- Immobilizzazione dell’arto interessato
- Non usare il laccio emostatico perché aggrava le lesioni locali
- Refrigerazione locale
TRT medica:
- Ansiolisi da benzodiazepine
- Antidolorifici: paracetamolo.
- ATB anti-anaerobico: penicillina G (unità da 3 a 6 M)
- Gammaglobuline antitetaniche
- TRT dello shock anafilattico con adrenalina e riempimento
Grado 2 :
- TRT di primo soccorso: uguale al grado 1
- TRT medica: uguale al grado 1 più corticosteroidi come solumedrol* (anche se l’efficacia non è stata dimostrata)
- TRT specifica: immunoterapia contro il veleno di vipera
Grado 3:
- TRT di primo soccorso: uguale al grado 1
- TRT medica: uguale al grado 2
- TRT specifica: immunoterapia
- TRT dei disturbi emodinamici
- PUNTURE DI IMENOTTERI
Vespe, api, formiche
- Il veleno d’api o di vespe è emolitico, neurotossico e ha un’azione istaminica.
- L’ape ha un pungiglione uncinato che rimane conficcato nel derma dopo la puntura, causando la morte dell’animale; La vespa, invece, ha un pungiglione leggermente uncinato e può quindi pungere più volte.
- Reazione a una puntura:
– dolore acuto
– eritema
– gonfiore locale
– prurito intenso
- Nei tessuti molli l’edema può essere molto intenso (palpebre); In caso di inalazione, sussiste il rischio di edema faringolaringeo.
- Negli individui sensibilizzati, una singola puntura può causare uno shock anafilattico.
- Cercate il pungiglione e rimuovetelo, facendo attenzione a non premere la ghiandola per non diffondere altro veleno.
- Lozioni fredde antiprurito, antistaminici locali, ghiaccio.
- Corticosteroidi EV: solumedrol* 1 mg/kg, l’efficacia non è immediata.
- Adrenalina: amplificare fino a 1 mg, ridurre a 10 ml, iniettare cc/cc in caso di shock.
- In caso di difficoltà respiratoria: intubazione tracheale, tracheotomia per mantenere libere le vie aeree.
- RAGNI
- Il morso di molti ragni è irritante a livello locale e diverse specie possono causare avvelenamenti gravi o addirittura mortali.
- Il veleno provoca contrazioni iperalgiche dei muscoli lombari, addominali o facciali, eruzioni cutanee eritematose, disturbi neurovegetativi (variazioni di temperatura e pressione sanguigna).
- Nella nostra regione i morsi di ragno non sono molto pericolosi.
- CAT: Analgesici, compresi gli oppiacei, nei morsi di ragni esotici.
- ZECCHE
- Si attaccano tramite il rostro.
- L’etere li farà lasciare andare.
- Trasmissione eccezionale di paralisi ascendente e poliradicoloneurite.
- MEDUSA
- Sono orticarioidi e talvolta provocano malessere generale e crampi.
- Rimozione dei filamenti aderenti alla pelle mediante sfregamento con sabbia asciutta, unguento, analgesici, antistaminici.
- SOSPETTI PUNTURE DI RABBIA
- La rabbia può essere trasmessa all’uomo da cani, gatti, bovini e volpi.
- Non appena viene diagnosticata la rabbia, la vittima deve essere sottoposta a terapia antibiotica sostitutiva generale presso un centro antirabbico.
- Se l’animale non può essere catturato e se il rischio di contaminazione è probabile, è necessaria la vaccinazione: 14 iniezioni SC al ritmo di una al giorno effettuate in un centro specializzato.
- Lo shock anafilattico viene trattato con adrenalina e corticosteroidi (edema di Quincke).
ALTRE SINDROMI: PUNTURE DI IMENOTTERI…
Le carie non curate possono raggiungere il nervo del dente.
Le faccette in porcellana restituiscono un sorriso smagliante.
I denti disallineati possono causare mal di testa.
La prevenzione dentale evita trattamenti costosi.
I denti da latte servono da guida per i denti permanenti.
I collutori al fluoro rinforzano lo smalto dei denti.
Una visita annuale ti permetterà di monitorare la tua salute orale.