Adenopatie cervico-facciali
I/ Introduzione: Le adenopatie cervico-facciali sono frequenti e di eziologia molto varia. Si tratta spesso di malattie infettive che colpiscono bambini e giovani adulti, ma che dopo i 40 anni suscitano timore di patologie cancerogene.
L’adenopatia è un rigonfiamento dovuto all’ipertrofia di un linfonodo, causato dalla proliferazione cellulare reattiva o dalla proliferazione tumorale.
Un colloquio rigoroso e un attento esame clinico sono sistematici e spesso consentono un orientamento diagnostico.
Ma la certezza si ottiene solo con l’ausilio di esami supplementari e talvolta si rende necessario il campionamento dei linfonodi a fini istologici.
II/- Richiamo istologico
Linfonodo: insieme di linfociti raggruppati in strutture incapsulate e organizzate. situato sul percorso dei grandi vasi linfatici.
III/Funzioni: I linfonodi hanno le seguenti funzioni:
– Filtrazione aspecifica della linfa;
– sequestro e produzione di linfociti B e T.
IV/Diagnosi positiva:
1-Diagnosi clinica:
Interrogando :
– età e condizioni generali del paziente;
– anamnesi del paziente (tubercolosi, cancro cervicale, radioterapia cervicale, trasfusione di sangue, ecc.);
– stato sierologico e vaccinale del paziente
– igiene e stile di vita;
– data e circostanze della comparsa dell’adenopatia
– sintomatologia locale del DNA
– segni locoregionali concomitanti (dolore al collo, mal d’orecchi, disfagia, disfonia, ecc.) e segni generali (febbre, sudorazione, astenia, perdita di peso, ecc.)
• Ispezione: Paziente in posizione seduta, collo libero:
– localizzazione dell’adenopatia, condizioni della cute circostante, presenza o assenza di fistola;
• Palpazione:
La palpazione deve essere eseguita con attenzione, con la testa flessa in avanti e lateralmente sul lato da esaminare, coinvolgendo tutte le aree dei linfonodi.
I risultati di questo esame sono riprodotti su un diagramma datato, e comprendono:
– numero di linfonodi percepiti;
– il loro carattere unilaterale o bilaterale;
– il loro volume misurato con un metro a nastro (valutando la loro velocità di evoluzione);
– se sono dolorose o meno;
– la loro mobilità rispetto al piano superficiale (cutaneo) e ai piani profondi (muscolare e vascolare);
– consistenza soda, anche dura, elastica o morbida, aspetto raccolto fluttuante;
Esame locoregionale : cercherà un potenziale punto di ingresso microbiologico cutaneo-mucoso (arrossamento cutaneo, ulcerazione, impetigine, follicolite, traccia di puntura di insetto, graffio di gatto, angina, ecc.), o qualsiasi lesione che suggerisca un tumore primario (cute cervico-facciale o mucosa della cavità oro-faringea).
– la pelle del viso, del collo, del cuoio capelluto;
– esame intraorale ( dentale, mucose, orofaringe, ecc. );
– A partire dai 40 anni deve essere sistematica la laringoscopia indiretta a specchio, in fonazione e in respirazione (questo esame permette anche il controllo del cavo);
– la tiroide, la base della lingua e il palato molle.
⇨ In assenza di lesioni visibili, un’ulteriore esplorazione delle vie aerodigestive superiori deve essere effettuata da uno specialista.
Revisione generale:
– palpazione di tutti i distretti linfonodali (ascellari, inguinali, ecc.) e palpazione addominale per ricercare un’epatosplenomegalia;
– si devono ricercare segni di disturbi dell’emostasi.
2- Diagnosi paraclinica:
Esami biologici :
* NFS, CONTRO:
– La velocità di sedimentazione è solo un valore indicativo,
– l’emocromo può indicare immediatamente una condizione ematologica o rivelare un processo infettivo.
– Linfocitosi (> 4.500 per mm³) suggerisce tubercolosi, sarcoidosi o toxoplasmosi;
-eosinofilia (cellule polimorfonucleate eosinofile > 500 cellule/mm3) indica la malattia di LODGKIN;
– La linfopenia (< 1500 per mm³) suggerisce una sindrome neoplastica o la malattia di LODGKIN;
– La monocitosi può essere indicativa di mononucleosi infettiva, toxoplasmosi o linforeticolosi;
– Leucopenia, trombocitopenia, sindrome da nucleosi associata alla presenza di adenopatia isolata devono indirizzarci verso la ricerca della sierologia dell’HIV
.* Reazione intradermica IDR:
– La tubercolosi, la brucellosi, la tularemia, la linforeticolosi da inoculazione benigna, la pasteurellosi, l’istoplasmosi, il linfogranuloma venereo, le lesioni idatidee e alcune parassitosi possono essere esplorate mediante reazioni intradermiche.
*Test sierologici: – mononucleosi infettiva, toxoplasmosi, HIV, sifilide, ecc.
Immagine :
*Riprese panoramiche standard ;
* radiografia del torace nel contesto della tubercolosi, della sarcoidosi o della valutazione del cancro.
*La tomografia computerizzata ad iniezione consente di valutare le relazioni tra il DNA di grandi dimensioni e le strutture adiacenti, alla ricerca di un’invasione patologica. Permette di valutare l’operabilità in caso di DNA voluminoso.
* Ultrasuoni: possono rilevare il DNA subclinico;
-Confini:
non ci permette di confermare la natura benigna o maligna di una massa linfonodale cervicale.
Talvolta i tumori salivari benigni non possono essere distinti dalle linfoadenopatie.
*Risonanza magnetica, angiografia:
*Puntura semplice : – Studio batteriologico del contenuto del linfonodo: viene utilizzato principalmente quando si sospetta un’eziologia tubercolare; Il pus che fuoriesce è quindi granulare, più o meno denso.
*Puntura citologica : si esegue utilizzando un ago sottile da 6/10 mm e consente lo studio della morfologia cellulare. Sebbene si tratti di una procedura semplice, rapida e indolore, è criticata per il rischio di diffusione neoplastica lungo il percorso della puntura per rottura capsulare in caso di DNA neoplastico.
*Esame istologico :
Si tratta dell’esame istologico di un linfonodo fresco rimosso dopo un’adenectomia chirurgica in anestesia generale (cervicotomia esplorativa);
3-Diagnosi eziologica
a-Forme cliniche delle adenopatie :
1-Adenite acuta
- Adenite sierosa: ingrossamento del linfonodo, dolore spontaneo e alla palpazione, cute calda ed eritematosa, consistenza dura.
- Periadenite (area infiammatoria extralinfonodale): indurimento alla palpazione, fissa il gg alla cute ma rimane mobile rispetto ai piani profondi.
- Adenite suppurativa : aumento del dolore, aderenze cutanee, fluttuazione.
2- Adenoflegmone :
-Corrisponde all’estensione del processo infettivo nel tessuto cellulare periganglionare
sintomi locali e generali più espressivi.
– Preferibilmente localizzato nella regione sottomandibolare e giugulocarotidea ⇨ gravi complicazioni locali o regionali.
3-Adenopatia cronica : si tratta di ADN che durano da più di 3 o 4 settimane.
⇨ Eziologia batterica, immunoallergica o cancerosa (ematologica o metastatica).
4- Adenopatia nei bambini : il bambino presenta un’iperplasia linfonodale più significativa e più rapida, in risposta alla stimolazione antigenica.
b-Eziologia delle adenopatie :
1- Origine infettiva : (DNA acuta, DNA cronica)
* Origine batterica :
– Non specifici : stafilococchi, streptococchi, anaerobi.
– Specifici : tubercolosi, sifilide, tularemia, malattia da graffio di gatto, micobatteriosi, brucellosi…
* Origine virale : mononucleosi infettiva, HIV, herpes, rosolia, morbillo, ecc.
* Origine parassitaria : Toxoplasmosi, Leishmaniosi
* Origine micotica : istoplasmosi, sporotricosi,
2- Origine immunoallergica infiammatoria : Attivazione del sistema immunitario → adenopatie locali o generalizzate (++ bambino). Di solito i linfonodi sono indolori, duri e non molto grandi.
Esempio :
-Sarcoidosi (adenopatie mediastiniche + immagini polmonari reticolonodulari ± DNA cervicale, principalmente sopraclaveare.
– Adenopatie reattive ai farmaci.
3- Origine tumorale: di fronte ad un’adenopatia cronica, è necessario ricercare una malattia cancerosa:
* Ematologico : linfoma non-Hodgkin
Linfoma di Hodgkin
Macroglobulinemia primaria
*Metastatico : carcinoma squamocellulare del tratto aerodigestivo superiore.
Altri .
Adenopatie cervico-facciali
Adenopatie cervico-facciali
Adenopatie cervico-facciali
CONCLUSIONE
La scoperta di un’adenopatia cervicale in un bambino apre un campo molto ampio di possibili diagnosi . Tuttavia, la storia clinica, abbinata a un esame completo e attento, fornisce molto spesso la chiave per l’eziologia. Bisogna tenere presente che l’uso intempestivo di corticosteroidi, anche in un lasso di tempo molto breve, può essere molto dannoso o addirittura pericoloso per il bambino.
Adenopatie cervico-facciali
BIBLIOGRAFIA
1 – BARRY B., GEHANNO P. Tubercolosi dei linfonodi. Quaderni ORL; 1996.
2 – GINSBUR C.Infezioni micobatteriche non tubercolari. Infezione pediatrica Dis J, 1992, II: 875-877.
3 – MARGUERITTE G. Cosa fare di fronte all’adenopatia cervicale nei bambini. Quaderni ORL.2009.
4 – LAUDMAN-PARKER J. Diagnosi delle adenopatie superficiali nei bambini. EMC Pediatria.2011
5 – SARINI J., COCHE-DEQUEANT B., KARA A., TON VAN J., BUISSET E., LEFEBVRE JL
Adenopatie cervicali apparentemente primitive. Quaderni ORL 2010
6 – MAY T. Adenopatie infettive nei bambini. Infetto. Pratica. 1992, II, 193-197.
7 – JONQUET O., LANDREAU L., MOULAINE V. Adenopatie cervicali, il punto di vista dell’infettivologo. Quaderni ORL 1996.
8 – BRICE P., GISSEI-BRECHT C. Adenopatie superficiali: orientamento diagnostico. Rev. Prat (Parigi) 199
I denti sensibili reagiscono alle cose calde, fredde o dolci.
I denti sensibili reagiscono alle cose calde, fredde o dolci.
Le corone in ceramica imitano perfettamente l’aspetto dei denti naturali.
Una regolare cura dentale riduce il rischio di problemi gravi.
I denti inclusi possono causare dolore e richiedere un intervento.
I collutori antisettici aiutano a ridurre la placca.
I denti fratturati possono essere riparati con tecniche moderne.
Una dieta equilibrata favorisce la salute di denti e gengive.